tag:blogger.com,1999:blog-1946314.post7477340870055203422..comments2024-03-28T20:19:37.632+01:00Comments on Leonardo: Chi verifica le verifiche?Unknownnoreply@blogger.comBlogger49125tag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-65744336064358911722011-06-07T19:39:47.870+02:002011-06-07T19:39:47.870+02:00Ma Carlo, io non mi sono opposto a una valutazione...Ma Carlo, io non mi sono opposto a una valutazione che nessuno per ora non mi sta nemmeno facendo. Quanto ai test, li ho sempre usati e li trovo utili. <br /><br />Gli ispettori a campione ci sono già, quello che suggerisce di fare l'esperto Boeri lo facciamo già.<br /><br />Questo "strumento di valutazione" lo usiamo già da tre anni e ancora non si è capito come ci dovrebbe valutare. Non lo dicono gli esperti, non lo spiega il ministero.Leonardo Thttps://www.blogger.com/profile/14064399444834481629noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-91628622064787602202011-06-07T19:16:54.368+02:002011-06-07T19:16:54.368+02:00sì per esempio ha proprio risposto alla tua obiezi...sì per esempio ha proprio risposto alla tua obiezione sugli ispettori (abbastanza sconclusionata, scusami) dicendo che ovviamente si tratterebbe di ispezioni a campione.<br /><br />tutti dite che volete essere valutati, ma quando poi qualcuno tira fuori uno strumento di valutazione vi opponete adducendo il solito benaltrismo.<br /><br />io credo che in italia vi sia ancora un retaggio pseudoculturale contrario alle valutazioni, ai test, alle semplificazioni in generale. a pratiche che in ogni altro paese sono accettate e consolidate da decenni.Carlo Mnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-76354644851360126632011-06-07T18:26:10.437+02:002011-06-07T18:26:10.437+02:00Mah, avrà risposto a qualcuno, ma a quelle che mi ...Mah, avrà risposto a qualcuno, ma a quelle che mi pongo in questo pezzo no. Non che io creda che l'abbia letto.<br /><br />Io voglio essere valutato, ma sulla base di criteri chiari e condivisi. E' da tre anni che minacciano di farlo (ma non ne sono capaci), mi allungano un questionario fatto male, e se critico mi dicono che "è perfettibile". Non è ora di entrare nel merito? Boeri ci è entrato?<br /><br />Io qui sopra mi chiedevo dove pensa di trovarli Boeri gli ispettori da mandare in tutte le scuole della Repubblica. Ha risposto?<br /><br />Ha mostrato i dati che gli consentono di affermare che il teaching to the test non è efficace?Leonardo Thttps://www.blogger.com/profile/14064399444834481629noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-72775851453186530732011-06-07T13:45:02.274+02:002011-06-07T13:45:02.274+02:00mi pare che boeri abbia risposto in maniera convin...mi pare che boeri abbia risposto in maniera convincente a tutte le pretestuose obiezioni che gli sono state fatte.<br /><br />la verità è che tutti parlano di merito, ma nessuno vuole essere valutato.Carlo Mnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-24388670268065573492011-05-30T17:36:38.479+02:002011-05-30T17:36:38.479+02:00La risposta di Boeri (ma risponde?): http://www.re...La risposta di Boeri (ma risponde?): http://www.repubblica.it/scuola/2011/05/30/news/articolo_boeri-16889963/Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-90439860884493420632011-05-27T13:12:28.951+02:002011-05-27T13:12:28.951+02:00@FR: forse è vero, ho la psicosi dell'Invalsi ...@FR: forse è vero, ho la psicosi dell'Invalsi (test che fra l'altro per ora non mi ha riguardato direttamente), è che non posso fare a meno di pensare che dietro ci sia qualcosa, ma voglio anche sperare di sbagliarmi!Debnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-75856209621220252562011-05-27T12:50:05.185+02:002011-05-27T12:50:05.185+02:00Luigi, non e' che la bocciatura puo' esser...Luigi, non e' che la bocciatura puo' essere vissuta come una sconfitta, e' che la bocciatura viene INEVITABILMENTE vissuta come un'umiliazione (specialmente poi nella nostra scuola simil-ottocentesca). Puoi ridefinirla come vuoi, ma questo non cambiera', ed e' necessario tenerne conto.