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mercoledì 18 luglio 2001

Appunti da Genova - 5

Niente doccia. Ieri sera dicevano che l'avrebbero aperta stamattina, invece niente. Le tende qui fuori sono più di quattrocento, potremmo anche essere duemila persone qui. Se insistono per tenere chiuse le strutture del piccolo stadio di fianco al giardino, basterà farsi un giro in centro per invadere la zona rossa colle nostre puzze. Berlusconi ci faccia un pensiero.

Ora sono qui, al media-centre. Stavo scrivendo dei fatti miei, quando si è riunita la conferenza stampa del Genoa Social Forum. E io lieto come una pasqua, mi sono messo a buttar giù notizie fresche. La foto di Agnoletto spedita al sindaco con annesse pallottole. I parenti degli annegati della nave fantasma di due anni fa che marceranno in testa alla marcia dei migranti...

...quando il sistema, un esotico sistema operativo in linux, ha fatto un bel crash, e ho perso tutto. (Nel frattempo la Repubblica dava la notizia di Agnoletto, e in sovrappiù la busta esplosiva recapitata a Retequattro).

Al termine della conforenza, mentre i giornalisti si mettevano a uscire in disordine e confusione, ha preso le parole un *rappresentante* inglese di Indymedia (Indymedia in realtà non ha *rappresentanti*). Nella quasi totale inattenzione, ha fatto presente alcuni aspetti della vicenda delle ragazze tedesche fermate dalla polizia con "spranghe, coltelli, taniche di gasolio, torce, catene, maschere e un'ascia" (La Repubblica). Pare che si trattasse del normale armamentario di una compagnia circense da strada. Ma non è questo il punto. Secondo Indymedia:

- Nel cortile della questura le ragazze sono state costrette a guidare il furgone e calpestare ripetutamente i loro oggetti personali, fino a ridurli in poltiglia, mentre erano insultate ("insulti razzisti e sessisti").

- Sono state interrogate in una stanza decorata con simboli nazisti e fasisti (la foto di Mussolini) e striscioni con slogan razzisti.
Le ragazze sono tutte incensurate. Per ora sono in cella.

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