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martedì 20 luglio 2004

Autoclip

La prima volta che vidi L'Odio (il film, intendo), ero con un mio amico, e a un certo punto mi resi conto che il mio amico credeva che si trattasse di un film storico, sul serio, una ricostruzione degli anni '70.

Non aveva tutti i torti, perché in fin dei conti è un film in bianco e nero, e il bianco e nero mette sempre della distanza tra noi e le immagini. E all'inizio, se ricordo bene, c'è un bel reggae su scene di barricate. Il reggae, le barricate, ci sembravano cose lontane. Il bianco e nero ci aiutava a tenerle lontane.

Io, parlando di Genova, vorrei sforzarmi di non patinare nulla, di non virare tutto in bianco e nero, di non mettere nessuna cornice: perché queste cose sono successe a noi, proprio a noi, che eravamo pigri e accaldati tre anni fa, proprio come stasera. Ed è vero che sembrava il Cile, ma sembrava anche, terribilmente, un qualsiasi pomeriggio afoso di luglio, e si poteva essere incerti se andare alle barricate o andare al mare. Ed è vero che c'erano barricate e striscioni e scritte ai muri, ma sugli stessi muri, ovunque, sorrideva indifferente Megan Gale, proprio come stasera. Ed è vero che si cantava Manu Chao e Bella Ciao, ma la canzone che più si sentiva dalle finestre rimaneva sempre...

C’e solo una cura
io so che lo sai

2. Italiano. Percosso con pugni in faccia e calci alla schiena prima di entrare in cella, e poi in cella con pugni alle costole

è una stanza vuota
io mi fiderei
veniva ancora percosso all'interno della cella a opera di agenti che stringevano più forte i laccetti ai polsi, lasciati ingiustificamente mentre si trovava all'interno della cella
Bravo, puoi capire
cose che non vuoi
5. gli afferravano le dita della mano sinistra e poi tirando violentemente le dita stesse in senso opposto in modo da divaricarle, riportava lesioni: ferita lacero contusa di 5 cm. tra  il terzo e quarto raggio della mano sinistra
sei il tuo guaritore
sei nel tuo mondo...
minacciato: "Se non stai zitto, ti diamo le altre" mentre gridava per il dolore in seguito alla mancata anestesia durante la sutura della lacerazione "da strappo" alla mano.
RIT. Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che non fa parlare
42- Minacciata col manganello contro la bocca ferita, con la cantilena "Manganello, manganello", e derisa per la paura dimostrata 
è l’amore che ti vuole
prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
81. Subiva minacce anche a sfondo sessuale da persone che stavano all'esterno: "Entro stasera vi scoperemo tutte".
Solo le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini
aaah, ahhh
36. Costretta a rimanere, senza plausibile ragione, numerose ore in piedi, con il volto rivolto verso il muro della cella, con le braccia alzate oppure dietro la schiena
Parla a voce bassa
spiegami che vuoi
sai ne è pieno il mondo
di mali come I tuoi
Percossa ripetutamente con manganellate alla testa  e alle spalle, caduta a terra, percossa con calci alla schiena e al petto, presa per i capelli e sollevata, calciata in mezzo alle gambe, sbattuta contro un muro
slacciati la faccia
ha rabbia il gatto che
gioca con la buccia
e gira in tondo
manganellata ancora e presa a calci al petto e al ventre, successivamente trascinata per i capelli lungo alcune rampe di scale, colpita ancora da tutti i lati con manganelli 
RIT. Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che non fa parlare
Uno due tre viva Pinochet
è l’amore che ti vuole
prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
(trauma toracico addominale, fratture costali con pneumotorace a destra e contusione polmonare, trauma cranico, contusioni multiple, lesioni gravi per il conseguente indebolimento del 30% della funzione respiratoria e della locomozione del braccio e del collo)
Solo le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini
aaah, ahhh
49. Costretto a marciare nel corridoio della caserma e ad alzare il braccio destro in segno di saluto nazista
Tra la terra e il cielo
e in mezzo ci sei te
Carlo Giuliani è stato ucciso da un sasso scagliato da un manifestante, che ha deviato una pallottola sparata in aria da un carabiniere su un defender in movimento 
a volte è solo un velo
un giorno, un fulmine
Carlo Giuliani, il mattino del 20 luglio, voleva andare al mare 
se hai dato, dato, dato
avuto, avuto, avrai
oggi è già piovuto
dove sei, dove sei, dove sei..
Sin da bambino ho guardato video musicali, e a volte, quando ascolto una canzone, gioco ad associare le immagini, è come se montassi un video dentro la mia testa.
RIT. Dammi tre parole: sole, cuore e amore
dammi un bacio che non fa parlare
è l’amore che ti vuole
prendere o lasciare
stavolta non farlo scappare
Solo le istruzioni per muovere le mani
non siamo mai così vicini
Il mio video personale di questa canzone finisce con le immagini di Carlo, che il 20 luglio alla fine decide di  andare al mare, si tuffa, nuota, e vive, vive e prende il sole insieme a noi

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