Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

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domenica 22 febbraio 2004

Aggregatore della Domenica

(perché effettivamente, io, non ho qualcosa di interessante da dire tutti i giorni).

Gli italiani sono un popolo strano: hanno biblioteche aperte al pubblico, spesso gratuite, e non pagano il copyright agli autori. E molte funzionano anche bene, come la Delfini (ma a Modena ce ne sono tante belle).
L’Unione Europea non poteva reggere questo scempio. (Vedi Mantellini). La Biblioteca Civica di Cologno Monzese promuove una petizione telematica.

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Domani si parlerà, di Israele e kamikaze, kamikaze e Israele. Questo pezzo di Adriano Sofri di due settimane fa (su Repubblica), salvato da Blogoltre, non c'entra in senso stretto con l'ultimo attentato. Mi pare prezioso perché rielabora – a suo modo – tante cose diverse (le posizioni di Benny Morris, la questione demografica in Palestina, i migranti in Europa) e… non conclude. Questo credo sia l’unico approccio maturo alla questione israelo-palestinese: quello tragico. Non ci sono facili soluzioni all’orizzonte: non ci sono strette di mano che risolvono tutto, né muri di cemento o filo spinato che risolvono tutto, né ritorno dei profughi, né bottoni da premere.

(In particolare la “barriera difensiva” crea una serie di problemi senza fine. Su Indymedia, un episodio tragico e la protesta di una suora).

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Guantanamo. Negli ultimi giorni un paio di notizie un po' troppo disinvolte sul recinto più famoso del mondo hanno riacceso una polemica tra vari blog che qui volentieri vi risparmio. Anche perché rischio di voler passare per un guantanamologo e non lo sono.
Alla fine della partita, i punti saldi sono:
(1) Guantanamo fa a pugni col diritto internazionale, e questo non è bene, da parte della superpotenza che del diritto internazionale vorrebbe essere garante;
(2) Le notizie da Guantanamo vanno prese con le molle: i carcerieri hanno tutto l'interesse a mostrarci che le cose vanno bene e che i ragazzi ingrassano (tutti gli animali in cattività ingrassano). Camillo, insomma, è solo l'ultimo anello di una filiera di notizie scremate ad arte (è anche l'anello che tiene meno - ma questa è solo una mia opinione). Forse non varrebbe la pena di discuterne, ma Il pezzo di Pfaall è anche bello da leggere.
(Qui Paferrobyday recensisce "Guantanamo" di Bonini (via Brodo).

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Qualcosa di più allegro, adesso. Venerdì scorso ero depresso. Volevo scrivere un post sulla mia frustrazione, ma il mio sosia automatico mi ha battuto in velocità. E in sincerità. Sono un po' perplesso.

Right now I am obsolete. I see how my talent has been turned away from its goal and I feel like I am missing out on so much. Oh well, I rejected all the little disappointments...[...] It's like nailing jelly to a wall but that hurts. I'm sure I've said this before.

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"Ciao, come va?"
"Al solito, stressato, frustrato, stanco, e tu?"
"Non mi lamento: stanco, stressato, frustrato. Andiamo al cinema?"
"Cosa danno?"
"C'è il film sul mobbing".
"Ah, bene. Altrimenti?"
"C'è quello sull'anoressia che dicono che è bello".
"Non so, cosa dici?"
"E se ci sparassimo?"
"Siamo pure pacifisti".
"Aggià".

(Scottanti rivelazioni! Lo "psicologo della mutua" del film di Garrone è Giulio Mozzi!)

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Stile Cronaca Vera: Gli nascondono i libri di Freud, e cercandoli trova le riviste porno del padre...
Se pensate che la vostra educazione sentimentale non sia stata abbastanza deviante, provate con quella di Clutcher

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Volete fare ironia sugli statistici (e la storiella dei polli di Trilussa non la reggete più)? Questa è cinica al punto giusto (o foise un po' più in là del punto giusto).

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L'hanno poi trovato, poi, il Tesoro dei Tanzi? Secondo il misterioso Sbancor un vero tesoro non esiste. E vabbè, Sbancor ne ha dette tante. Però se Caravita (Network Games, e nei ritagli Sole 24 Ore) conferma parola per parola, beh, io mi fido (belli anche gli ultimi post su India e Cina).

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Ma guarda che ora è già.

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