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martedì 7 maggio 2013

Il nostro assai mediocre Belzebù

Festeggiare la morte di un nemico è sempre di cattivo gusto; se il nemico poi muore molto anziano, nel suo letto (lo si è visto di recente con Mrs Thatcher) è soltanto un po' stupido. C'è stato un periodo in cui Andreotti era il personaggio più simile a un nemico che riuscivamo a trovare nel panorama politico. Erano tempi più tranquilli, di riflusso; ci si arrangiava un po' con quel che c'era ed è finita che ci siamo inventati un Andreotti ben più interessante di quello che probabilmente è morto ieri. Un grande vecchio, burattinaio e tessitore di trame occulte ma chiacchierate un po' ovunque, disponibile al dialogo con qualsiasi potenza demoniaca, inclusa la mafia e il terrorismo, purché non si trattasse di salvare un rivale politico. Ce lo siamo immaginati così, per mancanza di meglio e per presunzione di meritarci un nemico alla nostra altezza, che supponevamo rilevante.

Il tempo ci ha dato torto da un pezzo: Giulio Andreotti probabilmente è stato un nemico molto mediocre. Mediocre la sua azione di governo, che si può sintetizzare in un mesto tirare a campare all'ombra incerta di questo o quella maggioranza; mediocre la sua diplomazia, e il solo fatto che a volte ci si scopra a rimpiangerla dice tutto sul baratro nel quale siamo caduti; mediocre soprattutto il suo personaggio pubblico, in tutti i suoi tentativi pre-berlusconiani di apparire simpatico sui media: le sue battute modeste, le sue comparsate televisive indigeste, il suo cameo in uno di quei pesantissimi film '80 di Sordi che chissà poi se ci meritavamo sul serio. Mediocre la sua prosa, le sue noiosissime rubrichine sull'Europeo e TV Sorrisi e Canzoni (per Beniamino Placido era il peggior scrittore italiano vivente), mediocri i ghost writer che si sceglieva e a cui commissionava brutti libri uno dei quali, Onorevole stia zitto, anticipò la moda degli stupidari: era il blob di tutte le scemenze trascritte in parlamento da Giovanni Giolitti in poi. Sulla carta un'idea geniale, ma davvero troppo in anticipo sui tempi: nessuno aveva ancora pensato di portare in parlamento cappi o mortadelle. E ora vi racconterò una cosa che su wikipedia non c'è: ve lo ricordate Nick Kamen? (Continua sull'Unita.it, H1t#178)

Non c’è da vantarsene, insomma era un modello che in uno spot della Levi’s si era spogliato in mutande ed era diventato un divo musicale per mezza stagione, più in Italia che altrove. Due o tre anni dopo fu premiato dal presidente del Consiglio Giulio Andreotti, a Domenica In. Qualcuno alla presidenza si inventò un premio e glielo fece consegnare, questo me lo ricordo solo io che imperdonabilmente quel giorno ero a casa davanti al televisore. Cosa per cui non so darmi pace, tanto che tuttora ogni volta che penso ad Andreotti non mi viene subito in mente Totò Riina, come a tanti, ma Nick Kamen; la sola idea che un premio a Nick Kamen in fase declinante potesse avvicinare qualche tipo di elettorato a Giulio Andreotti basta e avanza per liquidare una stagione di assoluta mediocrità – ma se preferite immaginarlo al centro di oscure trame atlantiche e trattative Stato-Mafia, se la cosa vi fa sentire più importanti, liberi di farlo. Non sapremo mai come siano andate le cose: a questo punto dipende unicamente da noi scegliere se raccontare la storia di un genio del male travestito da mediocre o viceversa. Per me viceversa.
Possiamo anche cambiare argomento, come si fa ai funerali di gente che non visitavamo da parecchio. Sono passate due settimane, ormai, e ancora non si è capito chi fossero i cento grandi elettori PD che bocciarono Prodi e fecero dimettere Bersani. Forse a questo punto non lo sapremo mai; probabilmente si sommarono tendenze diverse, di gente che magari non aveva capito esattamente la posta in gioco, o puntava su Rodotà, magari in buona fede. E magari davvero c’è ancora qualcuno in parlamento che gioca ancora a dalemiani vs veltroniani, sono vizi difficili da perdere. Nel frattempo però è nato in alcuni un sospetto, cresciuto man mano che il caos iniziale lasciava intravedere una forma sempre più definita: reincarico a Napolitano e grandi intese con Enrico Letta; vuoi vedere che quei cento lo sapessero sin dall’inizio? Vuoi vedere che non si trattasse di un progetto già definito, da menti finissime e tessitori invisibili a qualsiasi retroscenista? Insomma, sta’ a vedere che Enrico Letta è il nuovo Belzebù. Per immaginare una cosa del genere non servono prove, né indizi: basta la voglia di crederci, di immaginare che dietro tutto il casino ci sia un Grande Disegno; qualcosa insomma all’altezza delle nostre pretese, che restano ancora piuttosto in quota. L’alternativa è accettare l’idea di un Paese mediocre, al termine di una fase di espansione effimera, senza guide più che mediocri, e prospettive più profonde di un tirare a campare. Meglio di no, meglio immaginarsi vittima di qualche oscura trama. Ce la meritiamo. Ci meritavamo Andreotti, ci meritiamo Enrico Letta. RIP. http://leonardo.blogspot.com

50 commenti:

  1. E' morto di gioia per aver visto rinascere la DC

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  2. andreotti era un mafioso, se tutto quello che ti viene in mente pensando ad andreotti è Nick Kamen sei un perfetto elettore PD-L.
    continua così...

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  3. Ti assicuro che nessuno pensa ai Piddini come a geni del male.
    Ce la facciamo a fare un articolo senza infilarci di straforo la difesa d'ufficio del partito democratico?

