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giovedì 25 marzo 2010

Il rassegnatore

Salve, sono l'Insegnante Statale Rassegnato.

Può effettivamente darsi che in un passato più o meno remoto io abbia ricevuto una formazione ideologica, e che la ostenti ancora con gli amici al bar, o in qualche blog che fa tanto alternativo, ma in classe no. Non si fa politica in classe. Neanche in cortile. Neanche nel parcheggio. Neanche a cento metri dal parcheggio. Una volta magari volevo cambiare il mondo, poi a un certo punto è come se il mondo mi abbia detto: Lascia Faccio Io! e abbia cominciato a restringersi, restringersi, al centro di tutto un bilocale più servizi, un unico posto fisso in tutto l'universo: la Cattedra. Ma è una sola! Aggrappati, aggrappati, tutto intorno è caos...
Scusate, non è niente.
Un po' di panico, poi passa.
Salve, sono l'Insegnante Statale Rassegnato e non vorrei fare politica a scuola. Specie in tempo di elezioni, eh no. Io sono un pubblico ufficiale, credo nelle regole, insegno il rispetto per la Costituzione, finché si può, e se da domani si riparte con lo Statuto io insegnerò il rispetto per lo Statuto Albertino. E se dopodomani volete le XII tavole, perché no, viva i classici, ristudiamoci queste XII tavole. Sul serio, non è un problema. Volete che metta gli studenti non ariani in un banco a parte? Basta avvertire, mi mandate una circolare, io lo faccio. Salve, sono l'Insegnante Statale Rassegnato. Sono tuttavia un po' preoccupato per questa cosa dei libri.

È successo che ieri non sono riuscito a entrare in Segreteria perché era ostruita da tre cataste di libri odorosi di tipografia (ah, l'odore della pressa). Si chiamano “Guida alla nuova scuola secondaria superiore”, e sono stati stampati dal Ministero dell'Istruzione. Sono da distribuire a tutti gli studenti di terza media, che l'anno prossimo vanno alle superiori. Dentro è spiegata per filo e per segno tutta la riforma Gelmini. Fantastico, no? Il Ministero che spiega la riforma ai ragazzi con un libro. Che è un regalo. Con dentro tanti schemi e disegnini. In quadricromia – certo, costa un po' di più, ma si tratta di informare sulle nuove scuole, vuoi fare economia su una cosa del genere? Salve, sono l'insegnante Statale Rassegnato.

Quando sono riprese le lezioni in settembre ho spiegato ai miei studenti di terza che era un momento importante per loro, che dovevano scegliere la loro scuola, il loro futuro, era la prima volta che erano chiamati a una scelta del genere.
E loro: “Sì, vabbè. Quali sono le opzioni?”
E io: “Ehm... ancora non si sanno bene, anche perché c'è una riforma in corso, e quindi... può darsi che qualcosa cambi... comunque tra un po' arriverà un bel libretto che stampa tutti gli anni la Provincia, con tutte le scuole e tutti gli orari delle scuole, vedrete...”

A dicembre è arrivata una lettera della Provincia: Caro insegnante, si ricorda quel bel libretto che facevamo tutti gli anni per orientare gli studenti di terza? Ci hanno tagliato i fondi, non lo faremo più. Organizzavamo anche degli incontri. Non li organizzeremo più. In sostanza: si arrangi.

Nel frattempo in tv il mio ministro diceva che la Riforma era pronta. Gli studenti mi chiedevano: Allora, come saranno le scuole il prossimo anno? Io non lo sapevo. Bisogna aspettare che pubblichino la riforma, spiegavo. E loro: ma la Gelmini ha detto che è pronta. E io: sì, ma sul sito non c'è ancora niente, bisogna avere un po' di pazienza, comunque ho una buona notizia: il termine per presentare la domanda è posposto di un mese. Wow. Ma il mese passò in un soffio e la riforma non era ancora pronta. Però sui giornali la Gelmini diceva che era pronta. Ma sul sito non c'era niente. Solo un bel pdf colorato con dei quadri orari che forse erano definitivi e forse no. E il termine fu posposto a un altro mese.

E fu dicembre, e fu gennaio. Vennero i genitori a ritirare le pagelle, ci chiesero insomma, a che scuola superiore devono iscriverci i nostri figli? Perché non ce lo dite? Volete mantenere la suspense fino all'ultimo? “Eppure in tv hanno detto che”... noi non sapevamo cosa dire: non ci era ancora arrivato niente di definitivo. La riforma era sempre in discussione, sospesa da qualche parte tra Camera Senato Consiglio di Stato e quant'altro. Ma la faccia davanti a questo ritardo non ce la mettevano i deputati o i senatori o i consiglieri. Ce la mettevo io.

