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domenica 29 novembre 2015

Perché i cristiani non ammazzano gli abortisti (quasi mai)?


Se ci pensate, è curioso.

Un tizio negli USA entra in una clinica dove si programmano aborti, e si mette a sparare; uccide un po' di personale medico ma da noi non fa quasi notizia. D'altro canto in Kenya hanno ammazzato una cooperante italiana, in Turchia un avvocato dei curdi, è un periodo difficile. Ci sono apprezzabili motivi storici e geografici per cui oggi in Italia possiamo aver paura più del terrorismo di matrice islamica che di quello antiabortista che da noi per ora non esiste. Peraltro, chi volesse approfittare di un fatto tanto estremo per attaccare gli antiabortisti italiani, si tirerebbe la zappa sui piedi: per quanto sia gente odiosa, non va in giro a sparare a medici o infermieri.


A me però un giorno piacerebbe discutere proprio di questo: perché gli abortisti italiani non vanno in una clinica e fanno una strage? Non per polemica, credo che sia una domanda interessante e meno retorica di quanto potrebbe sembrare.

Credo che ogni religione abbia una sua logica, che funziona magari solo se la osservi dall'interno - il che significa, per esempio, che in teoria potresti catechizzare un robot. Ma appunto, se a un robot spieghi che

1. La vita ha inizio dal concepimento
2. A chi muore prima del battesimo è negata la grazia di Dio, e di conseguenza il paradiso

"Genocidio o scelta?"
Questo robot non potrebbe che dedurne che ammazzare i medici abortisti è cosa buona e giusta, così come sarebbe stata cosa buona e giusta ammazzare Hitler prima che iniziasse a sterminare disabili, ebrei, rom, eccetera. Lasciatemi per una volta usare proprio il consuntissimo paragone col fuehrer, perché i numeri me lo consentono; se crediamo che la vita abbia inizio dal concepimento (e i cristiani ci credono!) quello che i parlamenti di tutto l'occidente hanno progressivamente legalizzato dal dopoguerra in poi è un vero e proprio sterminio di massa, degno di figurare accanto a quelli più o meno professionalmente organizzati da Mao o Stalin o altri.

Per il cristiano però l'aborto è ancora più grave: non soltanto strappa alle sue vittime la vita terrena (una proprietà, per i cristiani, trascurabile), ma pregiudica anche la felicità nella vera vita, quella eterna. Non è solo un infanticidio di massa - che già sarebbe grave - ma è uno sterminio di anime. Anche se su quest'ultimo punto si annida un po' di provvidenziale bruma teologica. Forse la decisione del penultimo papa di eliminare l'"ipotesi" del Limbo nasce proprio dalla volontà di stemperare i toni: si trattava di una regione liminare dell'inferno dove i bambini non battezzati bruciavano a fuoco lentissimo ("damnatione omnium mitissima", diceva Agostino), ma comunque bruciavano. Io a una cosa del genere mi rifiuterei di credere, ma se ci credessi non avrei alternative a farmi esplodere in un consultorio: come potrei sopportare di convivere con un'umanità che permette che dei bambini non nati brucino in eterno? Se però decidiamo di non porre limiti alla misericordia di Dio, il pensiero dell'infanticidio diventa un po' più sopportabile. Ma pur sempre infanticidio resta.


Ecco, quando discutiamo del cosiddetto "islam moderato", e ci sembra una contraddizione in termini, (come si possono "moderare" certi dettami del Corano?) forse potremmo fare un confronto con una situazione del genere: uno dei principi più strenuamente difesi dal cattolicesimo moderno - non quello medievale, tomista, no: quello post-conciliare - è la sacralità della vita dal concepimento. È un principio che non ha nulla di "moderato", il famoso "valore non negoziabile": chi abortisce è un'assassina, chi l'aiuta è complice di strage. La "moderazione" non interviene sul piano ideologico, ma su quello pragmatico. Cioè, nella teoria un cattolico non può non pensare che Emma Bonino sia una stragista dichiarata. Nella pratica, se la incontra in chiesa durante un rito funebre non si sbigottisce; addirittura può domandarsi come mai non la facciano salire sul pulpito per dire due parole. Questa ci sembra "moderazione", ci sembra "buon senso", ma se fossimo un po' più estranei alla situazione potremmo anche chiamarla "doppiezza", o "ipocrisia". Come quando accusiamo i rappresentanti dell'"Islam moderato" di non raccontarcela giusta, di fingere di non vedere i passi più violenti del Corano che pure sono attualmente messi in pratica nelle teocrazie e nelle repubbliche islamiche.

