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domenica 13 luglio 2014

L'inventore d'Israele?

Trent'anni di lobbying e appena arrivate qui vi accoppiate coi nativi. È sconfortante.
13 luglio - Sant'Esdra (V secolo a.C.), sacerdote, rovinafamiglie, forse inventore del giudaismo

I mormoni che nel 1846 fuggirono dall'Illinois per fondare una nuova patria sulle rive del Grande Lago Salato. I giamaicani che a partire dagli anni Sessanta si trasferiscono a Shashamane (Etiopia) per stare più vicini a Ras Tafari, l'imperatore Hailé Selassié. Gli adepti del reverendo Jim Jones, pronti a seguire il loro Messia fino in Guyana, e poi all'altro mondo. Tutta questa gente che lascia la propria terra per arrivare in un'altra, dove quasi mai scorrono il latte e il miele promessi - tutta questa gente non sta improvvisando, il canovaccio è vecchio di migliaia di anni, ma chi l'ha scritto? È abbastanza impossibile saperlo, ma probabilmente è meno antico di quanto crediamo. Mosè dovrebbe essere vissuto più o meno verso la metà del secondo millennio avanti Cristo, ma gli storici ormai propendono per considerarlo un personaggio fantastico. Lo scontro col faraone, primo esempio storico di vertenza sindacale (finita malissimo), sarebbe un'invenzione molto posteriore, che riecheggerebbe un altro esodo, questo sì realmente accaduto: la deportazione babilonese. Proprio a Babilonia verso il sesto secolo prenderebbero forma le Scritture ebraiche, rielaborate intorno a nuclei più antichi. Come se gli Ebrei nascessero già in diaspora: con la consapevolezza di essere sparsi per il mondo, disuniti e perennemente minacciati nella loro stessa esistenza.

A Babilonia, nel VI secolo, gli Ebrei cominciano a raccontarsi storie sul loro passato; storie che valgano la pena di provvedere a un futuro. Decidono di essere stati, prima delle invasioni assire e babilonesi, una grande nazione, guidata da grandi re: David e Salomone. Alla promiscuità di quest'ultimo viene imputata la decadenza successiva; ai peccati e alla disobbedienza di popolo e regnanti la divisione in due regni e le ripetute sconfitte, culminate con la deportazione. Ma se la diaspora è la punizione che Dio ha inflitto a un popolo disobbediente, il premio per un popolo obbediente non può essere che l'inverso: una Terra Promessa.

Ciro, lo Scià di Persia, che in una fase di recessione economica globale ha rilevato i resti dell'impero Babilonese, sembra sensibile all'argomento: la Palestina è un avamposto remoto, ma importante: un passaggio obbligato per le carovane dirette verso l'Egitto. Quando una lobby che rappresenta un gruppo di fedeli di un Dio di quella regione, un certo YHWH, gli propone di tornare là e cominciare a fortificare la zona, imponendo la pace imperiale alle burrascose tribù autoctone, Ciro firma l'editto, probabilmente senza pensarci più di tanto. Era il Re dei Re, in quella mattinata gli capitò di firmare tante altre carte che credeva assai più importanti, decisioni che avrebbero dimostrato ai posteri la sua illuminata potenza. Altro che le beghe di una piccola regione periferica, di cui nessuno probabilmente si sarebbe ricordato da lì a trent'anni...

L'Esdra biblico è un personaggio appena abbozzato; compare in un paio di scene, e non se ne sa più nulla. Il suo libro è tra i più frammentari e rimaneggiati del canone biblico. Una specie di backdoor ben occultata; se riusciamo a trovarla possiamo guardare le Scritture dal lato di chi le ha scritte. La storia si capovolge; Mosè diventa una proiezione di Esdra; l'esodo dall'Egitto è il ritorno a Gerusalemme; i popoli sterminati da Giosuè alludono ai popoli con cui il nuovo Israele non doveva mescolarsi; il Primo Tempio è un sogno concepito intorno al Secondo; il Faraone che insegue i suoi manovali è l'immagine specchiata dello Scià Ciro che lascia partire volentieri una tribù stanca di vivere mescolata alle altre.

