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venerdì 5 gennaio 2007

Treccani omofoba?

Povero Antinoo

È stato più di una settimana fa.
“Buon giorno, esce ancora Repubblica?”
“A volte”.
“Oddio, e questo pacco cos’è, la Bibbia a fumetti?”
“Mi ha chiesto Repubblica, le ho dato Repubblica”.
“Accetta il bancomat?”
“Ma no, l’enciclopedia è in omaggio”.
Ah, gli omaggi... Vabbè, è pur sempre una Treccani. Biografica. Ultimamente vanno le biografiche, avete notato?
Avete anche notato che io sono la vittima designata delle enciclopedie? Ci sono i tipi da romanzo e i tipi da cronaca nera. Io m’incanto più facilmente davanti a un’enciclopedia – ci trovi sempre qualcosa d’interessante. Quando non c’era Internet, l’unico modo di perdersi nello scibile umano era consultare la voce Pragmatismo per attardarsi sulle foto di Praga, le statue di Prassitele e la Prammatica Sanzione. Per cui ci do subito un’occhiata, all’enciclopedia biografica Treccani. In fondo c’è un sacco di gente interessante che comincia con la lettera A.

Dopo neanche due minuti, maturo una convinzione: è una ciofeca, questa Treccani. V’eravate affezionati, volevate finirla? Lasciate perdere, piuttosto le garzatine. L’operazione ha tutta l’aria di una rivendita di fondi di magazzino. Anzitutto è scritta in grosso: diffidare sempre dei libri scritti in grosso, soprattutto se dizionari o enciclopedie. E poi è materiale vecchio. Si vede a occhio.

Prendiamo uno degli uomini più grandi e fortunati della Storia del mondo: l’imperatore Adriano. La sua è una voce scritta negli anni Cinquanta. Al massimo Sessanta (ma potrebbe anche essere Trenta). Certo, non è che nel frattempo abbia fatto molto di nuovo, l’imperatore Adriano. Ma non c’entra. Le enciclopedie si aggiornano sempre, perché anche se gli imperatori restano fermi, noi ci muoviamo. E si vede. La voce Adriano avrà cinquanta, sessant’anni, ma sembra più vecchia dell’imperatore stesso. Adriano, come tanti principi del tempo, era bisessuale. Regolarmente sposato, aveva una relazione con uno schiavo. La relazione la possiamo chiamare tranquillamente pederastia: anche se la parola pare brutta, essa designa per l’appunto i rapporti tra maschi adulti e maschi adolescenti.

Ma la Biografica Universale Treccani non parla di pederastia, né di omo o bisessualità, bensì di “turpi e palesi trasporti”. Proprio così.
Non aveva infatti figliuoli, né aveva saputo conservarsi l’affetto della bella Sabina, che aveva così gravemente offesa con i turpi e palesi trasporti per Antinoo.

Ora, non bisogna essere alfieri del politically correct o delle tematiche LBGT per affermare che qualcosa non va.
E non in Adriano. Lui, quando morì Antinoo, fece innalzare statue e templi in tutto l’impero. Gli dedicò persino una città (Antinoupolis), per cui evidentemente sì, il trasporto era palese. Ma non si può leggere “turpe” in un’enciclopedia comprata nel 2006. È una parola che dice più cose su di noi che sull’imperatore Adriano.

E poi uno dice non fidatevi di wikipedia. Quanto resisterebbe, una frase come quella, in una voce di wikipedia? Una mezza giornata, due ore? Sulla Treccani c’è da mezzo secolo. E potrebbe passarne un altro mezzo. Se la civiltà occidentale si mantiene, naturalmente.

14 commenti:

  1. E' vero, al giorno d'oggi si dice "amore debole e deviato"....

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  2. Beh Adriano però era un costruttore...
    si veda la villa immensa che si è fatto costruire... il vallo...
    è naturale che per il suo amichetto abbia tirato su l'inverosimile...

    Bel post, ora mi vedo tutti i riferimenti di questo e del precedente!

    Sly

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  3. Bravo... mi hai appena salvato da una voglia irresistibile che mi era venuta davanti al mio edicolante di fiducia..menomale che ti leggo...
    Saluti
    GingerAle dei Loungerie

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  4. C'è una categoria fra le tante di gente di cui diffidare: quelli che hanno le librerie piene dei volumi in omaggio delle edicole. Peggio ancora se solo di quelli. Peggio ancora di più se accompagnati dalla vecchia serie dei Condensati di Selezione.
    So di che parlo, fidatevi.

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  5. No, caro amico, non sono d'accordo.
    Parli da uomo ferito.

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  6. Bé, a dirla tutta, non è che fu così tanto fortunato il Divino Adriano!!

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  7. Leo, fidati: quelli della Treccani ed il signor Rat(zinger) c'erano ai bei tempi di Adriano

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  8. "non ero destinato a veder morire un giovane che mi amava" (memorie di Adriano, Ginzburg) Ti likai.

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  9. Diciamo che la prima cosa che ho pensato è di cosigliare come correttivo della risalente voce enciclopedica la lettura delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar.. scritte bene e corrette!

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  10. purtroppo fare le enciclopedie costa. immagino.
    bisogna che qualcuno sia pagato per aggiornare certe voci. qualcuno che non sia un semianalfabeta che si metta lì a riscrivere in base ai tempi, possibilmente ricontrollando le fonti originali in casi di dubbio. non è impossibile che certe voci possa risentire molto del tempo in cui son scritte...
    e immagino che qualcuno del marketing di qualche parte abbia detto:
    riscrivere? ma voi siete pazzi, e quando usciamo? naa, 'sta cosa dev'essere in edicola il tot di 'sto mese. sbrigatevi e non rompete il cazzo, manica di scansafatiche!
    e così il povero adriano è rimasto intrappolato (in un milione di copie) in turpi e palesi trasporti (manco stesse a fa' le rapine sulla napoli-caserta) per antinoo
    e il bello è che se vai a leggere il copyright c'è scritto 2006!
    d'altra parte wikipedia non è certo la panacea, se devi basare qualche cosa che scrivi su una fonte... mi sa che vorrai sapere chi ha compilato la voce e quando e allora non resta altro che un'enciclopedia tradizionale (poi magari ti cerchi con google l'autore per vedere chi cazz'è...)
    insomma per andare in vacanza posso pure usare l'aereo o la macchina, ma per scendere in spiaggia magari basta la bici o le infradito... però certo, arrivare alle mauritius in bici...

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  11. Tutte le enciclopedie ristampano voci senza aggiornarle. E' un processo molto difficile da verificare. La prima cosa, quando fai una ricerca, è appunto cercare di capire quando è stata scritta una voce.

    Detto questo, in realtà è più facile trovare l'autore di una voce wiki che di una voce del biografico Treccani.
    Io naturalmente spero sempre in un futuro in cui gli universitari lavoreranno a wiki come si deve.

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  12. Anche il termine "figluoli" avrebbe dovuto insospettirti...

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  13. Confermo la presunta datazione di Leonardo. Siamo attorno agli anni '50, '60: in quegli anni, a causa delle famigerate norme di autodisciplina per le trasmissioni televisive, redatte in base ad una bozza giunta dal Vaticano, l'allora direttore della rai, Filiberto Guala, impose un instrumentum censurae dalle possibilità praticamente illimitate.

    Non si poteva parlare di omosessualità per non fare propaganda a quello che, con un eufemismo allora in voga, si soleva definire "il turpe vizio". La prima volta che nel TG figurò la parola omosessuale fu nel 1975, in occasione dell'omicidio Pasolini.

    Alcune bizzarre curiosità: non si potevano usare parole come alcova, amplesso, ascella, casino, delitto, parto, sudore, talamo, vizio, verginità. Alla parola "intestino" si preferiva il sinonimo organismo, a "scopare" spazzare, a "piedi" estremità, a "uccello", passero. Proibita come una bestemmia la parola divorzio. La parola "cazzotto" era evitata per la radicale, "magnifica" per la desinenza.

    Menico Caroli, Proibitissimo, Garzanti, 2003.

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