Quando poi capita che un tizio entri armato in un consultorio e faccia fuoco su dei dottori, lo chiamiamo "matto". Non ci attraversa nemmeno per un istante l'idea di accusare il Papa, o qualche pastore protestante, di averlo ispirato. Eppure.

17 commenti:

  1. Puoi scrivere quello che vuoi
    ma se è una sciocchezza
    magari
    Ti scomunico...

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  2. Mi sembra un paragone molto azzeccato.
    I cristiani moderati sono quelli che, pur credendo che l'anima si formi al momento del concepimento, ciononostante non fanno quelle cose che dici tu; gli islamici moderati idem.

    Ci tengo però a precisare che i cristiani si riferiscono all'anima, non alla semplice vita: anche una chiocciola è viva, ma per i cristiani essa vale meno di un embrione appena concepito in quanto non ha un'anima.
    Quelli che sovrappongono "vita" ad "anima" stanno solo facendo confusione, alle volte involontariamente, altre in maniera sottile e volontaria.

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  3. Con rispetto parlando, Leonardo, questa che hai scritto e` una cagata pazzesca.
    Il paragone e` forse suggestivo, ma alquanto inadeguato. I nazisti e i jihadisti hanno una cosa in comune: il totalitarismo. GLi ebrei venivano uccisi non perche' avessero fatto qualcosa, ma solo per il fatto di esistere. Allo stesso modo, a Parigi i terroristi hanno ucciso indiscriminatamente, senza neanche chiedere se eri musulmano prima di spararti. Lo spiega bene, per esempio, Domenico Quirico in questa testimonianza:https://www.youtube.com/watch?v=78O_U-U_R8k
    L'aborto e` tutta un'altra storia. Si tratta di un argomento delicato anche per chi e` favorevole e sono convinto che la maggioranza delle donne che l'ha fatto non ti dira` mai che e` stato come bere un bicchier d'acqua. Per questo, se un pazzo fa una strage in una clinica, nessuno pensa di accusare il Papa.

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    1. Epperò il Papa insegna che l'aborto è omicidio, e che la legislazione abortista è genocidiaria. Non è un insegnamento pericoloso? Non c'è il rischio che qualcuno lo prenda in parola e vada ad ammazzare dei ginecologi?

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    2. Veramente il Papa parla sempre di misericordia, perdono, e rispetto della vita di tutti. E poi, potrei sbagliarmi, ma non ho mai sentito, ne` lui ne` i suoi recenti predecessori, usare la parola "omicidio" in riferimento all'aborto.
      Se uno mette una bomba in un McDonald, andiamo a chiedere a Petrini di prendere le distanze? O se uno spara in un'associazione di cacciatori, chiediamo lo stesso al vegetariano Umberto Veronesi? Si puo` fare, per carita`, ma mi sembrerebbe un po' ridicolo.

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    3. Per cavarsi d'impaccio si può citare Giuliano Ferrara che usa la formula "l'aborto è omicidio ma le donne non sono assassine". E magari estende la cosa anche ai medici, non so. E' una roba da teologo, certo. Crede forse Leonardo che la chiesa non disponga di teologi sufficientemente fini da evitare al Papa l'accusa di essere un cattivo maestro?

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  4. penso che l'idea non sia discutere dell'aborto (in questo caso physiecc. avresti ragione), qui si sta parlando di indicazioni religiose che portano alcuni a fare stragi e porta i correligionari (con i musulmani lo si pretende) a prendere le distanze da tali fatti atroci
    quindi sarebbe logico che i cristiani "moderati" prendessero le distanze da eventi come quelli indicati da leonardo
    potrebbero dire che non è gesù a volere che si ammazzi la gente nelle cliniche abortiste

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  5. D'accordo, per me anche queste richieste ai musulmani di "prendere le distanze" sono un po' ridicole, perche' una persona perbene non dovrebbe essere tenuta a giustificarsi.

