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venerdì 14 aprile 2006
- anche tu corsivista
Muori giovane, lascia un bel cadavere
(Ogni tanto va ripetuto: qui non c'è niente di speciale. C'è solo un signore che invece di comprare il giornale, di notte sta alzato e si scrive gli editoriali da solo).
Le illusioni sono dolorose, io se posso cerco di farne a meno. Mi sarebbe piaciuto dire e scrivere in questi giorni che il Grande Comunicatore era stato battuto da un nonnetto reggiano (come a dire, il Grande Chiunque). Mi sarebbe piaciuto dire e scrivere che la decennale campagna elettorale permanente era finita: ma non è andata così. Io non credo che Prodi abbia vinto, non credo che governerà per cinque anni; e non dovrebbe nemmeno provarci. Ci sono persino precedenti: nella primavera 1994 Berlusconi formò un governo con una maggioranza in Senato di un solo seggio (e non era un seggio eletto nelle liste del Polo); e nell'autunno del 1994, ai primi capricci di Bossi, Berlusconi tornò a casa. A Prodi succederà lo stesso, prima o poi: gli alleati bizzosi non mancano. Volendo possiamo anche iniziare a scommettere su quando Bertinotti aprirà la crisi (ed è un bene che possa farlo solo Bertinotti e non Capezzone).
Quel che un governo Prodi dovrebbe fare, secondo me, è morir giovane e lasciare un buon ricordo. L'esatto contrario di quello che fece D'Alema nel 1998 proseguendo a oltranza la legislatura. Prodi non può vivacchiare per cinque anni blandendo alleati e pubblica opinione: ma se scontentando qualcuno riesce a darci, in pochi mesi o anni, un'impressione positiva, anche solo una vibrazione, l'idea che si può essere felici anche senza Berlusconi – allora sì, ne sarà valsa la pena, e potremo tornare alle urne con più tranquillità. Viceversa, se Prodi fa un guaio ci siamo giocati anche le rielezioni.
Con questo non voglio dire che Prodi debba tagliarci le tasse, perché non ha senso mettere in commercio una brutta copia di Berlusconi sperando che qualcuno lo preferisca all'originale. Gli elettori che nell'urna pensano all'ICI e al 740 sono il pubblico ideale di B., e c'è un limite oltre al quale non ha senso rincorrerli. Fortunatamente non tutti sono ossessionati dall'idea di pagare una tassa in meno. C'è anche chi guarda alla qualità dei servizi, e non sono necessariamente snob di sinistra. I pendolari, ad esempio. Se Prodi manda a casa quella cricca di sedicenti manager che ha spappolato le già non brillanti Ferrovie di Stato, molte persone ne trarranno un beneficio improvviso e quotidiano. Idem si potrebbe dire per le Poste, o per le scuole (ma la scuola è una macchina complicata, ci mette anni a migliorare, e Prodi tutto questo tempo non ce l'ha). E la televisione – lo so, ci sono cose più importanti, ma lo stralcio immediato della legge Gasparri e la scomposizione del duopolio televisivo potrebbe portare una ventata di novità nelle case di tutti gli italiani: insieme alla dimostrazione che si può fare tv anche meglio di come l'ha fatta B.
Un altro colpo sicuro è il fantasma di tutta la campagna elettorale, e cioè la guerra. Si sa come Berlusconi non ami parlarne. Anzi, credo che un confronto storico delle prime pagine dei quotidiani degli ultimi cinque anni ci dimostrerebbe che Berlusconi e la guerra erano due argomenti repellenti. Come l'acqua e l'olio: quando parliamo di Berlusconi smettiamo di parlare della guerra, e viceversa.
Tutto questo è paradossale, da parte di un Presidente che è stato per lungo tempo Ministro degli Esteri ad interim, e che ha trascinato l'Italia in una guerra contro l'opinione della maggioranza degli italiani. Il ritiro dall'Iraq (e dall'Afganistan) non piacerà agli americani e forse andrà contro alcuni nostri interessi economici (ammesso che gli interessi dell'ENI e delle industrie italiane d'armi siano i nostri). Però è un sistema spiccio per fare la differenza nei confronti degli elettori: se B. ci ha trascinato in una guerra, esponendoci al terrorismo islamico, P. deve essere quello che ci tira fuori in tempi brevissimi. Anche perché tra un poco rischia di cominciare la partita in Iran, ed è una partita molto più grande di noi.
