Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

giovedì 18 aprile 2013

Tutto ciò che succede succederà oggi

La battaglia per il Colle 

Test: riconosci i tuoi Presidenti?
Posso sbagliare, ma non credo che ci siano mai state elezioni del Presidente della Repubblica come quelle che cominciano oggi. Magari è un'illusione ottica, il presente sembra sempre in qualche modo più interessante. Però davvero non mi viene in mente nulla di vagamente paragonabile. L'elezione di Pertini non me la ricordo. Quella di Cossiga la rammento come una cerimonia di uomini anziani, e pensa che invece fu il presidente più giovane di tutti. Ricordo benissimo il momento drammatico in cui elessero Scalfaro, e mi pare che le bombe non ci preoccupassero un centesimo di quanto ci sta preoccupando oggi il default: c'è da dire che avevo 18 anni, altre priorità. L'elezione di Ciampi è un'altra che, onestamente, non rammento: come tutto il ventennio berlusconiano sembra entrata in un cono d'ombra. Con Napolitano mi aiuta il blog, ma ricordo soprattutto la delusione di non avere un bersaglio facile come D'Alema al Quirinale. Insomma erano tempi più leggeri; si trattava di nominare un notaio e si dava per scontato che sarebbe stata una figura un po' noiosa e super partes. Invece stavolta sembra una questione di vita e di morte. Forse lo sembrava anche le altre volte e poi, siccome siamo sopravvissuti, ci siamo dimenticati il panico del momento. E forse invece stavolta è davvero diversa, stavolta stiamo davvero per vivere o per morire, chi lo sa.

In mezzo c'è stata l'esperienza del governo Monti, o "del presidente"; il momento in cui ci siamo tutti accorti che nei casi di emergenza l'inquilino il Colle è tutt'altro che un potere simbolico, ma può fare la differenza. Paradossalmente questo è avvenuto durante la fase finale di un settennato estremamente equilibrato: niente a che vedere con gli estri di un Pertini, le mattane di un Cossiga, le prese di posizione di Scalfaro. La situazione si è poi talmente ingarbugliata che mi è capitato più volte di leggere persone fino a poco tempo fa molto lucide insistere sulla possibilità di prolungare il mandato di Napolitano oltre al compimento del novantesimo anno di età - una pazzia. Ma stiamo un po' tutti impazzendo, forse, e forse non è del tutto colpa nostra.

Per esempio è colpa del Porcellum, che ci ha svuotato la democrazia nelle mani. Ormai ci scandalizziamo del fatto che i leader di coalizione - che pure abbiamo votato - provino ad accordarsi su un nome. Meglio Grillo che fa un sondaggino on line, anche se si pianta appena vota qualche migliaio di utenti, anche se i candidati più votati si scoprono farlocchi, non importa, col sondaggino la gente si esprime. Siamo diventati presidenzialisti in mancanza di niente, e il modo in cui vogliamo eleggere il nostro Presidente è internet: appelli, sondaggi, mail bombing ai parlamentari, ecc. Come tutte le cose su internet, da qui non si capisce davvero se siano davvero importanti o se facciano soltanto parte di una bolla intorno a me che scrivo e voi che leggete: sul mio laptop stanotte è in corso una ferocissima campagna anti-Marini e pro-Rodotà, ma non sono sicuro che al bar qui di fronte ne sapranno mai qualcosa.

Un'altra cosa che è cambiata tantissimo rispetto al 2006 è la finestra attraverso cui ci arrivano le notizie. Parlo per me: al tempo leggevo soprattutto quotidiani (già più on line che carta). Oggi tutto mi arriva già socializzato da facebook e twitter, ed è soprattutto in questi casi che si nota la differenza. È tutto straordinariamente drammatizzato. Nel 2006 non ero il solo a nutrire una notevole antipatia per D'Alema, che in seguito la pochezza di altri suoi colleghi ha stemperato; ma quando il suo nome cominciò a essere incluso nelle rosa dei quirinabili non ricordo folle inferocite di elettori di sinistra. Anche Marini era nella rosa, e già allora non brillava per popolarità, ma non ricordo reazioni lontanamente paragonabili a quello che sta succedendo in queste ore, soprattutto su internet. Da ogni finestra, da ogni spiraglio, stanno arrivando messaggi di sdegno degli elettori del PD per l'orribile scelta di candidare al Quirinale uno dei fondatori del PD, Franco Marini. C'è evidentemente qualcosa che non va.

Può darsi che il problema sia la finestra stessa. Stiamo tutti socializzando troppo, non facciamo che comunicare emozioni. Coniamo slogan, facciamo battute, ci incazziamo fortissimo eccetera. A un certo punto qualcuno comincia a dire "Rodotà" - la terza scelta di un referendum on line a cui hanno partecipato poche migliaia di persone - e ci convinciamo che Rodotà sia una scelta popolare, mentre Marini no. Fosse per me, tra l'altro, Rodotà tutta la vita. Ma la maggior parte degli elettori m5s probabilmente non ne ha mai sentito parlare - così come di Marini non ha sentito parlare la maggior parte degli italiani mai tesserati CISL. Del resto anche Napolitano o Scalfaro non erano esattamente dei Vip. Che insomma ci siano fuori, nelle piazze, milioni di persone disposte a incatenarsi per Rodotà al Quirinale mi sembra abbastanza impossibile. Sono twitter e facebook che ci stanno facendo uscire scemi: se poi Grillo fa un sondaggino on line lo prendiamo per una notizia. Su twitter e su facebook poi tutti danno ormai per scontato che un'intesa su Rodotà potrebbe spalancare le porte a un'alleanza Pd-M5S. Lo ha fatto capire Grillo in un filmatino dal camper, e ci stiamo credendo. Ovviamente Grillo potrebbe rimangiarsi la promessa quando vuole. Ovviamente poi Bersani sarebbe accusato di avere abboccato a proposte improbabili, ecc.