<br /><br />Bisogna anche definire bene cosa vuol dire "ragazzi lenti". Dal punto di vista cognitivo/neurologico, praticamente tutti gli studenti hanno l'intelligenza necessaria per andare a scuola. Non devi essere un genio, basta un'intelligenza media. Il contesto, la didattica, i mezzi possono invece influire moltissimo, e dipendono molto da noi, per cui rivalersi sui ragazzi bocciandoli significa semplicemente fregarsene: a scuola ti annoiavi, non capivi, avevi difficolta'? Fatti un altro anno tale e quale...facile prevedere con quali risultati. Infatti i bocciati sono di fatto i poveri, ancor oggi come ai tempi di Don Milani.<br /><br />Certo, nascondere tutto sotto un 6 per poi fregarsene e' anche questo disonesto. E' anche per questo che l'Invalsi serve: per evitare di nascondersi i problemi.<br /><br />In questo ti do' pienamente ragione: non si tratta di abbassare l'asticella dei nostri voti, ma di alzare quelli dei loro risultati. Vedere i loro progressi e valutarli di conseguenza, peraltro, non significa nascondersi quale sia il loro livello assoluto (e l'Invalsi serve proprio a questo).<br /><br />Io credo che una scuola rigida, povera e malgestita come la nostra (e gia' prima della Gelmini) non sia in grado di alzarli questi livleli. E quindi non abbia l'autorita' di dire: tu non vali. E'come un allenatore che esclude giocatori dopo NON averli allenati.<br />Anche pero' in una scuola che funziona, ad uno studente che va male bisognerebbe farlo semplicemente uscire con voti bassi, che certificano la scarsa qualita' delle sue conoscenze, piuttosto che tenerlo indefinitamente e inutilmente dentro la scuola (in Inghilterra fanno cosi'). E prima di arrivare a questo bisognerebbe fare i salti mortali per impedirlo. Servirebbe pero' una dose di creativita', impegno, elasticita' e risorse che in Italia nessuno vuole investire.<br /><br />@Deb<br />Hai detto meglio di me, e in breve, quel che tendenzialmente penso dei voti, pero' proprio non riesco a seguirti su quest'ossessione Invalsi. Non so come ripeterlo: NESSUNO TI DICE che sei una cattiva insegnante se ai test Invalsi i tuoi studenti vanno male: tu sei un fattore, ma ce ne sono tantissimi altri. E l'Invalsi lo sa.<br /><br />E come se un medico avesse paura di prendere la temperatura ad un paziente perche' teme che qualcuno gli rinfacci che il paziente ha la febbre.<br /><br />Se potessimo convincerci di questo, faremmo un gran passo avanti.<br /><br />FRAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-67714029519425109772011-05-27T11:50:34.140+02:002011-05-27T11:50:34.140+02:00Forse non sono stata chiara nel fare il discorso d...Forse non sono stata chiara nel fare il discorso del passaggio dal 3 al 5. Non volevo dire che riuscendo ad ottenere questo ho risolto tutti i problemi e posso mandare avanti tranquilla e serena un ragazzo che non ha i prerequisiti minimi per fequentare la classe seguente; ho due possibilità: mettere 5 fare in modo che d'estate non si limiti a riposarsi, e vedere a settembre se qualcosa è migliorata ulteriormente (cosa che spesso accade), o decidere di dargli fiducia con un 6 parlando con lui e la famiglia facendo loro capire che quel 6 non vuol dire che è tutto a posto.<br />Il mio discorso era legato alla valutazione quantitativa: se in una classe ho molti alunni con livelli di partenza bassi e li porto comunque a migliorarli senza purtuttavia raggiungere la sufficienza, sono una cattiva insegnante secondo un test come quelli Invalsi.<br />E' questo che contesto. E per questo ero arrivata all'assurdo di dire che vorrei essere valutata da qualcuno che sta in classe con me (a chi mi ha fatto notare che è impossibile: grazie, lo so).Debnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-79847354240524152942011-05-27T11:36:56.456+02:002011-05-27T11:36:56.456+02:00Non voglio monopolizzare la discussione ma credo c...Non voglio monopolizzare la discussione ma credo che tu abbia letto nei miei commenti delle sfumature che proprio non c'erano, forse proiettando comportamenti che hai visto in altri tuoi colleghi. <br />Non ho mai parlato di classi che vengono fatte ritardare da chi è più lento. Ho parlato di ragazzi più lenti a cui è impossibile recuperare delle conoscenze/competenze macanti perchè nessuno li può seguire e perchè il gap che hanno tra le proprie competenze e quelle necessarie per seguire i programmi dell'anno a cui si trovano è troppo