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giovedì 25 febbraio 2010

Addio agli antichi

Avrete forse sentito dire che scomparirà la geografia dalle scuole – beh, anche quello è un mezzo bluff. Rassicuratevi, la geo non scomparirà, nella maggior parte dei licei; per il semplice motivo che non vi è comparsa mai. Non solo, ma in un certo senso non abbiamo mai fatto tanta geo come negli ultimi anni. Io però preferirei parlarvi della Storia, l'unica materia che scrivo con la S maiuscola (“storia” con la minuscola può essere sinonimo di menzogna, o di fiction, o semplicemente di fatti tuoi).

La caduta dell'Impero Romano (2010 dC)

In questi giorni le sale insegnanti sono infestate dai rappresentanti delle case editrici. Io cerco quanto possibile di evitarli; sono pessimo nell'arte di giudicare un libro dalla copertina, e poi preferisco sempre un vecchio catorcio che conosco bene al modello fiammante di cui scoprirò le magagne tra sei mesi – in ogni caso ho dato un'occhiata ai corsi di Storia. Ormai si sono tutti allineati alla direttiva di non-so-più-quale riforma (Berlinguer?) che fa partire la terza media dal Novecento. Questa, mi rendo conto, è una delle principali differenze tra la scuola nostra e quella dei ragazzi di adesso. Noi non solo non abbiamo fatto in tempo a studiare la caduta del Muro di Berlino, per intuibili motivi; ma il più delle volte nemmeno la sua erezione. I prof col pallino (di solito ideologico) per il '900 arrivavano sì e no alla guerra antifascista, ma era normalissimo anche fermarsi agli anni Trenta o persino alla Grande Guerra. Era Storia, del resto, mica cronaca.

Ecco, questa prospettiva oggi suona quasi eretica. Sarà che nel frattempo il '900 è finito, e quindi è più facile considerarlo Storia con la maiuscola. Sarà che sulla maiuscolità del '900 si insiste di più, c'è la Giornata della Memoria della Shoah e il quella del Ricordo delle Foibe e tutto il resto. Fatto sta che oggi l'idea di uscire dalle scuole senza aver studiato ben bene almeno la prima metà del '900 ha l'aria di un crimine contro l'umanità. Qual è l'insegnante mostro che lascerebbe andare i suoi studenti senza aver loro spiegato cosa sono i nazisti? Se Chi Non Ha Memoria Non Ha Futuro, privarti della lezione sull'incendio al Reichstag è rubarti il futuro: inammissibile. Vi si sfaccia la casa. La malattia vi impedisca. Eccetera.

Naturalmente, per poter arrivare così a fondo nel '900, bisogna togliere qualcosa da qualche altra parte – il programma di Storia è la classica coperta troppo corta. Si è deciso perciò di coprire il capo novecentesco scoprendo i piedi: via la Storia antica, fino alla caduta dell'Impero e oltre. I riformatori berlingueriani che praticarono questo taglio avevano probabilmente in mente quella chiacchiera da bar (anche da bar degli insegnanti) per cui non aveva senso ripetere sempre la stessa Storia in tre scuole diverse. È un ritornello che sento da quando ero bambino: perché bisogna ogni volta partire da capo? Alle elementari la preistoria, poi l'Egitto, i Greci, i Romani... ricominci alle medie ed ecco di nuovo la preistoria, l'Egitto... arrivi alle superiori e tac! Di nuovo preistoria, Egitto... che solfa. Quelli che si inventarono questo sistema dovevano essere proprio dei noiosi barbogi. Perché non razionalizziamo, non sfoltiamo, non facciamo economia? Per esempio, potremmo confinare la Storia antica alle elementari. Alle medie poi si ripartirebbe dal medioevo, ed ecco che si libera un sacco di spazio per arrivare all'esame con la caduta del Muro di Berlino (e l'11/9, in ogni libro di terza media che si rispetti non può mancare una fotina delle Twin Towers: bisogna tenersi aggiornati).