Dall'altra parte della finestra, comunque, c'è una situazione che ci sembrerebbe folle anche se non la vedessimo con le lenti deformate dei social network. Il PD ieri è oggettivamente esploso, anche se non lo guardi dalla soggettiva delle schegge, i tweet dei partecipanti all'Assemblea di ieri sera. Marini rappresenta quell'ala margheritina (ma non prodiana) del PD che esiste ormai soltanto nell'apparato, e non ha nessuna presa sugli elettori. Prova ne è che ogni volta che qualcuno della stessa area fuoriesce (Rutelli, la Binetti) il PD non perde un decimo di voto. Lo sa benissimo Renzi, che viene da lì ma che ha un progetto completamente diverso: Renzi sa che non esiste più un centro moderato, ma piuttosto un centro immaginario, da popolare di trovate mediatiche, un centro anche un po' commerciale, con gli Amici di Maria in sottofondo. Alla fine, se togli tutto il melodramma di contorno, sembra quasi un gioco delle parti: mentre Bersani va verso una esecranda alleanza di respiro cortissimo con il PdL (buona giusto per rifare la legge elettorale, a questo punto ai danni del M5S), Renzi può approfittarne per tirare la volata degli antimariniani. Si va insomma verso lo scorporo del PD: la bad company con Bersani, e quelli che vinceranno la prossima volta con Renzi. Se non sbaglio era lo scenario #121. Beh, poteva andarci peggio. Forse.

58 commenti:

  1. Come si fa una legge elettorale che vada contro un movimento che prenderà il suo 25% più il 10-15% di votanti ex pidimenoelle?
    Forse facendo uno sbarramento che non da nessun seggio ai partiti che superino il 40%?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ad esempio facendo un proporzionale puro senza premio di maggioranza. Al che un grillo al 32% varrà zero da un punto di vista governativo come il vecchio PCI

      Elimina
  2. Leonardo caro, lascia perdere per un attimo l'antipatia per Grillo, che condivido. Visto che hai tutte queste orecchie puntate sui social networks, avrai notato che in giro (garantisco anche in bar di paese di zone moderatamente piddine, se è per quello) Rodotà godeva di ottimi promotori, prima ancora che i Grillini lo ammettessero alle quirinarie (semmai per quello l'hanno ammesso). Io, sinceramente, non ne ho una personale opinione significativa, anche se di certo lo riconosco appartenente al meglio del meglio della tradizione del pci/pds. Ma mi colpirebbe l'endorsment di un Gino Strada, non avessi sentito tanta gente che stimo parlarne benissimo (anche se non ho capito bene perché). [Marini, invece, be', puoi criticare Renzi che dice di allearsi con Berlusconi e poi quando lo fai ti pugnala ma, a parte che lui non si sarebbe fatto fregare con un nome così generalmente inviso, su Marini ha ragione: ma nemmeno è questo il punto].
    Il punto è che sei sei uno che dice di volersi alleare con A e non con B (nonostante desideri opposti da parte loro, con B che è per parere ampiamente condiviso nel mondo e nella tua base uno psicopatico criminale che ha gran parte della responsabilità del collasso nazionale), se A propone uno dei tuoi (che ha ottima stampa, benvisto da tutti, non importa quanto a ragione, ma contro di cui difficilmente puoi avere qualcosa) aprendo all'agognato accordo con tanta galanteria e B propone un altro (odiato, ma fosse anche altrettanto amato), come puoi optare per allearti con B distruggendo esponenzialmente la coesione dei tuoi e la tua credibilità?
    Non ci vuol malafede per supporre che chi fa una cosa del genere sia tanto capace di intendere e di volere con competenza minima nel suo lavoro quanto in buonafede intenzionato a vincere?

    Dai, sinceramente. Va bene che gli amici degli amici di Maria de Filippi non son chi son Rodotà e Marini, va bene che è probabile che non lo sappia neanche chi assicura che il primo era per la trattativa con le BR (ovviamente su Moro) e il secondo faceva il picchiatore per Cossiga e i prodromi della P2 - cose che comunque appaiono credibili e coerenti - tutto quello che vuoi. Ma è chiaro che Marini non può che fare la figura prevista da Renzi mentre Rodotà sarà il buono. Quanti elettori del PD riusciranno ancora a credere che l'inciucio è una scelta non elettiva, una costrizione imposta dalla necessità e che questo mese di corteggiamenti al M5S mentre il paese va a rotoli era di più che un teatrino maldestro per perdere meno voti facendolo?

    RispondiElimina
  3. scusa, ma da berlusconi ci siamo fatti imbrogliare per vent'anni, e ogni tanto ancora ci viene il desiderio di cascarci di nuovo. grillo sinceramente non sappiamo quanto sia imbroglione. perché non guardargli una volta (una sola) le carte? se il giorno dopo l'elezione di rodotà (di rodotà, eh; non di alvaro vitali) si rimangia tutto, pazienza, abbiamo scoperto com'è fatto (e magari anche i suoi elettori si adombrano un po').