ampio. Accanto a studenti che assorbivano tutto come spugne e con piacere, ho visto ragazzini/e arrivare in terza media praticamente analfabeti, incapaci o quasi di comprendere il testo di un problema o una poesia: e questo da entrambi i lati del confine. Com'era la giornata di questi giovani esseri umani? Quattro o cinque ore seduti in un posto costrittivo ad ascoltare adulti che parlano di cose incomprensibili e fanno disegni alla lavagna di cui non si sa il senso; poi il pomeriggio a rimandare di fare i compiti il più possibile, fino a copiarli dal compagno di banco, e la mattina dopo ricominciare da capo. Imparare a memoria malamente qualche modo magico di maneggiare dei simboli che dovrebbe essere "matematica", oppure tentare senza riuscirci di capire cosa voleva dire un certo autore per poterlo spiegare malamente il giorno dopo con frasi senza capo nè coda. Per mia esperienza, situazioni del genere si formano anche perchè c'è la tendenza a mandare avanti tutti a qualunque costo sulla base di quello che io considero un malinteso spirito umanitaristico. <br />Non ho mai parlato di classi che avanzano compatte come un plotone di moschettieri, figuriamoci! È chiaro che esiste il sei ed esiste il dieci. Ma a mio parere chi è sotto il sei si ferma, e sono convinto che sia per il suo bene. O se vuoi questa è la definizione che dò di sei: è il livello di competenze che ti permetterà di seguire anche il programma dell'anno prossimo.<br />La bocciatura può essere vissuta come una sconfitta? Può anche essere, ma ritengo corretto che i ragazzi vengano abituati all'idea che le sconfitte esistono, possono capitare, che un sì è un sì e un no è un no. Nessuno preparerebbe un atleta per la maratona accontentandosi di un suo miglioramento da un chilometro a dieci: o ne corri quaranta, o alla maratona non ci vai: perchè un principio del genere, che tutti (compresi i ragazzi!) accettano come pacifico per una manifestazione sportiva, non dovrebbe valere anche per l'istruzione? (ho scelto la maratona perchè tra tutti gli sport è quello in cui l'aspetto competitivo è meno importante). Ora basta però, non credo che dirò altro, buona giornata a tutt*luiginoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-22025987933875139962011-05-27T09:01:19.233+02:002011-05-27T09:01:19.233+02:00Perche' dovresti sapere che se hai recuperato ...Perche' dovresti sapere che se hai recuperato un ragazzino praticamente analfabeta e l'hai portato alla soglia della sufficienza (che' tale e' il 5, per il 6 uno sforzo in piu'), vuol dire che in classe hai fatto un lavoro superbo, in termini di ambiente di classe, di inclusione, di dialettica, di impegno, di onesta' intellettuale.<br /><br />In un contesto del genere, chi va bene continua ad andare bene e probabilmente migliora (visto che uno che sa portare un ragazzino da 3 a 5 sa anche portarne altri da 7 a 8), quindi non vedo chissa' che disastri.<br /><br />Nessuna classe e' perfettamente omogenea, ma non per questo il lavoro va a remengo. Anche perche' l'apprendimento non e' fatto lineare, ma e' fatto di balzi in avanti, scarti laterali e talvolta anche passi indietro, quindi l'immagine di una classe che avanza come un plotone di moschettieri, attardata da chi e' un po' piu' lento, non e' realistica.<br /><br />Se stiamo poi parlando di 3 passati a 5, tu stai dicendo che il lavoro (intenso, assai intenso) per recuperare insufficienze gravi deve essere ignorato, cavandotela con l'idea che una bocciatura non deve avere risvolti emotivi. Che e' come dire ad un ragazzino che deve mettere la mano nell'acqua bollente, ma non considerarla un'ustione.<br /><br />Se un ragazzino con forti difficolta' che si e' fatto un mazzo cosi' per recuperare, ed e' vicino al traguardo (era questo il caso che consideravamo) tu lo bocci, l'anno dopo ti prende due e non lo riprendi piu'.<br /><br />Io approvo in toto il lavoro invalsi, ma questo non risolve tutti i nostri problemi. Bisogna metter insieme la valutazione oggettiva e la necessita' di dare ai nostri studenti il tempo di crescere. Sintesi ce ne sono, ma ora e' lungo dirne.