Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

martedì 10 aprile 2007

chi è senza peccato


Che vergogna?

L’antefatto: in seguito ad alcune dichiarazioni del Portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, card. Bagnasco, che sembravano equiparare le coppie di fatto agli incesti e alla pedofilia, sul muro del Duomo di Genova è apparsa la scritta “Bagnasco vergogna”. La scritta ha fatto molto scalpore: il card. è stato messo sotto scorta…

“Paolovi a Pioxii, Paolovi a Pioxii, rispondi Pioxii”.
“Qui Pioxii, novità?”
“Niente di nuovo. L’uomo-rosso si è svegliato alle sei, come al solito”.
“Durante la notte? Sonno standard?”
“Secondo i sensori ha scalciato un po’ durante la fase REM, ma niente di insolito”.
“Sì, lo fa più o meno tutte le notti. Il capitano dice che è ok, mica possiamo impedirglielo”.
“Mia cognata che prendeva a calci mio fratello nel sonno prende una pillola che…”
“No Paolovi. Il capitano ha detto di no. Ora dov’è l’uomo-rosso?”
“In corridoio. Ha finito la colazione e sta per entrare nello studio”.
“Mi raccomando, Paolovi, massima attenzione. Comincia la rassegna stampa mattutina”.
“Confermo, Pioxii. Ha iniziato con Avvenire. Tutto bene”.
“Riesci a vederlo bene, Paolovi? L’ufficio è illuminato? Nessun disturbo?”.
“Nessun disturbo. Ha preso in mano Il Sole 24 Ore. Nulla da segnalare”.
“Bene così. Ma chiamami al minimo…”
“…un momento, Pioxii! L’uomo-rosso ha aggrottato il sopracciglio! Ripeto, ha aggrottato il sopracciglio!”
“Riesci a capire cosa sta sfogliando?”
“Un attimo. Sembrerebbe… è la Repubblica. Cronaca nazionale”.
“Fammi vedere. O-cacchio”.

Firenze - Anni di violenze, psicologiche e fisiche, di plagi e coercizioni nei confronti di bambini, ragazzi, intere famiglie, abusi e violenze sessuali su bambine e ragazzine minorenni, consumati nell´ombra di una canonica e mai venuti a conoscenza di nessuno fino ad oggi.


“Pioxii, mi ricevi?”
“Forte e chiaro, Paolovii. Il sopracciglio è ancora aggrottato?”
“C’è di più. L’uomo-rosso ha portato la mano alla fronte. Ripeto. L’uomo-rosso ha portato la mano alla fronte”.
“Maledizione!”

Ed è innanzitutto alla Chiesa, anziché ad avvocati e tribunali, che si rivolgono fin dal gennaio 2004, inviando alla Curia di Firenze esposti e memoriali, e ottenendo vari incontri personali - prima con l´allora arcivescovo Silvano Piovanelli e poi con l´arcivescovo Ennio Antonelli e con l´ausiliare Claudio Maniago. Con l´unico risultato, nel settembre 2005, di un trasferimento del "priore" «per motivi di salute» in un´altra parrocchia della Diocesi. Da qui la decisione di appellarsi al Papa. La prima volta con una lettera del 20 marzo 2006, con allegati dieci dettagliati memoriali di venti vittime di abusi, a cui risponde il cardinale Camillo Ruini, ricordando alle vittime, sentito Antonelli, che il sacerdote sotto accusa dal 31 marzo ha lasciato anche la Diocesi e augurandosi che questo «infonda serenità nei fedeli coinvolti a vario titolo nei fatti».


“Che faccio, Pioxii, intervengo?”
“Sì, intervieni. Non possiamo correre il rischio. Via! Fuori!”

