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martedì 29 gennaio 2002

half the man
Volevo approfittare per ringraziare tante persone che mi sono state vicine in questi giorni, e che mi hanno aiutato più di quanto loro stessi possano pensare.
Alcuni leggeranno, altri no, in realtà dovrei rispondere a vari messaggi, lettere e telegrammi, e col tempo lo farò, ma sarà vergognosamente in ritardo. Il fatto è che ho una nuova vita in questi giorni, annessa di nuova casa, nuova famiglia, nuovo lavoro, mentre devo ancora liquidare la vecchia. Intanto per passarmi il tempo mi sono preso alcuni impegni, tra cui: conoscere e valutare una cinquantina di ragazzi, sfogliare una decina di quotidiani al giorno, raccogliere qualche centinaio di firme. Ecco, adesso che è tutto per iscritto mi rendo conto che, come mi è già successo, sto corteggiando l'esaurimento nervoso. E dire che dal primo febbraio avrei dovuto tirare i remi in barca: part time, abbonamento in piscina, qualche concorso così, per sport. Le cose vanno sempre diversamente. Non c'è modo per smarcarsi. Di chi è la colpa? Sicuramente mia. Punto. E scusate, abbiate pazienza, i pezzi divertenti torneranno.

1 commento:

  1. Nella settimana dei funerali di mio fratello mi licenziai e presi la prima supplenza della mia vita. Passavo intanto il tempo a salutare le persone che io e lui avevamo conosciuto in trent'anni. Sono quelle giornate al termine delle quali è finito un secolo e ne comincia un altro.

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