    RispondiElimina
  4. Leonardo, il tuo tentativo é molto carino, peccato che questa fosse una prova tecnica di governissimo (idea sciagurata), che abbia giustamente fatto inferocire gli elettori, che il PD voterà col PDL per la gioia di quest'ultimo e di Grillo, che così ci fottiamo qualunque prospettiva di governo col M5S, che nell'ipotesi disgraziata di un governo col PDL, durerebbe forse due mese e poi il PDL lo farebbe cascare, che andremo ad elezioni e giustamente il PD le perderà, e male.

    RispondiElimina
  5. Leonardo, sei il Leonardo di Delenda Cologno, o il virus alieno che ha apparentemente colpito Bersani è a tal punto contagioso da averti già infettato?

    Può pure essere che al di fuori della rete nessuno sappia distinguere Rodotà da Marini, ma l'elettorato del centrosinistra purtroppo è ben consapevole di chi sia Berlusconi, e questa consapevolezza non potrebbe essere cancellata nemmeno se avessimo a disposizione un Pertini, figurati uno che con lui ha in comune solo la pipa.

    Anche fuori della rete il PD è morto, a meno di uno scatto di reni che francamente a questo punto sembra abbastanza improbabile. Lo sapremo presto.

    RispondiElimina
  6. Beh, no: dopo "Lama Storti Vanni" c'è stato il periodo di "Lama Marini Benvenuto".

    RispondiElimina
  7. lascio un commento solo così, per solidarietà (anche se non so a cosa o a chi)
    io ricordo l'elezione di leone, le votazioni infinite tra fanfani e nenni (spero di ricordare bene), facevo le medie e la cosa mi appassionava (c'era la diretta in tivvù)
    di rodotà invece ricordo un appassionato intervento alla camera (ascoltato su radio radicale) in difesa della legalizzazione (o della non punibilità) delle droghe leggere, mi impressionò molto, al periodo era un indipendente di sinistra
    sto tergiversando per dire che?
    boh
    ecco, tutto 'sta cosa, tutto 'sto casino... per marini presidente e un governo pd-pdl?
    che gioco è quello dove (anche io) lo prendo sempre in quel posto?
    ora vado di là a dalle delle capocciate al muro, magari poi mi sento meglio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. senza controllare Wikipedia credo fosse De Martino contro Fanfani.

      Elimina
    2. sai l'età... so' passati tipo quarant'anni...

      Elimina
  8. "il candidato Marini parla a TgCom24, si dice soddisfatto della telefonata ricevuta questa mattina da Ciriaco De Mita"

    mi sembrano traguardi importanti.

    RispondiElimina
  9. Francamente sono un po' deluso.
    Ho appoggiato appieno Bersani quando ha proposto due ottimi presidenti per le Camere. Ho appoggiato appieno Bersani quando ha proposto leggi anti-corruzione, sul conflitto di interessi e pacchetti sul lavoro. Ho appoggiato Bersani quando ha cercato in tutti i modi l'accordo col M5S rifiutando ogni accordo con Berlusconi. Non condivido questa scelta mariniana. Al momento Bersani ne ha azzeccate 3 su 4... e per la quarta sarà crocefisso, lo so già.

    Invece non ho apprezzato il M5S quando ha favorito Schifani. Non ho apprezzato il M5S quando ha rifiutato le leggi anti-corruzione, sul conflitto di interessi e pacchetti sul lavoro. Non ho apprezzato il M5S quando ha deciso che era meglio tenersi Monti. Ho apprezzato invece il nome di Rodotà. Al momento il M5S ne ha sbagliate 3 su 4... ma è per la quarta che sarà ricordato, lo so già.

    Ovvia, se rivince Berlusconi e l'Italia esce dall'Euro io prendo la cittadinanza tedesca e vi lascio a litigare: sarebbe potuta andare diversamente... ma col senno di poi gli storici diranno che era inevitabile. :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il punto è che con la quarta scelta Bersani sembra voler annullare le prime 3, e questo getta purtroppo una luce di follia sul suo operato
      flora

      Elimina
    2. @Claudio VdA Il fatto è che le scelte giuste Bersani le ha fatte su cose che non avevano la necessità di essere poi portate alla prova dei fatti. Si trattava di proposte che, probabilmente, lui sapeva sarebbero state respinte per tutta una serie di motivi. Uno dei quali era quello che è venuto fuori con la scelta del candidato presidente della repubblica e cioè che del PD, o meglio del suo apparato dirigente, non ci si può fidare. E non ci si può fidare perché è marcio, perché difende interessi che non sono quelli dei cittadini comuni, perché è legato mani e piedi a questo sistema che pensa solo ed esclusivamente ad ingrassare chi già lo è e a fottere più denaro possibile per se è i propri sodali. Lo hanno dimostrato per anni, e a volte proprio non capisco come persone argute come Leonardo possano ancora credere a sta gente.
      Il M5S è apparentemente fuori da questo gioco ed è per questo che ha presa sulle persone e che può permettersi, per ora e con tutti i limiti del caso, di dire e fare ciò che vuole (Grillo).
      Magari un giorno si rivolteranno come i cloni dell'episodio due di Star Wars, ma per il momento, alla prova dei fatti, sono gli unici che hanno mantenuto credibili i loro discorsi sul cambiamento...