“Fermi là, Eminenza! Mani in alto, bene in vista!”
“Ma in nome di Nostro Signore Santissmo, cosa c’è? Chi è quest’uomo nascosto nella mia credenza?”
“Eminenza, voglia scusarmi! Sono un uomo della sua scorta, nome in codice Paolovi”.
“Paolovi? Che nome singolare. E perché mi sta spiando, Paolovi?”
“Ordini superiori, Eminenza. Lei lo sa di quella brutta scritta…”
“Mi è senz’altro giunta la notizia. Ebbene?”
“Ebbene, è mio specifico dovere impedire che scritte come queste si possano realizzare”.
“E cioè…”
“E cioè noi vegliamo giorno e notte affinché lei non si debba mai vergognare, e abbiamo il dovere di intervenire qualora lei accenni anche il minimo segno di vergogna”.
“Ma io non mi stavo vergognando. Di cosa dovrei vergognarmi?”
“Eminenza, si stava stropicciando gli occhi con le dita, col dovuto rispetto…”
“Un bruscolino nell’occhio, agente. Tutto qui”.
“Ah. Quindi lei non si stava…”
“Ma no. Si figuri. Posso abbassare le mani adesso?”
“Ma certo, ma certo eminenza. Mi scusi ancora. Vuole un fazzoletto?”
“No. Ho i miei”.
“La prego di scusarmi ancora”.
“Non c’è nulla di cui scusarsi: ognuno risponde ai suoi superiori. Ma riferisca ai suoi che tanto zelo è eccessivo. In fondo è solo una scritta sul muro. Basta una mano di bianco”.
“È davvero così facile?”
“A Dio piacendo, sì. A chi sciogliamo in terra, le ricordo, sarà sciolto anche in cielo. Vada, vada”.

24 commenti:

  1. Gran pezzo.

    E' bello sapere che, all'interno di Santa Romana Chiesa, certe cose rimangono: ad esempio il muro di silenzio sui reati sessuali e la procedura di trasferimento per i preti pedofili.

    Bisogna pur rispettarle, le tradizioni, no?

    RispondiElimina
  2. Solo a un prete gli può venire l'idea che dalle coppie di fatto alla pedofilia e all'incesto il passo sia breve... Mamma mia, che mente perversa.

    RispondiElimina
  3. Non ci sarebbe nulla di male nel trasferimento dei preti supposti pedofili, esattamente come non c'è nulla di male nel trasferimento dei poliziotti supposti corrotti.
    Il male è che questa rimane troppo spesso l'unica cosa che viene fatta, invece che avere un'inchiesta fatta seriamente, con la giusta pena comminata in caso di colpevolezza.

    RispondiElimina
  4. Hanno ricevuto la denuncia confidenziale di una violenza protratta nel tempo e hanno semplicemente trasferito il prete. In quella letterina di Ruini ci sarebbero gli estremi per una denuncia per favoreggiamento. Però, certo, le scritte sui muri vanno in prima pagina.

    RispondiElimina
  5. @ Volpice: Ma perchè l'incesto chi ha stabilito che è immorale? Pensaci, se due fratelli consenzienti e adulti vogliono stare insieme? Che facciamo li mettiamo in galera?

    RispondiElimina
  6. Vabbè, in galera, addirittura, no... però, ummmh...
    boh

    RispondiElimina
  7. ..guarda che questa risposta è tale e quale a quello del mio vecchio sui matrimoni gay. Alla fine come vedi è solo una questione di 'uso'. Un errore tipico del progressimo politicamente corretto attuale è quello di sbandierare il gagliardetto dei diritti per poi essere ugualmente dogmatici o bigotti quando ci si presenta al dunque. Se non vogliamo parlare di "natura", allora anche Edipo poteva evitare di cavarsi gli occhi...

    Per quanto riguarda i preti (cattolici), il vero paradosso sta nel fatto che pontificano sempre su cose in teoria non dovrebbero proprio conoscere. Famiglia, figli, sesso... Come se i laici sindacassero su come va presa l'Eucarestia... (ops... qualcuno lo fa.. ;)

    RispondiElimina
  8. L'incesto è immorale finché non sei il fratello di Elisabetta Canalis.
    [Ste]

    RispondiElimina
  9. Ma si, allora perchè non la mamma con il figlio, il babbo con la figlia, o con il figlio, il nonno coi nipoti? Se sono tutti adulti e consenzienti...

    RispondiElimina
  10. (@volp) Lo vedi che ci arrivi? Chi ha stabilito che è cosa immonda? Nell'Antico Egitto ciò accadeva.
    Eppure le piramidi sono belline.

    Vuoi dirmi forse che la cosa non fa bene alla specie. Ma allora il discorso vale anche per le madri troppo anziane, le coppie che 'naturalmente' non possono aver figli che non siano malati, ovviamente i gay che non possono proprio averli. Insomma la cosa si fa complicata.

    Qui bisogna decidere dove si estende il confine del 'corretto'. Lascia perdere il sesso poi. Pensa a una famiglia molto chiusa, che non accetta relazioni esterne. Come la definiamo?

