tag:blogger.com,1999:blog-1946314.post2203789225732202887..comments2024-03-28T20:19:37.632+01:00Comments on Leonardo: Burqa is the new blackUnknownnoreply@blogger.comBlogger25125tag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-18967889965342436082009-11-16T20:54:40.830+01:002009-11-16T20:54:40.830+01:00Complimenti, complimenti sinceri
ogni volta che le...Complimenti, complimenti sinceri<br />ogni volta che leggo qualcosa di lei/te mi si aprono prospettive di pensiero nuove e riflessioni futuribili. Leonardo siete/sei un visionario avvertito, o meglio, un visionario del possibile.Ancora complimentimaurizionoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-90408938525506065512009-11-16T18:57:38.894+01:002009-11-16T18:57:38.894+01:00@leonardo: Dal post e dai commenti sembra quasi ch...@leonardo: Dal post e dai commenti sembra quasi che l'integrazione debba necessariamente coincidere con l'omologazione. Perché insistere tanto sull'aspetto del velo? Inoltre sul ruolo della televisione credo che oramai si cominci ad esagerare. E' una specie di briscola che viene tirata giù in tutti i discorsi. Forse nell'integrazione è molto più importante il lavoro che si trova o non si trova a svolgere l'immigrato. Ancora più importante per le seconde generazioni è l'impatto con la scuola italiana. Integrazione vuol dire riuscire a lavorare, pagare le tasse e rispettare le leggi del paese in cui ci si trova, non necessariamente anche levarsi il velo o magari mangiare all'occidentale. E' illuminante leggersi il semplice testo del giuramento che devono fare gli immigrati per diventare cittadini americani, in sostanza gli viene chiesto di rispettare le leggi e la Costituzione degli Stati Uniti e di difendere il paese dai nemici esterni ed interni. E'una dichiarazione di appartenenza alla "polis" e di adesione alle sue regole e basta. Ma è bastato per creare la nazione economicamente e politicamente più forte della terra. Se in Italia l'integrazione non avverrà sarà per altri motivi, non per colpa delle parabole o di internet. Forse perché non riusciamo ad immaginare una nazione italiana basata sul rispetto delle regole.L. Rotundohttp://leo54.splinder.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-68613075040928347372009-11-16T17:07:03.001+01:002009-11-16T17:07:03.001+01:00In realtà credo sia un falso problema.
Nel senso c...In realtà credo sia un falso problema.<br />Nel senso che presentato così non è sbagliato vederlo come un ostacolo, ma il problema è: è così?<br /><br />Le telecomunicazioni progrediscono costantemente da quando è partito il primo codice morse della storia, fa parte del bisogno che le persone, tutte le persone, hanno di accorciare le distanze con il proprio mondo se queste distanze si fanno più grandi per scelte di vita più o meno volontarie.<br /><br />Lo stesso discorso lo si può fare per internet.<br />Ha accorciato le distanze tra quelli lontani, o ha aumentato le distanze tra quelli vicini?<br /><br />Quanti, da quando hanno cominciato a usare i blog e i Social network in generale, hanno approfittato del mezzo per andare a leggersi blog e forum oltre confine?<br />Quanti sono, tra quelli che ormai l'informazione reale è solo in rete, quelli che su 10 blog che oggi leggono, leggono per la maggior parte o comunque molti di quelli in un'altra lingua perché il mezzo oggi permette di allargare il proprio confine?<br />Ci sono, certo, ma a spanne direi che si contano sulle dita di una mano, rispetto al totale medio.<br /><br />Su alcuni blog in questo periodo è in corso una generale lamentela riguardo al fatto che le scelte aziendali della rai impediscono agli italiani all'estero di guardare XFactor via web, per dirne una.<br />Italiani che, partiti, hanno subito cercato di utilizzare i sistemi di comunicazione per portarsi un po' più vicina quella casa che geograficamente sentono distante.