Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

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mercoledì 7 maggio 2008

aridatece Brancaleone

Il lombardo alla prima Crociata

Uno dei meriti del governo Prodi (per ora dimenticati) è che ci ha fatto uscire dall'Iraq. Una guerra che gli italiani non avevano voluto, che nemmeno Berlusconi aveva voluto – salvo imbarcarsi all'ultimo momento con un piccolo contingente quando credeva che l'alleato avesse già vinto, secondo un classico schema all'italiana che ci aveva regalato già tante luminose pagine di Storia nel Novecento.

Invece la guerra non era finita; alcuni soldati italiani sono caduti, dando (quel che è peggio) la sensazione di essere caduti per niente. Anche per questo nel 2006 Berlusconi ha perso di misura le elezioni; al suo posto è subentrato Prodi, che come prevedeva il programma della sua coalizione ha ritirato le truppe. In questo modo non solo ha evitato altre stragi di soldati italiani, ma ha anche allontanato lo spettro di una ritorsione dei terroristi islamici sul nostro Paese.

Quest'ultimo, mi rendo conto, non è un argomento molto elegante: gli spettri non dovrebbero minacciare nessuno, in fondo se cedo al terrore il terrore ha vinto. Già. Personalmente faccio quel che posso ogni giorno per non cedere al terrore; però se fossi il capo del governo di una sottile penisola allungata nel Mediterraneo, credo che il problema dovrei pormelo. L'Italia è diventata, negli ultimi vent'anni, un Paese 'anche' islamico: non è una novità, se è successo a Inghilterra Francia e Spagna prima di noi, era fatale che capitasse anche noi. Però l'Italia non ha ancora avuto la sua strage terroristica islamica, come l'Inghilterra e la Spagna; e nemmeno la guerriglia di seconda generazione tipica della Francia. Probabilmente è una questione di tempo: nel lungo termine le cose spiacevoli tendono ad accadere. Nel frattempo, se non è dignitoso arrendersi agli spettri, non è nemmeno ragionevole stuzzicarli. Per farla breve: Prodi fece proprio bene a tirarci fuori dall'Iraq. Già. Ma è anche per questo che poi il PD ha perso le elezioni. Perché?

È il problema di chi risolve i problemi: una volta che li hai fatti sparire, non c'è più bisogno di te. L'Iraq era già da tempo scivolato nelle pagine interne dei giornali: col ritiro del contingente è scomparso definitivamente. La campagna elettorale si è giocata tutta sulla politica interna: del resto Veltroni non aveva un altro ritiro da promettere (l'Afganistan è un caso molto diverso). Il solito errore politico di Prodi: ostinarsi a cercare di risolvere i problemi, invece di gestirli. Bastava fare, per dire, come col conflitto di interessi: c'è gente che vota a sinistra da vent'anni in attesa che lo risolvano, ma se lo risolvono poi c'è il rischio che la stessa gente scopra altre priorità, che magari voti a destra, e quindi è meglio procrastinare, no?

Questo la destra lo ha capito da un pezzo. I problemi non si risolvono, i problemi si cavalcano. Prendi la Paura, per esempio: perché dovrebbe essere considerata un problema? In realtà la Paura è la soluzione a un'altro problema, e cioè: perché mai la gente dovrebbe votare per noi? Se smettessero di avere paura comincerebbero a uscire la sera, conoscere altra gente, sviluppare pericolose tendenze materialiste... meglio in casa, a guardare i filmati degli attentati terroristici islamici. Già, se non fosse che questi maledetti terroristi islamici non attentano mai. Ma insomma, tutte queste cellule in sonno, cosa aspettano a svegliarsi? Che a Roma mettano su una metropolitana decente, come a Londra o Madrid? Hai voglia. È frustrante: tocca pescare dalla cronaca nera, che però alla lunga stufa; anche perché per ogni criminale magrebino o rom ne trovi un paio di italiani, e questo è abbastanza imbarazzante. A questo punto arrivano Calderoli e Borghezio: due stuzzicatori di spettri un po' ruspanti, ma abbastanza efficaci.

