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lunedì 29 aprile 2002

La strategia del pomodoro (1)

Il movimento come sta? Il movimento è un po' in affanno. Mesi di marce, presìdi, banchetti di raccolta, cominciano a farsi sentire. Tenete anche conto che il Movimento non fa mica il movimento di mestiere, al massimo è un part-time, ma più spesso tempo libero. Cosicché, per fare un esempio, se Berlusconi ci fotte in orario di lavoro, al Movimento tocca di rispondere in serata o al massimo nei week-end. È chiaro che sulla distanza Berlusconi accumuli un distacco (per di più è noto che il Presidente si porta il lavoro a casa nel fine settimana).

E poi si annoia un po', il Movimento. (I francesi dicono "s'immerda"). Sì, d'accordo, la lotta al razzismo, la Palestina, la globalizzazzione dei mercati, però i soliti banchetti, i soliti striscioni, le solite marce… prima di condannare questo atteggiamento blasé tenete conto del fatto che il Movimento è pur sempre un investimento di tempo libero, e come tale viene vissuto da tante persone, alle quali è stato inculcato sin dalla più tenera età il Diritto Fondamentale dell'Uomo: divertirsi un po', almeno il week end.

A Modena la parabola è più corta che altrove, come del resto tutto, qui (torre ghirlandina a parte) è più corto che altrove. Alle manifestazioni vedi sempre le solite facce, e siccome sono modenesi, non è neanche detto che ti stiano simpatiche. Si fa la marcia, si arriva in piazza, si legge qualcosa al microfono. A quel punto persino i comunisti insurrezionalisti tagliano la corda e vanno a prendersi un gelato (li ho visti io), che tanto più o meno le cose girano già su internet. Insomma, si sente la mancanza di un po' di creatività. (A parte il Teatro dell'Oppresso, che sta facendo un bellissimo lavoro).

Tutto questo emergeva dieci giorni fa, a una riunione anche più grigia del solito, in cui la maggior parte dei nostri compagni brillava per l'assenza. Sì, bisognerebbe rompere un po' la monotonia, fare qualcosa di diverso. Per esempio, Enrico aveva proposto quell'iniziativa sulle banche armate…
"E cioè?"
"Durante la manifestazione passiamo davanti a tre banche che fanno affari con il traffico di armi. Noi ci fermiamo lì, distribuiamo i volantini coi dati del Ministero, attacchiamo dei cartelloni…"
"Ma ci vogliono le autorizzazioni…"
"Ce ne freghiamo. E poi rovesciamo del sangue sulle banche".
"Eh?"
"Sì, del sangue finto, naturalmente, del pomodoro".
"Ma è roba da mangiare. Io non butto via la roba da mangiare".
"Costa meno della tempera. E poi due persone vestite da netturbini lavano via, così evitiamo accuse di vandalismo".
"Non so… mi sembra una cosa un po'… estremista. Da noglobbal, ecco".
"Infatti"
"Ah, già. Beh, voi che ne pensate?"
Sono tutti d'accordo. Si decide che il rovesciatore di pomodoro vesta una giacca e una cravatta, per attirare l'attenzione.
"Va bene, allora stasera mando una mail a tutti gli assenti".
"Attento a non entrare nei dettagli".
"In che senso?"
"Ma sai, l'e-mail, chissà a chi arrivano, chi le controlla…"
"Ma dai, per favore".

Da: Leonardo
Oggetto: IMPORTANTE

Ciao a tutti,
vi informo che sabato pomeriggio saremo presenti (oltre al consueto banchetto) alla manifestazione pro Palestina del Forum.
Durante la manifestazione, faremo un'azione di protesta davanti a 3 sedi di "banche armate" nel Centro. Per questa azione (non entro nei dettagli qui) servono:
4-5 inservienti con spazzettoni (i grembiuli li abbiamo: spazzettoni e secchi meglio portarli)
1-2 persone in giacca, cravatta e guanti di gomma
conserva di pomodoro (la porta Emilio)


Il pomeriggio di sabato i manifestanti arrivano alla spicciolata: solo da mezz'ora il temporale ha lasciato il posto al sole. In Piazza Grande, oltre ai pensionati soliti e agli sposi novelli che scendono le scalinate del comune, c'è uno spettacolo insolito: nove camionette della polizia.
"Cos'è? Una visita del Papa?"
"No, temo che siamo noi".
"Noi? Ma sei matto. Sono più loro di noi. No, sarà la scorta di Giovanardi che sta bevendo un drink al Caffèconcerto".
"Cos'hai scritto nella mail?"
"Eh?"
"La mail che hai mandato a tutti. Hai parlato di pomodoro, per caso?"
"Non penserai mica che…"

Io sono già scazzato per un paio di motivi: ho appena rotto il cellulare e ho la seconda ruota a terra in due giorni. Arrivo in ritardo, come tutti, e mi rendo conto che sono l'unico in giacca e cravatta. Goretta ha portato dei grembiuli da infermiera (niente a che vedere coi netturbini, ma pazienza). Gli spazzettoni ci sono. Il secchio c'è. Il pomodoro? Eccolo. Giorgia ha fatto i cartelloni. C'è tutto.
"Allora, gli spazzettoni li tenete voi, le ragazze danno i volantini, i cartelloni… i cartelloni… dobbiamo proprio attaccarli?"
"Sì".
"Va bene. Il pomodoro… ehi, chi mi dà una mano col pomodoro?"
Silenzio.
Oh, beh.
(Continua domani)

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