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    1. Boh, non saprei. Se qui ci hai letto una difesa d'ufficio del PD, probabilmente la troveresti anche in una recensione di Soderbergh o nella vita di Santa Eufrosina, quindi...

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    2. anch'io onestamente ci ho letto di striscio la difesa d'ufficio del pd:
      "gente che magari non aveva capito esattamente la posta in gioco, o puntava su Rodotà, magari in buona fede. E magari davvero c’è ancora qualcuno in parlamento che gioca ancora a dalemiani vs veltroniani" ....e per giunta con la stessa strategia retorica evidenziata da Placido nella prosa andreottiana: il minimizzare, il reinterpretare riduttivamente verità abbastanza evidenti ed eclatanti. e in più il livellare e fare di tutta un erba un fascio: chi ha impallinato prodi è perchè era un inguaribile idealista che ha votato rodotà (certo come no) e ha sortito lo stesso effetto di chi gioca alla guerra per bande (per carità ipotetica, è tutta roba da complottisti). e poi la mazzata finale, è colpa del volgo che prima ha votato i grillini e adesso [retro-]pensa, come anche sostiene bizzarramente uno che non ne sa niente, ovvero civati, che ci sia una consistente parte del pd che guarda a destra (complottismo della peggior spece). elaborati il lutto come vuoi, ma prova solo ad immaginarti letta che vota per prodi. un'ultima richiesta, come era la storia che bersani sarebbe stato un ottimo negoziatore e lo avremmo dovuto mandare in europa a contrattare? me la rifai? [non è riuscito neanche a mettere insieme i voti per prodi dentro al suo partito, ma forse potresti evitare di ammettere la sua (e di riflesso la tua) dabbenaggine dicendo che è stato vittima di una trama alle sue spalle... ].
      Graziano

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    3. Le tue verità "abbastanza evidenti ed eclatanti", finché non saltano fuori i dati reali, sono congetture che peraltro non ti preoccupi neanche di comunicarci per esteso: sai chi è stato e cosa aveva in mente? Dietro c'era un disegno solo o ce n'erano di più? Tu sai che Letta non ha votato per Prodi?

      Fare di tutta l'erba un fascio è l'esatto contrario: la mia mediocre esperienza delle cose mi dice che di solito in un gruppo di persone sono frequenti i disaccordi e i malintesi. Però sul serio, se sai come sono andate le cose faccelo sapere.

      Bersani è stato un buon negoziatore, che alla fine però si è dato un paletto molto rigido: mai con Berlusconi; finché la corda non si è spezzata. Onestamente questa rigidità da parte sua non me l'aspettavo, ma non mi sembra un motivo per stimarlo di meno.

      Se ricordo bene questa cosa della sua abilità di negoziatore saltò fuori ai tempi della campagna di Renzi; Renzi stesso ha ammesso in seguito di essere un negoziatore pessimo (non riesce non dico a intervenire a una direzione, ma a restare fisicamente nella stanza). Purtroppo finché è così non sarà mai molto di più di un uomo immagine, che magari è quello che ci è bisogno visto che le elezioni il pd le perde sulla comunicazione, non sui programmi o sulle qualità dei leader. La melina di Bersani sulla legge elettorale, alla prova dei numeri, ha funzionato; la presenza del pd in parlamento è sovradimensionata rispetto ai voti che ha preso (che poi abbia preso pochi voti, quella è la vera responsabilità di Bersani; non di essere un buon negoziatore).

      Bersani è stato irriso universalmente per aver mostrato disponibilità e buona volontà nel tentativo di negoziare coi m5s (però ne ha dimostrato definitivamente l'inettitudine a sedersi a un tavolo); gli stessi, una settimana dopo, si sono lamentati del fatto che il pd non voleva accettare candidati proposti dal m5s. Poi c'è stata la candidatura di Marini, e forse quello è stato il vero errore; ma io continuo a essere un po' scettico sul fatto che Marini fosse il vero nome, si era alla prima votazione e si poteva andare avanti per tutta la settimana. Da Prodi in poi il segretario praticamente non era già lui, e si è visto il risultato.

      Non credo che ci sia stata nessuna trama alle sue spalle; era molto indebolito dal fatto di essere stato sconfitto alle elezioni, e di fatto una parte del partito non lo seguiva più (se mai lo ha seguito).

      Continuo a pensare che sarebbe stata la persona adatta per contrattare in Europa (l'idea di Renzi al suo posto continua a darmi i brividi). Ma se si trattasse solo di questo, mi pare che anche Letta si stia muovendo bene.

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  4. Un nemico mediocre? Dillo ai parenti delle vittime di stragi famose, di mafia/stato, che dopo decenni non hanno un briciolo di verità o di scuse, ufficiali od ufficiose. O forse è meglio definirlo "un mediocre" per bilanciare il fatto che la sua opposizione fosse in realtà assolutamente - quella si - mediocre?
    Sorvoliamo sulla conclusione del parallelo Andreotti / Letta, quantomeno risibile, e riassumibile nello storico quanto banale "Francia o Spagna purché se magna".

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    1. Cari parenti delle vittime di stragi famose, Andreotti era un mediocre ed è abbastanza implausibile che abbia orchestrato tutta la strategia della tensione. Condoglianze, ecc.

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    2. "orchestrato tutta" no, "dato seguito e attuato gran parte della" si. per chi ha parenti che sono morti in una delle stragi fa poca differenza...

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    3. Beh, in due righe dai per scontate sentenze che non sono mai state scritte e sentimenti di parenti di vittime. Mica male.