<br /><br />FRAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-20260077943146297462011-05-26T21:03:48.246+02:002011-05-26T21:03:48.246+02:00Se porto un bambino che non sa leggere a distingue...Se porto un bambino che non sa leggere a distinguere almeno le lettere, questo è sicuramente un miglioramento enorme, ma il livello resta insufficiente. Se lo promuovo, passerà ad un livello in cui il dislivello con gli altri diventerà ancora più incolmabile, anche se adesso sa leggere le lettere. Anche perchè la realtà delle classi sappiamo tutti com'è: nessun insegnante in quinta seguirà un programma differenziato per un bambino che è rimasto indietro negli anni precedenti, a meno che il bambino non abbia una "delibera" (in slovenia si chiama così la certificazione di difficoltà particolari, in italia non so.) Mi spieghi perchè questo discorso ti sembra così insensato da dire che ho poca esperienza di scuola?luiginoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-7649893868621503032011-05-26T19:36:20.869+02:002011-05-26T19:36:20.869+02:00Io credo che Luigi, in tutta onestà, non abbia mol...Io credo che Luigi, in tutta onestà, non abbia molta esperienza di scuola.<br /><br />Se portassimo i nostri 3 a 5 (intendo in termini di miglioramenti reali), la scuola non sarebbe allo sfascio, ma sarebbe il motore sociale che allo stato non mi pare che sia.<br /><br />E nessuna valutazione intende contraddire questo ovvio dato di fatto, per cui non concordo con il sospettoso pessimismo di Deb. <br /><br />Il giorno che la Gelmini o chi per lei vorrà equiparare i risultati dei ragazzi con il livello dei prof protesteremo come s'è protestato per la sperimentazione delle "retribuzioni meritocratiche" (io ero favorevole, ma vabbè).<br /><br />L'Invalsi può fornire il quadro di riferimento scientifico necessario per rendere evidente e visibile i progressi dei nostri studenti (che siano merito nostro o no).<br /><br />E devo ancora dissentire da Deb: non è vero che siamo valutati. Se un prof non ha voglia di far nulla, che si fa? Niente.<br /><br />Infine: quando si parla di valutazione, i prof trovano sempre scuse.<br /><br />Potrebbe essere che molti si sono accorti delle conseguenze più dirette della valutazione dei prof: la fine della loro inamovibilità.<br /><br />Che una scuola possa valutare i suoi prof, infatti, ha senso soltanto se poi i prof se li può scegliere, al fine di migliorare la propria offerta didattica. Se i prof continuano a girare per le scuole come pacchi in maniera di fatto casuale ai fini della didattica, possiamo risparmiarci di valutarli.<br />Ma questa apertura, che è un mio sogno, è vista come il fumo negli occhi.<br /><br />Ah, infine: non è vero che il prestigio sociale dei professori è logorato. E' un luogo comune: sentirete tantissima gente dire "ah, i prof, come sono maltrattati" e pochissimi che li maltrattano (a parte il ministero, che è sadico).<br /><br />FRAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-48235226529209260352011-05-26T11:05:00.784+02:002011-05-26T11:05:00.784+02:00A mio parere, se da una parte è chiaro che portare...A mio parere, se da una parte è chiaro che portare un alunno dal tre al cinque è un successo personale importantissimo, dall'altra è chiaro che questo criterio (ossia il miglioramento soggettivo ad iniziare da una data situazione di partenza, contrapposto alla richiesta di raggiungimento di determinati standard) applicato su larga scala non può che portare a disastri. Con "disastri" intendo la situazione attuale in cui il livello dell'insegnamento si abbassa costantemente, i professori devono costantemente umiliarsi di fronte ai propri alunni per far loro stiracchiare una sufficienza con domande facilissime, ed alla fine anche i più motivati e volonterosi si adagiano perchè tanto non fa nessuna differenza impegnarsi costantemente durante l'anno o preparare un'interrogazioncina da nulla negli ultimi dieci giorni di scuola. Risultato: alla fine dell'anno tutti i cinque diventano sei grazie a consigli di classe compiacenti e umanamente comprensivi, e arrivano in terza media ragazzi virtualmente analfabeti che avrebbero dovuto ripetere molti anni prima per il loro stesso bene. Non dico che questo sia quello che fa Deb, dico che questo è quello che succede costantemente nelle scuole.