Alla fine recuperai il vecchio consiglio della Provincia e spiegai a genitori e ragazzi che era il caso di arrangiarsi: dare un'occhiata ai siti delle scuole, chiedere ad amici e conoscenti, fidarsi un po'. Non è proprio il migliore consiglio da dare a chi sta scegliendo il proprio futuro, ma si sa, un insegnante, quando si rassegna, diventa un insegnante di rassegnazione. E gli studenti imparano: all'inizio mordono il freno, fanno i ribelli, ma se il loro adulto di riferimento china la testa, dopo un po' la chinano anche loro, è una questione d'imprintig. Alla fine l'ultima scadenza arrivò, e quasi tutti avevano scelto. Un po' alla cieca, ma chi non è un po' cieco nella vita. Pensate alle case editrici, che hanno stampato centinaia di migliaia di libri di testo per milioni di euro senza sapere quali saranno i programmi dell'anno prossimo. Salve, sono l'insegnante Statale Rassegnato.

Potrei dare la colpa a questo o quello, ma diciamoci la verità: questa è una crisi seria. Una così non l'hanno vista i nostri genitori. I nostri nonni forse, e strinsero la cinghia. Dobbiamo stringerla pure noi. Bisogna tagliare. Anche la scuola? Magari sì, anche la scuola. Troppi insegnanti, troppi bidelli, troppi libri... a proposito di libri.

Proprio il giorno in cui è scaduto il termine, e gli studenti mi hanno consegnato i moduli firmati, le affrettate ipoteche sul loro futuro in un mondo che ogni giorno sembra un poco più difficile; proprio il giorno in cui sono andato a portare i moduli in segreteria, non sono riuscito a passare, perché la porta era ostruita da queste cataste di libri nuovi, odorosi e fragaranti, e mi sono chiesto, cosa sono? Libri nuovi gratis, per chi? Studenti in difficoltà? “Prenda pure, professore, sono da distribuire in terza”. In terza... Costituzioni gratis? Opuscoli sull'Aids, sulla droga, sull'alcolismo? Tante cose ci servirebbero.

Guardo di sfuggita il titolo: Guida alla nuova scuola second... Guida alla nuova scuola secondaria? A fine marzo? Ne apro uno. Lo riconosco dai disegnini: è lo stesso pdf che stava sul sito del Ministero tre mesi fa. Ho pure provato a proiettarlo in classe. Certo, adesso che è stampato potranno tutti sfogliarlo... per la verità internet ce l'hanno tutti ormai, l'indirizzo del sito glielo avevo dato. Però, si sa, l'odore della carta... Salve, sono l'insegnante Statale Rassegnato.

Non insegno matematica, così non ho proprio le idee chiare. Il libro ha 128 pagine in quadricromia. Distribuito gratis a tutti gli studenti di terza media di tutta Italia, quanti sono? Mezzo milione? Quanto hanno speso al Ministero? Per un libro che a settembre magari sarebbe servito, ma ormai... quante cattedre si potevano salvare? Quanti insegnanti precari si potevano salvare? Eh, però non è giusto pensare solo agli insegnanti e mai ai tipografi. Salve. Sono l'insegnante rassegnato.

Domani entrerò in classe e distribuirò ai miei studenti un libro che ho promesso in settembre, che sarebbe servito fino alla settimana scorsa, e che adesso è solo un pacchettino di carta odorosa e inutile. Loro non mi ringrazieranno, i pacchettini di carta negli zainetti pesano.
Forse mi chiederanno: ma perché è arrivato adesso? Ma non è uguale al pdf? Ma a cosa serve ormai? Ma non è un bello spreco? Chi è che butta via i soldi dei nostri genitori così? E io non potrò dir loro niente, perché non mi viene una sola risposta che non sia politica, e la politica no, siamo anche sotto elezioni, la politica no.

Mi piace pensare che in realtà non mi chiederanno niente. Incasseranno il pacchettino, cercheranno se c'è qualche disegno carino da copiare sulla Smemo, saggeranno la carta per capire se ci viene un filtro, ma non mi chiederanno niente. Perché ormai hanno imparato – magari è la sola cosa quest'anno, ma hanno imparato – a rassegnarsi. E l'hanno imparato da me. Salve.
Sono l'insegnante

24 commenti:

  1. Voglio capire davvero quanto è costato stampare il PDF per tutti. (Salve, sono una collega insegnante rass... ahem... vabbè).