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  5. E chi se ne frega di Andreotti? W Nick Kamen! La pubblicità in cui infilava i jeans in lavatrice, i miei compagni di liceo che si pettinavano come lui, noi ragazzine che lo adoravamo. E pazienza se era un fenomeno solo in Italia e solo per poco tempo. Avevamo quattordici anni, che vuoi che c'importasse. Erano i fantastici anni ottanta. Io di questo articolo avrò guardato il dito invece che a luna, ma dove sta scritto che la luna è più interessante?

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  6. Straordinario l'articolo di Beniamino Placido, con il ricordo di Belzebù Figlio di una Maria e Precursore degli Amici dell'altra!

    Lepidia

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  7. Mi ricordi un po' giulianone ferrara, quando fece la scelta di campo di stare col PSI, scoprì troppo tardi che non si poteva tornare indietro per non perdere ulteriore credibilità, e si trovò a sostenere tesi sempre più inverosimili, in cui ovviamente non credeva ma che erano l'unico modo per sembrare vivo.
    si comincia così, forse andreotti non era poi tanto mafioso, forse i 101 parlamentari si sono solo distratti, poi ti ti ritrovi tra qualche anno a ridere alle barzellette del nano...

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    1. In effetti ultimamente lo trovo abbastanza brillante, e sto un po' riconsiderando il girovita della Merkel. Addio.

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  8. Andreotti è uno dei responsabili dell'attuale arretratezza culturale ed economica italiana. Con il suo motto "meglio tirare a campare che tirare le cuoia" alla fine abbiamo centrato entrambi gli obiettivi. :D

    Comunque penso che l'abitante della Seconda Repubblica avesse un po' bisogno di dietrologia. La vita politica reale era così mediocre e statica che era meglio inventarsene una di fantasia, dove tutti gli avvenimenti erano collegati e "mysteriosi" (cit). È vero che l'Italia aveva il partito (sedicente) comunista più potente del blocco occidentale, e questo attirava senza dubbio le intelligence di entrambi i blocchi. Ma probabilmente hai ragione tu nel dire che Andreotti fosse sopravvalutato come "eminenza grigia". Aspettiamo di aprire i famosi archivi...

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  9. io ho sempre considerato andreotti una specie di belzebù... ma col passare degli anni ho pensato che fosse molto più "diabolico" cossiga (faccio una certa fatica a scriverlo senza k)
    e sì, mi sono avvicinato molto al tuo punto di vista, perciò mi stupisco di leggere che ti si da del venduto, del giulianoferrarar, dell'infame, dello stupido (ho letto i commenti anche dall'altra parte)
    fai un pezzo su un famoso e controverso politico da un punto di vista storico-politico più che politico-giudiziario e ti si accusa di boh...

    dimmi la verità:
    tu sai tutto di ustica e dell'italicus e di piazza fontana e non lo riveli per sostenere il governo letta, maledetto piddimenoellino!

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  10. no so' che ruolo Andreotti abbia avuto nella strategia della tensione, e di sicuro era una persona troppo grigia per poter essere simpatica o brillante. Ma Andreotti non era mediocre

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  11. Parlate di Andreotti come se lo aveste conosciuto personalmente. Aveva l'abitudine di confidarsi con voi? 'Era grigio, era mediocre', 'No, non lo era', etc. Ma che cazzo ne sapete. Era un uomo politico, per quanto vi riguarda, e si formula un giudizio politico. Il resto riguarda i suoi familiari, e gli storici. E NON la magistratura: la morte estingue la persona in relazione al diritto (ricordo ai giustizialisti de noantri).

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    1. Nel mio piccolo il mio è un giudizio riferito al personaggio pubblico; magari in privato era persona di grande spessore e cultura, ma pubblicava brutti libri e premiava Nick Kamen.

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    2. Orde di giustizialisti de noantri invocano la tumulazione della salma di Andreotti a Regina Coeli. Mai sentito parlare di giudizio storico, o anche quello si estingue con la morte?

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    3. Avevo capito Leonardo, non mi riferivo a te ma ai tuoi chiosatori - a volte insopportabili.

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  12. Leonardo, la vena dei tuoi ultimi post mi piace da matti: sono dell'idea che amarezza e rassegnazione offrano un punto di vista molto più lucido rispetto alla passione. Alla fine, come ci invitava a fare Grillo, ce ne stiamo andando tutti affan**lo, ma almeno noi rassegnati lo facciamo con lucidità.

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  13. Sará stato anche cosí mediocre come dice Lei, ma ha sempre vinto lui contro il PCI e la sinistra del tempo! E senza molte difficoltá. Quindi quelli che sono stati sconfitti da un mediocre come dobbiamo chiamerli?
    Dreiser Cazzaniga

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    1. Ci sono rispettabili e anziane persone che, quando le forze residue ancora le assistono, rivendicano orgogliosamente e nostalgicamente quanto di buono fece il fascismo, e dunque le loro buone ragioni per avervi aderito. Altre che non si danno pace che il fine e simpatico statista che hanno votato per, boh? 30?, 40 anni?, fosse in rapporti amichevoli con la mafia, e sentono incontenibile l'esigenza di difenderlo, per proteggere la propria dabbenaggine di 30 anni prima. Perché mai sorprendersi del fatto che Berlusconi continua a prendere il 30%?

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    2. Ci sono anche rispettabili signori che votano a sinistra perché detestano B. e si danno subito pace senza proprio nemmeno una flebile protesta se poi la sinistra con B ci fa la Grosse Koalition, con Andreotti ci fece la "Fermezzza", con Cossiga la repressione, con Monti la definitiva abolizione dello statuto dei lavoratori e cosí via.
      Dreiser Cazzaniga

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    3. "Sará stato anche cosí mediocre come dice Lei, ma ha sempre vinto lui contro il PCI e la sinistra del tempo! E senza molte difficoltá. Quindi quelli che sono stati sconfitti da un mediocre come dobbiamo chiamerli?"