<br />La scuola deve essere dura, il lavoro dell'insegnante prestigioso socialmente, l'alunno che non raggiunge gli standard minimi deve ripetere l'anno (tranne ovvi problemi di disabilità e affini) e l'insegnante non deve avere problemi a questo proposito nelle sue valutazioni (ed è qui che entra in ballo il prestigio sociale). La bocciatura non è un dramma nè un insulto personale, ma semplicemente l'attestazione che l'alunno non ha raggiunto i livelli richiesti. <br />Come nota, aggiungo che gli alunni amano e rispettano i professori duri che richiedono molto, e deridono e disprezzano i professori con cui raggiungere la sufficienza è impresa facile dell'ultimo momento...<br />Infine, il raggiungimento degli standard minimi è l'unico criterio oggettivo attraverso cui possono essere effettuate delle valutazioni. (sono di estrema sinistra, ma sono anche un matematico e forse ho preso un poca di durezza e rigore/rigidità dalla mia materia...)luiginoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-52852157900597731272011-05-26T09:40:36.077+02:002011-05-26T09:40:36.077+02:00Insomma, sembra che qualcosa di vagamente analogo ...Insomma, sembra che qualcosa di vagamente analogo all'esperienza slovena di Luigi sia la summa di tutti i mali. <br /><br />Come immaginavo, alla fine nessun metodo di valutazione è mai accettabile e quelli che sarebbero accettabili sono di fatto irrealizzabili (se non ci sono risorse per la scuola figurarsi se è possibile assicurare la presenza fissa di un valutatore durante le lezioni, tralasciando che anche questo potrebbe essere un modo criticabile). <br /><br />Il problema è che c'è chi lavora bene, con impegno e competenza, e per questo fatto vuole difendere tutta la categoria, cosa profondamente sbagliata e che va contro i suoi stessi interessi.anonimohttps://www.blogger.com/profile/17108899069129124899noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-68532342033037147252011-05-25T18:12:31.074+02:002011-05-25T18:12:31.074+02:00sono molto d'accordo con te, leo, davvero mol...sono molto d'accordo con te, leo, davvero molto.laura catastininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-68300259624517409362011-05-25T16:25:40.330+02:002011-05-25T16:25:40.330+02:00Il livello minimo dovrebbe corrispondere a bocciat...Il livello minimo dovrebbe corrispondere a bocciatura/promozione (perlomeno in un sistema didattico con programmi rigidi – che per inciso sono una discreta sventura) e non avere gran bisogno di test quantitativi con un range valutativo esteso.<br /><br />Una valutazione oggettiva del livello di conoscenza/abilità conseguito dovrebbe, piuttosto che instaurare un sistema competitivo, (e tanto più nella scuola pubblica) servire ad incrementare le risorse negli estremi: per portare almeno ai livelli minimi chi li sta mancando e per, al contempo, promuovere e valorizzare le eccellenze; in considerazione dei palesi ritorni positivi che queste due linee d'azione possono produrre per la collettività.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-15503859201173709812011-05-25T16:19:08.835+02:002011-05-25T16:19:08.835+02:00Un'altra cosa. Non sostengo, né nel post prece...Un'altra cosa. Non sostengo, né nel post precedente, né in generale, che il lavoro dell'insegnante non debba essere valutato, questo sia chiaro. Ma il modo di valutarlo non è un test avulso da tutto. Per valutare davvero il mio lavoro dovrebbe esserci una persona super partes che sta in classe con me e vede quello che faccio, come, quando, quanto, e capisca perché. E possibilmente capisca anche che portare un alunno dal 3 al 5 è per me un gran successo, anche se a livello di numeri e valutazioni quantitative può non sembrarlo!Debnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-48338983894421278912011-05-25T15:24:27.129+02:002011-05-25T15:24:27.129+02:00@ Deb: Condivido in pieno. Fare gli insegnanti è u...@ Deb: Condivido in pieno. Fare gli insegnanti è uno dei mestieri più psicologicamente provanti che io riesca ad immaginare! Si è sempre sotto osservazione e quasi sempre sotto tiro.