      Adriano

      Elimina
  10. Qua si fa finta di non capire che la discriminante è BERLUSCONI.
    Non lo si è ancora capito?
    Andrebbe bene votare la merda, tutto, purché Berlusconi sia contrario.

    La gggente di sinistra vuole questo, e io mai sentito parte della gggente (sì, in senso negativo) come adesso perché i tempi lo richiedono.
    L'alternativa (peggiore del senso comune della gggente) sono delle elucubrazioni piene di buon senso e prive di coraggio che hanno portato sempre Berlusconi a risorgere.

    E poi Leonardo ti contraddici:
    "orribile scelta di candidare al Quirinale uno dei fondatori del PD, Franco Marini. C'è evidentemente qualcosa che non va"

    e più avanti:
    "arini rappresenta quell'ala margheritina (ma non prodiana) del PD che esiste ormai soltanto nell'apparato, e non ha nessuna presa sugli elettori"

    Ti rispondi da solo. Rodotà potrebbe anche non conoscerlo nessuno, ma la presa che ha sull'elettorato di centrosinistra è il fatto che il suo nome non è stato fatto da Berlusconi (ed in realtà è saltato fuori anche prima delle votazioni online di Grillo).

    Stefano

    RispondiElimina
  11. Leonardo deve averne fatto un punto d'onore, dell'incapacità di leggere la realtà sociale. Rimarranno lui e Bersani, sulla zattera della medusa, a sbraitare contro i "sozial netvorks".

    paolie

    RispondiElimina
  12. Hai usato l'argomento 'queste cose alla gente non interessano'.
    Cartellino rosso e due turni di squalifica.

    RispondiElimina
  13. Dico al PD: ma se volevate suicidarvi non potevate scegliere un modo più eclatante, che so alla Kurt Cobain?
    Può spiegare Bersani perchè accettare di prendere pesci in faccia in streaming da una stronzetta presuntuosa e antipatica in nome di un governo di cambiamento, dire per un mese e mezzo no alle larghe intese e poi partorire questo mostro?
    Ve li meritate Grillo e Berlusconi.

    RispondiElimina
  14. È dura pure per te, eh Leonardo? Un pezzo del tutto privo della tua consueta spietata logica. Ma almeno tu non fai grossi danni, al contrario di Bersani

    RispondiElimina
  15. ho appena finito di dare delle grosse capocciate al muro e non mi ricordo più perché...
    ecco, per favore non ricordarmelo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ok non te lo ricordiamo, però occhio alle spalle :)

      Stefano

      Elimina
  16. Ripeto quello che ha scritto Gravitazero qui sopra: "Leonardo, sei il Leonardo di Delenda Cologno"? Io veramente da un po' di tempo non ti riconosco più. Coraggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Boh, sono ancora io, e non mi sembra di aver cambiato idea. Non penso che nessuno abbia bisogno dell'ennesimo pezzo "Rodotà sì Marini buuuh" (peraltro l'ho scritto, fosse per me Rodotà subito).

      Penso ancora che Cologno vada distrutta, non credo che a Grillo interessi farlo (parla molto più spesso di vendere i canali Rai). A questo punto l'unico che ha qualche chance di battere B. è Renzi, e la candidatura di Marini lo rende di fatto il nuovo leader del PD. Poi che a me piaccia tutto questo, no. Ma mi interessa più capire che tifare, in generale.

      Elimina
    2. "La sinistra italiana deve abituarsi a ridire che Israele ha il diritto di esistere, perché troppo spesso c'è stato atteggiamento della sinistra anti-israeliano inconcepibile e insopportabile. Israele è un paese che è circondato da realtà che vogliono la sua distruzione, a partire dall'Iran"
      [Matteo Renzi]

      E' ovvio che non ti piace.

      Elimina
  17. No dai, non è possibile, c'è un candidato perfetto per il quirinale - Rodotà - e andiamo a tirare fuori una cariatide come Marini.
    La sindrome di Tafazzi è proprio inguaribile.
    Perchè suicidarsi così inutilmente.
    Dopo 20 anni di sconfitte, accettare il baratro, la beffa, l'ennesimo inciucio.
    Basta.
    Meglio Grillo, le BR, la terza quarta quinta internazionale, i vulcaniani, i rettiliani, Bakunin, la New Age, Spiderman, qualsiasi cosa è più seria e credibile di questo Pd.

    Angelo Brolis

    RispondiElimina
  18. credo che il generale rifiuto al nome di marini che sta arrivando da tanti militanti e simpatizzanti sia nel modo.
    abbiamo scelto di fare l'accordo con Berlusconi su un nome che piace più a loro che a noi, per poi arrivare adesso a dire "la seconda e la terza votazione scheda bianca"...ma qual'è la strategia dietro? per cosa stiamo mandando in vacca il pd?