      Secondo me è diventato una specie di procedimento retorico questo qui sopra. Dovrebbe essere codificato e studiato. Dopo la "reductio ad hitlerum", la "confrontatio ad sinistram". Ovvero difendersi da un'accusa non dimostrando il contrario, ma rivolgendola anche all'avversario.

      È l'argomento preferito da opinionisti mediocri che difendono (male) un leader mediocre di un paese mediocre. Ha un sapore infantile, da scuola media. Come quando il maestro riprende Pierino perché sta copiando e questi indica il compagnetto un po' sfigato due banchi più in là e strilla: "ma anche lui copia!"

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    4. Mah, dire che Andreotti ha "sempre vinto contro il PCI" significa aver dato uno sguardo, molto, molto distratto a quel capitolo di storia contemporanea. È la DC che ha (quasi) sempre vinto contro il PCI, in una situazione di stallo geopolitico internazionale (lo stesso PCI si sarebbe trovato in una situazione difficile se mai avesse vinto, e i suoi dirigenti se ne rendevano conto bene sin da Salerno). Quanto ad Andreotti, che nella DC non ebbe mai nessun incarico importante, era il referente di una corrente minoritaria, anche se utilissima in certi contesti (Sicilia). Godeva di una modesta popolarità, negli anni Ottanta, grazie a una certa benevolenza mediatica; e anche un po' in mancanza di figure un po' più interessanti. Craxi era già più popolare di lui (e non ha mai "vinto" né contro la DC né contro il PCI).

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  14. Io sono d'accordo con la commentatrice che dice che a volte il dito è più interessante della luna. Non denigrate Nick Kamen: per noi poveri ragazzini gay della provincia profonda degli anni '80 era una delle rare occasioni per ammirare un bel ragazzo in mutande!

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    1. ...ma non mi dica: nella sua provincia profonda non si prendeva la domenica sportiva?

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    2. Le foto della domenica sportiva erano in bianco e nero e molto sgranate.

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  15. Nella impossibilita' di trovare qualcosa di buono nel cattolico Giulio Andreotti, l'ex cattolico Leonardo Tondelli ci dice che dopotutto non ha fatto poi cosi' male all'Italia.
    E non provate a pensare qualcosa di diverso, che e' peccato e poi non lo si puo' provare.

    (certo, per l'ebreo Sharon le cose sono diverse...)

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    1. (Ciao, stavo quasi in pensiero).

      Andreotti ha fatto molto male all'Italia. La mediocrità è una delle cose peggiori che ti possano capitare, e lo sai bene.

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    2. Adesso non mettere il muso, non prendertela. E' solo morto Andreotti. Era il leader della corrente filo-araba della DC. E' stato il regista di una politica estera senza la quale, per dire, e' difficile immaginare il soggiorno di Fulvia di Feo in Egitto o il tuo viaggio in Palestina. Per realizzare questa politica doveva tenere una posizione mediana, senza gli sbandamenti pro-arabi alla Mattei e senza gli atlantismi eccessivi, alla Cossiga, e ci e' riuscito distribuendo vittime e protezioni (cosi' funziona in politica) in ambedue gli schieramenti. E' stato un personaggio medio, non mediocre. I mediocri non restano al potere cosi' tanto. Lui ci e' rimasto anche perche' una parte consistente di italiani, cattolici come te, ce lo voleva e lo votava. Ed e' uscito di scena quando il cattolicesimo ha iniziato a perdere fedeli, e le chiese a svuotarsi. Intanto, ti prego di notare, sta prosperando quello Stato ebraico la cui proclamazione per lui (come per te) era stato un errore a cui era doveroso porre rimedio. Per ragioni religiose, prevalentemente. Una religione sconfitta. Che e' stata anche la tua.
      A lungo andare, Andreotti e' stato sconfitto. Come te, che di politica mediorientale non parli piu', e ti incazzi quando qualcuno ricorda le tue previsioni sballate.

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    3. Pensare che dietro ad azioni di Andreotti ci possano essere state "ragioni religiose", quelle naïveté.

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    4. Il tuo omonimo Pier Vittorio diceva che quando un emiliano scrive fa sempre fatica a liberarsi del fantasma di Don Camillo, ed in effetti e' una fatica che tu nemmeno provi a fare. E' divertente leggerti, Leonardo, perche' per quanto ti sforzi di non apparire un piccolo borghese cattolico di campagna, continui immancabilmente a offrire ai lettori saggi di una visione guareschiana del mondo.

      Tutto questo insistere sulla mediocrita' di A. non ti fa fare bella figura. Se al posto di A. ci fosse stato, per dire, un personaggio eccezionale e non mediocre, cosa sarebbe cambiato? La storia non la fanno gli individui. Che un personaggio eccezionale e non mediocre possa cambiare il corso della storia e' anzi un pregiudizio caratteristico della piccola borghesia, quella che fornisce il consenso oggi a Berlusconi e l'altro ieri a Mussolini.

      Ora non correre a piangere dagli amichetti dicendo che ti ho dato del berlusconiano o del fascista, Io sto solo dicendo che sei un piccolo borghese con fantasie interclassiste e dovresti fare pace con la tua origine, anziche' cercare di negarla spacciandoti per qualcosa di altro. Difatti, nel tuo caso, le fantasie sull'uomo eccezionale che fa di meglio di quello mediocre, ti servono anche per evitare di rispondere alla domanda: "E se tu fossi stato al suo posto, cosa avresti fatto?". Che e' una domanda che mette in crisi i moralisti, e particolarmente quelli cattolici ("e che ne so io, mica sono un personaggio eccezionale, io sono un povero cristo").