Ai filoamericani vorrei ricordare, rispettosamente, che non è in ballo il destino della democrazia in Medio Oriente. Quello lo stanno difendendo gli angloamericani. Noi stavamo semplicemente pattugliando qualche pozzo: tutt'intorno la Storia si fa con o senza di noi. Ma sul serio, non la trovate imbarazzante, questa nostra partecipazione omeopatica alla grande guerra al Terrore?
Migliorare alcuni servizi, toglierci dal vespaio mediorientale – privilegiare gli interventi che si possono fare rapidamente. Insomma, quello che io chiedo a Prodi è né più né meno che un governo elettorale. Precisamente. Perché siamo ancora in campagna elettorale, non c'è niente da fare. Prodi deve soprattutto piacerci.
E mi rendo conto che non è la persona più adatta a farlo. In effetti, lo avevamo scelto proprio come antidoto alla fascinazione berlusconiana. Dopo cinque anni di allegra anarchia, Prodi doveva ridurci a più miti consigli e riportarci in Europa, come dieci anni fa (lo schema dell'alternanza in fondo è questo: la destra ci fa sognare, la sinistra ci riporta coi piedi per terra, ma dopo un po' ci torna la voglia di sognare e rivoltiamo a destra, ecc. ecc.). Stavolta l'Europa dovrà capirci: siamo un Paese in difficoltà, un Paese in via di deberlusconizzazione. Serviranno anni e sono possibili ricadute, quindi è inutile fare gli schizzinosi coi bilanci. Tanto più che finché B. resta in circolazione, tutta l'Europa è a rischio contagio.
Infine vorrei poter dire che in questa strisciante opera di deberlusconizzazione, Prodi può contare su un alleato prezioso: Berlusconi stesso, che in questi giorni si sta accreditando presso gli italiani come un isterico che non sa perdere. Vorrei poter dire che altri due-tre mesi di questo Berlusconi antipatico in tv dovrebbero risolverci il problema: i perdenti non piacciono a nessuno, i perdenti isterici poi. Ma non ne sono del tutto sicuro. B. ormai è un veterano della politica: sa stare all'opposizione, c'è stato sette anni, anzi gli riesce meglio che governare. E c'è una metà del Paese a cui B. piace esattamente così: arrogante e meschino. E lui deve dare alla gente quel che la gente vuole, è la sua missione.
caro corsivista, come diceva quel controverso regista, chi parla male pensa male
RispondiEliminalo so, mi dirai ma io scrivevo tanto per capirsi. però cribbio, c'è un limite.
Ai filoamericani vorrei ricordare, rispettosamente, che non è in ballo il destino della democrazia in Medio Oriente
dunque chi sostiene le demenziali avventure bushiane è filoamericano ?
Dopo cinque anni di allegra anarchia...
né l'una né l'altra naturalmente
però il santino è bello.
RispondiEliminaIn questi giorni secondo me sono definitivamente morti politicamente i due aspiranti neo-leader della destra. Salvo sussulti di dignità nelle prossime ore.
RispondiEliminaMa no, perché.
RispondiEliminaSe una figura di merda equivalesse in Italia a una morte politica, vivremmo in una immensa necropoli politica.
Visto la velocità con cui stanno contando ste cazzo di schede mi sembra il caso che il ministero degli interni assuma qualche matematico perchè la matematica se la sono dimenticata. (da leggere così senza virgole).