    RispondiElimina
  19. Be' visto che nessuno partecipa, Gronchi Einaudi Segni De Nicola Saragat

    RispondiElimina
  20. Vorrei invitarvi a guardare la voce di wikipedia dedicata a Stefano Rodota’. Allora, scopriamo innanzitutto che e’ un arbareshe. Cioe’ un albanese. Siete proprio sicuri di volere un albanese come Presidente della Repubblica italiana? Guardate che non sono razzista, sono infatti sicuro di avere degli albanesi tra i miei lettori, pero’ come lo andate a spiegare all’elettrauto leghista, i cui voti prima o poi bisognera’ recuperare a sinistra?
    Attenzione, poi. Che Rodota’ non solo e’ albanese, ma e’ anche membro delle associazioni culturali degli arbareshe. Il suo essere un albanese non se lo tiene mica per se’, ne fa una anzi materia pubblica. Ora qui vorrei essere chiaro, perche’ mi sa che mica tutti vedono i rischi di mandare sul Colle qualcuno che e’ legato sentimentalmente a un Paese estero. Se adesso permettiamo a un italo-albanese di essere Presidente della Repubblica Italiana, domani potrebbe capitare a un italo-israeliano, cioe’ a un ebreo. Non ho nulla contro gli ebrei, sono anzi sicuro di avere molti ebrei tra i miei lettori, ma non sarei mica tanto contento di avere come Presidente uno che domani potrebbe diventare cittadino di uno Stato che ha l’atomica e che siamo tutti sicuri scomparira’ entro una generazione, perche’ quelli sono i posti in cui e’ vissuto Gesu’ ed e’ comunque meglio cosi’, che i contadini della Galilea aspettano di tornare a casa.
    E visto che ci siamo sull’argomento, Rodota’ lo ha mai visto un contadino? A S.Alcasso sul Petaro, dove sono cresciuto, non lo conosce nessuno. Marini, invece, e’ stato il segretario della CISL ed il suo nome sta in fondo alla tessera della CISL e siccome tutti hanno almeno un parente che e’ stato iscritto alla CISL, si puo’ perlomeno dire che Marini e’ uno di famiglia. E di questi tempi scusate se e’ poco. In un periodo di crisi economica, quanto sono preziosi i risparmi di famiglia!
    Leggo poi che Rodota’ e’ il presidente di una associazione che si batte per l’eutanasia. Ve lo ripeto: eutanasia. Qualcosa che per la Chiesa e’ un peccato grave. Io non ho niente contro la eutanasia, infatti la sponsorerei volentieri per molti dei miei lettori, ma siamo sicuri che l’Italia sia pronta a avere un presidente cosi’ diametralmente opposto agli insegnamenti della Chiesa cattolica? La Chiesa rappresenta ancora la maggioranza degli italiani, ci piaccia o non ci piaccia. Io ho scelto di non farmelo piacere, infatti non sono in regola con i sacramenti, vivo nel peccato, ma so bene che mica posso imporre questa mia scelta eroica al resto degli italiani. Rodota’ presidente causerebbe problemi con il Vaticano e la Chiesa, e questo si’ che sarebbe eutanasia. Per la nostra democrazia. voglio dire.
    Non fraintendetemi. Io non ho nulla contro Rodota’. Sono anzi sicuro che e’ tra i miei lettori. Credo sia stato un eccellente presidente del PDS, come si chiamava allora il maggiore Partito della sinistra. Ma, appunto, il presidente di un partito, di una parte, cioe’, degli elettori italiani. Che non sono pronti, soprattutto di questi tempi, ad avere sul Quirinale una persona cosi’ apertamente non cattolica.
    Ma andiamo avanti. Leggiamo che Stefano Rodota’ si e’ occupato di Internet (per questo solo sicuro che e’ tra i miei lettori) ed e’ stato il Garante della Privacy. Cioe’ difende l’anonimato di troll e trolletti che infestano i blog e la rete, e ne ho anche io e li vedrete qua sotto che sono sicuro che daro’ loro luce verde con questo mio post (che e’ facile sparare sui cattolici, in Italia). Vi stupite davvero che su internet, twitter e facebook si siano scaldati cosi’ tanto per imporre Rodota’ come candidato presidente?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma tu esisti veramente? Dimmi di no.

      Elimina
    2. non so se sia una presa in giro o uno sinceramente d'accordo con Leonardo. E' da notare che è praticamente l'unico ad argomentare.
      E che il nostro, solitamente il più intelligente blogger che legga, arrivi a sostenere che è meglio, come autore di delenda Cologno, inciuciare con le truppe cologniche che allearsi con chi si è corteggiato che ti offre uno dei tuoi come premessa per fare un governo che faccia subito conflitto di interessi e diritti televisivi (plausibilmente che smetta di regalar frequenze e altro). E lo dico da astensionista convinto e fiero, che voterebbe Grillo solo a certe condizioni inverosimili

      Elimina
    3. Efraim, mica ho scritto che è meglio. Ho scritto, non da ieri, che è la cosa che tocca fare a Bersani (http://leonardo.blogspot.it/2013/03/elogio-del-suicidio-assistito.html).

      E che mi piaccia, no, non mi piace. Ma non credo che un'alleanza col M5S sia praticabile. Appena si accorgono che non basta risparmiare un f35 per dare il reddito garantito a tutti vanno alle elezioni. Non hanno un reale interesse a governare, né a cambiare la legge elettorale.

      Elimina
    4. Leonardo,
      non devi convincere me che allearsi con il M5S sia una scelta assennata; avresti dovuto convincere il tuo segretario che non lo è, o che non era il caso di fingere di volerla fare per poi fare i dispiaciuti a inciuciare con Berlusconi perché quelli magari potevano offrirti l'alleanza in modo onorevole, rispettabile, alto e migliorativo come hanno fatto proprio un attimo prima che tu andassi a inciuciare col nemico(?) di sempre, condannandoti con ciò, non col 25% delle passate elezioni, alla fine di riaffondazione.