      Ovviamente io non ho scritto che la politica di Andreotti fosse guidata *esclusivamente* da ragioni religiose. Ho scritto che (come te) era filo-arabo, e considerava lo Stato ebraico il risultato di un errore colossale a cui occorreva porre rimedio, ricacciando gli ebrei nello stato di minoranza indifesa, legati da vincolo di gratitudine verso i non ebrei. Ed e' ozioso chiedersi se queste siano posizioni politiche o religiose, o un misto di tutti e due. Sono, adesso, soprattutto posizioni sconfitte, perche' la storia (le masse, le classi, i popoli) e' andata in un altra direzione, mandando Andreotti in soffitta, assieme alle tue previsioni che tanto ti imbarazza ricordare.

      Dimenticavo: anche le tue previsioni sballate, p. es. quando immaginavi una crisi-economica-decennale si basavano sul pregiudizio religioso, sulla convinzione che la creazione dello Stato ebraico fosse un errore , convinzione condivisa da Andreotti, dai settori vaticani vicini a lui e dal mondo cattolico che lo sosteneva, p. es. CL negli anni Ottanta.

      Ma tali previsioni, che piu' le si legge piu' fanno ridere, sono anche basate sulle tue fantasie da piccolo borghese, del genere: "la storia mi dara' ragione e lo Stato ebraico finira', gia' si vedono i segni della crisi". Chissa' se ti sei accorto che non sta andano in quel modo.

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    5. Guareschi è uno scrittore gradevole, ma i racconti di Don Camillo sono veramente fastidiosi (tutt'altra cosa i film). Il bene da una parte, il male dall'altra, piccole cose per lettori molto semplici che non devono affaticarsi troppo.

      È vero, la storia la possono fare sia persone eccezionali sia mediocri (la banalità del male ecc.). Andreotti non mi è mai sembrato nulla di eccezionale In effetti non si capisce esattamente su cosa tu voglia litigare stavolta.

      Se io fossi stato al posto di Andreotti probabilmente non avrei premiato Nick Kamen. Come vedi non è una domanda difficile, è solo poco interessante.

      Non credo proprio che tra CL e Curia si pensasse a un'implosione dello Stato di Israele negli anni Ottanta: sono favolette per bambini di ogni età, che non riescono ad assorbire ragionamenti più complessi. Invece non è detto che Israele sarà sempre uno stato confessionale, e forse non è nemmeno giusto che lo sia.

      Nel frattempo in Israele c'è gente che protesta, perché (come un po' dappertutto nei Paesi ricchi) la classe media si sta impoverendo: una cosa che si notava già nel 2002, toh, son passati dieci anni.

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    6. "Il bene da una parte, il male dall'altra, piccole cose per lettori molto semplici che non devono affaticarsi troppo. "
      ---
      "forse non è nemmeno giusto che lo sia."

      Sei un cattolico di campagna. Tanto prevedibile da risultare divertente.

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    7. 1

      No, guarda, ti sbagli proprio. Non ho nessuna voglia di litigare. Sto solo esprimendo delle opinioni diverse dalle tue. E nella fattispecie ti sto mettendo davanti al fallimento del cattolicesimo politico, di cui Andreotti era rappresentante. Un fallimento che digerisci male, perche' (appunto) sei cattolico e quella ideologia (o visione del mondo) che fallisce e' anche la tua, specie con riguardo al Medio Oriente.

      A differenza di te, io non cerco di sminuire Andreotti dicendo che era un personaggio mediocre. Era un politico. Non un idealista, certo, ma aveva idee precise e, a sentire lui, persino dei valori. Sicuramente aveva il consenso degli italiani, di quelli cattolici in particolare, che lo votavano (o che comunque votavano chi con lui si alleava). Cattolici, non devi vergognarti, proprio come te.

      Come molti democristiani, pensava che trasformare gli italiani in proprietari della propria casa li avrebbe tenuti lontano dal comunismo. Questa non e' mediocrita'. E' anzi una politica che ha funzionato, limitando il consenso al PCI (e soprattutto alla CGIL); persino la Thatcher la ha fatto propria, decenni dopo.

      Andreotti, inoltre, riteneva che la politica estera italiana andasse condotta in sintonia con il Vaticano. Era filo arabo, e anziche' far chiudere le "ambasciate" dell'OLP in Italia, e' stato regista di una politica estera all'interno della quale la cooperazione con i palestinesi era non solo legale (sarebbe stato possibile renderla illegale) ma addirittura esentasse, vale a dire incoraggiata. Avrebbe potuto chinare il capo davanti alle pressioni americane che volevano altro, soprattutto verso la Libia. Non lo ha fatto. E tu, cittadino italiano, hai potuto fare il tuo viaggio in Palestina, e Fulvia la odalisca in Egitto. E l'Italia ha avuto il suo primo morto ebreo dopo il 1945; gli assassini sono a piede libero. Adesso tu racconti che hai sempre pensato che fosse un mediocre; era invece solo filo-arabo, come te, ma si capisce che tu preferisci che di questo non si parli. Perche' sono posizioni sconfitte.

      E' ovvio che CL e il Vaticano non hanno fatto gran conto sulla "implosione" di Israele, qualunque cosa significhi. Non lo ho nemmeno scritto e tu lo riassumi cosi' perche' (ma che novita') sei in malafede.