<br /><br />Eppure chissà nel paese in cui si trovano, quanti altri stimoli potrebbero trovare che qui a casa non avevano.<br />Ma lo stesso sentono il bisogno di utilizzare l'estensione dei mezzi non per avvicinarsi a paesi fino a ieri irraggiungibili, ma per avvicinare a loro il paese che prima era loro sotto i piedi.<br />(io faccio lo stesso, eh)<br /><br />Credo che questo sia un bisogno innato di chi si sposta, lo stesso processo che sta dietro ai vari LittleItaly o ChinaTown, posti in paesi esteri dove le persone che arrivano tutte da uno stesso posto sentono il bisogno di ricrearsi un microcosmo che viva delle loro regole conosciute, che parli la loro lingua familiare, che abbia in alcuni casi persino regole che sfiorano la legge extraterritoriale che permette loro di stare agevolmente in un paese molto diverso da quello in cui sono cresciuti e le cui regole costituiscono una rete di sicurezza che permette di sentirsi meno appesi a un filo.<br /><br />Da quando esiste l'emigrazione esiste l'aggregazione intorno al proprio ombelico nel posto in cui si va.<br />Puoi andare in canada e non entrare in confidenza per mesi manco con un canadese, ma in due giorni al massimo avrai conosciuto tutti gli italiani.<br /><br />Ieri non c'era internet, non c'era la tv e c'erano i bar "Pizza marechiaro" in Pippo Pippo Avenue a fare da collante con l'aria di casa.<br />Oggi c'è internet, ci sono le parabole e per lo stesso motivo per cui su dieci parabole sui balconi italiani, 9 ricevono il calcio e forse una si guarda le news estere, su 10 balconi marocchini le stesse 9 riceveranno il loro calcio.<br />Così come per lo stesso motivo per il quale pur potendo usare la rete per leggere robe scritte a migliaia di chilometri dal nostro monitor 9 su 10 lo usano per diventare amici del vicino di casa che già gli era amico, la rete usata da chi arriva qui servirà non per partecipare ai blog nostri ma per continuare a leggersi i loro a casa.<br /><br />In sintesi:<br />Perché questi discorsi di scarsa volontà di integrazione si fanno sempre su burqa e neGri e mai sugli italiani all'estero che corrono alla prima pizza marechiaro che trovano o che si lamentano del fatto che all'estero certe partite della nazionale sono oscurate e per molto meno scendono pure in piazza a fare bordello perché va bene tutto ma non levateci il calcio ovunque andiamo pure se fuori ci sono piramidi e/o un mondo da scoprire, che, numericamente anche solo come esempi per questo discorso in parte giusto offrirebbero ben più occasioni?Broonohttp://ilmiomanifesto.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-26620950784652852962009-11-16T14:35:33.630+01:002009-11-16T14:35:33.630+01:00Ma sì, manca la parte in cui dico che comunque la ...Ma sì, manca la parte in cui dico che comunque la tv italiana fa schifo, e che un motivo ragionevole per cui gli immigrati non la guardano è lo schifo che fa; e che inoltre si tratta di uno schifo ormai razzista, nel senso che gli immigrati non sono quasi mai considerati nel target: ovviamente nessun immigrato possiede l'apparecchio auditel, e molti sponsor ancora non hanno capito che gli immigrati possono essere interessati ai loro prodotti. Sicché la nostra tv schifosa è molto più 'esclusiva' di quella in b/n di Bernabei, e ci sono cose, ad es, il sedere della Rodriguez a Sarabanda, che se uno ci pensa bene hanno la funzione inconsapevole di alienare anche quegli stranieri che un po' d'italiano vorrebbero capirlo ma che non sono ancora pronti per trovarsi due chiappe che fuoriescono dal teleschermo. <br /><br />Quindi il fatto che noi ancora non accettiamo gli stranieri, anche solo come consumatori dei nostri prodotti e spettatori della nostra tv, rende la nostra tv meno interessante a chi viene da fuori. Un motivo in più per lasciare accesa la parabola.