Con questo sistema, che è andato a rodaggio negli ultimi 3-4 anni (e in qualche scuola non si è ancora imposto, perché i prof, specie quelli navigati, conoscono l'arte di aggirare le direttive ministeriali più o meno dai tempi di Giovanni Gentile) abbiamo un enorme ciclo di sei anni che parte in terza elementare e finisce in terza media. Cosa ci abbiamo guadagnato? A tredici anni i ragazzini sanno cos'è il Muro di Berlino e chi sono i nazisti. Cosa ci abbiamo perso? Spero di sbagliarmi, ma credo di avere assistito alla caduta dell'Impero Romano. No, non quello d'Occidente (476dC). Neanche quello d'Oriente (mille anni più tardi, l'impero più sottovalutato della S). Sto parlando dell'Impero nella fantasia dei ragazzini. Al punto che mi sono ridotto a rivalutare un peplum osceno come il Gladiatore: trama insensata, ma almeno ci sono le bighe e le carrozze, i Barbari e i mirmidoni. Tutte cose i ragazzi si bevono come astronavi, anzi, con gli occhi ancora più sgranati, perché un po' di astronavi nei film le hanno già viste, ma una biga romana, quando mai? L'Impero Romano è kaputt (per tacere delle polis Greche, o delle piramidi – ma per quelle ci pensa Voyager, no? Grazie, servizio pubblico). Insomma, questi arrivano alle superiori e non hanno la minima idea di chi sia Giulio Cesare, Orazio Flacco, Nerone, com'è possibile? Non glielo hanno spiegato a... otto anni?

Ecco qui il problema. No. La maestra di terza elementare probabilmente non ha spiegato chi fosse Giulio o Tizio o Caio. Neanche doveva. Non avrebbe avuto senso. A otto anni non studi le vite dei Romani illustri, i processi sociali o economici; a 8 anni se va bene fai un cartellone in cui si disegnano gli uomini con le toghe e i sandali, le domus, i gladi, le arene: ed è già grasso che cola. Questo i barbogi gentiliani lo sapevano. Non è che ci volesse molto: prima di crescere lunghe barbe bianche avevano tutti avuto esperienza diretta come giovani maestrini nelle scuole del Regno, e lo sapevano. Sapevano pure che imparare consiste, per lo più, nel ripetere, ripetere, ripetere, fino allo sfinimento: ogni volta integrando un 2% di contenuti in più. Per cui non ci vedevano nulla di male a rifare i Romani a otto, undici e 14 anni: la prima volta mostri un uomo in toga, insegni la filastrocca dei sette Re; la seconda sviluppi la differenza tra Regno e Repubblica, spieghi chi è Cesare e perché l'han pugnalato (si raccomanda l'insistenza sul sangue, i ragazzini van matti). La terza puoi già tirare fuori le classi sociali, la lotta tra patrizi e plebei e poi tra questi e gli equites; però difficilmente riuscirai a fare bene il terzo passo se ti è mancato il primo. O il secondo. E così l'Impero è caduto, come è poi destino di ogni Impero.

E uno potrebbe anche far spallucce. Non è stata una perdita secca: ci abbiamo guadagnato... il muro di Berlino, i Lager e i Gulag (si raccomanda d'insistere sul fatto che ci sono stati anche i Gulag). Non è che un ragazzo cresce più cretino se invece di introiettare la storia di Giulio Cesare si nutre di Lager e Gulag. Tanto più che l'incubo su cui siamo sospesi non è quello di venire pugnalati dai senatori alle calende di marzo, ma di ritrovarci di nuovo in un lager / in un gulag. Quindi cosa sto difendendo, esattamente? Cos'è Giulio Cesare per me, cosa ci trovo di così essenziale? Non è ora che diventi una curiosità antica, un signore che viene studiato soltanto da specialisti adulti? Non è ora che lasci il suo posto nella cultura generale a nozioni più attuali?

Probabilmente sì, sto difendendo la mia infanzia, perché ovviamente è stata La Più Bella Del Mondo. E la Storia era la mia materia preferita. I Romani soprattutto. Non vedevo l'ora di arrivare in terza elementare per snocciolare Romolo-Numapompilio-Tullostilio, e quando finalmente ci fui e mi fecero fare il cartellone con le toghe e le altre palle (pallae) ci rimasi male: le maestre ci prendono per deficienti? Io voglio ragguagli sulla battaglia di Zama. Tutto questo sapete perché? Mi piacevano i fumetti. E tra quelli che avevo in casa, il più bello di tutti si chiamava Asterix e Cleopatra. Aveva colori fantastici, scene faraoniche sul serio, e tutto l'insieme tradiva un'ironia e una sapienza narrativa che non si poteva confrontare col Topolino settimanale.

