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giovedì 30 gennaio 2003

Fratelli di

Ma dico, hai presente il tipo? Dai, quel tipo di persona.
Quello tipo che se lo multano in divieto di sosta è colpa del vigile, che lo conosce bene quel vigile lì, che la multa non la paga, ah no, che quasi quasi a quel vigile lì lo denuncia;
quello che la giustizia è facciamo a chi paga di più gli avvocati;
quello che poi, quando non sa come pagare gli avvocati, li nomina ministri e senatori;
quello che ha rispetto per la magistratura finché la magistratura non gli rompe i coglioni;
quello che tutti i magistrati ce l’hanno con lui, hai presente il tipo?
Quello che sono tutti comunisti, i magistrati;
quello che il comunismo consiste nell’avercela con lui (chissà perché poi);
quello che se il Financial Times parla male di lui il Financial Times è un covo di magistrati comunisti travestiti da giornalisti inglesi (che ci vuole, del resto? Un ombrello e una bombetta);
quello che ha stima per l’arbitro finché non fischia contro di lui;
quello che se sta perdendo, e al novantesimo salta un riflettore, “è impossibile giocare in queste condizioni, tutti giù, ragazzi…”, finché non si riparte da zero a zero come vuole lui;
quello che a Milano ci sono orde di comunisti che pattugliano il palazzo di giustizia notte e dì, invece di andare a lavorare, impossibile giocare in queste condizioni, tutti giù, ragazzi;
quello che da bambino dovevi dargli ragione, sennò chiamava suo papà, che te la faceva vedere lui;
quello che è tutto un complotto, un complotto di vigili, arbitri, giornalisti travestiti, magistrati, un complotto comunista ovviamente, contro di lui. Che tutti ce l’hanno con lui perché è ricco, alto e bello, e se parcheggia in divieto di sosta è perché se lo può permettere. Hai presente quel tipo di persona… un Italiano, ecco.
Un italiano vero.

E poi hai presente quell’altro tipo di persona? Quello che sta zitto finché può, che si risparmiano cazzate?
Quello che se proprio deve parlare una volta all’anno per contratto, parla una mezz’ora e poi stacca la spina?
Quello che se gli chiedi un parere lui fa finta di niente, attacca una tirata sulle bandiere, gli inni, quant’è bello il vittoriale degli italiani… e intanto ghigna sottecchi, e tu ti chiedi, ma dove finisce l’astuzia e comincia la sclerosi?
Quello che sorride, con una manina ti dà un buffetto e con l’altra ti tiene per le palle?
Quello che alla fine della partita, tu ti volti, fai due conti è… “ma porc... il nonnino mi ha fottuto un'altra volta?” Quel tipo di persona, ce l’hai presente?
Un italiano, anche lui.
Un gran bell’italiano, in fin dei conti.

Dal Quirinale è partita così una segnalazione a Montecitorio, e l'articolo 45 è stato riformulato in modo più preciso e circostanziato: un processo penale può essere trasferito da una sede all'altra "quando gravi situazioni locali", tali da turbarne lo svolgimento e non altrimenti eliminabili, "pregiudicano la libera determinazione delle persone" che vi partecipano, "ovvero la sicurezza o l'incolumità pubblica", o determinano motivi di legittimo sospetto". (Massimo Giannini, la Repubblica.

1 commento:

  1. Me lo ricordavo peggio. Ha un senso, e riassume quello che per me è rimasto il mistero Ciampi. Tuttora mi domando dove finisse l’astuzia e cominciasse la sclerosi.

    Ma probabilmente non è stato il diabolico vecchietto che mi sarebbe piaciuto raccontare. E quell'ultima riga me la potevo risparmiare.

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