<br /><br />Non l'ho scritto. Forse ho sbagliato a darlo per scontato. Forse semplicemente mi sono dimenticato e avevo altre cose da fare venerdì.Leonardo Thttps://www.blogger.com/profile/14064399444834481629noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-91891615339036374602009-11-16T13:49:52.551+01:002009-11-16T13:49:52.551+01:00...e la cosa piu' divertente (se cosi si può d......e la cosa piu' divertente (se cosi si può dire) è che gli extra comunitari che guardano la nostra stessa tv generalista (o che non hanno la parabola) voterebbero per Berlusconi e parlavano malissimo di Prodi ai tempi di Prodi, cosi come quel 80% della popolazione votante italiana che si informa solo tramite tv. L'altra sera ero con un mio amico marocchino a cena e lui parlava malissimo del GrandeFratello...però poi mi accorgevo che conosceva tutti i personaggi e tutti i vincitori delle passate edizioni ...e la cosa mi faceva tanto ridere..francanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-91199732742288334032009-11-16T01:55:59.508+01:002009-11-16T01:55:59.508+01:00Un'analisi molto interessante, la televisione ...Un'analisi molto interessante, la televisione è un eccellente mezzo di integrazione, perché crea riferimenti comuni e aiuta ad imparare la lingua del paese in cui ci si trova. Altro discorso è il terribile livello raggiunto dalla televisione nostrana.Mattianoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-63036011514352096952009-11-15T19:54:04.752+01:002009-11-15T19:54:04.752+01:00Le parabole come ostacolo all'integrazione cul...Le parabole come ostacolo all'integrazione culturale, Telemilano come veicolo per diffondere e quindi condividere la stessa cultura.<br /><br />Oggi un tale dice che il digitale terrestre serve al progresso culturale del paese.<br /><br />Te l'ho detto che sei berlusconiano dentro.<br /><br />Nella mia zona ormai siamo a un buon 50% di residenti stranieri.<br />Quando esci la percezione è che la percentuale tocchi anche il 90%.<br />Questo perché quando esci, nei bar, nelle strade come ai giardini, ci trovi solo gruppi di egiziani alla macelleria o madri con bimbi turchi che giocano con bimbi cinesi.<br /><br />Non che non ci siano italiani.<br />E' che son tutti chiusi in casa a guardare la tv che gli dice che se escono li derubano o violentano.<br /><br />Riga per riga quanto detto molto meglio da Daniele.Broonohttp://ilmiomanifesto.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-67291313149474918122009-11-15T16:59:42.508+01:002009-11-15T16:59:42.508+01:00Il burqa ha un corrispondente negli uomini afgani:...Il burqa ha un corrispondente negli uomini afgani: la barba. Ricordiamo sull'onda della "liberazione" USA il gran lavoro di barbieri ed i loro clienti in fila per normalizzarsi: barba=talebano era la semplice equazione del nuovo arrivato, come quella del vecchio era stata rasoio = occidentale. Ricorda tanto le giacche doubleface con i distintivi del PNF e del PCI delle vignette del dopoguerra, la rigida ortodossia del PCUS e persino un po' anche la carriera di Bondi.<br />Portare il burqa o la barba quindi ti può salvare la vita, anche se non ti piace, come la tessera di un certo partito o la fascia da lutto per la morte del boss.<br /><br />Non credo che l'ideologia occidentale abbia vinto nel mondo. Le idee, buone o cattive, una volta sconfitte vanno in latenza, coesistono con quelle vincenti dormicchiando in focolai, ma prima o poi riescono fuori, frizionano, scintillano e ti ritrovi persino La Russa ministro della difesa.