Si capisce che per me bambino che imparava a leggere nelle nuvolette Asterix non fosse che un omino buffo col nasone; e tuttavia in un qualche modo dovevo imparare chi fosse il suo antagonista, Giulio Cesare; e perché il loro mondo fosse così diverso dal mio. A furia di chiedere e cercare scoprii che erano effettivamente esistiti gli antichi Galli, gli Egizi, e i Romani; che per quanto fossero i cattivi, questi ultimi avevano pure mandato avanti un impero millenario; e così via; e nel giro di pochi anni era cresciuto un piccolo appassionato di Storia. Ma perché proprio di Storia e non di chimica, o fisica o biologia? Perché la Storia è la materia più vicina alle storie con la s minuscola, che erano poi quelle che interessavano a me. Ed è ancora così. La Storia è un serbatoio inesauribile per la fiction. Persino quando fa finta di guardare in avanti: l'80% della fantascienza è rielaborazione del passato. Avrei mille esempi per specialisti, ma in fondo basta Avatar, no? Siccome Chi Non Ha Memoria Non Ha Futuro, per immaginare come ci comporteremo quando conosceremo gli extraterrestri non abbiamo che da consultare i vecchi libri, ad es. Pocahontas.

“Va bene, d'accordo, sei diventato un appassionato di Storia perché ti piacevano le storie: ma ammesso che il tuo percorso sia in un qualche modo rappresentativo o consigliabile alle nuove generazioni, comunque, che problema c'è? Se i ragazzini devono crescere facendosi delle storie, se ne faranno meno sui proconsoli togati e più sul Terzo Reich. Non c'è niente di male in questo, anzi magari è meglio, visto che il Terzo Reich è comunque un problema più attuale. O no?”

Ecco, siamo arrivati al punto. Però siamo anche in fondo a due cartelle, per cui per stavolta la smetto qui (ultimamente mi vengono pezzi lunghissimi, perdonatemi. Questi poi sono appunti per una conferenza).

27 commenti:

  1. Ma uffa... proprio sul più bello! Quante puntate sono previste in questa "stagione"? ;)

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  2. Sarebbe bello se i miei figli ti avessero come insegnante.

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  3. Mi sembra che non prendi in considerazione il fatto che, anche se la si fa alle elementari, la storia antica si fa comunque per 3 anni. un bambino di 8 anni è così stupido rispetto a uno di 11 tanto da non bastargli il triplo del tempo?
    Può darsi.
    Ma uno di dieci? Ha solo un anno in meno in fondo, e se spalmi preistoria ed egizi in terza, Greci et Fenici in quarta, ti fai un anno intiero di Romani, mentre prima, un solo anno dopo, dovevi già fare tutto ammucchiato in un anno. Non penso che in quinta si facciano ancora tabelle di omini ad un toga party. Io almeno non le facevo, mi ricordo all'esame di quinta mi chiesero l'anno della caduta dell'impero (anche se studiata due anni prima).

    La serie tv "Roma" spacca assai ma vedo che non è nominata, quindi la nomino io.

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  4. Personalmente ho ricordi vaghi della storia, l'ho sempre fatta male. Alle elementari perché mi è toccata una suora appassionata di disegno e matematica, alle medie perché si tentava, semplicemente, di sopravvivere in mezzo a un mix di metallari col coltello e fighetti già paninari, e al liceo perché la prof in quell'ora, solitamente dormiva o si toglieva i peli intorno alla bocca con le pinzette. Avevamo un libro figlio della scuola des annales e quindi si parlava dei moti del 1848 partendo dalla dissoluzione dell'impero mongolo ecc. Però per fortuna avevamo un prof di latino meraviglioso, che ci raccontava la storia romana e ci ha fatto innamorare di Lucrezio e pure di Seneca e così capimmo, forse, qualcosa della storia da chi in qualche modo ne aveva partecipato direttamente. Non è stato tanto male, in fondo. E poi Asterix, sì.