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  2. Gli studenti che frequentano la terza media sono circa 570.000. E' logico immaginare che ne abbiano fatti in abbondanza diciamo 800.000. immaginiamo un costo complessivo prudenziale di 6-8 euro a copia, siamo intorno a 5-6 milioni di euro buttati.

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  3. la butto lì, una stima al volo
    http://sprint24.com/it/stampati/libri-e-cataloghi.prn#order-:(quantity=500000&19/1*pg=128&bk=0&cv=4&sz=83&bd=3&20/1*p=33&20/1*21_C=5/5&20/1*22_C=/&20/1*59_c=&20/1*w*1=2&19/1*p=26&19/1*45_c=5&19/1*46_c=&G_9=&G_10=&):-

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  4. ...purtroppo i veri problemi non sono solo questi, ma lo sfascio a cui è arrivata la scuola. Io ho 46 anni, sono ragioniera, 2 figli di 8 e 12 anni. Ma cosa è successo all'insegnamento e ai programmi scolastici in questi ultimi 40 anni? Dalla 1a elementare i bimbi sono sballottati da una maestra all'altra (3 diverse + 1 per inglese); le mattinate spezzettate nel continuo cambio da una materia all'altra: ma veramente a 6,7 anni i bimbi sono pronti a questi ritmi? Il risultato comune a tutte noi mamme quando andiamo a prenderli alla fine delle lezioni è di ritrovarci dei bimbi con molte idee molto confuse su una miriade di argomenti. Snervati, incapaci di concentrarsi, ci va almeno 1 ora a casa per tranquillizzarli e poter ricominciare a...fargli fare i compiti!
    Ma perché alle elementari non ci si limita a insegnare BENE l'italiano, l'ortografia, la composizione di un tema, la matematica l'inglese, un po' di storia e geografia (e naturalmente le regole della convivenza civile)?
    Mio figlio in 3a elementare sapeva TUTTO di TUTTI i tipi di uomini primitivi con tanto di nomi in latino; di scienze sapeva tutto sulla cellula (il mitocondrio ecc. nomi a quell'età quasi impronunciabili) in compenso oggi che fa I media sbaglia ancora a scrivere la "e" combattuto tra tra verbo essere e congiunzione......e naturalmente non ricorda più niente di quel nozionismo che aveva dovuto studiare quasi a memoria su troppi argomenti.
    L'idea che mi sono fatta è che abbiano dovuto in qualche modo giustificare la presenza di piu' di una maestra per classe , per insegnare le materie "base" ne sarebbe bastata solo una.....
    Per non parlare dei libri: tutti da compilare (ma quando mai i compiti vanno fatti sui libri? I quaderni mi pare siano nati per quello) rendendo impossibile l'uso agli alunni dell'anno dopo (ottima trovata, cosi' chi ci ha guadagnato sono le case editrici, tanto paga Pantalone.....)
    E le fotocopie? Perchè gli insegnanti scelgono un libro, per poi far lavorare i bimbi sulle fotocopie di un'altro? I quaderni dei miei alla fine sono spessi il doppio, xché praticamente su ogni pagina c'è incollata una fotocopia, con grande gioia della "Colla Pritt Spa" !

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  5. il riferimento a Schindler's List m'ha messo k.o. "Questa spilla... è d'oro, potevo salvare due persone. Due persone. Forse due no, ma almeno una di sicuro, una persona" Quanti libri freschi di stampa vale un insegnante?

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  6. Caro ex collega,
    la risposta sicuramente la sai anche se non ce la dici. Perchè il libro è arrivato solo adesso?
    Elementare Watson. Adesso ci sono le elezioni.
    Questo è uno spottone elettorale mascherato, in perfetto stile mediaset-nanesco.

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  7. Dai Leonardo, non mi dire che parlare di politica bisogna parlare necessariamente di politica....

    Bisognerebbe essere proprio senza immaginazione ;)

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  8. fragaranti, i nuovi libri: refuso o lapsus?

    Tralasciando l'abituale standing ovation (e poi si vede che parlando di scuola ci metti sempre qualcosa in più) spero che il pezzo non sia autobiografico - che la rassegnazione sia solo finzione letteraria: perché se tu, pure tu, nella realtà sei già rassegnato, il futuro appare decisamente gramo. Non solo per i tuoi alunni raasegnati di riflesso. Però in tal caso avrei qualche insegnante da trincea da presentarti :)

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  9. Mi associo allo sgomento di mammadisperata per quanto riguarda lo scempio dei programmi didattici. Nella 3a elementare di mia figlia la Storia viene insegnata seguendo una curiosa inversione cronologica: si parte dall'antico Egitto per poi passare alle civiltà sumeriche, si prosegue con l'Homo Caverniculus e si arriva infine ai primi ominidi. In questo periodo stanno trattando i dinosauri. Immagino che il prossimo passo sarà il brodo primordiale per poi arrivare entro fine anno alla faccenda del big bang. Dopodiché potranno chiudere i libri e fine della storia (in tutti i sensi), o passare la palla all'insegnante di religione... esagero nel preoccuparmi?