<br /> <br />La particolarità di quest'epoca sembra se mai quella di non far scomparire proprio nulla: tutto si somma, si aggiunge e si mescola male. Tutto sembra destinato ad entrare in conflitto con il suo contrario, prima o poi, secondo tempi imprevedibili. <br /><br />L'immagine della ragazza di Caserta sul cartellone è orribile quanto le foto di famiglia di Berlusconi con tanto di capelli mossi al vento. Appartengono alla stessa subcultura fatta di pessima tv, di sfilate di moda e di rotocalchi da sala di barbiere. Davanti a questa disperata voglia di apparire, la cortina di cotone indaco del burqa che nasconde ogni cosa si erge spaventosa e incomprensibile come il nuovo muro di Berlino da demonizzare e da abbattere (ed anche l'incubo di tutti gli stilisti: l'autoaffermazione per mezzo della sottrazione).Robnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-12141999506330166592009-11-15T15:26:37.096+01:002009-11-15T15:26:37.096+01:00"Millionaire" e la dimensione India tra ..."Millionaire" e la dimensione India tra Moravia e Pasolini: http://www.camminandoscalzi.it/wordpress/the-millionaire-india-moravia-pasolini.htmlCamminando Scalzihttp://www.camminandoscalzi.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-84922925027015114952009-11-15T02:16:05.967+01:002009-11-15T02:16:05.967+01:00Ma questo post l'hai scritto tu o qualcuno ti ...Ma questo post l'hai scritto tu o qualcuno ti ha rubato la password del blog?isaroseisarosehttp://femminileplurale.wordpress.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-52342858702512355802009-11-14T23:51:21.185+01:002009-11-14T23:51:21.185+01:00L'immigrazione e l'integrazione sono probl...L'immigrazione e l'integrazione sono problemi complessi, pieni di sfaccettature e contraddizioni non riesco a vedere un'unica chiave di lettura. Negli Stati Uniti si sono create in passato comunità chiuse di immigrati come Chinatown o Little Italy anche senza le parabole, e comunque questo non ha impedito ad altri immigrati di diventare sindaci, registi, attori, broker di borsa, premi Nobel oltre che deliquenti. Pensare che i musulmani presenti in Italia rappresentino in modo significativo il mondo musulmano è come credere che gli italo-americani dall'esagerato ed ingenuo patriottismo, magari filo-fascisti e che parlano "broccolino" rappresentino gli italiani. Oggi Berlino e Londra sono città ampiamente multietniche e le statistiche dicono che aumenta sempre di più la percentuale delle persone che affermano di non appartenere ad alcun credo religioso, siamo ormai attorno al 40% eppure lì non mancano le parabole. Non credo che il burqa abbia un futuro, fino ad una trentina d'anni fa in certi paesi dell'entroterra meridionale le donne erano vestite e coperte di nero dalla testa ai piedi come le musulmane ed i fotografi americani venivano a fare servizi "folcloristici" per i propri lettori come adesso facciamo noi in Afganistan. Certo la televisione ha influito su questo fenomeno ma il modo di vestire e di pensare nei secoli sono cambiati anche quando non c'era la televisione.L. Rotundohttp://leo54.splinder.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-69176185974907574552009-11-14T17:47:53.934+01:002009-11-14T17:47:53.934+01:00"passeggiare in un mondo in cui nessuno sa ch..."passeggiare in un mondo in cui nessuno sa chi sei, completamente libera di sottrarti dal giudizio di chi non appartiene alla tua comunità... " Questa è internet, sputata!<br />NelloFAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-7611397348029292842009-11-14T13:29:07.258+01:002009-11-14T13:29:07.258+01:00Il burqa ci renderà libere. Potrebbe anche essere....Il burqa ci renderà libere. Potrebbe anche essere.baryniahttp://journaldeshit.splinder.