Il primo due anni fa sfoggiò in tv una maglietta satirica nei confronti del profeta Maometto. È una lunga storia, che più o meno conoscete e su cui non vorrei attardarmi, anche perché su questo blog se ne discusse molto. Ai tempi ero contrario alla divulgazione indiscriminata delle famose vignette olandesi: la libertà di espressione invocata da molti mi sembrava tutt'al più un pretesto per una provocazione nei confronti di chi ha il solo torto di professare una religione. Qui però non voglio discutere di questo, perché non è più questo il punto; perlomeno non lo è più da quando Calderoli mostrò quella maglietta e a Bengasi intorno al consolato italiano la polizia libica lasciò undici morti. Senza voler attribuire direttamente la responsabilità di quelle morti a Calderoli, devo dire che per me quei morti fanno la differenza: forse prima Calderoli aveva qualche diritto per fare il buffone con una maglietta poco divertente in diretta Rai, ma non dopo una tragedia simile. E infatti lui stesso smise di sfoggiarla, e si dimise persino da ministro: molto bene. Ma allora perché rinominarlo?

Sono passati due anni, e di quei morti qui in Italia forse ci siamo dimenticati: altrove è più difficile. Personalmente ritengo comprensibile che qualche esponente libico e della Lega Araba abbia manifestato disappunto per la probabile nomina di Calderoli a ministro. Sarà anche un'ingerenza nei nostri affari interni, ma spiegate a un non-italiano questo mistero: se Calderoli dopo l'incidente non era più degno di rappresentare l'Italia, perché lo dovrebbe essere due anni dopo? Cos'è cambiato nel frattempo, forse che gli undici morti sono meno morti? L'unica spiegazione è che il prossimo governo ha deciso di essere meno rispettoso nei confronti dell'Islam: lo si può dire in un modo un po' più fiorito, ma la cruda sostanza è questa. Borghezio la condisce però con tutte le spezie a sua disposizione. Sentite qua:
Le terribili minacce che giungono da Tripoli [? Quali terribili minacce?] dimostrano che avevo visto giusto indicando la Libia come regista della strategia di invasione delle coste meridionali del nostro Paese. Per fortuna grazie agli elettori, vi sarà finalmente nel nuovo governo la presenza significativa dei crociati della Lega Nord, in grado di combattere fermamente il pericolo del terrorismo jihadista ed i suoi palesi e occulti sostenitori. L'Italia, grazie anche alla Padania, è un grande Paese e non si farà intimidire da chi semina sentimenti di odio contro di noi, contro la nostra religione e contro la nostra civiltà.

La domanda che mi faccio è: ma il famoso elettore della Lega Nord più-intelligente-di-quanto-non-pensiate-voi-intellettuali, quando legge queste sparate (e le leggerà), non si sente fumare le palle? Perché un conto è essere dipinto dal Capo come un partigiano in sonno sempre pronto a tirare fuori il Fucile; sono battute, e si sa. Ma arruolarsi alle Crociate è un altro conto. Non si tratta semplicemente di sparacchiare Roma Ladrona: tirare fuori le Crociate in un contesto del genere significa mettersi contro non solo una dozzina di Paesi affacciati sul nostro stesso mare, ma anche i magrebini che ci fanno il pieno di benzina. Quella di Borghezio è una terapia d'urto: è chiaro che se le cellule in sonno del terrorismo islamico non le risvegli così, significa che per loro non c'è più niente da fare. Ma questa sarebbe una brutta notizia soltanto per Borghezio.

Se invece nei prossimi mesi qualche magrebino commetterà una pazzia, Borghezio & co. avranno già il seggio assicurato alle prossime elezioni. Sì, probabilmente qualche poverò cristiano dovrà morire per questo, ma l'Italia (e la Padania) non si fanno mica gratis.