RispondiEliminaL'Italia si è spacca in due. E come cinque anni fa, la sinistra non ha ancora capito come ha fatto a mangiarsi tutto il vantaggio accumulato. Se è innegabile la vittoria leggittima dell'Unione, e anche legittimo dire che la maggioranza degli Italiani ha votato centrodestra stando al risultato del Senato superiore di 350.000 voti. La sinistra non ha ancora capito che c'è qualcosa che va ben al di là dell'Anti-Berlusconismo che comunque rimane un forte collante dato che alla Camera un 48,8 lo ha leggittimato. Quello che però Prodi, Fassino & C. non si aspettavano è stato il 48,7% che si è beccato il Cavaliere. Risultato incredibile che , devo essere sincero, non mi aspettavo nemmeno io. Questo risultato non è però , come dice la sinistra, frutto della difesa degli "affari Caimani" o del "rincoglionimento" televisivo. Io e metà degli Italiani , non siamo così "coglioni" come altri di nostra conoscenza. E quando la stampa italiana ed estera legata alla sinistra se ne accorgerà sarà comunque sempre troppo tardi. Il voto degli Italiani a Berlusconi fa riaffiorare un liberismo sopito negli anni e magari mortificato da un vecchio "pentapartito" che suona un pò a scandalo ricordarsi. Quel voto non è stato dato da ricconi panciuti o da vecchie glorie nostalgiche di un passato troppo prossimo per potercene dimenticare così alla svelta, ma è il voto di persone come me che vogliono meno Stato nella loro vita. Queste persone vogliono un uso "coscienzioso" dell'Erario e non un uso proveniente dalla mancanza di idee su come tagliare in maniera intelligente la spesa pubblica. La piccola impresa Italiana, quella che ogni giorno si fa il cosidetto "mazzo" non si è riconosciuta in uno stato che specula sul suo lavoro e si fa garante dei poteri forti e consociativi. Un bacino enorme che poi alla fine è il ceto medio Italiano che identifica lo Stato con i servizi che offre in cambio di un giusto prelievo fiscale e non con posti pubblici elargiti dal potere "per far star tutti bene". Un popolo Italiano di centrodestra che vuole uno Stato che faccia partire tutti dallo stesso piano (Scuola , Sanità, Istruzione) ma che non vuole la parità del risultato finale che altro non fa che mortificare la vita stessa della persona e che quindi la fa sentire meno libera. Questa gente ,che magari non ha neanche tanti soldi, ma che crede nell'ascensore sociale che si può attivare solo con un unica regola, quella della meritocrazia. Questo popolo di "famiglie caimane" che vuole più concorrenza, perchè è solo con quella e non "un controllo dello Stato" che si può agire per far abbassare i prezzi, per aumentare la libertà di scelta e per far pesare di più il potere di acquisto. Prodi ha compiuto un errore puntando la sua campagna elettorale sulle tasse. Il ceto medio non ci è stato è tutto il nord si è riversato verso il Cavaliere. E non è la reazione di tanti "burattini", al contrario, è la volonta di battersi verso una concezione che a pagare sono sempre è solo quelli, invece di lavorare per abbassare il prelievo più alto verso quello più basso. E' stata la grande lotta fra fra la scelta degli individui ed il libero mercato contro l'egualitarismo forzato e la mano pubblica. Ma attenzione questa scelta non è stata fatta a vantaggio di chi ha di più, ma per motiplicare le possibilità di chi ha di meno e quindi di ampliare le sue "chance". E' stata la battaglia contro chi difende i dipendenti pubblici e i poteri forti e consociativi che vogliono più denaro pubblico da spendere invece di dare più libertà di scelta alla gente. La "gente caimana"vuole levare un pò di soldi a questo stato che spende solo e soltanto per i suoi interessi di potere, e vuole usarli per costruire per se e per i propri figli una società ed un futuro migliore. Questo è un voto per tenere accesa la fiamma liberista che grazie a Dio (anche se le elezioni hanno dimostrato il contrario visto che Margherita e DS hanno drammaticamento preso schiaffi) non sta solo dalla parte del centrodestra ma anche nell'ala più moderata della sinistra che però ancora fatica a saltare l'ostacolo complice di un ideologia "antica" che ancora oggi stenta a volersi togliere di dosso. Per questo DS e Margherita (sopratutto Margherita) hanno perso voti e non si sono affermati.