<br /><br />@ Anonimo: "un test valutativo deve, necessariamente, essere costruito in maniera tale che una quota degli esaminati non riesca a completarlo(...)" Non sono d'accordo. Questo avviene solo se si inserisce un elemento di competizione nel test (il che significa "premiare le scuole migliori", e mette in atto la discriminazione Trento centro storico-Scampia). Ma se invece il criterio è: stabiliamo dei livelli di alfabetizzazione minima che TUTTI devono raggiungere, allora vedi bene che la situazione è ben diversa. Non è affatto sbagliato pensare che anche in una scuola disastrata di un quartiere popolare disastrato TUTTI gli alunni debbano essere in grado di soddisfare determinati standard minimi: se così non fosse sarebbe una ben misera scuola pubblica...il criterio di competizione è deleterio e crea intere zone grigie di insegnanti frustrati che lavorano di malavoglia, il criterio del minimo vitale per tutti è un criterio sano invece. <br /><br />p.s.: in slo ho lavorato anche in una scuola-bronx e so bene di cosa parlo...luiginoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-15350877363368955552011-05-25T14:46:10.418+02:002011-05-25T14:46:10.418+02:00Nessuno giudica gli insegnanti? Ma scherziamo? Pen...Nessuno giudica gli insegnanti? Ma scherziamo? Penso che sia la categoria di lavoratori più sottoposta a giudizi che ci possa essere... Da parte degli alunni, dei genitori, dei colleghi, del DS, dell'opinione pubblica intera. Il guaio è che molti di questi giudizi, sia positivi che negativi, vengono dati a prescindere e senza conoscere il modo in cui lavoriamo, quello che veramente otteniamo da alcuni ragazzi non solo sotto il profilo della preparazione ma anche a livello umano e sociale. <br />E' vero che alcuni insegnanti fanno poco, è vero però che molti fanno tanto, tanto di più di quello che si crede e senza il minimo riconoscimento né economico né di altro genere. Specificando che le cose in più che si fanno (progetti, organizzazione di conferenze ed eventi, spettacoli teatrali, etc.) non vengono fatte per sentirsi dire "bravi" ma perché vogliamo ampliare la mente dei nostri alunni e sviluppare le loro capacità di ragionare e agire nel mondo, non sarebbe male una volta tanto smettere di sparare sulla Croce Rossa perché tanto è di moda ed è facile.<br />Sono veramente stanca di leggere i soliti luoghi comuni sull'insegnante nullafacente che utilizza la libertà di insegnamento per fare i fatti propri o, peggio, trasmettere ideologie.<br />Come insegnante convinta di dare il massimo al mio lavoro e ai miei alunni sono davvero amareggiata.Debnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-75149558285692883842011-05-25T12:47:45.217+02:002011-05-25T12:47:45.217+02:00Qualcuno lo ha già accennato, ma vale la pena di s...Qualcuno lo ha già accennato, ma vale la pena di sottolinearlo: un test valutativo deve, necessariamente, essere costruito in maniera tale che una quota degli esaminati non riesca a completarlo, altrimenti darebbe risultati compressi nella sezione superiore e, di fatto, vedrebbe come uguali elementi che, invece, dovrebbe discernere.<br /><br />Le domande saranno quindi distribuite tra i vari gradi di difficoltà in ragione del livello di granularità (precisione) che si desidera ottenere per ognuno di essi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-73032642305381211762011-05-25T12:23:27.518+02:002011-05-25T12:23:27.518+02:00Luigi Pulci
(UNO)Condivido le critiche di Leonardo...Luigi Pulci<br />(UNO)Condivido le critiche di Leonardo.<br />Le argomentazioni di Boeri e dei sostenitori delle prove Invalsi partono dal presupposto che quest'ultime possano essere il randello atto a punire gli insegnanti fannulloni e a premiare i meritevoli. Ciò è falso: nel primo intervento Enrico fa degli esempi che chiariscono come le scuole hanno retroterra culturali e sociali molto diversi fra di loro:è' come se si corressero i 100 metri, ma con qualcuno che parte con trenta o quaranta metri di vantaggio!Quindi i risultati non possono dare vita a nessun automatismo valutativo del singolo prof!!! A meno che non si voglia fare un'operazione simile a quella fatta con magistrati e giornalisti: manganellare a prescindere per tenere a bada una categoria in cui c'è anche chi è in grado di smontare criticamente lo stupidario televisivo da regime.Iacopohttps://www.blogger.com/profile/14762414439571867263noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-14676532236016436562011-05-25T12:02:50.374+02:002011-05-25T12:02:50.374+02:00@Cinzia