      Io ho scritto che ritenevano che fosse un errore la nascita di Israele, proprio come lo ritieni tu, che sbrodoli sciocchezze come quella dello "Stato confessionale", e proprio non ce la fai a riconoscere agli ebrei il diritto di auto-definirsi come pare a loro (che fatica scrivere "Stato ebraico", vero? pare perfino legittimo, quando uno lo scrive....). E poi che scandalo, vogliono persino decidere loro chi e' ebreo e fanno entrare "sovietici dalla ebraicita' dubbia". Che uno se lo vede proprio il prof. Leonardo Tondelli nel ruolo di quello che decide chi e' veramente ebreo e chi no. Chissa' come fa, magari li interroga sulla vita dei santi

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    8. 2


      L'avversione per Israele, per questa folle situazione nella quale gli ebrei decidono da soli del proprio futuro, e' una delle cose che hai in comune con Andreotti e con il mondo che gli ha dato consenso per tutti questi decenni. Ritieni, come loro, che la nascita di Israele sia stato un errore. Un errore che andrebbe corretto. Ricacciando gli ebrei in giro per il mondo alla merce' di popoli e poteri e religioni piu' forti di loro. Siccome non succede, ti consoli con queste fantasie sulla crisi iniziata una generazione orsono ma che solo adesso porta la gente in piazza, amvedi che crisi lunga. Epocale, direi.
      CL, poi, ha cambiato idea, guarda caso quando Andreotti e' uscito di scena assieme a quei settori della Curia che ne condividevano le prospettive (a sentire loro, i valori). E quando anche quei settori della Curia sono andati in pensione, sono migliorate le relazioni tra Chiesa ed Israele, che poi sono quelle tra mondo cattolico e mondo ebraico. Mai visto prima: adesso ci sono ebrei che insegnano Scritture ebraiche nelle Universita' vaticane. Ebrei con passaporto israeliano (e no, nessuno sente la disperazione dei bambini palestinesi, perche' questo succede).

      Come vedi, ripeto, non ho alcuna voglia di litigare. Vedo il mondo in maniera diversa da come lo vedi tu, ed esprimo opinioni diverse dalle tue. Il fatto che uno le esprima non significa necessariamente che stia aggredendo te. Chissa' come mai vivi cosi' male che ci siano persone dalla cultura e opinioni diverse dalle tue. Forse sei amareggiato perche' continui a -come si dice- scommettere su cavalli perdenti, vedi la tua ultima infatuazione per Bersani. O forse e' il contrario: continui a scommettere su cavalli che sai essere perdenti perche' alla fin fine ti piace mostrare al mondo, o ai lettori di questo blog che del mondo sono una porzione, che tu sei un tizio amareggiato e deluso e che ci sono poche possibilita' di fare del mondo un posto migliore, visto che la' nel mondo e soprattutto la' in alto, nei posti di potere, ci sono tante persone cattive, che sono quelli che non leggono il tuo blog. Un profilo un po' alla Michele Serra, autocompiaciuto e lagnoso.
      Pero' divertente: accanto alla prevedibile (e prevista) sconfitta nel medio periodo, ci stanno i sogni di rivalsa sul lungo periodo, la "implosione" di Israele, la crisi economica. Roba che sta in piedi solo a continuarsela a ripetere, alla Gaber: la rivoluzione oggi no, domani nemmeno... Che dire, da qualche parte uno deve avere delle speranze, no? pero' ma guarda come e' cattivo il mondo, le cose vanno in maniera diversa.

      Sempre li' si torna: l'uscita di Andreotti dalla scena politica coincide con la perdita di influenza della Chiesa. E, in generale, con il lungo processo attraverso il quale le parole "italiano" e "cattolico" si avviano a non essere piu' sinonimi. Un processo che non e' che ti veda proprio entusiasta, visti i peana che regali ai lettori in lode di Rosi Bindi. E anche perche', come detto, sei un cattolico di campagna, e chi e' diverso da te ti terrorizza, se non puoi tenerlo sotto controllo. E di nuovo si pensa a quel tuo passaggio sulla ebraicita' dubbia degli immigrati sovietici, chissa' chi credi di essere per giudicare chi e' ebreo e quanto lo e'.

      Sei, in altre parole, uno sconfitto che si consola con fantasie di onnipotenza. E per esorcizzare la sconfitta racconti di aver sempre saputo che il tizio non era cattivo, e nemmeno buono, era solo un mediocre. E quando i capi sono dei mediocri, allora arrivano le sconfitte. Certo, se a guidare il cattolicesimo politico italiano, all'epoca, ci fosse stato un personaggio eccezionale, tipo Rosi Bindi, come sarebbe diverso il mondo, e che posto meraviglioso sarebbe l'Italia, e magari pure le chiese non sarebbero vuote....

      E il bello e' che ci credi davvero.

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    9. Ma quindi è già quel periodo dell'anno?

      Ahi ahi ahi.

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    10. Te lo ho gia' detto: non prendertela. E' morto il filo-arabo Andreotti, il sionismo ha vinto. Due sconfitte in un colpe solo. Il che succede, a voi cattolici o ex tali, piu' o meno in tutti i periodi dell'anno. Dovresti averci fatto l'abitudine, ormai.
      Ma continua a sperare nei benefici della crisi economica decennale, anzi no: secolare.

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    11. Da quel poco che ho letto, hai deciso (in mancanza di migliori interlocutori) che io sono stato un democristiano e quindi dovrei soffrire perché è morto Andreotti nel suo letto.

      Oltre all'intrinseca insensatezza (se fossi un democristiano dovrei essere piuttosto contento, Andreotti è morto anziano, assolto, e la Dc è appena risorta), c'è quel piccolo particolare che nel mio pezzo c'è scritto l'esatto contrario; da cui il solito dilemma: o non sei più in grado di leggere un testo molto semplice o sei in assoluta mala fede.

