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lunedì 18 aprile 2005

- 2025

Nei secoli dei secoli

Caro Leonardo,
Bella giornata. Festa nazionale. Il tempo promette bene, e Supernet comunq trasmetterà tutto il giorno la diretta da San Pietro, così tanto vale farsi un giro al mare. Ripasserò a San Lazzaro a vedere se ci sono novità.
Nel frattempo, Il Papa cappellone benedirà i compagni e i fratelli, invocherà sui libici qualche flagello biblico, incoronerà il Gran Camerlengo, e poi rievocherà il giorno della sua investitura. Diciotto aprile 2012: il Grande Scisma.
È una cosa che tuttora mi fa pensare. Voglio dire, io non ho ancora capito in tutta la faccenda chi avesse torto o chi no. Ci ho ragionato da laico, poi mi sono convertito e ci ho ragionato da convertito, e ancora non mi sono deciso. Insomma, quel povero Papa è in visita apostolica in Sudamerica, quando rimane fulminato da un ictus, lo attaccano a un macchinario di una clinica privata, e non si rialza più. Encefalogramma piatto, ma di staccare la spina a un Papa, non se ne parla, vorrei anche vedere. Giornalisti di tutto il mondo si precipitano in loco, in attesa del Decesso dell'Anno. Ma passa un anno, passa un anno e mezzo, e il Papa è ancora là. Non muore. Lentamente le redazioni di tutto il mondo richiamano alle basi coccodrilli e avvoltoi. Per ultimo rimane un oscuro vaticanista del Resto del Carlino, che la sera prima di ripartire offre un negroni a un componente dello staff medico della clinica. Si vede che li fanno molto forti, i negroni, a Buenos Aires, perché una settimana dopo i giornali italiani escono tutti con lo stesso titolo: IL PAPA È IMMORTALE. Non che ci fossero molti altri modi di dirlo.

Sotto il titolo, i cronisti spiegavano come negli ultimi anni i progressi della medicina nel campo della conservazione della vita avessero raggiunto il limite dell'Immortalità. Ma l'Immortalità della medicina occidentale presentava ancora due enormi limiti: era molto costosa (gli organi vanno sostituiti periodicam con altri freschi), e praticabile soltanto su soggetti in coma profondo. Ciò non aveva impedito alle cliniche più prestigiose del mondo di attrezzarsi per accogliere pazienti ricchi in coma eterno, e proprio in una di queste era stato soccorso il Papa.
Naturalm, nessuno è tanto ricco da potersi permettere di trapiantarsi organi in eterno… nessuno, salvo appunto un'Istituzione millenaria come la Chiesa, forte dei contributi di un miliardo di fedeli. E certo, non tutti sarebbero stati d'accordo a versare parte delle loro offerte nel sostentamento di un uomo in coma profondo da qui all'eternità: alcuni, anzi, avrebbero trovato l'idea perfino blasfema: ma l'unica alternativa possibile era staccare la spina, cioè un omicidio, e questo i cattolici non lo possono fare.
Poi si capisce, "Immortale" è solo un bel titolo per i quotidiani, ma nulla è veram immortale a lungo termine: prima o poi il genere umano si sarebbe evoluto o estinto, oppure l'impatto di un meteorite avrebbe posto fine alla vita sulla Terra; al limite, in capo ad alcuni miliardi di anni, il Sole avrebbe collassato. A quel punto anche il Papa sarebbe salito alla casa del Padre: ma i Cardinali non avevano tutta qsta pazienza. La Chiesa aveva bisogno di un capo, uno che nominasse Santi e prelati, benedisse i fedeli urbi et orbi e facesse tutte qlle cose che fanno i Papi, quando il loro encefalogramma è ok. Allo stesso tempo, nessuno di loro poteva assumersi la responsabilità di staccare la spina. L'unico che forse aveva l'autorità morale per risolvere il diabolico dilemma era appunto immerso in un coma profondo e potenzialm eterno.
Ufficialm, la Curia continuò ad aspettare un miracolo per altri sei mesi: in realtà oltretevere i Cardinali stavano venendo ai ferri corti, e in certi casi anche alle mani. Immaginarsi la frustrazione dei porporati che da mesi attendevano di chiudersi a conclave e avevano scoperto improvvisam che conclavi non ce ne sarebbero mai stati, mai più. A un certo punto sembrò prevalere il partito dei vicaristi, secondo i quali non c'era niente di male nel nominare almeno un vicario del vicario di Cristo. Ma dal Sudamerica i Vescovi del primo continente cattolico fecero sapere che il loro unico e vero Vicario restava a Buenos Aires, dove evidentem la Divina Provvidenza aveva voluto trasferirlo per i secoli dei secoli, amen. E fu il primo Scisma, qllo atlantico. Poi ci fu una lunga contesa tra polacchi e nigeriani, sulla nomina del Vice-Papa, finché i Cardinali esausti decisero che potevano benissimo nominarne due. Ma a quel punto ormai la Curia era screditata. A quel punto entrò in scena il Teopop.
Il Teopop, in quel momento, era una miscela troppo omogenea di due movimenti (i teocon e l'indiepop) ancora fortem distinti tra loro, malgrado i tanti trimoni misti incentivati dal governo. Nello specifico, i Teocon pensavano che servisse un Vice-Papa forte, mentre i secondi accarezzavano subdolam l'idea di un Vice-Papa ridicolo. Eppure, anche in qsto caso, riuscirono a trovare il candidato ideale per entrambi.