Sono stato un po' lungo, stanotte? Scusate. Faccio il riassunto: negli ultimi mesi la minaccia del terrorismo islamico (anche grazie al ritiro delle truppe in Iraq operato dal governo Prodi) era molto sbiadita, al punto da rischiare di scomparire. Pericolo evitato: grazie al probabile ritorno di Calderoli nel governo, e ai simpatici discorsi di Borghezio, qualche milione di islamici in Italia e nel mondo si sono ricordati che l'Italia li odia. Se tra questo milione ce n'è un paio in grado di preparare un'autobomba, l'emergenza terrorismo islamico ripartirà alla grande! Naturalmente a quel punto Borghezio passerà come uno che ha precorso i tempi, che vedeva già da lontano là dove gli altri distoglievano lo sguardo.

24 commenti:

  1. Io non penso che Borghezio, Calderoli o chi per loro abbiano veramente bisogno di un attentato o di uno scontro di civiltà per avere masse di gente impaurita che li stia ad ascoltare: abbiamo già ampiamente dimostrato quanto ci basti che l'allarme sia dato in tv per dare il via a reazioni incontrollate. Se poi il fatto non sussiste, poco importa: l'importante è che sia passato in tv.
    Loro i problemi non li sanno solo cavalcare (molto bella l'espressione) ma, molto più semplicemente, inventare. E noi ci crediamo.

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  2. Hai drammaticamente ragione su tutta la linea.

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  3. Giusto poco fa leggevo di un consigliere comunale modenese della Lega che suggerisce l'impiego dell'esercito nelle città per combattere "l'emergenza criminalità". Naturalmente, specifica, con armamento leggero, mica con gli autoblindo.

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  4. Nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo.

    Sarebbe bello, se qualcuno ha voglia, fare un vecchio gioco ma sempre attuale.

    Prendere un po' di dichiarazioni sparse di Borghezio, del Mullah Omar, di Fiore, Storace, Fiore, Tan Shwe, Goebbels, Toruqemada, mascherarle camuffando i riferimenti ideologici e storici evidenti, e chiedere ad un centinaio di persone di accoppiarle al legittimo autore.
    Così, per vedere cosa salta fuori divertendosi sul solito legame necessario e speculare degli estremismi opposti.
    Magari si scopre che dove molti vedono uno scontro di civiltà c'è solo un'alleanza tra barbarie.

    Che spesso ha la forma di una reazione istintiva alla paura, che si rifugia in forme esterme di "difesa del territorio" quasi tribali

    Grullo

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  5. per l'appunto
    http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/istat-sicurezza/istat-sicurezza/istat-sicurezza.html

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  6. Ma perché devi piegare la realtà al tuo discorso? Che Berlusconi considerasse l'Iraq una guerra già vinta è falso. Falso. Solo per il gusto del paragone con Mussolini?
    In più mi sconvolge l'argomento che tu, pur non considerando elegante, adduci: l'argomento più di destra che c'è. L'argomento che muove più voti verso il partito più orribile che abbiamo in parlamento, ovvero la Lega: quello dell'interesse del proprio orticello.
    Se noi non "stuzzichiamo", magari la strage verrà da un'altra parte, e a noi - che siamo italiani - che ce frega.
    E in ogni caso il terrorismo islamico non ha bisogno di Calderoli per odiare l'occidente, per volerlo distruggere. Anzi Calderoli o Borghezio sono un pelo più vicini di noi, al terrorista islamico.
    Basta che tu sia gay, per dirne una: e devi morire.