Il sacerdote Esdra non è tra i primi ebrei che tornano a casa. Non assiste ai primi tentativi di costruire il tempio; non c'è quando i nemici cominciano a tramare e a mandare messaggi allarmisti alla corte del nuovo Scià, Dario. Esdra arriva anche venti anni più tardi, verso il 500. Porta con sé i rotoli della Legge, di cui darà solenne lettura davanti a tutto il popolo: la storia di un Mosè che aveva guidato i suoi fedeli fuori dall'empio Egitto, e di un Giosuè che li aveva ricondotti nella Terra Promessa, sterminando dietro richiesta divina i suoi indegni abitanti.
Alcuni gruppi concepirono anzi ed impostarono il nuovo esodo come un'impresa basata su una sorta di organizzazione para-militare e con forte conflittualità verso i gruppi residenti. La visualizzazione del popolo in marcia attraverso il deserto deve qualcosa a questa impostazione para-militare; ma deve anche qualcosa (e forse molto) all'esperienza delle deportazioni imperiali. Già la promessa divina del tipo "io vi farò abitare in un paese in cui scorre il latte e miele" è significativamente consonante con l'assicurazione del rab-saqe assiro di dare a chi si sottomette la possibilità di andare ad abitare in un paese fertile e produttivo. Altrettanto indicativo è il timore serpeggiante nel popolo in marcia, di non trovare nella terra di destinazione condizioni di vita adeguate alle promesse e alle speranze - timore che riflette lo stato d'animo di chi nella diaspora doveva decidere se affrontare o meno i rischi del rientro. E soprattutto gli elenchi o censimenti (Num. 2; 26) del popolo diviso per gruppi familiari e per clan risentono di un tipo di registrazione amministrativa che veniva applicata ai gruppi di deportati, al fine di controllarne il numero (nonché le inevitabili perdite in corso di trasferimento) e le mete finali (Mario Liverani, Oltre La Bibbia, Laterza, 2003). 
Esdra porta con sé un'ulteriore ideuzza destinata ad avere, anch'essa, una lunga fortuna: la purezza etnica (continua sul Post...)

13 commenti:

  1. http://www.repubblica.it/scienze/2014/07/10/news/creati_vasi_sanguigni_con_stampanti_3d-91202848/?ref=HRLV-16

    Sveglia !!!

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    1. A quando i cuori artificiali con la stampante in 3d?
      Ridicoli

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    2. ....e i figli in 3d? Quando si faranno i figli in 3d?

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    3. alessandro, capisco il tuo essere un ultrà piddino, ma perdona la domanda.
      Tu al momento i figli li fai in 2d?

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    4. Tzè, dilettanti!
      Io per meno di cinque dimensioni non mi alzo nemmeno dalla sedia.
      Sapeste quante soddisfazioni mi danno i miei figli a 5d... certo, qualche volta mi alzano il gomito in maniera multidimensionale, ma in fondo sono adolescenti.
      (l'importante è che dopo non guidino: l'ebrezza a 5d al volante porta inevitabilmente contro un albero perché i piani ortogonali vanno tutti a catafascio)

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    5. Claudio Alessandro e gli altri anonimi

      Avete rotto i maroni!
      Perché non vi aprite un blog vostro dove parlare delle stampanti 3 4 5 d, di orsoni e delle nutrie...così non venite qui a stracciare i di cui sopra...
      Grazie

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  2. Scusa l'ignoranza, ma come mai un profeta (?) ebreo del V secolo a.C. viene inserito nel calendario cristiano?

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    1. Non è un profeta, ma fa parte di quei personaggi biblici (patriarchi, profeti, saggi) che Cristo si sarebbe portato su dal limbo dopo la morte. Questo secondo la tradizione medievale - da cui i martirologi (il motivo poi per cui Ester per esempio è festeggiata il primo luglio ed Esdra il 14 non l'ho trovata da nessuna parte).

      Oggi in realtà il limbo è considerato dalla Chiesa un'ipotesi che ha fatto il suo tempo: la versione ufficiale della Ditta è che non si possono immaginare limiti alla misericordia divina, e quindi perché cacciarli dal calendario se già ce li abbiamo messi? Sarebbe anche un brutto gesto.

      Considera che di ogni episodio del vecchio testamento la Chiesa aveva elaborato una lettura figurale, per cui ad esempio il Cantico dei Cantici sarebbe un inno all'amore tra Cristo e la Chiesa (da cui si deduce che la Chiesa dovrebbe somigliare a una moretta ben tornita, ma vabbe'), Giobbe che esce dal pesce raffigura Cristo che esce dalla tomba, ecc.

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    2. Ditta?
      Non è un po' blasfemo?

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    3. L'ipotesi ufficiale della Ditta è che anche "extra Ecclesia nulla salus" abbia fatto il suo tempo.
      Poi vabbe', nella nostra piccola succursale giovedì scorso si è pure celebrata la memoria dei martiri ebrei uccisi da cristiani a Berlino nel 1519.
      E comunque Giobbe che esce dal pesce non si può sentire ... Leonardo, ha bisogno di un fact checker? Sono disponibile.
      Michael Gilhaney

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    4. No, a questo punto credo proprio di aver bisogno di farmaci (gasp).

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