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  5. E comunque la Repubblica e l'Impero romano è programma di quinta elementare, non di terza. I ragazzini di dieci undici anni percepiscono che c'è qualcosa che non va in un sistema in cui i patrizi siedono in Senato a farsi le leggi e i plebei si fanno ammazzare in guerre infinite per poi diventare schiavi per debiti (quelli sopravvissuti). E poi le avventure, i condottieri, le guerre di religione, la condizione femminile.

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  6. la sostanza quindi e` che sono poche le ore di storia?

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  7. Io ho iniziato ad amare la storia al triennio del liceo grazie ad un Professore con la P maiuscola. Non commento l'attuale programmazione di elementari e medie, ma quella dei licei, con l'ultimo anno che parte dal Novecento invece che dalla Restaurazione come ai miei tempi, non è da buttar via.

    P.S.: non per fare il cacaspilli ma mi sa che le pugnalate a Cesare erano alle idi e non alle calende di marzo.

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  8. Sono d'accordo: la Storia si ripete :-). Si ripete alle medie e si ripete alle superiori, è il modo migliore per aggiungere gradi di comprensione ad una materia bellissima e così sfuggente, come è sfuggente la verità.

    A sette anni credi che Babbo Natale esiste, che Romolo e Remo sono stati allevati da una Lupa e che il povero buon Giulio Cesare è stato ingiustamente assassinato. A dodici anni Babbo Natale è diventato una astrazione utile per avere i tuoi regali, Romolo e Remo una leggenda ma poi chissà, Giulio Cesare forse uno che poteva gestire meglio la sua ambizione. A quindici anni Babbo Natale non esiste nemmeno più come astrazione, Romolo e Remo - ancora loro - sono solo un mito fondatore con qualche retroscena piccante e Giulio Cesare un classico esempio di presidente di repubblica delle banane.

    Il fatto è che la Storia è così importante che andrebbe ripetuta anche dopo, a venti, trenta, quarant'anni. Altrimenti resteremmo con l'idea che esiste Babbo Natale, che Roma è stata fondata da Romolo e Remolo (cit.), che Giulio Cesare amava Roma e volle farla grande. Nella retorica fascista c'è un po' di questo infantilismo storico, che è innocuo in bimbetti con le mani unte di pizza bianca ma spaventoso in teste di cazzo di 90 Kg col nunchaku.

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  9. A proposito, in risposta a chi cita "Roma" o "Il Gladiatore" (e aggiungo "Io Claudio" che girò negli anni 80 sulle tv private locali), noto che il mondo anglosassone è molto più aperto nel trattare la storia Romana, verso la quale prova sempre un evidente fascino. Da noi la continuità spirituale e direi anche politica col mondo romano è così viva che nella divulgazione cinetelevisiva i suoi aspetti più negativi vengono rappresentati solo in quanto poi emendati dal Cristianesimo ("e ho detto tutto", direbbe Totò).

    C'è ancora gente che si turba perché Asterix ridicolizza i Romani, non so mi spiego.

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  10. in un sacco di stati la storia si ripete effettivamente solo due volte (tra vari altri motivi, anche perché non esiste la scuola media). ci sono paesi (come la germania) in cui addirittura tutta la storia si fa *una* sola volta: si comincia in quarta elementare con la preistoria e si finisce in decima classe col muro. chi vuole fa un corso di approfondimento negli ultimi due anni di liceo. sono tutti pazzi? eppure ai test pisa prendono punteggi molto piú alti di quelli italiani.

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  11. In quinta elementare NON studiano la caduta dell'Impero Romano. Non fanno in tempo. Riporto da un mio vecchio post:

    "mio figlio ha nel programma di quinta l'INTERA storia romana, fino alla caduta dell'Impero. Ebbene: non sono neppure ancora arrivati agli etruschi. E perché mai? Perché hanno trascorso quattro mesi a studiare ignote ed insignificanti tribù dell'antica Padania, mai sentite nominare e le cui conquiste di civiltà sono state qualche palafitta, qualche vasetto e un paio di graffiti rupestri (programma ministeriale). Pagine e pagine di capanne padane al posto di Tiberio e Caio Gracco, di Scipione l'Africano e del De Bello Gallico.