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  7. Un Leonardo in gran forma (sarà che Calderoli e Borghezio sono bersaglio facile?), ma soprattutto è meraviglioso il "summary" alla fine. Si può avere sempre? :)

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  8. Guarda, Leonardo, che, come ben noto, Berlusconi aveva già deciso di ritirarsi dall'Iraq e il ritiro è avvenuto secondo il calendario che lui stesso aveva fissato. La richiesta della cosiddetta sinistra radicale di anticipare i tempi per segnare una discontinuità col governo precedente fu ignorata. Cfr. Marino Badiale e Massimo Bontempelli, La sinistra rivelata, Massari, Bolsena, 2007, pp. 98-99.

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  9. "Che Berlusconi considerasse l'Iraq una guerra già vinta è falso. Falso."

    E' talmente falso che l'esercito italiano non è mai ufficialmente entrato in guerra, ma solo nelle operazioni di "pacificazione" che seguivano una guerra già data vinta da Bush nel maggio 2003. Non credo ci sia bisogno di pescare negli archivi del 2003-04 per dimostrarlo: ricordo le appassionate rassicurazioni del ministro del tempo alle mamme italiane. Ci siamo tutti accorti di essere in guerra solo dopo Nassiriya.

    "Se noi non "stuzzichiamo", magari la strage verrà da un'altra parte, e a noi - che siamo italiani - che ce frega."

    E se nessuno commette stupide provocazioni, cosa succede?

    "E in ogni caso il terrorismo islamico non ha bisogno di Calderoli per odiare l'occidente"

    Non esiste il concetto astratto di "terrorismo islamico". Esistono terroristi islamici. E poi esistono tanti islamici che non sono terroristi, e che magari a volte sono tentati di diventarlo, e persino una stupida scenetta di Borghezio o Calderoli riproposta su un canale satellitare potrebbe essere decisiva.

    "Berlusconi aveva già deciso di ritirarsi dall'Iraq".

    Sì. Aveva anche deciso di calare le tasse, nel 2001, ma per molti anni non c'è riuscito. Perdonami se non do molto credito ai calendari che fissava e che fissa tuttora (per dire, ci aveva promesso 12 ministri: sono un po' di più).

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  10. ora è possibile che un terrorista islamico sentendo calderoli abbia voglia di ammazzarlo (ma chi non ce l'ha?), tuttavia converrai che i morti in seguito (diretto e indiretto) alla pubblicazione ci son stati anche senza calderoli, cioè prima che calderoli mostrasse la maglietta.
    ma se uno mostra una maglietta in tv in italia e a bengasi 11 persone muoiono: bengasi, hai un problema. la libia è una dittatura (o, se preferisci, un regime autoritario) che istigò direttamente le manifestazioni, poi sfuggite di mano.
    minacce all'italia ce ne son state, comunque, al papa, a berlusconi, ecc.
    siamo contro la pena di morte, giusto? indipendentemente dalla colpevolezza, giusto?
    è possibile che calderoli & c. agitimo gli spettri più per esigenze di contrattazione pre-governo che per aumentare la paura che c'è in giro: hanno vinto le elezioni con 9 punti di stacco! semmai stanno preparando il terreno per i prossimi disegni di legge...
    è possibile che (dopo l'insediamento) si metta la sordina alla cronaca nera e oplà, l'italia diventerà più sicura. via anche disoccupati e pensionati dai tiggì e vai con le sfilate di moda.
    probabilmente rimarranno solo rom & musulmani.
    e ci sarà qualcuno che continuerà a dire fascisti di qua e fascisti di là: è stato detto talmente tante volte e a sproposito che ormai non fa più effetto (alemanno docet).
    se israele è uno stato nazista potrà ben l'italia essere un po' fascista, che male c'è?
    se è fascista cofferati che male fa alemanno?
    insomma a forza di gridare al lupo è possibile che ora il lupo sia effettivamente arrivato. almeno per rom e immigrati.
    il centrodestra sa che non deve toccare alcuni argomenti (capaci di scatenare la gente) tipo aborto e articolo 18. per il resto ha campo libero. potrà fare qualunque legge sapendo che nessun referendum abrogativo raggiungerà il quorum se non vorranno.
    a, ah proposito. anche tu usi i trucchetti: se ci sarà qualche episodio di terrorismo la colpa sarà di calderoli, se non ci sarà vuol dire che calderoli non c'è riuscito...