Se la didattica si deve valutare (ma si pu...@Cinzia<br />Se la didattica si deve valutare (ma si può benissimo dire che le cose vanno bene così e amen), un po' mi spiace dirlo, non si può prescindere dal "prodotto", o meglio, dal risultato che un allievo ha raggiunto in termini di conoscenze acquisite e capacità.<br />È evidente che se si vuole misurare questo si deve introdurre uno standard, che come tutti gli standard contiene arbitrarietà, è perfettibile ed in certe parti opinabile. <br />Non sovraccarichiamo però, come da tradizione, la scuola e gli insegnanti di compiti secondari che non hanno e che talvolta si assumono anche in modo ammirevole, perché questi non possono essere considerati l'essenza della loro attività, ma se mai un modo per portare a buon fine questa loro attività.<br />Sarebbe utile però misurare, oltre ai risultati assoluti raggiunti, anche i progressi nel tempo dei singoli allievi, così da non essere penalizzati quando si opera in aree socialmente svantaggiate.<br /><br />@Enrico<br />Il problema delle scuole private a mio avviso esiste a prescindere. Per quanto mi riguarda queste possono partecipare ai test (alle stesse condizioni ovviamente), ma a parte l'eventuale prestigio non possono pretendere nessun vantaggio dallo stato che comporti un ulteriore spostamento di fondi pubblici a danno delle scuole statali; al massimo potrebbero ripartirsi i fondi dedicati già esistenti per sgravi fiscali e altre agevolazioni sulla base della selezione operata dai test, così almeno potremmo avere delle scuole private più serie, e non dei diplomifici per ricchi citrulli (eccezioni a parte).anonimohttps://www.blogger.com/profile/17108899069129124899noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-44475142494723223662011-05-25T10:54:39.489+02:002011-05-25T10:54:39.489+02:00Risposta per Enrico: non ho la più pallida idea de...Risposta per Enrico: non ho la più pallida idea del sistema di scuole private in Slovenia. Non ne ho mai sentito parlare e non ho mai avuto a che fare con esse. Suppongo che esistano ma non saprei assolutamente dirti in che forma, oserei dire che sono un argomento che nessuno tocca mai, come qualcosa di importanza nulla.luiginoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-71719722803524047052011-05-25T10:48:20.686+02:002011-05-25T10:48:20.686+02:00Dietro tutte le saccenti obiezioni si nasconde sem...Dietro tutte le saccenti obiezioni si nasconde sempre la solita questione: mai azzardarsi a criticare gli insegnanti. Mai azzardarsi ad entrare nel merito. La mia domanda da semplice genitore è: come fare a cacciare gli insegnanti manifestatamente incompetenti e premiare gli insegnanti veramente bravi.. se qualcuno vuole esempi glieli posso portare.<br />RobertoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1946314.post-9356445320047340422011-05-25T08:45:14.559+02:002011-05-25T08:45:14.559+02:00Credo che le prove INVALSI così come sono concepit...Credo che le prove INVALSI così come sono concepite siano del tutto inadeguate a valutare l'insegnamento e l'apprendimento. Rimane però il problema della valutazione della qualità dell'insegnamento. Mi dispiace dirlo ma credo che oggi nella scuola italiana siano veramente pochi i docenti che fanno il loro lavoro con onestà e passione.....forse anche la sinistra dovrebbe cominciarlo a dire e forse gli stessi docenti che come si dice a Roma "si fanno il mazzo" anche per gli altri dovrebbero far sentire più forte la loro voce. Certo c'è un problema di risorse, di strutture, di immagine sociale della scuola, ma forse (come sanno bene gli insegnanti di frontiera) si tratta anzitutto di "credere" nel proprio lavoro....la scuola migliore non è quella più "scintillante" ma quella che riesce ad appassionare al sapere tutti i propri alunni. Come questo sia misurabile non lo so ed è peraltro un problema su cui tanti esperti a livello internazionale si stanno interrogando da tempo. Il punto però è che la scuola non si valuta per il "prodotto" che fornisce, ma per la relazione educativa che è in grado di creare tra alunno ed insegnante. E su questo, purtroppo, tanto ancora c'è da fare.<br />CinziaCinzianoreply@blogger.com