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-13856688482298962702009-11-14T12:05:22.841+01:002009-11-14T12:05:22.841+01:00Vincenzo Cucinotta, condivido quasi tutto quello c...Vincenzo Cucinotta, condivido quasi tutto quello che hai scritto tranne una cosa: internet fa eccezione eccome; grazie a internet possiamo leggere leonardo e discutere di ciò che dice in maniera pubblica. Oltreché, se abbiamo idee interessanti o pensiamo di averle, aprire un nostro canale di informazione, intrattenimento o ciò che vogliamo. Scusa se è poco (prova a farlo in tv...). <br /><br />Se anche su internet la fanno ancora da padroni materiali e agenti informativi simili o dipendenti da quelli massificanti (siti di giornali, siti di televisioni, grandi portali informativi) è solo perchè internet non si è ancora diffuso abbastanza. Almeno in italia. E infatti il blocco politico berlusconiano fa di tutto per limitarne la diffusione. "Ma non può fermare il vento, può solo fargli perdere tempo."<br /><br />GuidoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-5846325567495870782009-11-14T09:52:43.042+01:002009-11-14T09:52:43.042+01:00Se andassi in uno sperduto paese dell'Atlas, d...Se andassi in uno sperduto paese dell'Atlas, dove non hanno energie elettrica e acqua corrente, ti chiederesti come diavolo facciano a funzionare le parabole che tutte le case hanno. E' davvero incredibile, ma ce ne sono dappertutto. Con quele parabole ci guardano si la tv marocchina, ma anche quella francese, spagnola. E' forse anche grazie a quelle parabole che la gente si costruisce l'immagine dell'Occidente che li spinge ad emigrare. <br />Resta il fatto che per la comunità araba avere la parabola è "normale" anche se l'uso che ne fanno qui in italia è diverso da quello che ne facevano in marocco. Poi, sfido io che preferiscano guardarsi la tv marocchina (anche se secondo me continuano a vedere anche quella francese), ma hai provato a fare un pomeriggio davanti alla tv italiana?? Se fossi stato un bambino arabo e avessi acceso la tv ieri pomeriggio qualche domanda sulla bontà dell'integrazione me la sarei fatta: ci trovi sempre Borghezio, la Santanché, una segretaria provinciale della Lega molto strabica e poco intelligente, Belpietro, Feltri che parlano, davanti ad una D'urso o ad uno Sposini compiaciuti di come sia impossibile l'integrazione...<br />Per quanto riguarda il burqa, infine, sarebbe interessante capire chi lo indossa. In marocco di donne col burqa non ce ne sono, credo sia anche vietato. In turchia, idem (o meglio ogni tanto se ne vede qualcuna ma se chiedi spiegazioni ti dicono che sono turiste di paesi arabi in pellegrinaggio)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/15351459838580753898noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-59542509317545001242009-11-14T07:58:07.084+01:002009-11-14T07:58:07.084+01:00Dunque, la TV ha cambiato radicalmente modo d'...Dunque, la TV ha cambiato radicalmente modo d'essere negli anni ottanta? Ha smesso di condizionarci, come faceva prima, per diventare lo specchio della società? <br />Mi sembra proprio di no, mi pare anzi una tesi del tutto infondata. Qualcosa è successo negli anni 80, ed è la definitiva consacrazione delle TV private a TV nazionali generaliste. Il primo aspetto è stato un aumento notevolissimo dell'offerta: non più ristretta a una fascia oraria limitata, ma si è via via espansa all'intero arco delle 24 ore. Il secondo è stato che la Tv di stato si è trovata a dovere sostenere una concorrenza spietata. <br />Un primo effetto è rappresentato dal fatto che la TV ha smesso di essere didascalica, perchè si doveva confrontare col problema di essere prima di tutto appetibile, gradita agli utenti. Come si fa a rendersi gradita agli utenti? Leonardo dice diventando lo specchio di ciò che siamo. Ma noi cosa siamo? L'uomo è un essere complesso, che viene fortemente influenzato dalla società attorno a sè. Esiste solo un modo di essere certi di essere graditi: rifarsi ai nostri aspetti più istintuali, quelli ci sono, indipendentemente dalla cultura in cui si vive. La TV italiana però non ha inventato niente, si è solo americanizzata, nel senso banale che le reti FININVEST, presto imitate dalla RAI, hanno cominciato a trasmettere a tutta forza fiction prodotte in america: tra l'altro, era la cosa meno costosa da mandare in onda!