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  11. Penso che una parte degli elettori della Lega condivida il "pensiero" di Borghezio e Calderoli, e l'altra parte si limiti a sopportare stoicamente: come del resto a sinistra, c'è chi sopporta il cilicio della Binetti, chi sopporta i referendum radicali, chi per anni ha sopportato le piazzate di Caruso o il clan di Mastella.

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  12. Ma perchè se si fa satira contro la chiesa cattolica tutti ridono se si fa satira contro l'Islam si diventa razzisti e e addirittura colpevoli della morte di 11 persone uccise da uno stronzo e odioso dittatore islamico, uno dei tanti (ma esiste un paese islamico democratico?).
    E' incredibile questa acquiescenza ai diktat del'islam, se io prendo per i fondelli una suora (quantevolte da adolescenti le avetechimate pinguini?) è una cosa divertente, se io prendo per i fondelli un panzone barbuto divento subito un odioso razzista e bla e bla e bla.
    Diciamo peste e conra del Papa e della Chiesa cattolica, ma non mi risulta che il Vaticano abbia mai scatenato sommosse per una vignetta (e dire che sulla Chiesa c'è una produzione massiccia).
    Insomma la domanda è: ma perchè a scherzare su maometto e l'islam si rischia come minimo una guerra? ma perchè si deve rispettare fino alla piaggeria l'Islam mentre si possono tranquillamente insultare tutte le altre religioni?
    E se io brucio una bandiera di Israele sono un pacifista noglobal e democratico che esercita iol legititmo diritto di critica contro Israele (ovviamente non antisemita noooo, per carità), se oso bruciare qualche simbolo dell'Islam oltre ad essere uno sporco razzista probabilmente rischio la vita. Rushdie per molto meno la rischia.
    Quanti libri ben più offensivi dei versetti sono stati scritti contro il cattolicesimo?
    Alessio

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  13. se si fa satira contro la chiesa embe' dipende...
    ti ricordo che dario fo e' stato cacciato dalla televisione per questo.
    ti risulta che in televisione ci sia msi qualcuno che osa solo contestare l'operato della curia?
    a me sembra che i preti facciano i consulenti a destra e a manca nelle trasmissioni e abbiano rai 1 tutta p0er loro sabato e domenica.
    e oggi dai reality show vieni cacciato se bestemmi ma se fai pompini magari vinci.
    bisogna considerare che noi dovremmo essere in uno stato laico, mentre i paesi islamici no appunto. nessuno mette in dubbio che in tali paesi non ci sia la liberta'.
    ma credo che un politico debba assumere un atteggiamento diverso verso le popolazioni che aiutano a far andare avanti l'economia del nord est. se sei una persona comune non hai queste responsabilita'.
    per vedere vera satira sui preti ti dovresti vedere le puntate di south park
    ma quella e' l'america un altro mondo no?

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  14. Alessio, permettimi che io ti rivolga la frittata:
    Perché il vilipendio alla bandiera d'Israele è un atto gravissimo che porta al terrorismo e invece il vilipendio della religione islamica un atto di libertà che va difeso e rivendicato a ogni costo?

    Se leggi bene, vedrai che non ho accusato Calderoli di aver causato direttamente la morte di 11 manifestanti a Bengasi. Però, quando un tuo gesto incauto ha conseguenze così gravi, come minimo non lo ripeti più.

    Tutta questa manfrina sulle bandiere, tra parentesi, non si regge. E' la regressione della politica a rissa di dodicenni, nel senso che ci vuole un cervello 12enne per bruciare una bandiera, e un cervello al massimo 14enne per continuare a trovare la cosa gravissima.