    Oppure un gruppo eterogeneo di uomini e donne che vogliono stare insieme. Non potrebbero esigere di avere gli stessi diritti di una 'famiglia'. Cosa significa Famiglia?

    Allora però devi ricrederti anche sull'esasperazione del paragone criticato. Ricordati che gli uomini non sanno che farsene della libertà. La temono.

    (La Leggenda del Santo Inquisitore)

    RispondiElimina
  11. "Eppure le piramidi sono belline".

    Gliele hanno fatte gli UFO...

    Adesso seriamente:
    ci sono dei tabù comuni a quasi tutte le civiltà. Il tabù è qualcosa che viene ancora prima di qualsiasi legislazione: non si può razionalizzare.

    Uno di questi tabù (ormai saltato) è l'omosessualità; un altro (molto più universale) è l'incesto.

    Quello che stiamo cercando di fare, da qualche secolo in qua, è razionalizzare i tabù: cercare di capire se hanno una specie di validità scientifica o se si possono ridiscutere. Ma è un tentativo difficile, perché dà per scontato che siamo usciti dalla preistoria e questo non è vero per tutti.

    Da un punto di vista scientifico, l'incesto è facilmente attaccabile: la possibilità di dare vita a figli handicappati aumenta. Già, ma nel frattempo stiamo ridiscutendo il concetto di handicap e soprattutto abbiamo rigettato come deviazione nazifascista qualsiasi progetto di selezione eugenetica. Quindi non sappiamo bene che fare. Una possibilità sarebbe tornare al tabù: i fratelli non si devono accoppiare e basta.

    Evidentemente nel nostro cervello c'è un luogo, deputato all'etica, che funziona come un pulsante: esiste solo on/off, giusto/sbagliato, senza possibilità di mediazioni. Se cominci a dire cose come "certo, l'eugenetica è sbagliata, ma anche l'incesto andrebbe come minimo disincentivato", ti guardano male. Gli salta il pulsante.

    RispondiElimina
  12. Ma perchè ci dobbiamo complicare l'esistenza?? C'abbiamo ancora qualche tabù, tanto bello, ben radicato nella nostra cultura... ma perchè lo dobbiamo andare a sfruguliàre?!?

    RispondiElimina
  13. LE DONNE, LA LORO STORIA POLITICA E L'INCESSANTE IMPRONTA DI CAMBIAMENTO
    a cura di Giacomo Montana