A quel tempo il futuro pontefice del Teopop viveva in un esilio dorato nel suo monastero privato in Sardegna, dove si era ritirato dopo aver preso i voti, novello Carlo V, in segno di disprezzo per la classe politica che l'aveva spremuto come un limone e sbattuto via come la buccia. Ma aveva ancora una sua popolarità, e c'era sempre il rischio che tornasse, nei panni di Berlusconi III, l'angelo sterminatore. Molto meglio confinarlo nei giardini Vaticani, opportunam pattugliati da un robusto cordone di guardie e infermieri svizzeri. Solo Defarge era contrario. "E se va in coma pure lui, Dio non volesse, che succede? Ce lo teniamo nei secula seculorum?" Col senno del poi si trattò di un'incredibile sottovalutazione. La maggior parte di noi lo considerava un vecchietto megalomane e bollito, e si spellò le mani quel diciotto aprile del 2012 in cui si affacciò dal sacro cornicione:

"Fratelli, compagni, ricordate chi vi disse Se Sbaglio Correggetemi. Beh, vi dico subito che con me il problema non si pone, perché fratelli, ditelo, diciamocelo: quando mai ho sbagliato, io? Quando? Eh? E allora complimenti a voi, ma soprattutto allo Spirito Santo, che per una volta ne ha fatta una buona, nominando una persona che era Infallibile già da prima. E viva il Teopop!"
"Viva il Teopop!"
Io dirigevo il traffico.

4 commenti:

  1. Indiepop un cazzo! prima della fusione ci fu la scissione, Rifondazione Twee si dissociò dalla corrente Lo-Fi e l'area di Autonomia C86 insorse occupando università e negozi di dischi. I disordini non si placarono nemmeno con la costituzione di una Commissione Nazionale Per Il Jingle-Jangle.
    Questo per mettere un po' le cose in chiaro, prima che salti fuori qualche altro nome a sproposito... Qui si è sempre stati ben lontani dai neocon, e non solo perché si era favorevoli alla legge per il peer to peer assistito, o perché si è lottato per il referendum sulla riforma delle classifiche di fine anno.
    Forse Arci e Defarge ricordano ancora il Commissario Straordinario Glavk, gli scioperi delle magliette e la stagione di precettazioni ai concerti punk...

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  2. Beh, se ti addormentassi nel 1914 e ti svegliassi vent'anni dopo saresti molto stupito di vedere un ex-leader dei pacifisti socialisti, uno che andava sulle ferrovie per fermare i treni, che è diventato capo di una dittatura assurda con aquile romane fez e corporazioni. Cioè, la gente cambia.

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