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  15. Leonardo,
    ero più aggressivo di quello che volevo sembrare. Sulle bandiere sono d'accordo con te. Ma il punto è che mostri una doppia morale.

    Perché questo
    http://www.9disera.it/foto/manifesto_big.jpg
    si può e fa ridere (e fa ridere davvero).
    e questo
    http://euroteca.blogosfere.it/images/muhammed_jens_julius_hansen_jyllandspost_1.jpg
    non si può anche se fa ridere (e fa ridere davvero, dài non diciamo di no per partito preso)?

    Davvero dobbiamo - ancora - dare la colpa alla ragazza in minigonna quando viene stuprata?

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  16. Scusa, però è un dibattito molto vecchio. Nel senso che mi sembra di averne già parlato a noia due anni fa: non ho molto da aggiungere e non mi sembra di aver cambiato idea. Proprio quella vignetta, tra l'altro, l'avevo riportata qui.

    Tu parli di "si può" e "non si può", ma io non vieto a nessuno di fare niente. Calderoli ha il diritto di vestire qualsiasi maglietta. Entro certi termini, gli arabi hanno lo stesso diritto di sentirsi offesi. La suscettibilità è un'altra componente della libertà d'espressione.

    Tu parli di "colpa" e io parlo, al massimo, di responsabilità, a volte anche indiretta.

    Avrò una morale doppia e anche tripla, quando serve: ma di solito non vado in giro a provocare chi già ce l'ha con me. Perché il problema alla fine è tutto qui: una provocazione che si poteva evitare.

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  17. "ma di solito non vado in giro a provocare chi già ce l'ha con me."
    È quello che fai, giustamente, a ogni post che scrivi. C'è sempre qualcuno offeso.
    È quello che ha fatto il Manifesto con il Papa. Oppure Crozza imitando Ratzinger.

    Perché non ti indigni per un simile vilipendio (concetto a mio modo di vedere già precario)? Perché non ti infastidisce la provocazione, ma ne ridi?

    E come lo stabilisci qual è il limite fra offesa e libertà individuale: perché non imponi di portare il chador a tua figlia? Sicuramente c'è qualche Mussulmano (estremista, va da sé), che vede nel "degrado" delle nostre donne un motivo per attentare alle nostre vite.

    Ci sono tanti Mussulmani che lottano, pagando detenzione, tortura, delle volte la vita per poter fare quello che agli occhi dei censori è solo una provocazione, o - peggio - vilipendio. Apostasia.

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  18. "Ci sono tanti Mussulmani che lottano, pagando detenzione, tortura, delle volte la vita per poter fare quello che agli occhi dei censori è solo una provocazione"... e non sono senz'altro Calderoli e Borghezio, su. Le loro provocazioni non migliorano senz'altro i diritti civili nei Paesi islamici, anzi.

    Quello che stai facendo qui, dopo due anni, è cercare giustificazioni d'alta scuola filosofica per un ministro che invece di mantenere un livello alto di discussione ha mostrato una brutta maglietta in tv. Se non ci sono cascato due anni fa, perché dovrei cascarci adesso? Sul serio, leggiti il febbraio 2006 e trovi più o meno tutte le risposte.

    Le prese in giro a Ratzinger mi fanno ridere perché Ratzinger mi è antipatico; se fossi in guerra da anni con un popolo più ricco di me e Ratzinger fosse la mia bandiera mi comporterei in modo molto diverso. Perché io non sono più intelligente o buono del musulmano che impone il chador alla figlia: sono solo nato in un posto diverso, ho avuto un'educazione diversa e condizioni di vita migliori.