    Desiderare il proprio paese al riparo da ingiustizie e violenze, non può voler dire altro che guardare negli occhi la verità e osservarla come se si avesse una “lente”: riconoscere quello che di violento e intollerabile vi è stato, senza mercanteggiare, vedere l'aspetto della nostra responsabilità, anche se questa si è limitata ad essere solo parte dell'indifferenza, della connivenza o dell'omertà. La donna è sempre stata soggetta a rimanere nella prima fila dell'oppressione, dell'abuso, della sopraffazione e della tortura in mezzo a vigliaccherie di ogni genere. Questo anche perché più in generale si è spinti ad accettare e tollerare la disumanità persino sulle morti bianche nei posti di lavoro, anche facendo abbattere la voglia di “sicurezza, giustizia, uguaglianza, imparzialità”, tua e degli altri e cadi in un sonno profondo, che ti porta al buio più totale e silenzioso, sia sul presente che sul futuro del Paese. Mentre dai telegiornali si sente dare notizia di altre morti bianche, si avverte la necessità indiscussa di alzare la testa, impugnare l'iniziativa di cercare di capire come fare a non continuare a cedere ad una libera schiavitù, che incessantemente e spietatamente sopprime tanta brava gente onesta che lavora. Ben più grave è quando contro i nostri simili ci sono persino interminabili inerzie di governo, capaci di fare scatenare - anche dopo avere causato danni alla persona - sempre più un susseguirsi di istinti bestiali, violenti, distruttivi, che sotto lo scudo compiacente della politica nazionale, trovano un campo d'azione estremamente favorevole, tanto da permettere il ripetersi di ogni ciclo distruttivo giorno dopo giorno, sempre a danno di famiglie. Anche queste concause fanno degenerare azioni spesso persino sconfinate nella follia, con il tempo capaci di paralizzare sempre più le coscienze, il progresso, la ragione, la speranza e talvolta persino la fede. Alla radice di queste tremende realtà esiste tutta una serie di comportamenti mostruosi, che oscillano dalla perversione congenita alla peggiore forma della compiacenza servile, scaturita dal vile egoismo dell'istinto di conservazione. Una grande incidenza lo ha il prodotto dalla sopravvalutazione che, nostro malgrado, manteniamo verso certi personaggi politici, che fanno tanto pompa di sé, sino a causare nei cittadini-elettori soggezione, sottomissione e scoraggiamento al tempo stesso. Ogni comportamento che determina sofferenze indicibili, legate ai danni causati alla persona, genera apprensione e mette in moto la richiesta di giustificazione etica: nel nome dell'uguaglianza, della lealtà, della civiltà e del progresso. Quando un fatto viene mantenuto segreto per fare rimanere politicamente al posto di comando delinquenti, che si spacciano come persone oneste, si ha una dimostrazione tangibile della qualità della nostra civiltà e di come essa è sprofondata in basso. Anche su un caso singolo, i documenti che si raccolgono, come inconfutabile dimostrazione delle torture, forniscono il quadro del clima politico, una impressionante dimostrazione che può essere assunta ad esempio della situazione generale, in cui ci vediamo impantanati nell'acqua putrida della palude dell'illegalità, tollerata a causa del pessimo e sporco uso che viene fatto della politica. Per lo spurgo di un'epoca indecente, si rende necessaria una verifica approfondita, come se si disponesse di una sorta di termometro, che misura la dimensione dell'illegalità e il suo distruttivo fuoco in atto, il controllo di un male che oggi in modo crescente si manifesta e serpeggia nel sociale, con una cruenta realtà. Astieniti dall'essere considerato un complice o un connivente dei criminali che paradossalmente si presentano alla società come persone oneste e damerini. Considera che sicuramente nessun uomo farebbe del male al suo simile, se lui stesso fosse così positivamente e umanamente disposto verso creature appartenenti alla sua stessa specie. Da quale follia e da quale assillo l'uomo è spronato ad aver sete di violenza, di distruzione e di guerre? Non c'è vergogna di mischiare gli insegnamenti di Dio all'orrore delle torture dell'uomo verso l'uomo? Con quale faccia si accede in una chiesa dopo avere esercitato e operato tutto il contrario degli insegnamenti di Dio? Si dice che sono selvatici gli avvoltoi, le iene, i serpenti, le pantere, i leoni, le tigri, mentre l'uomo stesso uccide altre vite umane, dimostrando così di essere più crudele e feroce di quelle bestie che invece uccidono esclusivamente per sfamarsi. Cosa induce un essere umano che avrebbe altre possibilità a diventare un delinquente, un vendicatore o un terrorista? Chi lo costringe a restare nello stato di disperazione e di esasperazione? Guardiamo anche gli emarginati e gli oppressi, non lasciamoli soli, anche loro hanno il diritto di vivere! E' inutile fare finta di niente, è inutile che il governo si nasconda davanti a uno o più drammi umani, prima o poi dovrà venire allo scoperto, senza più finzioni e falsità, dimostrando finalmente al popolo di esistere.

    Per ulteriori informazioni e documenti e per capire sino dove arriva il silenzio assenso del Governo Italiano persino ai danni di una donna ridotta gravemente ammalata e disabile sul posto di lavoro, si può visitare il sito:

    http://www.mobbing-sisu.com e inoltre: http://sisu.leonardo.it/blog http://agimurad.splinder.com



    http://www.mobbing-sisu.com/poesie/poesiegio.htm e http://www.mobbing-sisu.com/poesie/poesiegio1.htm







    CHIEDIAMO SOLIDARIETA' E INTERVENTI URGENTI PER USCIRE DA UNA PERICOLOSA PALUDE!




    CHI TACE LE VIOLAZIONI DI LEGGE E OGNI CONSUMATO CRIMINE E' DA CONSIDERARE QUASI AL PARI DI UN COMPLICE!




    Nota: (Giacomo Montana è un ex sindacalista dirigente regionale della Lombardia del Comparto Sanità di una sigla sindacale firmataria di contratto, uscitone dopo avere denunziato alla magistratura e fatto condannare una truffa, attuata ai danni di un Ente Pubblico. Contestualmente come indignato e disgustato della marea di ipocrisie disposte ai danni dei lavoratori fiduciosi “nell'aiuto”, rimise il suo mandato).


    14 aprile 2007

    RispondiElimina
  14. Non ho capito bene l'inserimento finale del comizione (assolutamente condivsibile) montanaro. Fatto sta che mica ho capito le ultime risposte di Leo e Volp. Isomma "tutti i tabù sono uguali, ma alcuni tabù sono più uguali degli altri"?