RispondiEliminaIo spero che i politici del centrodestra siano in grado di recepire la fiduciadell'Elettorato. Metà del popolo Italiano e me compreso vuole stare in un libero mercato e con meno Stato che gli dice come e cosa fare.
Questa parte degli Italiani parla anche e sopratutto all'altra metà. Altrà metà che in piccolissima parte però è propensa a recepire, ma ancora trova degli ostacoli ideologici. Bene, sarà compito nostro e dei liberisti italiani (che ovviamente non significa "libertà radicale, senza regole ma bensì una libertà del buonsenso) di tutti e due gli schieramenti far crescere ed affermare questo ideale per poter fare quelle riforme basilari che tanto servono al nostro paese.
rosa purpurea, io non sono contento dei risultati del governo di centro destra. Le grandi privatizzazioni non sono state attuate si è lavorato solo un pò sull'ENI e sull'ENEL ma non si è fatto abbastanza. Leggi "liberiste" invece sono state attuate come la legge biagi e la riforma del sistema scolastico italiano che io ritengo vadano sulla giusta strada anche se non sono a mio parere complete. Queste riforme con la sinistra non si sarebbero mai attuate, perchè nel loro interno svariati partiti politici non le vogliono. Proprio di pochi giorni fa è l'appello della CGIL ad "abrogare" completamente questa legge.
RispondiEliminaCome ti dico non sono contento del governo della CDL che poteva e doveva fare di più , però qualcosa ha fatto. Quel poco che la sinistra non si sarebbe mai sognata di fare perchè sarebbe andata contro quelle politiche conservative di cui è schiava. Questa è ovvio è solo la mia modesta opinione .
Ciao
Quelle che chiami leggi "liberiste" mi sembrano leggi marxiste: radicalizzano le differenze di classe. La legge Biagi s'è tradotta nel precariato selvaggio - sfruttamento dei nuovi "proletari", precari a vita, senza alcun diritto (manco d'ammalarsi); avere generazioni di precari a vita, tra la'ltro, è evidentemente una maledizione per l'economia (quella vera). La riforma della scuola, ancor peggio, pare puntare decisamente verso lo sfascio dell'istruzione; non una scuola pubblica che insegna la cultura generale, la storia, gli strumenti per decodifcare la realtà, insomma una scuola che insegni a tutti come pensare autonomamente; ma una scuola che è un professonificio, che porta al diploma anche dei semi-analfabeti, che distingue nettamente le classi (licei per chi potrà permettersi l'università, scuole professionali in cui, ben che vada, imparare un mestiere ed essere ligi, ubbidienti, ignoranti consumatori gli altri).
RispondiEliminaMa al di là del giudizio di merito diverso (opinabile) su queste questioni, quel che mi lascia totalemtne basito è il contesto, complice certa informazione e certi modelli televisivi che elevano il litigio di dementi sul nulla ad intrattenimento, per cui tra diverse parti del paese non c'è possibilità di dialogo alcuna, come fossimo in un immenso bar sport in cui i fatti, i proncipi fondamentali sono totalmente ininfluenti, e tutto sembra ridursi ad opinioni -ugualmente legittime- di ultrà opposti. In questo contesto, diventa possibile che le centinaia di episodi ignobili e criminali di cui questo governo si è reso responsabile, siano, agli occhi di metà del paese, totalmentte insignificanti. Per me presi singolarmente, ciascuno, in un paese civile, avrebbe fatto cadere il governo in pochi giorni.
In Italia basta il controllo di tv e giornali per buttare tutto in cagnara e sorvolare tranquillamente su leggi, costituzione, diritti umani, e tutti quei valori ormai evocati solo quando si vuole dichiarare una guerra d'invasione ad un paese straniero.
Elenco solo i primi che mi vengono in mente: le leggi per salvare i Mafiosi, Dell'Utri al governo, Taormina alla commissione antimafia mentre difende i boss, sempre lui presidente della commissione d'inchiesta sul caso Alpi-Hrovatin, con le invenzioni più incredibili per insabbiare il caso, funo alle offese ai genitori di Ilaria.