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  10. Rimango basita, veramente...ma se provate a distribuirli a quelli di seconda media? Magari dico una stupidata ma forse almeno a loro sarà utile per il prossimo anno!

    Ciao,
    Eugenia

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  11. @mozart2006
    Ma se i destinatari sanno che il libretto è ormai inutile la cosa non è anzi conmtroproducente? è possibile che invece si tratti di totale incapacità e incompetenza?

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  12. Infatti. Probabilmente il libretto era pronto da tempo, ma poteva uscire solo a riforma accettata. A pensarli capaci di strategie raffinate si fa loro un complimento, son semplicemente dei cialtroni.

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  13. La Gelmini e Tremonti andrebbero appesi entrambi nudi, e marchiati a fuoco su tutto il corpo con il testo integrale della loro riforma. Dopodiché andrebbe sparso sale sulle ferite (ma per il loro bene, per non farle infettare).
    (Ho come l'impressione di essere stata un filo contagiata dal sadico Leonardo del post precedente - Mamma, per intenderci.)

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  14. E comunque i disegnetti dell'opuscolo sono orripilanti.

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  15. dati ISTAT : berlusconi falsifica dati su pressione fiscale

    http://ifarabutti.wordpress.com/2010/03/27/dati-istatberlusconi-falsifica-i-dati-sulla-pressione-fiscale/

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  16. Capisco la tua preoccupazione a parlare di politica, ma nel caso presente, si tratta di parlare di principi alla base della convivenza civile: Chi si presenta per rappresentare una collettività deve
    1) mostrare di essere degno di fiducia, attraverso la propria vita privata esemplare
    2) deve mostrare che intende rapprentare tutti, anche coloro che hanno visioni politiche differenti, sulla base della uguaglianza dei diritti e doveri che tutti abbiamo. Non deve basare la propria strategia politica sulla denigrazioen di metà della popolazione; in tal modo si ottiene di alimentare i sentimenti ostili tra due parti di uno stesso popolo e di far sentire una metà sotto la oppressione di un governo che si è dichiarato ad essa ostile.
    Per chi è cristiano, come anche io sono, pianificare il male significa essere servo di satana.
    3) Non deve usare mezzi di comunicazioen e di informazione di massa di prorpietà personale. E' un partecipare sleale che garantisce la esistenza di fini malevoli.


    Di questi principi, abbiamo tutti il DOVERE di parlare, trovandone i modi opportuni.
    ----P

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  17. E aggiungo però una cosa. Ricordo più o meno cosa accadde quando io ero in terza media, nei mesi in cui si maturava la scelta della scuola superiore. Non c'era nessun opuscolo e nemmeno Internet ad aiutare, sempre un po' di confusione perché allora i licei avevano decine di sperimentazioni, alcune dall'avvio dubbio. Non vedo cosa sia cambiato, non c'era sostegno alle famiglie allora e non ce n'è oggi, i miei genitori non si sono mai aspettati di essere aiutati - purtroppo - dal ministero nelle loro scelte ed hanno fatto come tutti: hanno chiesto in giro, fatto domande a mamme/papà con figli più grandi, chiesto alle scuole direttamente. Posso pensare che così non sia corretto, ma non lo era nemmeno 15 anni fa: sarebbe quasi bello pensare che le cose siano peggiorate, perché in tal modo potremmo pensare che (solo) 15 anni fa si stava meglio. Ma non è vero, faceva schifo la situazione pure allora.

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  18. Mi dispiace: nella mia provincia ogni anno veniva stampato un libretto con tutte le offerte della scuola pubblica. Dai miei tempi fino all'anno scorso. Quest'anno il caos. No, non posso dire che allora la situazione facesse schifo così.

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  19. Mah, davvero non si capisce da chi prendono tutti questi voti se poi ci sono più casini che altro nel nostro bel paese!
    Non credo che si possano fare paragoni con gli anni 90, siamo nel 2010...pensare di non essere progrediti è triste, regrediti poi da vergogna, ma le facce toste non mancano nella classe dirigente (ormai aperta ai somaroni pluribocciati tipo Renzo Bossi...classe ripetente dirigente..vabbè, che acido mi prende a pensarci guardando i miei bimbi che si avviano a un futuro più che incerto!)
    Complimenti per il tuo blog, mi piace molto..ti aggiungo in feed

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