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lunedì 20 maggio 2002

Vuoto come

Se poi mi chiedi adesso come va, beh, non male, solo mi sento un poco vuoto.
Vuoto come? Come lo spazio tra un nucleo di protoni e l'elettrone in un atomo d'idrogeno in una rara molecola d'aria nel buco dell'ultima oliva snocciolata rimasta nell'ultimo vasetto sottovuoto lasciato in un frigorifero vuoto della cucina disadorna di un appartamento sfitto in un palazzo inagibile di una città fantasma di un pianeta morto che gira intorno a una stella spenta alla periferia di un universo vuoto per il 99%, che Dio ha dimenticato in una cantina in disuso, e che non va mai a trovare, tranne le rare volte in cui anche lui si sente vuoto come lo spazio tra il protone e l'elettrone, che è vuoto del vuoto che mi sento io adesso.
"E allora come va?"
"Bene, grazie, e tu".

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