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giovedì 29 marzo 2001

Sono passati quasi due mesi da quando (2 febbraio) ho iniziato a porre la questione (banale solo in apparenza): perché sulle montagne fa più freddo?
Ho raccolto diverse risposte, alcune fuorvianti, altre ingegnose, tutte vagamente surreali. Il bello è che tra tutte c'è anche quella giusta, e credo di averla trovata. Ma non la dirò… temo il ridicolo.

Sulle montagne fa più freddo perché:

Sono più lontane dal centro della terra (dove fa caldo… o fa più freddo?).
Sono più lontane dalla crosta terrestre (in realtà le montagne fanno parte della crosta terrestre).
Sono più lontane dagli strati bassi dell'atmosfera (mica tutte).
Sono più alte dello strato dell'ozono (sicuro?).
Sono più vicine allo spazio.
Sono più lontane dal mare.
Trattengono i venti.
Lasciano passare i venti.
Trattengono il ghiaccio (ma chi ce l'ha portato là sopra?)
Trattengono le nuvole.
La pressione atmosferica è più bassa.
L'aria è meno densa e disperde il calore.
La loro forma convessa non trattiene il calore.
C'è meno ossigeno, che trattiene il calore.
C'è meno vegetazione (ma perché?)
C'è più umidità
C'è meno umidità
Ci sono più rocce.
Sono a nord.


Il mio campione statistico non è assolutamente rappresentativo. Ma è interessante notare come gli interrogati non siano affatto digiuni di nozioni scientifiche: lo strato dell'ozono, la pressione atmosferica, la crosta terrestre e l'ossigeno come conduttori di calore, ecc.. Il problema è saper organizzare queste nozioni secondo un principio di causa ed effetto. Le montagne sono fredde a causa dei ghiacciai, o i ghiacciai sono causati dal freddo delle montagne?
Forse è sbagliato voler istituire cause ed effetti. O voler stabilire una causa sola per un effetto solo. Pochissimi comunque davano per scontato di sapere il perché. I più procedono per tentativi.
L'inchiesta continua. (In attesa di un fine settimana col bel tempo).

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