<br />Un secondo effetto è che questa aumentata offerta si è tradotta in più ore di TV (molte di più, direi) mediamente viste dai telespettatori. <br />Dico quindi, che mai come a partire dagli anni ottanta e fino ai nostri giorni, il potere di condizionamento della TV è stato così forte. La TV non è specchio di nulla: ha smesso di fare la maestrina, come faceva prima, ed ha cominciato a fare la troietta: si capisce che la troietta la sentiamo più vicina a noi, almeno ai nostri genitali di certo...<br />Da questo, ad essere specchio, ce ne passa: è tale l'influenza della cultura sull'uomo, che nessuna immagine può considerarsi esauriente. Ogni presunta immagine speculare è viceversa sempre anch'essa un'ulteriore costruzione culturale. <br />Tutte le conclusioni tratte dal post sono quindi errate: le religioni, come la TV, sono tutte massificanti, omologanti. Questo dispiegamento di molteplici messaggi nella nostra mente diventa un tuttuno, ed anche internet in questo non fa eccezione. <br />Credo piuttosto che in Leonardo ci sia una sopravvalutazione delle differenze nella nostra società. Fortunatamente, non la pensiamo tutti allo stesso modo, e questo lo trovo un fatto prezioso da preservare: al contrario, credo che siamo già troppo simili. Perfino il mondo islamico, so di dire una cosa difficilmente accettabile da tanti, si agita tanto perchè vede la propria fine: l'ideologia occidentale ha già vinto nel mondo, non c'è da meravigliarsi se i destinati alla sconfitta compiono gesti disperati sperando ancora di prevalere. <br />Lasciando adesso da parte quest'aspetto estremo della mia tesi che, mi rendo conto, non ha abbastanza evidenze per essere affermata, secondo me non c'è dubbio che le società di una volta, del periodo che chiamerò della comunicazione impedita, erano paradossalemnte molto più diverse al loro interno di quanto lo sia la società contemporanea. Ma questo richiederebbe un'argomentazione troppo lunga nel presente contesto.Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-31201300777779000542009-11-14T00:05:08.316+01:002009-11-14T00:05:08.316+01:00Spero che ti sbagli, ma temo tu abbia ragione.
Per...Spero che ti sbagli, ma temo tu abbia ragione.<br />Però strumenti e spazi per "rinverdire e mescolare" relazioni umane possono ancora essere messi in gioco. Confido nella intelligenza e nella fantasia umana.Simonhttps://www.blogger.com/profile/01902319504142364668noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-26378488606102903922009-11-14T00:03:53.613+01:002009-11-14T00:03:53.613+01:00sono qui che mi genufletto. non credo che la parab...sono qui che mi genufletto. non credo che la parabola sia una causa ma un sintomo importante (un po' come la febbre per la suina, dietro ci sta un virus) ma finalmente qualcuno mi ha spiegato perché non sopporto facebook. no, sul serio, che bravo che sei, quella cosa delle generazioni è verissima e inquietante. .valentina.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-48485119124678012342009-11-13T22:40:57.062+01:002009-11-13T22:40:57.062+01:00e dunque secondo te non ci sarebbe il dialogo tra ...e dunque secondo te non ci sarebbe il dialogo tra generazioni e bilanciamento dell'individualismo senza strumenti di massificazione? religioni (cattolica e musulmana) prima e televisioni poi? <br />io penso che sia proprio il contrario: la massificazione forma un tutt'uno simbiotico con l'individualismo. e la televisione non è affatto alternativa e diversa dalla religione. possono continuare a convivere perfettamente, le loro funzioni principali sono le medesime.<br /><br />internet è diverso, il mondo a cui accenna è diverso; questo oggi può creare contrasti ma quando avrà preso piede a livello globale il mondo cambierà e in meglio.<br />mi stupisco così tanto di quello che scrivi che mi chiedo seriamente se il tuo non è forse un post ironico..