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lunedì 4 aprile 2005

- 2025

"Io non lo scorderò"

Caro Leonardo,
l'ho capito da un pezzo: la Primavera mi fa male. Ho un sacco di pensieri, sono un po' agitato, e poi va a finire che perdo di vista le cose importanti.
Su una preziosa agendina di pergamena che mi sono fatto regalare a Natale e poco dopo ho perso in un cassetto, non mi ero dimenticato di annotare le scadenze più importanti dell'anno. Il Due Aprile, per esempio. Il Due Aprile era una cosa da non mancare assolutamente. Se volevo dimostrare che il Progetto Duemila aveva bisogno di me, avrei dovuto impegnarmi. Magari fermarmi una mezzora di più in ufficio ogni tanto, qualche straordinario non pagato, qualche videoricerca sistematica in archivio. Tempo bene speso, perché il Due Aprile era fondamentale. Avrebbero mandato senz'altro qualche pezzo grosso a controllarci, magari un porporato, e il grosso pezzo di porporato sarebbe stato molto contento del mio lavoro. Lo avrebbe detto in giro. Lo sapete che già al Progetto Duemila c'è un tipo molto in gamba, con una buona memoria? Sì, lo so che è un ex defargista rieducato, ma mica possiamo tenerlo in cantina per tutta la vita, no? Ci sarà un motivo se si chiama Rieducazione, no?

Poi sono successe tante cose, i blecaut, Taddei… di mezzore straordinarie per costruirmi il mio piccolo dossier Wojtyla non ne ho avute. Ogni tanto ci pensavo, certo. Pregustavo il mio trionfo, alla vigilia del Due Aprile fatidico.

ANTONIO-ABATE: Maledizione, qui siamo alla vigilia di un fatto storico di prima importanza e non ci ricordiamo un cazzo. Qualcuno ha qlche idea?
IMMACOLATO: Beh, io partirei con l'ultima immagine del Papa dal balcone, che cerca di parlare. Uno stacco sulla piazza gremita, un altro stacco sulla salma circondata dai vescovi, e con le immagini di morte e di lutto finirei lì.
ANTONIO-ABATE: Ma le abbiamo, tutte qste immagini?
IMMACOLATO: Certo che le abbiamo. Poi passerei a un montaggio più veloce, con tutte le classiche immagini del Papa Buono: il bambino che gli cava la coppola, la bambina che in braccio a lui si ficca un dito sul naso, il piccione che gli atterra sulla testa, il Papa in montagna, il Papa sugli sci…
ANTONIO-ABATE: Gli sci! Me li ero totalmente dimenticati. E poi…
IMMACOLATO: Il Papa calciatore, il Papa capo indiano, il Papa alle giornate mondiali dei Papaboys, il Papa al concerto di Bob Dylan…
LORETO: L'Indagatore dell'Incubo?
IMMACOLATO: Taci, Loreto. Poi, lentam, inizierei a infilare tutti i personaggi importanti che gli hanno stretto la mano: Reagan, Gorbaciov, Madre Teresa, Fidel Castro eccetera. E finirei con… col suo attuale successore.
ANTONIO-ABATE: Sì, certo, tutto molto bello, ma dove stanno le immagini? Quanto ci metteremo a trovarle? E ci resterà tempo per montarle?
IMMACOLATO: Non c'è bisogno, è già tutto pronto.
TUTTI: Tutto pronto?

Così, mentre fantasticavo (e portavo Letizia in spiaggia, e facevo la spesa, e preparavo le lezioni, e facevo da amo per Taddei, eccetera), quatto quatto è arrivato Aprile, al suono del cucù – un brusco risveglio.