      Ma scusa. Nel tuo pezzo non avevo letto che doveva allearsi con Cologno (dopo a mio avviso aver giocato a non vincere apposta per potersi dire costretto ad allearsi con Monti e far così mandar giù le intollerabili torture che si preparava ad ammannire ai suoi elettori, ma questo è un altro discorso). Ora dici di aver scritto quello? Io avevo capito solo che parlavi della necessità di suicidio e ci può stare, ma di suicidi ce ne sono di alti, stoici, seppuku pieni di valore, e di altri, come quello consumato ieri e oggi con questa scelta che hai avallato da Darwin Awards...
      Comunque, ammesso (come ho sempre pensato ma come oggi non dovrebbe esserci, a te e me, concesso come scontato) che col M5S un'alleanza non sia praticabile, mi spieghi per la bontà di quel Dio in cui non sembri creder più (non che ci creda io), perché mai dovrebbe essere più praticabile, migliorativa, possibilmente utile al paese una con Cologno?


      (con tutto che conosco colognesi monzesi che son brave persone, che non lavorano per il vecchio laido psicopatico delinquente e con le quali mi scuso per l'ingiusta sineddoche)

      Elimina
    5. Non credo che un'alleanza con Cologno sia più praticabile, né migliorativa. Sarebbe utile quanto basta a cambiare legge elettorale (e siccome la farebbero Pd+Pdl, sarebbe una legge elettorale per penalizzare il terzo incomodo) e lasciare qualche mese a Renzi per organizzare un nuovo partito.

      Altrimenti si va a luglio con la stessa legge elettorale di adesso, e il Pd ancora in guerra civile; potrebbe persino vincere Berlusconi e non credo che un Rodotà al Colle farebbe la differenza.

      Nessuno di questi scenari mi piace particolarmente, ma quello di un governo Pd+Grillo (come li esprime i suoi ministri, con altri sondaggini?) mi sembra proprio una favola.

      Sempre ricordando che ne so quanto te, e me ne intendo quanto te, magari anche meno.

      Elimina
    6. Ormai siamo superati dalla cronaca, Prodi - per quanto se ne possa pensar male - non va nemmeno nella direzione dell'alleanza col PDL e, se si spera nei voti di Grillo, non ha certo senso come lo potrebbe avere Rodotà, sempre che SEL e Monti lo accettino...

      Che una legge elettorale volta a penalizzare un partito che con ogni verosimiglianza, dopo tutto ciò, avrà più voti del centrosinistra sia possibile e migliorativa, questo me lo dovresti argomentare. Così come che Renzi sia alternativo a Cologno e non la prosecuzione di Berlusconi con altri mezzi. Insomma, che ci sia qualcosa di migliorativo rispetto al plausibile (non certo) voto anticipato che potrebbe derivare dal decidere di non scendere a patti con Berlusconi e perdere così ogni seppur limitata possibilità di risultargli alternativi.

      Per quanto potesse apparire incredibile (sinceramente, avendo accettato perfino di candidarmi per rifondazione nel '94 al mio paese solo e soltanto per fermare il pericolo berlusconiano e non avendo certo cambiato idea sul bislosco figuro, pensavo quasi, per dadaismo, fossi andato a votare, di votarlo, credendo fosse fuori dai giochi e di essere in compagnia solo delle vecchiette sole o in casa di riposo che ben conosco per anni di volontariato... insomma, lo davo per spacciato) ora non vedo alternativa alcuna alla vittoria di Berlusconi alle prossime, o di Berlusconi più Renzi, col rischio che tutto ciò che resta di una blandissima socialdemocrazia competente (SEL + ennesima scissione della sinistra pd + altri professionisti discoccupati del settore che riuscissero a rizavorrare ingoismi di turno) resti completamente fuori dal parlamento, se non riuscisse, come è plausibile, a allearsi con Grillo. Luglio o settembre, o novembre o marzo, sinceramente, non riesco a vedere il pro di prolungare quest'agonia.

      Non credo che ci siano scenari percorribili non tragici. Di sicuro quello PD + Grillo è l'unica, seppur tenue e improbabilissima, alternativa. Se non fosse plausibile che la dirigenza del PD sia intenzionalmente vocata alla distruzione di qualunque ipotesi vagamente laica e/o socialdemocratica e/o avversa agli intrecci fra massonerie, servizi segreti e quant'altro ci possa essere di deviato, corruzione e criminalità...

      Sinceramente, non riesco proprio a capire cosa ti trattenga, data l'intelligenza delle cose e relazioni che in te riconosco sommamente, dal (dal mio punto di vista) riconoscere che sul facile - ovvero sulle critiche, sulle quali per esempio, ben distinguendo dalle proposte, è difficile avere torto anche se è difficile avere tanta ragione quanto Marx... e pure senza alcuna originalità - Grillo ha ragione sulla dirigenza del partito che hai sempre votato, scommetto in ampia buonafede.
      Adesso mi pare che tu stia scivolando sulla malafede (o bonne-foi) sartriana e, sinceramente, ti sarei grato se evitassi o riuscissi, anche non rispondendo a me, a farmi capire che sbaglio.

      Elimina
    7. Credo che continui a esserci un equivoco tra quel che spero (che è abbastanza irrilevante) e quel che credo che succederà. Fare scenari non significa tifare per gli scenari; di solito i miei sono abbastanza pessimistici per cui quando mi sbaglio sono contento.

