Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi

Il governo italiano ha sospeso gli aiuti ai palestinesi. Noi no. Donate all'UNRWA.

sabato 28 dicembre 2024

Erode 2024

28 dicembre: Santi martiri innocenti

x.com/stairwayto3dom/status/1872534126252990877/photo/1

Oggi il calendario cattolico ricorda i martiri innocenti, ovvero i bambini che Erode il Grande avrebbe fatto uccidere perché tra loro, non si sa mai, avrebbe potuto esservi il Messia. Ovvero? Per quanto poteva saperne Erode, doveva trattarsi di un grande leader che avrebbe liberato gli ebrei dai loro oppressori, il che significa perlomeno che Erode si considerava tale: un oppressore degli ebrei. 
Ma non era ebreo anche lui? 

È un discorso complesso. Basti vedere come tratta la questione la pagina italiana di Wikipedia (che a quanto pare è diventata ufficialmente la trincea dell'Internet libera). Prima nega del tutto la nozione: "Erode il Grande non era di sangue reale né tantomeno di origine ebraica". Poi ammette che era stato "educato in quanto tale": quindi ebreo per educazione... ma si può essere ebrei per educazione? Non lo dovrebbe essere per nascita perché "suo padre, Erode Antipatro, era un edomita, mentre sua madre, Cipro, una nabatea". Questione chiusa? Ma subito dopo aggiunge che "Gli edomiti o idumei, biblici discendenti di Esaù (fratello di Giacobbe), erano stati in continuo e aspro scontro con gli israeliti, finché Giovanni Ircano I, nel 110 a.C., non li convertì con la forza alla religione ebraica". Va bene, insomma, un suo antenato era stato convertito a forza, ma a questo punto era ebreo... "Benché incorporati ufficialmente nella nazione giudaica, gli edomiti erano considerati comunque inferiori agli israeliti, ed erano pertanto disprezzati e descritti come "razza turbolenta e disordinata, sempre proclive a sommosse e lieta di sconvolgimenti" [citazione da Flavio Giuseppe]. Il suo stesso nome, "Erode", non è di origine ebraica, bensì greca, e significa "discendente da eroi", e questo dimostra quanto fosse scarso lo spirito del giudaismo in suo padre, che mise un nome attinente alla religione ellenica a suo figlio circonciso". Quindi circonciso, re della Giudea (col benestare dei Romani), e quindi dei Giudei: che è il motivo per cui la possibilità che nascesse tra loro un Messia poteva destabilizzarlo. Ma ebreo no, non proprio, forse per sbaglio, anche perché portava un nome greco (come diversi apostoli, che erano sicuramente ebrei). 

Se la cosa non vi sembra chiara, ho una brutta sorpresa: l'identità ebraica non è mai chiara. È sempre un terreno di scontri tra fazioni che spesso preferiscono non definire troppo il loro concetto di ebraicità; in effetti se si trattasse di un'etnia, potrebbero essere accusati di razzismo; se invece si trattasse di una religione che si può liberamente scegliere, dovrebbero ammettere che il loro rapporto con la terra "dal fiume al mare" da un punto di vista storico è un po' più labile di quel che vorrebbero. Questa ambiguità del resto si estende spesso ai loro detrattori, che accusano i sionisti di voler costituire uno Stato etnico, ma poi spesso sembrano riferirsi al palestinesi come ai legittimi proprietari della Palestina... per lo stesso motivo: lo proverebbero infatti le indagini sul DNA. Io credo che il DNA andrebbe tenuto il più possibile lontano dalla contesa; è pacifico che la maggior parte dei palestinesi sono autoctoni, ma se fossero anche arrivati qualche anno fa avrebbero comunque il diritto di vivere una vita come ce l'ho io; se invece fossero i discendenti di un'invasione araba, parliamo comunque di una cosa avvenuta più di mille anni fa (ma è più probabile che si siano soltanto convertiti alla religione che gli arabi esportavano con le loro invasioni). Anche gli ebrei ovviamente provengono dallo stesso posto; eventuali "colli di bottiglia" nel DNA askenazi dimostrerebbero semplicemente quanto gli askenazi, nell'Europa medievale, se la siano vista male e siano sopravvissuti in comunità più chiuse che altrove: qualcosa che gli storici ci stavano già raccontando. Tutto questo ha un valore molto relativo per me, perché alla fine tutti veniamo da ovunque, la mia Patria è il mondo intero e gli Stati nazionali hanno senso soltanto finché sanno garantire pace e benessere ai propri abitanti. Da questo punto di vista – solo da questo punto di vista – mi pare che Israele abbia fallito; come avamposto coloniale invece non c'è dubbio che stia vivendo uno dei suoi più grandi successi.

Questo successo implica che Israele debba terminare l'opera cominciata nel 1948, eliminando le sacche in cui i palestinesi si ostinavano a vivere e moltiplicarsi con un fattore di crescita superiore a quello degli israeliani di origine ebraica. L'ideale probabilmente sarebbe stata un'espulsione di massa – un concetto che è fin troppo familiare alla cultura ebraica, da Babilonia in poi – ma siccome i Paesi arabi confinanti non collaborano, o chiedono troppo (perché in effetti l'espulsione di milioni di persone avrebbe costi enormi) – non resta che eliminarli un po' alla volta. Compresi i bambini? 



È una domanda che molti addetti ai genocidi a un certo punto si fanno, e storicamente la risposta è sempre sofferta, ma è sempre sì: anche i bambini. Lasciarli vivi, significherebbe far sopravvivere il ricordo di uno sterminio. Chi accetta nel suo cuore la vendetta, chi ne fa uno dei principi della sua esistenza, prima o poi deve accettare come corollario questa cosa che i bambini si uccidono. L'alternativa sarebbe lasciare in vita persone autorizzate a vendicarsi su di noi, e sui nostri figli, il che non possiamo assolutamente consentirlo: o noi o loro, ma non è neanche una scelta, la scelta l'hanno fatta i nostri antenati che probabilmente hanno ucciso altri bambini affinché un giorno potessimo vivere noi. Sono circostanze che preferiremmo non tramandare, ma non possiamo tradire. Davvero una bambina deve essere lasciata morire di ipotermia perché abbiamo bombardato tutti gli ospedali e spariamo sulle ambulanze? Sì, anche quella bambina un giorno potrebbe diventare il leader di una rivolta contro di noi, insomma il Messia. Erode probabilmente non ha mai davvero incontrato i Magi, non ha mai saputo la storia della stella, non ha mai ordinato di uccidere tutti i figli nati in quell'anno; non importa; Erode è una leggenda, un giorno lo saremo anche noi. 

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.

Altri pezzi