ANTONIO-ABATE: Sia Lodato Gesù Cristo. Seduti. Prima di iniziare la riunione, volevo dare il benvenuto a Monsignor Elpidio, della Congregazione Propaganda Fidei, che è venuto a trovarci proprio oggi. Non poteva scegliere un giorno migliore, dico bene?
ELPIDIO: Buongiorno a tutti. Ma iniziate, iniziate pure. Io vi osservo con attenzione.
ANTONIO-ABATE: Già. Come sapete, l'occasione è importante, tra le più importanti da quando il Progetto ha avuto inizio. Sappiamo che nei prossimi mesi la morte di Giovanni Paolo II si cristallizzerà nella memoria di milioni di fratelli e concittadini. Il nostro compito è quello di assisterli in questa fase delicata. Possiamo iniziare. Dunq.
ELPIDIO: E-ehm…
ANTONIO-ABATE: Ah, sì dimenticavo. Devo avvertirvi: non calcate la mano. Sappiamo tutti quanto sia stato importante e amato qsto Papa. Ma dobbiamo tener conto che presso i nostri attuali alleati, gli Usastri, è ancora forte una corrente di pensiero che riteneva la Chiesa Cattolica una creazione dell'Anticristo e Woytjla almeno parzialm succube ai disegni di… di… insomma, ci siamo capiti, no? Equilibrio. Ecco quel che ci serve. Ora: alcuno ha delle proposte?

Silenzio. Il Monsignore è il classico tipo paffuto con gli occhi piccoli e furbi. Qlli come lui non crescono. Nascono già Monsignori
Antonio mi guarda. Spera in me per rompere il ghiaccio. Ma io sono frastornato, come lo studente secchione il primo giorno che non ha fatto i compiti. Ho la testa vuota e ci ronza dentro una vecchia canzone. Come faccio a ricordarmela?

E spera e spera un uomo arriverà

Poi accade ql che non deve mai accadere: Loreto alza la mano. Di solito la deve tenere ben alta per una mezzora prima che qlcuno si ricordi di lui. Ma stavolta Antonio è proprio disperato.
ANTONIO-ABATE: Sì, Loreto? Dicci pure.
LORETO: Mah, secondo me dovremmo iniziare col suo discorso più famoso, sa, quello dell'abbraccio…
In un angolo, Pioquinto sbianca. Antonio non ha ancora capito.
ANTONIO-ABATE: Il discorso dell'abbraccio? Non me lo ricordo.
LORETO: Ma sa, quello che… che c'è la piazza tutta piena e lui dice: "date un abbraccio ai vostri figli, dite che è l'abbraccio del Papa", e poi…
IO: Stai sbagliando Papa, idiota.
LORETO: Sì?
ANTONIO-ABATE: Ma, ma, ma forse tu hai un'idea migliore, eh, Immacolato? Con la tua famosa memoria?
IO: Beh, sì, io pensavo a una serie di filmati di repertorio in cui…
ANTONIO-ABATE: Li hai già pre-selezionati?
IO: …no.
ANTONIO-ABATE: Ma se ve l'ho detto mille volte. Venite qui già con materiale pre-selezionato, sennò come facciamo. E le musiche? Hai pensato alle musiche?
IO: Ah, sì, in effetti ho in mente una canzone, non so se qualcuno se la ricorda… avete presente qlla che fa:

e l'uomo in bianco scese dal cielo
ma era di là dalle barricate


ASSUNTA: E di che parla?
IO: Parla del Papa, appunto, di quel Papa lì.
PIO-QUINTO: Impossibile. Mai sentita.
IO: Beh, tante cose non hai mai sentito. Era una canzone che… di un gruppo che mi piaceva molto e poi a un certo punto non mi è piaciuto più. Sapete come vanno qste cose, no?
PIO-QUINTO: No.
IO: e l'uomo in bianco vide la morte
ma era di là dalle barricate.
Santiago del Cile
padre tuo figlio dov'è

ASSUNTA: Dai, Mac, piantala.
PIO-QUINTO: Che roba è, qsta? Che vuol dire?
IO: Santiago del Cile. Era il titolo. Parlava di quando il Papa andò a Santiago, del Cile, salì su un balcone con il dittatore e…
PIO-QUINTO: Qsta cosa non mi risulta.
IO: Forse non risulterà a te, ma io mi ricordo benissimo che il Papa andò a Santiago durante la dittatura, salì sul balcone del dittatore, e forse non gli volle dare la mano, ma a ql tempo io pensavo che era già troppo così, e infatti…
PIO-QUINTO: Non credo che Wojtyla sia mai stato a Santiago.
IO: Ma chi credi di prendere in giro?
PIO-QUINTO: Negli ultimi giorni ho visionato le trasmissioni tv di 20 anni fa. Sapete che ci fu una specie di non-stop su tutte e sette le reti nazionali, con molte immagini di repertorio. Mi sono detto: inutile perdere tempo a pre-selezionare, quando qlcuno l'ha già fatto al nostro posto 20 anni fa. Ho raccolto e montato. Ci sono immagini del Papa in Africa, nelle Filippine, negli USA, a Cuba. Nessuna immagine del Cile.
IO: Oh, ma andiamo.
PIO-QUINTO: Nessuna immagine del Cile. Ti stai inventando le cose, Immacolato. E secondo me non è neanche la prima volta.
IO: E perché mai dovrei inventarmi una cosa del genere.
PIO-QUINTO: Non so. Magari per metterti in buona luce davanti al Monsignore.
IO: Ma io… ma qsta è… ma brutto figlio di…
ANTONIO-ABATE: Silenzio. Propongo di visionare il montato di Pio. I vostri problemi, per favore, li risolvete poi in privato.
IO: No, ma scusa, ma è troppo grossa! Ma io ne trovo finché ne voglio, di immagini del Papa a Santiago!
PIO-QUINTO: Dici?
IO: E poi lo dice anche la canzone. "e dittatura e religione fanno l'orgia sul balcone". Secondo te me la sono inventata?
PIO-QUINTO: Secondo me, sì.

A quel punto mi sono alzato e, al cospetto del Monsignore Elpidio, ho cercato di prendere Don Pioquinto per il bavero. E ci sarei riuscito, non mi avessero trattenuto Assunta e Loreto. Proprio come i ragazzini.
Mi fa male, la Primavera.

6 commenti:

  1. E spera e spera, un uomo arrivera`
    L' immagino in strada, nei cortei, fra noi
    Aver paura, piangere
    Cercare i figli morti per lui

    E l' uomo in bianco scese dal cielo
    Ma era al di la` delle barricate
    E l' uomo in bianco vide la morte
    Ma era di la` dalle barricate

    Santiago del Cile
    Padre, tuo figlio dov' e`?
    Santiago del Cile
    Io no lo vedo piu`
    Natale di sangue
    No, non lo scordero`

    E spera e spera, il Papa arrivera`
    L' immagino in strada, nei cortei, fra noi
    Gridare forte, combattere
    Sacrificarsi per chi crede in lui

    E l' uomo in bianco scese dal cielo
    Ma era al di la` delle barricate
    E l' uomo in bianco vide la muerte
    Ma era al di la` delle barricate
    E dittature e religione
    Fanno l' orgia sul balcone
    E dittatura e religione fanno l' orgia

    Santiago del Cile
    Padre, tuo figlio dov' e`?
    Santiago del Cile
    Io no lo vedo piu`
    Natale di sangue
    No, non lo scordero`
    Vangelo, pistola
    Dimmi la pace qual e`?
    -----

    Grazie Leonardo.

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  2. Neanche il coccodrillone di Minoli, stanotte, se ne è ricordato, nemmeno della lettera delle donne di Plaza de Mayo al Papa... ma ci sono luci ed ombre dappertutto, neanche per lui possiamo fare eccezioni. Aspettiamo un po' a fare un bilancio più preciso?

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  3. lasciate che i morti seppelliscano i morti

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  4. leonardo, leonardo....ma te tu lo sai, leonardo, che io se fossi nata maschio mi sarebbe tanto piaciuto, e di molto, chiamarmi come te?

    questo blog è geniale.
    io non lo conoscevo prima, arrivo qui tramite sacripante!...tanti saluti,

    poetafolletto

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  5. complimenti a leonardo. anche per la memoria.

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  6. vorrei aggiungere ai primi litfiba la prima strofa di un'ottimo stornello ottocentesco, sempre attuale.

    bruceremo le chiese e gli altari
    bruceremo i palazzi e le regge
    con le budella dell'ultimo prete
    impiccheremo il papa ed il re

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