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sabato 2 maggio 2015

La Fornero e i tecnocrati che non sapevano fare i conti

Il paradosso dell’ex ministro Fornero è che pochi dei suoi predecessori avrebbero potuto vantare, al momento della nomina, un curriculum altrettanto prestigioso; e proprio a lei, un ‘tecnico’ di provata competenza, libero dai condizionamenti dei partiti, è intestata una serie di disastri contabili dai quali non ci siamo ancora ripresi.

Non è un caso isolato. Quando si installò il governo Monti anche a sinistra in molti lo salutammo come un salutare esperimento di meritocrazia: non ci illudevamo di aver davanti dei progressisti (e infatti), ma pensavamo che i professori almeno i conti li sapessero fare. Ci trovammo invece davanti a personaggi che parevano cascati dalla Luna come il ministro Profumo, che almeno per un giorno ritenne fattibile aumentare del 30% il carico degli insegnanti senza contrattazione. Non era un bieco schiavista: era un buon professore convinto che si potesse fare. Non aveva fatto due conti.

Se il ventennio di Berlusconi ci tolse ogni fiducia nella classe imprenditoriale italiana, nella sua capacità di rinnovare o anche soltanto di capire i problemi in cui si dibatteva, i 17 mesi del governo dei professori ci squarciarono il velo sul livello della nostra classe accademica e intellettuale. A quel punto tanto valeva far scrivere le riforme al primo arrivato. Non sarà poi difficile trovare qualche esimio costituzionalista pronto a mandar giù un premio del 53% per un partito che arriva al 40%. Del resto che pretendi: sono prof di diritto, mica d’aritmetica.

4 commenti:

  1. poveri noi, davanti a cotanto curriculum e a cotanti risultati mi sorge da una parte che fossero incompetenti e dall'altra che invece eseguissero quanto richiesto dall'europa (?).
    Monti aveva il compito di distruggere la domanda interna per abbassare le importazioni, impoverendo gli italiani che con meno soldi avrebbero speso meno. e infatti ha funzionato, siamo tutti più poveri e spendiamo di meno, ma continuiamo a comperare iphone, cioè importare. hanno contribuito allla distruzione dell'italia, del lavoro e della coesione sociale, però senza toccare i loro privilegi. nel loro piccolo hanno fatto molti danni. intanto la distruzione continua, complici gli italiani che distratti continuano a dare la colpa alla corruzzione ecc. per non parlare della responsabilità della stampa e della tv sotto controllo della politica che ha contribuito alla situazione in cui ci troviamo. ma non preoccupiamoci, la situazione peggiorerà ancora, perchè le menzogne hanno terreno fertile. finchè dura.
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    ultimamente i tuoi scritti mi piacciono molto di più

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  2. aggiungerei, ai fallimenti, anche la vicenda marò

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  3. "ma pensavamo che i professori almeno i conti li sapessero fare."
    questa mi sembra la stessa logica del menga di chi difende il Pedofilum dicendo "ok che Renzi è di destra liberista, ma l'Italia ha bisogno di un governo che governi, NON IMPORTA SE BENE O MALE". Come non importa? Se gli dai il potere assoluto e quello governa male con la crisi in cui siamo alle prossime elezioni nemmeno ci arriviamo! Idem il tuo discorso:"ok, Monti and co sono dei reazionari, però sanno fare bene i conti". PEGGIO, perchè a differenza di un incompetente perseguono la reazione con massima efficacia!.
    Parimenti demenziale è la scusa di Profumo, che "Non era un bieco schiavista: era un buon professore convinto che si potesse fare." Se la cosa che era convinto si potesse fare era schiavista, Profumo NON ERA UN BUON PROFESSORE, era un bieco schiavista incapace di fare persino quello!

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  4. Capisco ma non sono d'accordo.
    La cosa imbarazzante per la Fornero é che é corsa a giustificarsi dicendo che la norma non era sua ma di tutto il governo. La norma era buona e giusta, ne fossi stato l'autore la difenderei con fierezza e non farei retromarcia come ha fatto la Fornero. Se c'é qualcuno che non sa fare i conti (anzi non li fa proprio) é la Corte Constituzionale.

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