L'aumento dell'export di armi pesanti autorizzato dal governo alla Siria, proprio mentre B. si sgola a sostengo della propaganda di bush sugli "stati canaglia" e si dichiara "miglior amico d'Isreaele in Europa; il sequestro e la deportazione di al Sakhri, rifugiato politico siriano in transito in Italia, direttamente ai suoi aguzzini (arrestato e scomparso appena recapitato in Siria).
Le violenze di Genova, ed i responsabili accusati di TORTURE PROMOSSI a PROCESSI IN CORSO, con totale censura; gli infiniti eposodi di censura e propaganda dei vari Tg, il raccattare i neofascisti raschiando il fondo del barile per un pugno di voti, le medaglie ad Oriana Mein Kampf Fallaci e non ai morti di Nassirya ma a Quattrocchi, che ancora nessuno c'ha spiegato cosa facesse in iraq, al soldo di chi, autorizzato da chi, a quali fini, o se, assieme agli altri "contractors italiani", abbia partecipato alle torture di Abu Ghraib come testimoniato da uno degli "incappucciati", evito poi di aprire il noto capitolo Iraq e gli enormi errori che ancora si continuano a commettere in nome di una miope realpolitik, che, oltre ad aver buttato nel cesso il diritto internazionale continua ad allevare oggi i Saddam ed Osama di domani, in nome della lotta al (o per il) terrorismo.
Senza contare tutti gli episodi noti come quello dell'apertura del semestre europeo, c'è molto di più del "kapo" e si vede chiaramente la reazione incredula ed indignata del parlamento alla follia ed ai modi da ducetto del nostro ex presidente del consiglio).
Ma ovviamente, tutto questo sarà, per gli elettori di destra (almeno quelli in buona fede), solo propaganda della stampa comunista. I fatti non contanto, a documentazione è censurata e manipolata, pur essendoci i mezzi per informarsi molti si accontentano delle opinioni precostituite e tifano a suon di slogan.
Peggio, (basta che prometta di tagliar le tasse) quelli che io considero fondamentali minimi discriminanti di civiltà, per molti non hanno la benchè minima importanza -anzi, conosco (e parlo di gente benestante ed istruita, anche se abbastanza fanatica) chi ci gode nell'esser consapevolmente dalla parte dei furbi, fino a sostenere la sospensione dello stato di diritto e l'impunità per la tortura-.
Grullo
Chris, la tua è una religione come tante altre.
RispondiEliminaE' la religione dei piccoli imprenditori che magari non sono nemmeno più ricchi, ma si credono, fortissimamente, la spina dorsale del sistema Paese.
Non innovano da vent'anni. Sono rimasti fermi ai capannoni. Pensavano che rifarli in Romania fosse un modello di sviluppo. Si sono attaccati come sanguisughe alle leggine Tremonti e Tremonti bis, e non vedono l'ora del tris e del poker. Non capiscono perché devono pagare le tasse, nessuno è riuscito mai a spiegarglielo.
Naturalmente ci sono eccezioni. E hanno votato centrosinistra.
E' probabile che le televisioni non li abbiano rincoglionito. Ma di sicuro non li hanno migliorati.
Se fossero davvero stati solo anni di allegra anarchia, allora sarei d'accordo. Purtroppo l'anarchia l'ha goduta la parte del paese meno adatta a quel tipo di organizzazione sociale, in più le elezioni hanno dimostrato che gli italiani inconsciamente masochisti sono molti di più di quelli che si pensava e pronti per un'alta dose del Biscione. Credo che Prodi si affiderà alle sbandate che Bertinotti ha fatto verso il centro e proverà a governare. Comincio a credere che sarebbe davvero stato meglio perdere.