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  19. no, leonardo: non è questione di dove si nasce, è sempre questione di scelte.
    tu pensi che uno appicchi fuoco a un'ambasciata o ammazzi di botte per una sigaretta perché è maleducato?
    ah, tu parlavi di chador, giusto.
    potrebbe essere (semplicemente) conformismo?
    perché qui certi atteggiamenti sono conformisti e lì (qualunque cosa sia) sono riflessi culturali?
    ma sarebbe così (solo) se fossero tutti ritardati e immagino che non lo siano. non possiamo dire che sono selvaggi perché gli ci piace il delitto d'onore visto che trent'anni fa c'era anche qui.
    solo che trent'anni fa noi eravamo selvaggi!
    se nasci in palestina è possibile che tu abbia voglia d'indossare una cintura esplosiva e portare con te al creatore un po' d'israeliani; il problema è di quello che ti fornisce la cintura quando magari tu sei un ragazzino esaltato e lui può scegliere di sacrificare o no un minorenne per combattere israele.
    che poi calderoli sia uno stronzo e come ministro s'è comportato irresponsabilmente siamo d'accordo. e lui s'è dimesso per quel gesto. e poi è stato rieletto. a meno che tu non pensi che se ci fossero state le preferenze calderoli non sarebbe stato eletto...
    ochei, la pianto qui.

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  20. "perché qui certi atteggiamenti sono conformisti e lì (qualunque cosa sia) sono riflessi culturali?"

    Non ho capito la domanda. Per me "conformismo" e "riflessi culturali" sono due modi per dire la stessa cosa.

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  21. «la lingua di Gheddafi è sempre stata lunga...». Poi rincara la dose: «Sono loro che ci mandano i clandestini perché per la Costituzione libica tutti gli africani hanno diritto ad avere la cittadinanza della Libia, ma non possono tenerli tutti e quindi li caricano sulle barche e ce li mandano». E chiude: «Bisognerebbe mandarli indietro quando li vedi con il satellite».

    Umberto Bossi, Ministro delle Riforme.
    me cojoni

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  22. Ragazzi,
    io credo che il fatto sia che se uno e' un personaggio pubblico, certe cose se le dovrebbe risparmiare.
    non mi sembra che in nessun altro stato del mondo i ministri o anche i parlamentari si comportino nel modo "pittoresco" della lega.
    poi un privato cittadino puo' fare quel cazzo che gli pare e dire cio' che vuole e nel modo che vuole. mi sembra che il peso delle azioni sia diverso da persona a personaggio politico.

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  23. "Mi sono pentito per le conseguenze che ha determinato e per il significato diverso che è stato attribuito. Il mio era un messaggio di pace e di avvicinamento tra le religioni monoteiste ma è stato interpretato in maniera diversa", ha dichiarato Calderoli alla trasmissione Panorma del giorno di Canale 5.
    (qui l'articolo completo)

    Ma come si può?!?

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  24. Il problema dei "riflessi culturali" è che vengono sempre più spesso invocati contro i diritti civili. Purtroppo anche l'ONU limita di molto l'applicazione delle sue belle parole contenute nella dichiarazione dei diritti dell'uomo a seconda delle tradizioni e usi dei paesi aderenti, e non mi pare una bella cosa. Oggi come oggi direi che nel mondo occidentale il margine di manovra individuale contro il "conformismo" come pure e la libertà d'opinione, siano più ampi e anche più tutelati che nei paesi islamici, e per chi dissente (ce ne sono là come qui) la vita quotidiana è molto migliore. E' una libertà che ha sempre dato fastidio a tutte le religioni e penso che la convergenza di islam e cattolicesimo sulla censura sarebbe , nelle stesse condizioni politiche, totale.
    La questione Calderoli mi sembra un'ennesima prova di stupidità di tutte le persone coinvolte. Se, a suo tempo, voleva fare campagna a favore delle vignette non l'avrei certo condannato, ma la posta in gioco meritava maggiore abilità e dialettica. Oggi il tutto ha un'aura di patetica impresentabilità: vuoi mettere una maglietta in confronto ai termosifoni caldi l'inverno? Andiamo, qui non si tratta di scaldar fucili...

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