Il futuro è fattorino
Di questi tempi, quando ho il frigo vuoto, difficilmente trovo il tempo per andarlo a riempire. Non credo che in futuro le cose andranno meglio, per quanto riguarda il tempo; in compenso credo che sarà la tecnologia ad aiutarmi.
Infatti tra un paio d’anni, recessione permettendo, stimo di poter iniziare a fare la spesa on line. Andrò sul sito della coop (o della conad, a seconda dei prezzi, della grafica, delle politiche ambientali) e selezionerò i prodotti, invierò una mail, e un fattorino verrà a recapitarmi le sporte a casa (non sarà più umiliante abitare al terzo piano senza ascensore). Avrò così più tempo da dedicare al mio lavoro.
Rimarrà la fatica di controllare cosa manca nel frigo.
Ma tra cinque-sei anni, penso che anche questa fatica mi sarà evitata da un frigorifero intelligente che mi avverta da solo sulle scadenze delle merci, sulle carenze (se manca il latte), sulle eccedenze (troppi pomodori, poi vanno a male), sui gusti dei famigliari (le sottilette non vanno mai via), ecc.. Il frigorifero mi manderà una mail e io farò l’ordine ai fattorini. Avrò così più tempo da dedicare al mio lavoro.
Infine, tra meno di dieci anni, se non si sovrappongono crisi, calamità, pestilenze, se insomma la civiltà occidentale resiste, la tecnologia mi doterà di un frigorifero non solo intelligente, ma anche affidabile, il quale manderà direttamente le mail ai fattorini, senza chiedermi il permesso. Al massimo sarò io a chiedergli di tanto in tanto più o meno gelati, a seconda di come me la passo. Ma col tempo il frigorifero imparerà a conoscere i miei cicli e stati d’animo, non dovrò più dirgli nulla, arriverò a casa la sera con la cena già bella e recapitata dai fattorini, e avrò più tempo da dedicare al mio lavoro.
Il quale lavoro consisterà, se le mie previsioni non sono errate, nel fare il fattorino, sgobbando dodici ore al giorno per strada e su per le scale, a portare la spesa a un sacco di persone come me che non hanno il tempo di farla, perché anche loro fanno i fattorini.
(Questa forse è una metafora della nostra società postmoderna).
- Tuttora mi chiedo se ho mai scritto un post più bello di questo. Ed è breve.
RispondiElimina- Un altro dei leitmotiv sotterranei di questo sito: siamo gli sfruttatori di noi stessi. Ci sottraiamo diritti e privilegi acquisiti e riceviamo in cambio servizi, optional e oggettistica varia.
Che genio che sei Leo, nel 2001 prima di una legge con un nome sbagliato già sapevi che saremmo diventati tutti precari. Peccato che ti legga solo da un paio d'anni.
RispondiEliminaPerò hai sbagliato su una previsione: voglio quel frigorifero, altrimenti facendo su e giù per le scale tutto il giorno chi ha il tempo per la spesa?
La pura verità.
RispondiEliminail paradosso della nostra società è quella di prevedere la nostra presenza come meri consumatori. La delega alla macchina implica che anche il "fattorino" sia un robot. Saremo tutti disoccupati, altro che precari...
RispondiEliminaLeonardo R. A.
cattivo computer, perché non hai corretto il mio orrore grammaticale? (Tanto per rimanere in tema)
RispondiEliminama no, dai. ci sarà sempre bisogno di qualcuno che spieghi ai fattorini che è il migliore dei mondi possibili e che, con tanti disoccupati alle porte metaforiche e meno, non hanno di che lamentarsi e anzi, farebbero bene a ridurre le pretese.
RispondiEliminae uno di costoro ben potresti essere tu.