    Non funziona. Torno a dire che basta fare un giochino alla Wittgenstein per trovarne l'impallo. Dovete sempre immaginare una 'tribù' dove quel che per voi è ovvio per loro non lo è affatto. Leo tu dici che l'omosessualità è ormai un tabù saltato. Ne sei sicuro? Ti risulta che non sia un reato in alcuni paesi? Non ti pare di dare un taglio un po' WASP alla tua generalizzazione?
    Sul bottone concordo. Ho sempre preferito le manopole infatti. Si possono dosare.
    Per Volp resto un po' perplesso. Partito per disintegrare paragoni pericolosi, rientri nei ranghi del "me l'hanno insegnato da piccolo"? E' solo un fatto di cultura allora? La stessa del vecchio che non vede quindi differenza tra il "pederasta", il "pedofilo"... e la "pedicure"?

    RispondiElimina
  15. Ci stiamo spiegando male.
    Da noi alcuni tabù sono saltati e altri no; altrove le cose sono andate diversamente; il problema è che né qui né altrove siamo totalmente usciti da un sistema etico basato sui tabù.

    RispondiElimina
  16. Eh si, io ho dei tabù, quelli della cultura in cui sono immersa, che mi ha plasmata... Che devo fare, ritirarmi in un non-luogo dove il fatto che il padre faccia sesso con la figlia è cosa neutra e indifferente?? E a che pro, poi?
    (A proposito, ma in Italia l'incesto è considerato reato?)

    RispondiElimina
  17. Perfetto, condivido. Tutti abbiamo dei tabù. E occorre prima di tutto esserne consapevoli se si tenta il "salto". Il "Tabù raso" non è praticabile.

    Ergo come facciamo a dare dei "pervertiti" agli omofobi o a quelli "immersi e plasmati" nella "famiglia tradizionale"? E soprattutto, possiamo pretendere che la Chiesa, che fino a due giorni fa pretendeva di coprire i gomiti alle signorine a scuola, di essere tanto 'comprensiva' sulla modernità, quando anche noi siamo i primi a vietare certi estremi?

    Leo sottotitolava appunto "Chi è senza peccato". Vale per tutti.

    RispondiElimina
  18. L'incesto padre-figlia non ho difficoltà a rifiutarlo razionalente, senza bisogno di ricorrere al tabù: si tratta di plagio.

    Il concetto di plagio forse è un tabù della modernità, ma mi sembra ragionevole e condivisibile: l'adulto che profitta della sua posizione per sedurre un minore commette un crimine.

    L'incesto tra fratelli consenzienti è più delicato, perché il principale argomento razionale (la possibilità che nascano figli con handicap) è eugenetica bella e buona.

    Probabilmente abbiamo un problema ad ammettere che ogni società pratica forme più o meno blande di eugenetica: lo sappiamo, lo abbiamo sempre saputo, ma in questo momento storico ci ripugna. E' lo stesso periodo storico in cui migliaia di persone vanno allo zoo di Berlino a vedere un orsetto albino che la madre stava lasciando morire: vogliamo sorpassare la natura anche in bontà.

    RispondiElimina
  19. Ma io non intendevo una figlia minorenne, era sottinteso che anche lei fosse "adulta e consenziente". Insomma era una ipotetica, ma in teoria possibile, combinazione incestuosa, per portare all'estremo il ragionamento. (E' chiaro che se si parla di minori subentra la rassicurante parola "plagio" e siamo tutti più sereni...)

    RispondiElimina
  20. vi adoro, perchè come il sottoscritto e come qualche altro, provate ad "aver ragione" di un "materiale più duro del granito".

    Non abbiamo risolto un fico nemmeno così. Infatti quando si è "minori" e quando si è "maggiori"? Chi lo stabilisce? Sempre la Natura..? E chi dice dove finisce l'educabilità e comincia il plagio? Chi la deve interpretare mamma Natura? La Chiesa? Lo Stato? Il libero cittadino? Quello che si permette di far stragi pistola alla mano per esempio?

    Insomma si torna sempre al solito punto giusnaturalistico tanto fastidioso quanto churchillianamente unico: Il Contratto Sociale.

    Sediamoci a un tavolo e discutiamo. Ma che nessuno pretenda di avere ragione...

    RispondiElimina
  21. ma che schifo.non è possibile..ma dove stiamo arrivando? menti perverse.

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi