Le anime stronze
L’Afganistan è importante.
Ma la nostra presenza in Afganistan, è davvero altrettanto importante? Così importante da mettere in crisi una coalizione, un governo, un parlamento?
Io sulla nostra presenza in Afganistan non ho opinioni. Ce ne sono a favore e contro, tutte legittime. Ma bisognerebbe riconoscere, schiettamente, che non sono opinioni pro o contro la salvezza dell’Afganistan. Si tratta, più semplicemente, di opinioni pro e contro il nostro atto di presenza militare-diplomatico in Afganistan. Il nostro contingente è quel che è: senza offendere i nostri militari, credo che gran parte degli afgani non si accorgerebbe di un loro eventuale ritiro. Questo non rende il ritiro più o meno giusto, ma dovrebbe servirci a ridimensionare il problema (e potrei capire chi mi dicesse che anche la sicurezza di una sola donna o di un solo bambino afgano possono giustificare il nostro atto di presenza).
Anche la coscienza è importante. Specie la coscienza dei parlamentari, che una volta eletti dal popolo, si trovano da soli con lei. È solo ad essa che devono rispondere: non all’elettore (a cui renderanno conto a fine legislatura), né ai capigruppo, capi di governo, Capi di Stato. E chi lo dice? La Costituzione – quella che abbiamo appena salvato, con soddisfazione generale. Sì, ma adesso ci toccherebbe rispettarla.
Io non credo di poter essere sospettato di intelligenza con le anime belle. Ho un lungo conto in sospeso con chi, intrappolato dalla sua coscienza, ha messo nella peste pure me – rifondaroli in primis. Ma. Guardiamoci un po’ intorno. Il Parlamento è fatto di due semicerchi, totale: un cerchio completo. La stragrande maggioranza di quel cerchio non ha nessun dubbio sull’utilità del nostro atto di presenza diplomatico-militare in Afganistan. E allora? Di cosa stiamo parlando? Perché un argomento su cui la stragrande maggioranza dei parlamentari pensa allo stesso modo diventa un problema? Perché da settimane i riflettori fanno l’occhio di bue sulla coscienza di qualche parlamentare di sinistra?
Non varrebbe la pena di zoomare un po’ anche su quel vasto semicerchio di parlamentari che in teoria sono preoccupati per la sorte dell’Afganistan, in teoria sono convinti assertori della presenza del nostro contingente, ma in pratica forse voteranno contro perché l’importante è mettere in difficoltà la maggioranza, il governo, l’Italia?
Dalmomento che, diciamolo, di fronte a questa eventualità (una crisi di governo al buio) la sorte di anche una sola donna, di un solo bambino afgano va a farsi fottere alla grande?
Ecco, la mia domanda è: ma non ce l’hanno una coscienza, anche questi qui? No? Solo la coscienza di tre-quattro senatori comunisti fa notizia?
Si parla tanto delle anime belle. Diamo a ognuno quello che è suo. Le anime belle non avrebbero tanto peso, se non steccassero rare in un bel concerto di anime stronze.
per come la vedo io la situazione è questa: i talebani sono quelli che hanno ospitato bin laden mentre organizzava l'attentato alle due torri. hanno cercato rogne, le hanno trovate. stop. levarsi di torno vorrebbe dire star dalla parte dei talebani e non ho votato a sinistra per aver un governo che sta - oggettivamente - dalla parte dei talebani.
RispondiEliminala storia dell'iraq è diversa.
personalmente dei talebani non me ne frega niente: possono farci quel che vogliono (chessò: talebani alla julienne).
RispondiEliminaio ne farei solo un problema di efficcacia:
vuoi ottenere x e spendi y, conviene?
il tutto si complica se tu dici di voler ottenere x (ma in realtà vuoi ottenere w) e spendi y (ma solo perché non conti i morti z).
riterrei utile e opportuno un vero dibattito sulle missioni all'estero: quando e come farle. utile a questo proposito che si parli contemporaneamente dell'afghanistan, dell'irak e del confine israelo-libanese e di gaza!
a che servono i militari? quali le regole d'ingaggio?
perché si sa che i militari se presi a fucilate o se esposti a un'autobomba tendono a morire: indipendentemente se la bomba è sciita, sunnita, talebana o d'hezbollah o anche se la fucilata è americana...
d'altronde va considerato che gli americani non sanno proprio gestire i rapporti con i civili e gli incivili (quelli in galera)...
marcell_o
Resta sempre il fatto che in Afganistan non sì è andati per motivi umanitari o di salvezza del popolo afgano......dell'afgano non è mai fregato nulla a nessuno se non come oggetto di conquista e lotta di potere internazionale (dalla fine dell'ottocento (vedi come riferimento letterario il Dr. Watson) in poi)
RispondiEliminaIo sinceramente ero pro il rifinansiamento e vedevo il mettersi di traverso dei pacifisti come uno strumentale uso de una parola "pacifismo" per farsi un po vedere e giustificare la propria presenza nel suddetto cerchio degli eletti (che fa molto druidi e pozioni magiche tralatro).
RispondiEliminabhe lo sono ancora, mica basta comprare lagenda di emergency per dire che si aiuta lafghanistan. ora come ora lafghanistan non lo si aiuta ne con le truppe ne levandole ma disicuro non se aiuta litalia a fare i piagnoni propax o contro prod per partito preso.
se uno poi gli interessa capire cosè lafghanistan adesso,
http://www.abc.net.au/foreign/content/2006/s1690046.htm
buona visione.
senz'altro l'agenda di emergency non è un grande aiuto, ma la missione italiana non è che sia molto più determinante delle agente di emergency.
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