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venerdì 3 maggio 2002

"E poi cosa devo dirti".
"Mah, che mi vuoi bene".
"Ma questo potrebbe essere usato contro di me".
"Ah già".


Avevi fame e ti ho offerto la pizza
avevi sete e ho provato a farti bere
eri triste e ti ho fatto sorridere
eri all'ospedale e me ne sono dimenticato – poi però ti ho chiesto scusa
ti sentivi sola e ti ho telefonato
ne avevi voglia e ti stavo baciando

E so di non essere il passatempo migliore in circolazione, tuttavia:

Avevo fame, e tu avevi da fare
avevo sete, ma tu non prendi niente
ero triste, ma tu non potevi illudermi, già
avevo una sera libera, ma ti eri già impegnata
ero stanco, e tu hai messo giù
mi sentivo solo, e tu ti eri iscritta a un corso
ti stavo baciando, e tu sbadigliavi.

Poi mi chiedi cosa c'è, ma non c'è niente
ti chiamo un'altra volta
oppure più

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