RispondiEliminaMi spiace Leonardo ma non è così. Non sono solo stati i piccoli imprenditori a votare CDx, ma anche tanti dipendenti. Perchè tu pensi che quelli che hanno aperto i capannoni in Romania o nell'Est come dici tu non abbiano votato il CSx? Ne conosco a centinaia che hanno votato la tua coalizione che imprende ed è ancora ferma con la testa al 1950. Guarda anche i tuoi grandi gruppi tipo il Sig. Della Valle che va a prendersi la mano d'opera in Cina e poi parla di "Italianità".
RispondiEliminaNon ha senso generalizzare in questo modo. Che poi il nostro sistema imprenditoriale sia fatto solo di PMI che non riescono a competere nel mercato globale è verissimo, e proviene dalla nostra cultura contadina e tu che sei dalle parti di Modena ne dovresti sapere qualcosa. Cultura che ancora fa fatica a "cavalcare" la modernità, ma questo blocco dell'economia e del nostro sistema non può essere imputato al governo di Cdx ma ad un sistema "italia" che doveva accorgersi prima che le vecchie regole non bastano più e bisogna cambiare. Hai buttato la tua risposta al mio commento sull'imprenditoria ma il post riguardava solo in minima parte la parte del libero professionismo.Il mio comnmento è molto più vasto e parla sopratutto dell'ideologia che ci a spinto a votare in quella direzione. Invece di criticare chi ha votato da quella parte il prossimo governo Prodi (che comunque durerà poco) dovrebbe preoccuparsi di leggere il voto è l'italia e capire come poter avvicinare la parte che non lo ha seguito.
Chris, se hai informazioni sull'uso di manodopera cinese da parte della Tod's, hai una notizia e faresti bene a parlarne diffusamente, citando anche le fonti, perché io non ne ho trovate (saranno cinesi stabiliti nelle Marche, comunque: io gli darei cittadinanza e diritti sindacali).
RispondiEliminaRibadisco: la tua è la religione dei piccoli imprenditori, e naturalmente ci credono in tanti, non solo tra gli imprenditori. Però si sbagliano. E' un grave errore, e c'è poco da mediare tra un errore e la realtà: vuoi una realtà un po' sbagliata? No. Dovete semplicemente svegliarvi e mandare a casa chi v'ha promesso l'america e, guarda un po', non ve l'ha data.
Non ha senso generalizzare? Non ha senso neanche chiacchierare su un blog. Ti sei fidato di Berlusconi? Vuoi fidarti ancora di Berlusconi? E quando lui crepa chi ti aspetti, il mago Otelma? Probabilmente ti fiderai del mago Otelma.
caro leonardo io non mi "fido" come dici tu di Berlusconi, solo non volgio che gli ideali di sinistra governino nel mio paese, Per quanto riguarda Della Valle di fonti ne trovi finchè ne vuoi basta cercare, sempre se si vuole cercare.
RispondiEliminaRipeto, non ha senso generalizzare, come non ha senso generalizzare neache su blog. Poi ognuno logicamente tiene fede alle sue idee, e non vuol dire che se uno la pensa diversa da me deve per forza essere un "coglione" o "una testa di cazzo" no?
Io non voglio l'America dove la libertà è "estremizzata" senza regole, voglio il Buon senso che secondo me da sinistra ci passa solo di striscio.Come ci passa di striscio anche dal Centro destra ma ho scelto di votare il meno peggio. Per il resto mi auspico la stabilità del paese, anche se il centrosinistra farà fatica a governare 5 anni e lo sappiamo tutti. Staremo a vedere.
Ciao
Per quanto riguarda Della Valle di fonti ne trovi finchè ne vuoi basta cercare, sempre se si vuole cercare.
RispondiEliminaStai affermando che io non ho voluto cercare?
Io cercai:
Della Valle manodopera cinese
"Della Valle" Cina
Tod's manodopera cinese
Tod's Cina
E non trovai.
Devo andare avanti? Non ho tutto questo tempo. Non fai prima a citarmi le tue fonti, di buona grazia?
Il Buon senso è una cosa che bisogna dimostrare di avere. Se tu sostieni X, e io non trovo delle prove, e tu sostieni che non le trovo perché non le voglio trovare, e continui a non mostrarmele, non mi parlare poi di buonsenso.