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    1. sì, infatti. siccome quelli dicono che lo fanno in nome di dio, chiediamo a chi crede nello stesso dio di dissociarsi... come se un credente fosse responsabile del modo di credere e di professare la religione di qualcun altro
      poi, per me, non li capisco proprio, tutti i credenti. si comincia con l'aderire a un sistema di valori e si finisce col voler obbligare gli altri ad aderirvi. sì, certo, vale anche per gli epigoni di stalin, pol pot, ecc.

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  6. Potrei sbagliarmi, ma non mi risulta che la Chiesa cattolica consideri l'aborto una forma di omicidio, la motivazione dlla contrarietà è un'altra.

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    1. Che le motivazioni siano più di una (e non tutte limpide) è probabilmente vero. Però la questione formale è assolutamente chiara; quindi sì, direi che ti sbagli.

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    2. Il Catechismo distingue omicidio, aborto ed eutanasia, sempre come comportamenti contro il quinto comandamento, ma li distingue.

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  7. Per me il Papa o il pastore protestante o chi per loro sono corresponsabili di averlo ispirato, che nessuno lo dica sui giornali non vuol dire che nessuno lo pensi.
    L'adesione integrale al messaggio religioso non é mai possibile perché il messaggio religioso é incoerente, interpretabile, volutamente oscuro e deve esserlo per durare nei secoli, in società e con individui diversissimi.
    L'estremismo del messaggio dipende dal pubblico che lo recepisce, non ci sono più predicatori cristiani antisemiti (e ce ne sono state legioni ben prima di Hitler) perché il messaggio nelle nostre società non passerebbe (o eroderebbe a tal punto l'adesione del pubblico moderato che ne varrebbe la pena). Ci sono leader religiosi al di fuori dell'occidente che possono continuare a fare questo tipo di predicazioni perché nelle loro società attecchiscono sulle masse. E guarda caso sono società autoritare, illiberali, teocrazie, la religione centra ma il fine é sempre il potere.
    Tutto questo a mio modesto parere.

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  8. Pessimo trucco.
    Anche solo perché da nessuna parte nel Vangelo c'è scritto di far fuori i peccatori, anzi. Proprio il contrario. Chi pensa diversamente e dice di farlo alla luce del Vangelo è evidentemente uno in cerca di scuse.
    Invece (pare, io non sono così preparato) sul Corano starebbe scritto (letteralmente? Simbolicamente?) di ammazzare gente, o almeno questo concetto sarebbe abbastanza equivocabile da far sì che un certo numero di praticanti considera proprio alla luce dell'islam che ammazzare gli infedeli sia lecito. Poi magari mi spiegherai che no, il Corano questo non lo dice ed è un fraintendimento. E ok, avremo definito che anche i terroristi islamici sono dei pazzi. Ma io questo lo credo già senza bisogno di dimostrazioni.
    Ritornando a quello che invece conosco un po' meglio... beh lì non c'è proprio nemmeno possibilità di fraitendimento. C'è scritta roba come "ama il tuo nemico", c'è ogni sorta di messaggio di compassione e di perdono per chi sbaglia. Mi dispiace ma non sta in piedi, i cosiddetti "assassini in nome di Cristo" sono assassini e basta. Se non avessero trovato quella scusa ne avrebbero presa un'altra a pretesto, magari l'animalismo, la lotta al fumo o al parcheggio selvaggio.
    Più che il Papa o chi per lui che secondo te armerebbe questi deficienti, io credo che il tipo di mentalità che emerge da questo scritto (sei contro l'aborto -> sei corresponsabile dei deficienti) sia molto più (capillarmente) deleteria nel giustificarli (i suddetti deficienti).

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    1. Mi pare che il senso del post sua un altro. Ma posso sbagliarmi.
      Ciò detto ci ricordiamo quella del portare la spada e non la pace oltre a dividere i figli dai padri?

      O come terminava la parabola delle dieci mine?

      Senza contare che per gli ebrei il libro sacro è l'Antico testamento, e lì hai voglia coi massacri.

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    2. La bibbia include l'antico testamento e li Dio o qualcuno per lui stermina gente a gogo. Siete cristiani e non sapete neanche quali sono i vostri testi sacri.
      Poi nel Vangelo c'è questa bella frase "chi non è con me è contro di me", insomma non è proprio un democratico liberale questo Gesù.

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  9. Fratello in Cristo Leonardi,
    impari un po' di corretta esegesi prima di commentare: http://rispostecristiane.blogspot.it/2015/12/i-terrotisti-islamici-come-gli.html

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