    E poi dice che non lo fanno apposta."

    Saluti
    Debora

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  12. E se Nietzsche ti tirasse fuori mille teghe sull'utilità è il danno della storia per la vita?

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  13. Praticamente d' accordo con te ( ed era parecchio che non mi capitava ) solo l'incubo dovrebbe riguardare le IDI di Marzo . Le calende ( greche of course ) sarebbero al massimo una speranza .

    Ormazad

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  14. Asterix e Cleopatra è uno dei migliori fumetti che abbia mai letto!
    Grazie per questo bel post, condivido tutto, anche la passione per la storia!

    luca

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  15. Decisamente mi piace di più come scrivi qui rispetto agli articoli per l'Unità. Nora

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  16. forse è ot, ma
    grazie per il tempo che ci dedichi

    Marco

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  17. Il fatto che alle elementari molti non riescano più ad arrivare alla fine dell'Impero Romano non è una congiura leghista. Credo abbia a che fare con la consistenza frattale della Storia: puoi segmentarla in tanti modi, ma alla fine ogni segmento si rivela comunque molto complesso e interessante da seguire, e quindi, qualsiasi programma tu faccia, comunque la coperta sarà troppo corta. Se alla fine del corso di Storia ci fosse Napoleone, nessuno farebbe Napoleone. Se decidi che il corso finisce con l'Impero Romano, nessuno fa l'Impero Romano. I libri di testo contengono sempre il 300% di contenuti rispetto a quello che puoi fare a lezione, e per saltare centinaia di pagine durante l'anno ci vuole un coraggio, un cinismo e un'indipendenza di giudizio che molti non hanno (in particolare le maestre: se fossero state ciniche si sarebbero trovate un altro mestiere).

    Uno degli ultimi esami che ho dato all'Università era Storia Moderna: col programma istituzionale arrivavamo al Seicento.

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  18. " Non è che ci volesse molto: prima di crescere lunghe barbe bianche avevano tutti avuto esperienza diretta come giovani maestrini nelle scuole del Regno, e lo sapevano. Sapevano pure che imparare consiste, per lo più, nel ripetere, ripetere, ripetere, fino allo sfinimento"

    Benissimo detto: lo sapessero i pedagoghi d'oggi...

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  19. Avrei tanto da dire sulla nostra storia da nausearvi, ma la domanda che in realtà non ci poniamo quasi mai è: "Da quale parte si trova la verità storica?" vi siete mai chiesti perché Asterix batte sempre i Romani? La risposta è ovvia, Il film è francese e fa leva sull'inconscio desiderio di rivalsa dei cugini d'oltralpe. E pensare che il probabilmente il loro sangue è più romano del nostro... La vera necessità, credo, sia quella di una storia condivisa uguale per tutti gli europei. UTOPIA ;-(

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  20. Ma la seconda parte? Sto entrando nel blog almeno 2 volte al giorno per sapere la continuazione del ragionamento! :)

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  21. Mi dispiace aver suscitato tante attese, credo che per un paio di giorni ancora non potrò continuare.

    (Comunque tutti sanno perché Asterix batte i Romani: grazie alla pozione magica del druido che dona una forza sovrumana!)

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  22. Azz!!! State vedere che fra qualche annetto ci sarà un Von fritz che batterà gli inglesi tramite una supposta magica?

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  23. Attendiamo con ansia la seconda parte, non fosse che per capire cosa c'entrano i Mirmidoni.
    La dama del lago

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  24. I Mirmidoni nulla, li ho confusi coi Mirmilloni.

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  25. quello che è grave è che i ragazzini arrivino a 13 senza sapere nulla della storia del '900! Io mi ricordo che all'esame di quinta elementare (ancora c'era!) portai la rivoluzione francese e comunque già avevamo studiato le guerre mondiali. In geografia in quinta abbiamo fatto l'Europa e il resto del mondo, mentre invece oggi in quinta studiano solo le regioni italiane, assurdo!

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