      In nessuno dei due casi vale la pena mettersi a discutere. Io un'idea me la sono fatta da tempo: Zanardo non è un cretino, ma finge benissimo. Però ti ho sempre concesso il beneficio del dubbio: forse davvero soffri di un disturbo che ti fa vedere democristiani dove non ci sono e antisemitismo nei fondi del caffè. Nulla che non sia già stato a suo tempo codificato nel DMS.

      Molto spesso ti senti obbligato a informarmi che ti diverti. È un'informazione pleonastica: trollare è una cosa che si fa solo per divertimento, nessuno ti paga e (nel tuo caso) nessuno ti legge a parte la vittima designata, il quale anche lui quasi sempre ha tantissime cose più interessanti da fare. Lo so che ti diverti, ed è triste constatare che non riesci a trovare altri divertimenti. È primavera, dovresti uscire più spesso, eccetera.

      Non avrei neanche dovuto mettermi a scrivere, ma stasera scuriosavo da Fanelli e ho trovato una cosa interessante, che credo possa servirti: l'identikit del cretino di internet. Io, ribadisco, sono convinto che tu non lo sia: e però l'identikit ti calza alla perfezione, al punto che viene il sospetto che tu sia stato tra i suoi case studies. Senti un po':

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    12. (Assioma di Lamentela) Il cretino appartiene o rappresenta una minoranza di persone vittime e perseguitate.

      È una cosa che fai notare a ogni commento che scrivi.

      (Assioma di Magia) Il cretino sostiene che cambiando il linguaggio si cambi la realta' sociale.

      (Assioma di Molestia) Il cretino sostiene che la verita' di una proposizione non dipenda da cose insignificanti come la "logica", ma possa essere misurata dal fastidio che da'.

      La tua idea che la locuzione "Stato ebraico" dovrebbe darmi fastidio.

      (Assioma di Nobilita') Il cretino si presenta sempre con una crociata nobile da sostenere, tipo salvare le balene, salvare i gay, salvare le balene gay.

      E tu sei saltato sul carro del sionismo.

      (Assioma di Satanismo) Il cretino sostiene sempre che coloro che non la pensano allo stesso modo siano nemici della sua causa.

      X non credo che Israele debba necessariamente restare uno stato a maggioranza ebraica da qui all'eternità: antisemita!!!!111!


      (Assioma di Banalita') Il cretino reagisce sempre allo stesso modo di fronte agli stessi stimoli, per quanto ripetuti.

      Ahimè, anche tu sei molto prevedibile.

      (Assioma di Salotto ) Il cretino pretende di essere un raffinato intellettuale , secondo una rappresentazione triviale e stereotipata del termine.

      Quei momenti Pico de' Paperis in cui ti metti a contare i tuoi titoli.

      (Assioma di Politica) Il cretino tenta sempre di esibire gli assiomi precedenti per cercare consenso , come se aspirasse a presentarsi alle elezioni.

      Qui c'è quell'interessante proiezione per cui hai deciso che io rappresento il Pd (???) e che quindi il Pd deve perdere ecc.

      (Assioma di Simmetria) Il cretino si lega sempre con un altro cretino gia' presente.

      Anche se col tempo, bisogna dire, stai diventando un solitario.


      (Assioma di Nemesi) Il cretino trova sempre un altro cretino gia' presente col quale litigare.

      Forse in questo caso il cretino sarei io, e in effetti è un po' cretino litigare con te.


      (Assioma d'America) Qualsiasi cosa pensi, il cretino sostiene di essere stato il primo al mondo a pensarla, scoprirla, dirla, scriverla o farla.

      Le tue fondamentali ricerche.


      (Assioma di Totalita') Quello che pensa il cretino lo pensano "tutti".

      Questo tuo aspirare a rappresentare una moltitudine di lettori correligionari che non si sono mai palesati (a differenza di alcuni che condividono nei tuoi confronti giudizi piuttosto severi).


      (Assioma di Nullita') Se la pensi come la pensi tu, "nessuno" la pensa come te.

      (Assioma di Stalingrado) Il cretino non si ritira mai da una discussione, e la porta avanti all'infinito.

      E direi che lo stai dimostrando, già da prima di conoscermi: c'è un democristiano-antisemita immaginario con cui litighi da una vita, forse Fanfani.

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    13. (Assioma di Estraneita') Ogni argomentazione contraria alle sue non e' inerente al discorso e non c'entra un tubo.

      Anche stavolta, farai finta di non aver letto e ripartirai rinfacciandomi l'antisemitismo andreottiano.

      (Assioma di Berija) Se una argomentazione contraria e' una buona argomentazione, allora e' propaganda.

      Quando accusi l'interlocutore di fare propaganda.

      (Assioma di Stalin) Se qualcuno ha molte buone argomentazioni, va attaccato ed eliminato sul piano personale.

      Dal tuo accanimento ad personam deduco di avere qualche buona argomentazione.

      (Assioma del Complotto) Se esistono fonti autorevoli che dicono qualcosa di avverso , sono corrotte e comprate da interessi sordidi.

      In realtà hai smesso da parecchio di leggere fonti autorevoli.

      (Assioma del Retroscena) Se fatti evidenti gli danno torto, la verita' sta solo nei retroscena.

      Del tipo: la Palestina è stata appena riconosciuta dall'Onu, ma tu festeggi il trionfo del sionismo, ci dev'essere in mezzo qualche retroscena che mi son perso per via che ho assolutamente sempre di meglio da fare.

      (Assioma di Apparenza) Il cretino considera la forma piu' importante della sostanza.


      (Assioma di Superficialita') Il cretino non esamina mai i contenuti reali, ma solo una versione limitata agli aggettivi usati nelle frasi.

      (Assioma di Staticita') Il cretino rimane sulle stesse posizioni per anni ed anni, o sostiene sempre di non aver cambiato idea sin dalla nascita.

      C'è una certa fissità, diciamo.