      Non è detto che il M5S avrà più voti del Pd; non è nemmeno detto che voglia averli (Grillo secondo me preferirebbe avere meno teste a Roma, anche se il loro peso specifico sembra abbastanza irrilevante). Soprattutto se si trova un modo di penalizzarli con la legge elettorale, e il modo c'è: ad esempio con un sistema alla francese si votano le persone più che i partiti; a quel punto un partito di anonimi inesperti partirebbe svantaggiato.

      Elimina
    8. Ho sempre apprezzato i tuoi scenari (ne ricordo ora, fra gli altri, uno fantasmagorico su Rutelli) come profondamente assennato.

      Non ho mai pensato che Grillo desideri la maggioranza (anche se ora si potrebbe opinare di più, anche se il benficio del dubbio della sincerità, almeno strumentale, ora è doveroso concederglielo, più che alla dirigenza PD). Ma stando al tuo esempio, per farla breve, è quello di Pizzarotti. Nessuno che sia favorevole alla segretezza dei servizi segreti, figurarsi mafiosi vari, lobbisti di lobbe costituite e dominanti, privilegiati di privilegi antistorici e insostenibili, gente buona se non solo soprattutto a parole come ampia parte dei parlamentari veri ed eventuali può accettare un tale scenario. Nemmeno fottendosene del rischio oggettivo del M5S al potere. L'unica è sperare che Grillo proprio faccia di tutto per perdere. Non mi pare cosa avallabile.

      Comunque scusa, non voglio infierire. Grazie di aver interloquito con me, anzi.

      Elimina
    9. e solo per i posteri sia chiaro: se credo che oggi nessuno possa dubitare della consustanzialità fra elementi determinanti della dirigenza PD e la P2, come dico dal '94 (senza prevenzioni: accettai di candidarmi al mio comune per Rifondazione, prima di rendermene conto, e avevo 19 anni) e ultimamente ha gioco facilissimo a sostenere Grillo, non per questo credo che Grillo sia un'alternativa valida per il paese, anche se se la sta giocando benissimo con queste presidenziali (a partire dai candidati alle quirinarie). Non lo credo per motivi sostanziali e ancor più di metodo.

      Elimina
  21. Mi sembra che l'anonimo di venerdì mattina, ore 8;20, sia fermo agli anni '30 del secolo XX.
    La minoranza Arbëreshë è italiana a tutti gli effetti, al pari degli Arpitani in Valle d'Aosta, dei greci in Puglia, degli sloveni in Friuli e così via; il parlare una lingua diversa è una ricchezza e non un disvalore.
    I rappresentanti delle minoranze linguisiche in Italia sono circa 2 milioni e mezzo, ossia il 4% della popolazione: essi costituiscono una risorsa culturale e testimoniano i legami fra Italia ed Europa, sono inoltre tutelati dall'art. 6 della Costituzione e da alcune leggi in merito.
    Chi ancora ritiene che le minoranze linguistiche siano un qualcosa di negativo è solo un meschugge... e se non conosce il significato di tale parola, può sempre allargare la propria cultura! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vabbe' ma è Zanardo, non è che puoi pretendere un senso. Ormai si trolla da solo, al quadrato.

      Elimina
    2. ...e io insisto, come repubblica e le dieci domande: gli hai trombato la morosa?

      Elimina
    3. A questo punto non mi sento di escluderlo, ma credo sia una cosa più complicata: tipo che ho fatto delle cosacce con la sua Torah quando lui era ancora piccolo.

      Elimina
    4. Ops, scusate, non mi ero accorto fosse Zanardo.
      Al momento sono troppo impegnato a incrociare le dita in favore di qualcuno che scaramanticamente eviterò di nominare....

      Elimina
  22. scusate, mi illuminate? Come sta andando il trionfo di Prodi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il solo fatto che Berlusconi minacciasse fuoco e fiamme evidenziava quanto fosse azzeccata la candidatura di Prodi, ma purtroppo è andata male.

      A 'sto punto spero nell'inciucio col M5S onde cercare di far passare qualcuno tipo Zagrebelsky o Rodotà.

      Ma sono un pessimo profeta, pertanto onde evitare di assistere in diretta al trionfo di Berlusconi con la complicità del M5S, ho deciso che andrò a visitare un museo ferroviario a 1h di treno da Köln, così non mi viene nemmeno la tentazione di collegarmi alla rete per vedere cosa si combini nella serva Italia di dolore ostello.

      Elimina
    2. Come si possa affermare che ci sarà un trionfo di Berlusconi con la complicità del M5S dopo quello che è successo tra ieri e oggi (e ho paura a pensare a cosa accadrà domani) io davvero non so spiegarmelo.
      Avete votato un partito marcio (non fino all'osso per fortuna, ma visto come sta andando conta ben poco), fatevene una ragione, e prendetevi tutti i torti visto che stavolta ce li avete...

      Adriano (uno che da più di 10 anni vorrebbe votare un partito di sinistra serio, se solo esistesse)

      P.S. Sia chiaro che non mi interessa difendere Grillo o i pentastellati a prescindere, ma questa cecità nei confronti del partito più ridicolo della storia della politica mondiale ha dell'incredibile...

      Elimina
    3. L'inciucio fra M5S e Berlusconi è già avvenuto, il fatto che uno stupido anonimo non l'abbia visto non fa alcuna differenza.
      L'inciucio è avvenuto il giorno in cui Bersani si è presentato da Crimi & Lombardi con un pacchetto di prooste serie, si sinistra e anti-berlusconiane e loro hanno detto "no".
      Il MoVimento 5 Stelle quel giorno è stato stampella di berlusconi, e tutti i fatti successivi ne sono conseguenza.
      D'altronde bisogna essere proprio in malafede per vedere Crimi & Lombardi che rifiutano la legge sul conflitto di interessi e poi definirsi antiberlusconiani.
      In malafede oppure stupidi: scegli tu.

