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martedì 21 ottobre 2003

Karaoke Esistenziale, ciak! 3.

Redshift: (It. “spostamento sul rosso”: “l’effetto Doppler ottico è utilizzato in astronomia nello studio di stelle binarie spettroscopiche e nella determinazione della velocità radiale di corpi celesti e di porzioni di materia cosmica, mediante la misurazione dello spostamento verso il rosso (red shift) delle righe dello spettro da questi emesso”. È una prova empirica dell’espansione dell’universo, forse).
È anche una bella canzone dei Lomas:



Ero piccolo e ho chiesto al mio parroco
lumi sull’origine dell’universo:
sapeva tutto! Era solo incerto
sulla data esatta,
e che l’ha fatto Dio,
che era tutto suo,
e neanche un po’ mio.
E anche un po’ dell’aldilà…

Ma ho chiesto a un comunista e m’ha detto: “Basta!
L’universo è sempre esistito,
i pianeti che girano sono di tutti,
la teologia è soltanto un mito,
i pianeti in cui vivono tutti i popoli della galassia
senza la gravità e privi di attrito,
infiniti operai dello spazio infinito
…”

Redshift! E la tua vita si sposta sul rosso!
È il cosmo che resta infinito,
mentre tu muori senza averlo capito!
Redshift! Redshift!

[coro:] "Basta!
L’universo è sempre esistito,
i pianeti che girano sono di tutti!
La teologia è soltanto un mito,
E… tutti i popoli che girano in tutti i pianeti della galassia
Senza la gravità e privi di attrito,
infiniti operai dello spazio infinito
…"

Telescopi giganti per scrutare le vicissitudini
di un universo esplorato coi razzi,
ma i misteri del cosmo creano imbarazzi…
Redshift!

Redshift! E la tua vita si sposta sul rosso!
È il cosmo che resta infinito,
mentre tu muori senza averlo capito, vai in Redshift! Redshift!


[più piano, adesso:]

Essere umano che conquisti tutto,
mentre ogni cosa si allontana da te
Ci vuoi spiegare i segreti del cosmo,
ma forse ogni cosa si spiega da sola,
si spiega da sé:
l’universo ti vede passare
per pochi istanti,
tu cerchi un motivo,
e forse non c’è.

In questo mondo tutto è già di qualcuno,
non hai niente se non puoi pagare
se non lo puoi difendere armato…
attorno al mondo redshift totale,
(perché perdo sempre, se non sono più forte di te?)
allontanatevi, stelle e pianeti, da me.

Astronauta, hai conquistato la luna,
ci hai piantato sopra la tua bandiera:
ce ne son troppe già sulla terra,
in un mondo che ti priva di tutto, bandiere
e di guerra in posti lontani,
e saran tuoi domani, perché
tu invadi lo spazio, però
stai lontano da me

[ancora più piano, repeat and fade:]

La tua bandiera non piantarla mai su un pianeta,
troppe nel mondo ce n’è:
Io non ho bandiere da piantare,
ma un universo da guardare,
che si allontana ogni giorno più da me...


(Redshift, Lomas, 1998. Dedicata al taikonauta Yang Liwei: La tua bandiera,
non piantarla mai su un pianeta,
troppe nel mondo ce n’è:
Io non ho bandiere da piantare,
ma un universo da guardare,
che si allontana ogni giorno più da me
).

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