      (Assioma di Allineamento) Il cretino usa sempre i termini piu comuni gia' apparsi sui media di massa per discutere.

      Sionismo, antisemita, bla bla.


      (Assioma di Petralcina) Il bene ed il male sono sempre personalizzati dal cretino in una persona buona ed una malvagia, entrambi leader o profeti.

      Una cosa tipo Fanfani vs Jabotinski


      (Assioma di Antinomia) Qualsiasi argomento usiate, esso e' valido come contrario. Allora l'antifascismo e' fascista perche' non tollera opposizione, e ogni ragionamento puo' essere applicato al ragionamento stesso dimostrando il contrario: essere di destra significa in astratto essere di sinistra, e cosi' via.

      Tipo prendere una stroncatura di Andreotti e leggerla come un'elegia di Andreotti; una rassegna parodica di gaffes di San Pietro come un'agiografia, ecc.

      (Assioma di Tifoseria) Per il cretino, esistono sempre e solo due categorie politiche irriducibilmente nemiche che rappresentano problemi , per quanto complessi. Secondo il cretino ogni filosofia della storia e' di destra o di sinistra, eccetera.

      Vedi l'intercambiabilità con cui assegni patenti di cattolicesimo o di comunismo: per te è la stessa sbobba, non c'è possibilità di far caso alle differenze (nonché al fatto che io, per esempio, non sia né cattolico né comunista).


      (Assioma di Scleronomia) Per il cretino, il contesto temporale non conta. Cesare era di sinistra e Mario di Destra 2000 anni prima che l'idea nascesse, etc etc.

      Se ricordo bene hai ancora dei conti in sospeso con alcuni predicatori del Quattrocento.


      (Assioma di Moderazione) Il cretino pratica sempre qualche forma di moderazione del linguaggio.

      (Assioma del Maestro) Il cretino accetta sempre acriticamente la lezione di un maestro, la quale spiega tutto.

      Nel tuo caso potrebbe essere una comprensibile deformazione personale.

      (Assioma del Principino) Per quanto di umili origini e di modi sgradevoli , il cretino odia la "volgarita'".

      Il tuo arricciare il naso all'odore di campagna.

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  16. Leonardo, e con questo chiudo: c'è una persona che ho considerato maestro, un certo Fred Licht, che fu curatore del patrimonio del Guggheneim di Venezia. Non sto a raccontare, ma uomo di tali integrità, sensibilità, intelligenza e correttezza conginute non l'ho mai conosciuto.
    Ebbene, nella sua posizione ha avuto modo di conoscere, anche bene, molte figure di primo rilievo nazionale e internazionale e su molte mi ha dato pareri sempre rispettosi per quanto, nautralmente, talvolta caustici e taglienti. Mi scandalizzò profondamente la sua profonda ammirazione per Andreotti, considerato uomo di genio, raffinatezza, acume, capacità di ascolto e quant'altro senza paragoni.

    Mi sa che ti sei proprio incartato su una weltanschaung poco corrispondente al reale, per quanto coerente con opinioni che ti ostini a ritenere valide. Parere mio, naturalmente, democraticamente (in particolar se partitamente) anche trascurabile se vuoi.

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    1. Sarà stato uomo di genio, raffinatezza, acume, ecc. ecc., ma la sua azione politica è stata assolutamente mediocre; non lascia dietro di sé nulla che non sia la conservazione del potere tra '70 e '90. Mussolini ha scritto anche poesie, ecc. ecc.

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    2. Pensa: ho sempre usato Mussolini come figura archetipica della mediocrità e, con Hitler, come illustrazione della dicotomia (scusa la scurrilità) fra merda e stronzo. Proprio vero che certi giudizi, inclusi i miei, servono solo, senza riferimenti kantiani e postkantiani, a enunciare/evidenziare le carenze (del)le ideologie. Non mi interessa disquisire di differenza fra medietà e mediocrità, né ragionare sulle prosperità e crescite delle italie sotto i vari gioghi.
      Mi interessa notare solo che, se colpa ha avuto Andreotti supponendo che volesse operare a fin di bene, come per un D'Alema, è stata la più infantile: quella di voler giocare col fuoco e di non rendersi conto delle conseguenze delle proprie azioni.
      Se oggi può apparire mediocre a un Leonardo non è perché questi non pensi che fosse colluso con la mafia, con progetti controinsurrezionali ipotetici e eversivi concreti, P2 o non P2: è perchè a tutto questo ci si è assuefatti, compresa la corte dei miracoli, o menglio dei dannati di cui si circondava. Gli sbardelli i salvolimi etc. cosa sono se non i prototipi degli scilopiti e degli utri? Certo, altra caratura morale, probabilmente al servizio convinto di una funzione storica non del tutto campata per arcate siliconate come quelle ventilate dai capezzoni e dalle santedeché, ma incistati di metastasi alfaniche che ora deflagrano in tutto il loro purulento onore...
      Non voglio certo sostenere che costruire un benessere nazionale senza paragoni nella storia passata, presente e futura a colpi di acuti dosaggi e contrappesi fra avidità corrotte e criminali sia stato un bene e dubito anche del male minore - è roba che ho sempre combattuto e continuerò a fare - ma non negherei che ci sia stata genuina (quanto malvagia) grandezza.

      In altre parole, Schettino sarà ricordato nella storia più di altri ammiragli ma non lo definirei per questo più grande di uno che, pur facendo in modo di far naufragare in futuro la nave (e non farlo chissà se sarebbe stato possibile, se l'avrebbero assunto un tal ammiraglio gli armatori), offre ai suoi ospiti una bella crociera (mi fermo qui, ma ci sarebbe una mole di fatti che posso solo trattenermi dal cominciare ad accennare...)

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