<br /><br />guidoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-52048577047574776392009-11-13T22:29:24.390+01:002009-11-13T22:29:24.390+01:00"già il dialogo tra generazioni è diventato m..."già il dialogo tra generazioni è diventato molto difficile: tra qualche anno sarà semplicemente inutile"<br />Lo scenario allucinante che prefiguri mi dà i brividi e mi fa pauradaninoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-20530518396968403862009-11-13T21:20:52.837+01:002009-11-13T21:20:52.837+01:00Ma che la megadiciottennne sia illibata cosa te lo...Ma che la megadiciottennne sia illibata cosa te lo fa supporre?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-14821051597579321222009-11-13T20:03:19.431+01:002009-11-13T20:03:19.431+01:00Manca un accentoManca un accentoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-9007357395365574642009-11-13T19:56:37.827+01:002009-11-13T19:56:37.827+01:00la storia delle elezioni afghane è un po' dive...la storia delle elezioni afghane è un po' diversa. Le elezioni erano state indette a doppio turno. Karzai aveva sicuramente più voti di Abdullah, ma non aveva la maggioranza assoluta se non per mezzo di brogli: ecco perché alla fine hanno detto che ci sarebbe voluta una nuova elezione..mau.https://www.blogger.com/profile/09641196427325175260noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-22832346809806980742009-11-13T19:09:41.438+01:002009-11-13T19:09:41.438+01:00Ma l'integrazione è un fenomeno già in atto, e...Ma l'integrazione è un fenomeno già in atto, ed avviene a velocità tumultuosa. A Berlino vedevo la tipica famiglia musulmana in giro per compere con la mamma grassa e bassa coperta di nero dalla testa ai piedi, la figlia ventenne elegante e distinta con il velo sulla testa e le buste di Prada in mano e la figlia sedicenne sottile, senza velo con il pantalone a vita bassa e l'ombelico d'ordinanza in bella vista.L. Rotundohttp://leo54.splinder.com/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-26605134579429662772009-11-13T18:55:36.838+01:002009-11-13T18:55:36.838+01:00Oddio Leonardo,
alla televisione come "piazz...Oddio Leonardo,<br /><br />alla televisione come "piazza" non avevo mai pensato. Pensavo fosse, anzi, lo strumento di separazione per eccellenza: nell'identità, s'intende.<br />Internet sarebbe l'esatto contrario: fa rete, mette in crisi le identità; oppure fa "gruppo" e in questo senso è il terreno di scontro fra gruppi. Beninteso: nello scontro c'è confronto, un barlume di umanità. <br /><br />E' l'isolamento-identitario a preoccuparmi, per cui il problema rimane quello del medium: la "personalizzazione", in tal senso, è in effetti la radicalizzazione della sua modalità comunicativa. Coloro che hanno la parabola sfuggono tendenzialmente alla totalizzazione dell'immaginario operata dalla tv (cioè all'educazione com'è di fatto esercitata al giorno d'oggi dall'alto...). <br /><br />Se dobbiamo giocarci l'integrazione su queste basi, ritengo che la partita sia persa in partenza, nel senso che una vera e propria "integrazione" non può essere operata, da QUESTA televisione: lo dimostra l'Italia, sempre meno solidale, sempre più identitaria "contro altri". <br /><br />Per quanto io sia d'accordo sugli effetti dell'isolamento, tendo a pensare che quest'ultimo sia un sintomo: non ci si isola a casa, nell'isola distaccata dell'eventuale nazione d'origine, se il posto dove si arriva ci accoglie. In altri termini: non ritengo che la televisione sia l'habitat naturale dell'uomo; se lo diventa, gli è che qualcosa lo spinge dentro. <br /><br />Un po' come nella pubblicità di sky, in effetti: il mondo esterno è freddo; coloro che disturbano il rito della visione vanno allontanati; dentro casa c'è un calore coccoloso; il vecchio televisore va in discarica.Leonardo R. A.noreply@blogger.com