Buon Natale, piccolo
Se tu non sei più un bambino, e in casa bambini non ne hai, il Natale, diciamo la verità, è un momento molto triste.
L’Albero è stupido. Facciamo il Presepe? Perché, per chi? Prima l’ansia dei regali e degli auguri, poi la voglia di letargo che ci dà il solstizio d’inverno, la gran voglia di non vedere nessuno e di non andare da nessuna parte. Si resta abbandonati sul divano, davanti alle famose quattro capriole di fumo – ma infine, a uno sembra di avercela con l’umanità, mentre le cose sono molto più banali. È la festa dei bambini e noi non lo siamo più. È la festa dei bambini e noi non ne abbiamo.
Allora, diciamo la verità, la televisione è insopportabile, ma se non ci fosse lei.
Non ci fossero per esempio i telegiornali dove tra un attentato e un incidente coi petardi c’è un bel servizio sui regali che ci siamo fatti (io praticamente non ne ho fatti a nessuno), sui messaggini che ci scambiamo al telefonino (io non lo carico da una settimana, scusate), sulle cene pantagrueliche che abbiamo fatto la vigilia (io minestrone e patata lessa, essendo appunto vigilia), sui regali che stamattina abbiamo spacchettato (a me nessuno ha regalato niente), sulle meravigliose spiagge australi dove passeremo il prossimo weekend (forse abbiamo trovato una pensione a una stella da qualcheparte).
Tutto questo, sì, è insopportabile, esattamente come sono insopportabili i bambini quando chiedono che regali gli faremo per Natale, quando pretendono alberi, presepi e fiocchi rossi, e tutte le scemenze di cui la tv, esattamente come i bambini, non riesce a fare a meno.
E allora finalmente capisci cos’è la televisione, e perché è così importante proprio per gli italiani. Noi siamo un popolo vecchio, e lui è il miglior sostituto di un bambino in casa. Un bambino che pretende continuamente attenzione e affetto. Un bambino che chiede che gli adulti lo guardino continuamente e che siano felici. E magari gli adulti, sforzandosi, possono essere felici. Possono provarci. Ma bisogna che qualcuno li tiri per i capelli.
Adesso va dilà, piglia il telecomando, trova la prima stronzata un po’ divertente e mettiti a ridere, se sei un uomo.
Che oggi è Natale.
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