      Ieri il PD è morto, spero che dalle sue ceneri nasca un qualcosa di socialdemocratico. Ma dal M5S stampella di Berlusconi non può uscire nulla di buono, solo fanatici guidati da un inciucista.

      Elimina
    4. Per prima cosa non capisco dall'alto di che cosa ti permetti di darmi dello stupido, mi sembra di essere stato educato nel mio intervento, non vedo perché tu non debba fare altrettanto.
      A me onestamente appare chiaro che il no del movimento a Bersani derivasse dalla scarsa fiducia nel partito che rappresentava (come dargli torto visto quello che è successo dopo), oltre al fatto che in campagna elettorale era stato detto chiaro e tondo che non si sarebbero appoggiati governi non pentastellati. Per non parlare delle commissioni non avviate, ma ovviamente è tutta colpa del M5S.
      Dare la colpa di tutto quello che è successo negli ultimi giorni al M5S è davvero incredibile, dopo vent'anni di inciuci malcelati davvero hai il coraggio di dire a me che sono in malafede o stupido. Complimenti per l'arroganza...

      Adriano

      Elimina
  23. sono al ventesimo uischi, 395 è più o meno di 504?
    forse non dovrei bere tutti 'sti uischi dopo essermi rintronato di capocciate al muro, ma la situazione lo richiede!
    hasta la victoria siempre, comandante berlusconi!

    pensa se rosy bindi dava le dimissioni un mese fa... è capace che bersani vinceva!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti preoccupare e continua a bere uischi, che è meglio... :(

      Domani vado a cercare di soffocare le mie disperazioni nel fumo di una locomotiva e si sa che le locomotive (almeno loro) son di sinistra.

      Elimina
  24. #Bersani si è dimesso: il #migliorsegretario che il PDS-DS-PD abbia mai avuto.
    Lunga vita alla #socialdemocrazia e muoiano le #serpi
    Amen.

    RispondiElimina
  25. Oggi: nulla, scrisse Luigi XVI il 14 luglio 1789. Questo il senso del tuo post.
    Ti rendi conto che in occasione della rovina definitiva del Pd, le tue reazioni saranno state:
    1) "E che vorranno mai questi qua, da quando ci interessa il presidente della repubblica?"
    e 2) "E va beh, si farà l'inciucio. Non c'é niente che io possa fare"

    Nonostante la retorica barricadera del delenda Cologno, alla prova dei fatti ti cali le brache.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se mi ricordo bene quello di Luigi XVI era il taccuino di caccia, ci segnava le prede (e gli impegni). Quel giorno non aveva riunioni importanti e non ha catturato niente.

      Io ieri ho lavorato, poi ho visto un film e ho scritto una recensione, la vita è così; immagino che anche tu abbia avuto le tue incombenze. Cosa ti aspettavi che facessi o scrivessi? Non ho calato le brache più di quanto non faccia tutti i giorni.

      La "rovina definitiva del Pd" è stata la sconfitta elettorale, e mi sembra di averlo scritto subito dopo le elezioni: il Pd è probabilmente nato sbagliato e non ha senso portarlo avanti. Si tratta di capire cosa fare per non arrivare alle prossime elezioni con Berlusconi vs Grillo; visto che Grillo non punta ad alleanze (adesso sta bluffando) l'unica possibilità è concertare col PdL una legge che penalizzi il terzo incomodo. Non è bello, non è quello che farei io se fossi in cabina di comando, ma non ci sono; guardo solo le cose che succedono.

      Non penso che Grillo distruggerà Cologno, non credo in coscienza che gli interessi, non penso che l'elezione di Rodotà possa facilitare il processo. Se volevano davvero un anti-berlusconi, Prodi era perfetto. Non lo volevano.

      Elimina
    2. Leonardo, dopo il successo di Prodi e le dimissioni della Bindi, di cui casualmente non vuoi parlare, ci illumini un poco sui successi dei cattolici dentro il PD?

      Elimina
    3. I "cattolici dentro il PD" sono tutt'altro che un gruppo compatto, così come i cattolici dentro l'Italia. Basta pensare che la Bindi era la più invisa a Renzi, che è cattolico anche lui; Marini era cattolico esattamente come Prodi ma ha brigato con D'Alema per farlo cadere, ecc. ecc. All'interno del PD ci sono varie faide, ma non mi pare che esista una corrente "cattolica". Anche i franchi tiratori che hanno messo fuori Prodi probabilmente sono cattolici.

      Secondo me quello che è mancato non solo nel PD, ma anche in Italia, è un cattolicesimo progressista che fino ai tempi del PDS prometteva bene. Poi c'è stato un arroccamento sui "valori non negoziabili" che alla fine ha reso instabile tutta il centrosinistra, prima e dopo la nascita del PD. Sono cose di cui abbiamo parlato varie volte.

      Elimina
    4. Vero, però se si tratta di disinnescare Rodotà poi si ricompattano, o no?

      Elimina
  26. Questo è pr te, non importa se lo pubblichi. Ma vai a fare in culo.

    RispondiElimina
  27. Avevo ragione ad avere paura di quello che poteva succedere oggi...

    Adriano

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi