Scalfarotto e la banda dei Brocchi
(L'immagine a fianco è un falso. Questa, invece, è vera (via Wittgenstein). Vedi anche Akille).
Interrompo temporaneamente la mia battaglia per la Vita per esprimere, seriamente, un parere su Scalfarotto. Mi è simpatico.
Ora, è chiaro che di un parere del genere voi non sappiate cosa farvene, e che preferireste trovare qui un'analisi dettagliata delle idee di Scalfarotto e dei metodi finora da lui messi in atto per realizzarle. Ecco, purtroppo un'analisi del genere non sono in grado di farla, per mancanza di tempo, di voglia, forse anche di cervello: ci sarà pure un motivo per cui al tempo della grande fuga dei medesimi il mio è rimasto qui.
Alla fine sono un italiano come tanti, videodipendente quanto basta per avere digerito la faccia di Scalfarotto identificandola come volto nuovo di centrosinistra. Mi è capitato qualche volta di leggere le sue cose su internet, e le ho trovate abbastanza condivisibili, pur non condividendo un certo ottimismo della volontà (ma è un problema mio) e facendo la tara a un certo fighettismo da italiano all'estero che per esempio fa finta di non capire a cosa servono gli stadi (dai che lo sai benissimo – a riempire la vita di chi non ha di meglio).
Quello che però è determinante non è tanto la simpatia che mi può ispirare Scalfarotto, quanto il buio più o meno assoluto che c'è dietro. Vale a dire: Scalfarotto magari lo conosco poco, ma quelli che il PD candiderà sopra di lui, anche meno. Lui sarà pure un po' fighetto – ammesso che sia un male: ma quelli che verranno eletti al suo posto potrebbero benissimo esserlo di più. Non li conosco. Invece Scalfarotto un po' sì, lo conosco. E lo conosco solamente perché si è dato da fare, senza essere cooptato, inventandosi strapuntini mediatici un po' discutibili, ma efficaci. Insomma, è stato bravo. Questo mi basterebbe a preferirlo a quella massa grigia e informe che lo sopravanzerà in lista: lui la sua 15esima posizione se l'è veramente sudata. È uno dei pochi esempi di valore aggiunto del PD: un attivista che non viene né dai DS né della Margherita. Non solo, ma il valore aggiunto in questione è quello dei diritti civili.
Per quanto lo conosca poco, io, elettore incerto tra Pd e Sinistra, identifico immediatamente Scalfarotto come un candidato PD che ha a cuore questo tema. Credo di conoscere la sua posizione sulle unioni civili, o sulla fecondazione in vitro. Per farla breve: mi sembra proprio che Scalfarotto sia un gran bell'esempio di laico nel PD. Ed è un laico, attenzione, 'nato' nel PD, un laico che il PD non ha dovuto comprare al mercato dei volti noti della politica. Gente così, invece di venire inserita alla 15esima posizione, dovrebbe essere messa subito sotto i riflettori: cosa c'è di meglio della bella faccia di Scalfarotto per dimostrare che il PD ha i suoi laici Doc?
E invece, cos'ha fatto il PD? Dovendosi coprire sul fronte laico ha preferito comprarsi i Radicali – degli esterni, anche un po' esosi, che hanno subito preteso poltrone sicure e più soldi degli altri, e che probabilmente appena arrivati a palazzo cominceranno a guardarsi in giro in cerca di un migliore offerente. L'impressione è che i boss PD si siano comportati un po' come certi vecchi presidenti di Serie A degli Ottanta-Novanta, che compravano centravanti in Brasile, anche brocchi, sapendo bene che in settembre, quando si vendono gli abbonamenti, è importante sfoggiare sulle colonne della Gazzetta un bel cognome brazileiro – a prescindere se sappia veramente toccare un pallone. Ecco, se vogliamo vendere il PD ai 25 elettori laici (e ai 12 gay), cosa c'è di meglio di un bel cognome Radicale? Anche brocco va benissimo.
Del resto, cos'hanno fatto esattamente di così laico i Radicali negli ultimi vent'anni? A parte indire dei bellissimi referendum e perderli, cos'hanno ottenuto? È un'impressione soltanto mia che l'arroganza clericale in Italia si sia diffusa soprattutto a partire dal catastrofico referendum del 2005, che i Vescovi hanno vinto semplicemente invitando gli italiani a non votare? Contenti i Vescovi, contenti i Radicali che hanno rafforzato il loro marchio di Laici Duri e Puri, contenti tutti. Beh, no, non proprio tutti: qualcuno è dovuto andare a fecondarsi all'estero. Ma questo evidentemente non era prioritario per Capezzone e compagnia. E dagli torto. Ancora oggi, grazie a quella campagna (persa) riescono a strappare contratti piuttosto vantaggiosi, a destra come a sinistra. A prescindere da quanto siano bravi o no.
Ecco, più penso a loro e più trovo simpatico Scalfarotto. Non è detto che alla prova dei fatti sia meglio di loro; mentre alla prova dei fatti loro hanno dimostrato di essere la banda dei brocchi (perlomeno sul fronte laico – come liberisti invece sono bravini, salvo che a me il liberismo non piace). E comunque, se devo scegliere dei brocchi, privilegerei quelli del vivaio. Ma capisco che i dirigenti del PD abbiano altre priorità, e in fondo che ne so io di tattiche elettorali? Che ne so io di tattiche in generale? Da domani mi rimetto a difendere gli spermini, quelli forse li ho capiti.
Per quanto condivida la simpatia per Scalfarotto, non condivido il tuo risentimento nei confronti dei Radicali. L'errore con loro lo fa il PD, non per ammantarsi di laicismo (e che, sono matti?), piuttosto la cosa risponde a due esigenze: da una parte raccogliere i voti dell'elettorato laico senza però mostrare di esserlo, portando in coalizione i laici senza averne la responsabilità (altrimenti avrebbero accettato che Pannella si candidasse alle loro primarie, no?); dall'altra strappare voti di dissenso civile alla Sinistra (come se ce ne fosse bisogno...) e rimarcare una volta di più che la coalizione non ha retto per colpa di Bertinotti & co.
RispondiEliminaDetto questo, credo però che i Radicali abbiano sempre svolto un ruolo importantissimo in questo paese, spesso rischiando grosso (ti ricordi di Pannella che distribuiva fumo nelle piazze?). Che poi siano "esosi" è questione di punti di vista: nel '96, ti ricordo, che i tuoi compagni dei DS affidarono la presidenza della camera alla Pivetti, Lega Nord, che non era esattamente la forza più responsabile del Paese, specie per il centro-sinistra. I Radicali avranno anche scelto male le proprie battaglia, non lo nego (tant'è vero che non li sostengo). Eppure, ricordo male oppure i banchetti per la raccolta firme sulla legge 40 li facevano anche i DS e Rifondazione? Non credo di ricordarmi male, visto che c'ero anche io.
Non esageriamo nel colpevolizzarli, le responsabilità dei Radicali verranno sempre un po' dopo quelle del PD a candidarli.
Ciao e buon lavoro.
Non mi esprimo.... ciao da Maria
RispondiEliminaI banchetti sulla legge 40 li hanno fatti in tanti, e secondo me hanno sbagliato tutti.
RispondiEliminaLa Pivetti è stata presidente della Camera tra il '94 e il '96, se ricordo bene, quando la maggioranza l'aveva il Polo (ed era veramente una distinta sconosciuta; col senno del poi, certo, una scelta sconvolgente).
Pannella che distribuisce fumo me lo ricordo molto bene, salvo che non è un bel ricordo: ha spostato anche di un solo mm. la legislazione sulle droghe leggere? No. Però ha messo la sua faccia sull'argomento, che davvero avrebbe meritato avvocati migliori.
I Radicali hanno svolto un ruolo importantissimo in questo Paese, vero: per una curiosa coincidenza viviamo in un Paese di merda dove le battaglie civili vengono portate avanti da élite che si autocondannano alla sconfitta. Se andiamo a vedere anche solo in Spagna come si ottengono i diritti civili, scopriamo che lì il laicismo è il brodo di cultura di un partito di massa, non la spezia piccante da aggiungere all'impasto.
Signor Tenutario del blog,
RispondiEliminaleggo, con un certo stupore, la Sua visione sui Radicali, quasi volesse paragonarli alla Monica Lewinsky della politica. I Radicali – à mon avis – non si prostituiscono a niente se non all’impegno laico e civile.
Continuerò a leggerLa con interesse e discrezione.
Sayonara.
Cosa hanno fatto i Radicali?
RispondiEliminanell'ultimo anno,hanno vinto la battaglia per la Moratoria sulla pena di morte.
Cioè, il più grande apporto dell'Italia repubblicana al mondo.
A me pare che il problema non sia tanto quanto e cosa hanno fatto i radicali, argomento su cui si possono avere opinioni diverse, quanto piuttosto COME si fanno le liste, cioè il fatto che la logica è una logica che non ha niente a che vedere con il rinnovamento, il cambiamento tanto sbandierato. O meglio, il problema sono le liste bloccate e la compravendita delle figurine (che fa tanto anni '60, però)
RispondiEliminaBisogna dire che se «qualcuno è dovuto andare a fecondarsi all'estero», non è stato per colpa dei referendum o di chi li ha indetti ma della legge 40, che i referendum si proponevano di abrogare.
RispondiEliminaSul cuore del post stavolta sono d'accordo (cosa che in genere su questi argomenti non succede mai): non ha senso bandire la laicità dalla propria identità ed emarginare i militanti Pd che la rappresentano, per poi "comprare lo straniero" Radicale (che peraltro non fa guadagnare troppi voti a mio parere: direi che ne fa perdere molti di più a destra, ma secondo me gli elettori dell'Opus Dei o comunque cattolici oltranzisti già NON votano il Pd, e questo rende ancor più insensata la persistente presenza dei Teodem a capo di lista).
RispondiEliminaPoi vabbé, come al solito per attaccare i radicali (che non si stanno affatto distinguendo per comportamento limpido, anzi: e l'ennesimo sciopero pannelliano per le candidature è abbastanza squallido) metti un po' di questo e un po' di quello, e vedo dalla risposta nei commenti che il referendum contro la legge 40 non era per te un errore solo dei Radicali, ma un errore in sè: evidentemente ritieni che sarebbe stato meglio non provarci, perché il centrosinistra avrebbe avuto le forze di emendare la legge in parlamento.
Evidentemente l'ottimismo della volontà non sempre è solo di Scalfarotto...
Pannella che distribuisce fumo ha spostato di parecchi mm. la legislazione sulle droghe leggere. Il referendum (vinto) del '93 per la loro depenalizzazione (i suoi effetti hanno retto fino alla Fini-Giovanardi) ha salvato il culo a milioni di consumatori. E le disobbedienze civili con distribuzione gratuita di mariuana e simili (e ne ho fatte, e lo so) hanno fatto abbastanza giurisprudenza da salvare il culo a qualche altra manciata di persone.
RispondiEliminaAh, e se a volere i patti vengano rispettati (o, chessò, la legge applicata) si è esosi - stiamo freschissimi.
"Cosa hanno fatto i Radicali?
RispondiEliminanell'ultimo anno,hanno vinto la battaglia per la Moratoria sulla pena di morte.
Cioè, il più grande apporto dell'Italia repubblicana al mondo."
Diversi abolizionisti che lavorano seriamente da decenni lontano dalle telecamere non la pensano così. E qualcuno non esita a dirlo con parole nette.
http://unimondo.oneworld.net/article/view/65328/1/2179
http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/acom/06giu1/0433giustipenamors.htm
http://www.osservatoriosullalegalita.org/07/acom/01gen1/0611onupenamors.htm
http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&file=article&sid=2835
http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&file=article&sid=3156
Poi chissà, vedremo.
Ma i primi effetti non sembrano incoraggianti
http://www.osservatoriosullalegalita.org/08/acom/02feb3/2626ricopenamors.htm
Grullo
Se andiamo a vedere anche solo in Spagna come si ottengono i diritti civili, scopriamo che lì il laicismo è il brodo di cultura di un partito di massa, non la spezia piccante da aggiungere all'impasto.
RispondiEliminaquindi siccome in Spagna la sinistra ha un'anima laica che in Italia non esiste, fanculo anche i pochi squinternati e raffazzonati laici che abbiamo, e abbandoniamoci a Veltrusconi?
no, fammi capire.
qui fai il gagarone prendendo santamente per il culo Ferrara, dopo di che mi dici che cercare di rimettere in sesto la legge 40 era un errore.
secondo te cosa bisognava fare? lasciarla decantare un po', stirarsi le braccia e aspettare che ce la dimenticassimo?
sei uno di quelli che crede al simpatico quanto insensato concetto di "dialogo tra cattolici e laici"?
Esosi un cavolo.
RispondiEliminaSe Bettini ha offerto 9 seggi sicuri, 9 seggi sicuri devono essere.
E' stata un'offerta francamente abnorme rispetto al peso della pattuglia, ma se compro su eBay un rotolo di cartaigienica e lo pago mezzo milione, il venditore poi non è contento di ricevere dieci euro. E ha ragione.
Lambda, non so se te ne accorgi, ma stai evidenziando una dimensione un po' mercantilistica della politica. In teoria non dovrebbe essere un suk.
RispondiEliminaMa siccome lo è, e i Radicali si sono fatti fregare da Bettini, saranno anche un po' cazzi loro. Come dicono nei loro blog: è il libero mercato, bellezza.
M.s., linco qui quello che scrissi a proposito dello sciagurato referendum del 2005, con l'avvertenza che è un pezzo un po' fastidioso.
In sostanza dice che non basta avere una buona causa per essere eroi: la legge 40 fa schifo, ma se la combatti con un referendum che sei sicuro di perdere, stai neanche tanto indirettamente rafforzando il partito trasversale che ha voluto la legge 40. C'è un limite oltre il quale gli avvocati delle cause perse sono speculatori da due soldi, e Capezzone & co. l'hanno passato da parecchio. Certo che la legge non l'hanno scritta loro: ma loro hanno contribuito non poco a scolpirla nel marmo. Uno dei motivi per cui essa è totalmente scomparsa dalla campagna del 2006 è che Prodi non aveva, neanche quando tutti erano convinti che vincesse, il potere contrattuale per ridiscutere una legge che aveva in qualche modo superato un referendum l'anno prima. E' stata una battaglia mediatica, e i Vescovi l'hanno vinta in pieno. Ma chi ha deciso di combatterla sapendo benissimo come sarebbe andata a finire deve soltanto vergognarsi, non lucrare per qualche altra poltrona.
La visione mercantilistica eventualmente ce l'hanno i partiti coinvolti nell'affare: da parte dei Radicali non è una novità, il nuovissimo Pd si adegua, ne prendo atto, e valuto la questione in quell'ottica. La rinegoziazione unilaterale al ribasso non farà guadagnare al Pd voti in Vaticano (9 eletti radicali non ci sono, 7 sì), e dal punto di vista dell'immagine non è comunque un bel colpo, dal momento che contravvenendo ad accordi presi e litigando sulle liste si dà quella bella impressione da vecchia politica. Nulla di preoccupante, comunque: eventualmente, mi preoccupa di più il Calearo pro-Mastella senza che Veltroni abbia nulla da eccepire; ma del resto chi segue i comizi itineranti di Uòlter sa che non ha mai pronunciato una singola parola contro Mastella o comunque il centro moderato che ha fatto mancare l'appoggio al governo.
RispondiEliminaCiao "Grullo",
RispondiEliminaspero che quando dici "diversi abolizionisti che lavorano seriamente da decenni" tu non intenda dire che i radicali non corrispondono alla descrizione.
In merito agli articoli che hai citato: non mi sembra riportino "effetti", nè incoraggianti nè scoraggianti...
Prima di ottenere effetti bisogna preparare un dispositivo (la moratoria non lo è).
Prima di preparare un dispositivo bisogna individuare un obiettivo.
Questo hanno fatto i radicali: hanno fatto approvare alla maggioranza dei paesi aderenti all'ONU una dichiarazione di intenzioni.
Non una soluzione, ma certamente una strada. E l'unica giusta, l'unica possibile.
In sostanza dice che non basta avere una buona causa per essere eroi: la legge 40 fa schifo, ma se la combatti con un referendum che sei sicuro di perdere, stai neanche tanto indirettamente rafforzando il partito trasversale che ha voluto la legge 40.
RispondiEliminaho letto l'articolo e devo dire che mi lascia perplesso.
tu vuoi dirmi che, nell'Italia del PD teodem, nell'Italia i cui cambiamenti politici importanti del 2007 sono state *tutte svolte a destra* (il principale partito di sinistra che si spacca e diventa di centro; AN che confluisce in Forza Italia; la destra di AN che diventa partito a sè e accoglie la Fiamma Tricolore), basta aspettare il cadavere del tuo nemico sul fiume facendo una campagna elettorale razionale?
secondo me, visto cosa ha fatto un Mastella, la legge 40 non la si cambiava mai più lo stesso. te l'immagini Mastella, la Binetti e magari Rutelli o Veltroni votare per abrogare la 40?
il referendum sulla legge 40 inoltre è sicuramente servito ad almeno una cosa: a far capire che va tolto il quorum dallo strumento referendario.
E' da dieci anni che non si raggiunge il quorum: bisognava pastrocchiare proprio sulla legge 40 per capirlo?
RispondiEliminaTogliere il quorum dai referendum significa, semplicemente, mandare a puttane la democrazia parlamentare: il Parlamento (che è eletto dal popolo) vota una legge, 50.000 sfigati decidono che non gli piace, si firmano il referendum e se lo votano. Ci sarà un motivo per cui la genialata di un referendum abrogativo senza quorum non esiste in nessun Paese al mondo.
"te l'immagini Mastella, la Binetti e magari Rutelli o Veltroni votare per abrogare la 40?"
Mastella, Rutelli e Veltroni me li immagino eccome. La Binetti prima del referendum era un'esimia sconosciuta: il suo prodotto (i Teodem) sono nati proprio col referendum.
Non poche disgrazie italiane sono nate dalla pretesa di aggirare la normale attività politica di conquista del consenso passando per il referendum abrogativo. Mi dispiace, ma finché i radicali non capiranno questo, non avranno capito niente.
ora, io di politica e cazzi vari non ne so molto, ma non vedo perché l'abolizione del quorum sia una cattiva idea. voglio dire, se sei favorevole alla legge voti sì, se sei contrario voti no, se non te ne frega nulla ti astieni.
RispondiEliminae, astenendoti, non rompi i coglioni a quelli di cui, della legge in questione, frega qualcosa.
"Radicali si sono fatti fregare da Bettini, saranno anche un po' cazzi loro. Come dicono nei loro blog: è il libero mercato, bellezza."
RispondiEliminascusa leo, ma non stare ai contratti non è mica il mercato, è una truffa. il mercato si basa sui contratti, non sulle truffe
Si vabbè.
RispondiEliminaChi di noi due è il boy scout, adesso?
tu, io quasi non so allacciarmi le scarpe:)
RispondiEliminacomunque, è così. puoi anche farci le battutine ma una truffa rimane una truffa. poi facciano quel cazzo che vogliono. i don't care.
Oh, da "italiano normale": ma chi se ne frega se i radicali hanno 9 o 5 candidature "a prova di bomba".
RispondiElimina'Ste cose da retrobottega della politica non dovrebbero nemmeno stare sui giornali, figuriamoci se ha senso dibatterle. Pannella conferma solo che ormai puo' fare lo sciopero della fame anche se non gli fanno lo sconto dal giornalaio, e ovviamente non guadagna nemmeno mezzo voto a fare queste sceneggiate, anzi li perde perche' le persone serie si vergognano a votarlo.
Anche Veltroni con i radicali ha perso il mio voto: l'ex-sinistra-DS no, ma i radicali si'? Stiamo facendo riunioni della sinistra giovanile romana classe 74, o una campagna nazionale nel 2008?
E sinistra arcobaleno sia, e speriamo di sfondare 'sto cazzo di 8% pure nella circoscrizione estera ...
Togliere il quorum dai referendum significa, semplicemente, mandare a puttane la democrazia parlamentare: il Parlamento (che è eletto dal popolo) vota una legge, 50.000 sfigati decidono che non gli piace, si firmano il referendum e se lo votano.
RispondiEliminaIl che è un bene.
La democrazia parlamentare altro non è che una soluzione pragmatica al fatto che la democrazia diretta è spesso impraticabile. Ma la democrazia diretta di per sè sarebbe ovviamente la soluzione migliore (l'unica effettivamente "democratica"). Quando un gruppo di cittadini decide che può sbattersi per far valere il suo diritto alla democrazia diretta, beh, non vedo come questo possa essere negativo.
Togliere il quorum significa semplicemente questo:
-Se è una questione tecnica, che interessa a pochi, è giusto che solo quei pochi a cui interessa votino.
-Se è una questione che interessa potenzialmente tutti, si elimina la truffa dell'affossamento via astensione, ignorando com'è giusto coloro che non prendono parte al processo decisionale. Sai benissimo che se non ci fosse il quorum, paradossalmente, una percentuale sensata di votanti verrebbe raggiunta molto più spesso.
Ci sarà un motivo per cui la genialata di un referendum abrogativo senza quorum non esiste in nessun Paese al mondo
Veramente in Svizzera è prassi praticamente quotidiana. Non mi pare vivano nel caos.
Riguardo alla Svizzera, copincollo da wikipedia ( http://en.wikipedia.org/wiki/Politics_of_Switzerland )
RispondiEliminaSwitzerland features a system of government not seen at the national level on any other place on Earth: direct democracy, sometimes called half-direct democracy (this could, or could not be correct as theoretically, one could state that the people have full power over the law) Referendums on the most important laws have been used since the 1848 constitution.
Any citizen may challenge a law that has been passed by parliament. If that person is able to gather 50,000 signatures against the law within 100 days, a national vote has to be scheduled where voters decide by a simple majority whether to accept or reject the law.
Also, any citizen may seek a decision on an amendment they want to make to the constitution. For such an amendment initiative to be organised, the signatures of 100,000 voters must be collected within 18 months. Such a popular initiative may be formulated as a general proposal or - much more often - be put forward as a precise new text whose wording can no longer be changed by parliament and the government. After a successful vote gathering, the federal council may create a counterproposal to the proposed amendment and put it to vote on the same day. Such counterproposals are usually a compromise between the status quo and the wording of the initiative. Voters will again decide in a national vote whether to accept the initiative amendment, the counterproposal put forward by the government or both. If both are accepted, one has to additionally signal a preference. Initiatives have to be accepted by a double majority of both the popular votes and a majority of the cantons.
Anche questo paragrafo è illuminante.
RispondiEliminaLa Svizzera mi sembra un mondo a parte (un mondo che senza l'istituto del segreto bancario non so quanto resisterebbe, tra l'altro).
RispondiEliminaIn Italia, ribadisco, togliere il quorum significherebbe sputtanare la democrazia parlamentare. Che in un certo senso è quello che si sta provando a fare da molti anni coi meccanismi elettorali sempre più demenziali e ventilando la possibilità di passare a un sistema presidenziale. Io stesso non è che sia un difensore del parlamentarismo a ogni costo: basta riconoscerlo: "siamo contro il Parlamento e vogliamo trasferire parte del potere su piccole lobby dotate di liste di indirizzi sufficienti ad abrogarsi le leggi da soli".
Questa idea che ci siano leggi specifiche che interessano soltanto una determinata nicchia di persone che potrebbe abrogarsele senza disturbare gli altri è veramente raffinata e postmoderna: la riduzione della società a una cosmologia di lobbies. E' chiaro che i radicali abbiano in mente un'evoluzione del genere, perché sono una piccola lobby, e come Narciso hanno qualche difficoltà a guardare il mondo senza rispecchiare sé stessi.
Faccio notare che nel frattempo l'Italia si muove nella direzione opposta: bipartitismo di massa all'americana.
La Svizzera mi sembra un mondo a parte (un mondo che senza l'istituto del segreto bancario non so quanto resisterebbe, tra l'altro).
RispondiEliminaSegreto bancario che, con l'istituto referendario alla svizzera, c'entra poco.
Il fatto è che funziona e funziona bene.
In Italia, ribadisco, togliere il quorum significherebbe sputtanare la democrazia parlamentare.
Sì: nella direzione di ridare potere ai cittadini.
In questo caso sputtanare la democrazia parlamentare mi sembra ok.
Che in un certo senso è quello che si sta provando a fare da molti anni coi meccanismi elettorali sempre più demenziali e ventilando la possibilità di passare a un sistema presidenziale.
Cosa che però si muove nella direzione opposta a quella precedente. Ovvero, in quella di togliere potere ai cittadini.
Questa idea che ci siano leggi specifiche che interessano soltanto una determinata nicchia di persone che potrebbe abrogarsele senza disturbare gli altri è veramente raffinata e postmoderna: la riduzione della società a una cosmologia di lobbies.
A me sembra solo una banalità.
Esempio for dummies: una legge sulla denominazione D.O.C. del prosciutto riguarda specificamente due categorie: produttori e consumatori di prosciutto. A che pro preoccuparsi di vegetariani, vegani, e di coloro che nè mangiano nè producono prosciutto, in tal caso?
Il concetto comunque non è creare delle lobbies artificiali. E' che, semplicemente, in un referendum, trovo nomale che chi è interessato al problema voti, e chi non è interessato al problema lasci decidere chi è interessato. Il quorum ha l'effetto paradossale per cui chi ignora il problema va a influenzare il processo decisionale sul problema stesso.
Faccio notare che nel frattempo l'Italia si muove nella direzione opposta: bipartitismo di massa all'americana.
Che secondo me è l'inferno in terra, infatti.
io credo che tu abbia fottutamente ragione. io non ho particolare simpatia per i radicali per una serie di motivi: il loro essere contro a prescindere, capezzone che mi sembra il tipo precisino che si masturbava in classe alle medie, il fatto che sono più volatili di un gas nobile (alleati di berlusconi nel 1994, e per fortuna che silvio si è tenuto taradash...), la follia dopo il 9% alle europee del 1999...e poi pannella quando faceva gli scioperi della fame si veniva a prendere il cappuccino nel fu baretto del mio liceo. e mentre ripassavi matematica aspettando la seconda ora quell'odore di cappuccino e gitanes senza filtro era una delle cose peggiori che ti potessero capitare.
RispondiEliminami sono sempre vantata di essere già alle terze politiche e di non averli mai votati.
ma oggi ho avuto un pensiero impuro nei confronti di boselli. ha candidato grillini come capolista nel mio seggio e io quasi quasi...poi mi sono ricordata di un tuo post di qualche tempo fa. e sono rinsavita
m. s., senza essere un avvocato del presidenzialismo o del bipartitismo, tuttavia continuo a credere che la democrazia abbia delle qualità che altri sistemi non hanno.
RispondiEliminaLa lobby dei prosciuttai, secondo il tuo sistema, può facilmente pervertire le leggi dello Stato fino a impedire l'importazione del cotto di Praga, che è più buono di quello di Vignola. A questo punto, se non riesco a costituire una lobby di estimatori del cotto di Praga (e non ci riesco, perché non ho il tempo, mentre invece i prosciuttai di Vignola hanno troppo interesse per non fare lobbying) posso dire addio al mio interesse.
E' un sistema che può piacere solo a vegetariani, radicali e svizzeri. Questi ultimi hanno leggi molto particolari, ma, ripeto, il loro benessere si basa sulle risorse che drenano da tutto il mondo grazie al segreto bancario. Con un benessere così ci si può anche concedere il lusso di leggi un po' esotiche. Noi siamo in Italia, e tra le varie lobbies dobbiamo contare anche camorra e 'ndrangheta (un bel referendum contro la 41bis, te l'immagini? Secondo me partecipa anche Pannella).
tuttavia continuo a credere che la democrazia abbia delle qualità che altri sistemi non hanno.
RispondiEliminaTi direi che siamo d'accordo: ma sono scettico, visto che stai facendo una sequela di discorsi sottilmente antidemocratici.
La lobby dei prosciuttai, secondo il tuo sistema, può facilmente pervertire le leggi dello Stato fino a impedire l'importazione del cotto di Praga, che è più buono di quello di Vignola. A questo punto, se non riesco a costituire una lobby di estimatori del cotto di Praga (e non ci riesco, perché non ho il tempo, mentre invece i prosciuttai di Vignola hanno troppo interesse per non fare lobbying) posso dire addio al mio interesse.
Quindi il tuo interesse vale meno dell'interesse dei prosciuttai di Vignola.
Quindi è del tutto sano e normale l'outcome che descrivi.
Se per te il Praga fosse veramente un problema, al referendum su "Volete voi che l'unico cotto legale in Italia sia quello di Vignola?" avresti, te e la tua ciurma, votato "no".
Dov'è il problema?
E' un sistema che può piacere solo a vegetariani, radicali e svizzeri.
Non sono nè vegetariano, nè radicale, nè svizzero.
Noi siamo in Italia, e tra le varie lobbies dobbiamo contare anche camorra e 'ndrangheta
Geniale, leo! Perchè per la camorra è più facile controllare tutti i milioni di cittadini che possono mobilitarsi per una democrazia diretta in senso anticamorrista, magari, piuttosto che controllare i pochi parlamentari/politici chiave che possono blindare i suoi interessi.
Come ho fatto a non pensarci?
Guarda che è così, senza ironia.
RispondiEliminaI parlamentari sono esposti alla pubblica opinione. I lobbisti che emendano leggi e raccolgono firme presso bacini elettorali (prevedo un sacco di lavoro per oscuri avvocati) no.
Sul serio, un meccanismo legislativo così corpuscolare lasciamolo agli svizzeri, che non sono nemmeno otto milioni.
Provo a spiegarti meglio l'esempio del prosciutto: c'è una differenza tra *interesse forte* e *interesse debole*.
L'*interesse forte* è quello che conosco bene, e per il quale sono disposto a spendere tempo ed energie: ad esempio, se sono sindacalizzato, il sindacato difende i miei interessi forti. In questo caso i prosciuttai di Vignola hanno un forte interesse a lobbizzarsi, quindi trovano il tempo e il denaro per farlo.
L'*interesse debole* è quello che non conosco bene, e al quale non dedico né tempo né denaro. Il che non significa, attenzione, che non sia il mio interesse: però magari non lo conosco, per ignoranza pregressa. Ad esempio, molte persone che non sono andate a votare per il referendum del 2005 ignoravano di essere sterili o che lo sarebbero diventate, e quindi non sapevano di votare contro il loro interesse.
Tu praticamente stai proponendo di difendere soltanto i nostri interessi forti, oppure di trasformare tutti i nostri interessi in interessi forti. Nella pratica, senza il quorum il mio sindacato avrà buon gioco ad abrogare qualsiasi legge sulle pensioni che non faccia il mio interesse. Così andrò in pensione prima, ma mangerò soltanto prosciutto scadente, a un prezzo più caro, e i praghesi vareranno delle sanzioni commerciali contro di noi (per non parlar dell'UE).
La verità è che una persona normale non può avere soltanto interessi forti, a meno che non sia un bancario svizzero che alle cinque di sera è a casa e può leggersi tutti i giornali e rendersi edotto di tutti i suoi interessi. Noi lavoriamo per campare e deleghiamo altre persone a decidere per noi, con la speranza che essi siano in grado di tutelare anche gli interessi che noi ancora non conosciamo, o non conosciamo mai (come faccio a difendere il prosciutto praghese se non l'ho mai assaggiato?)
E' un sistema che fa acqua, ma il tuo fa cagare proprio, fidati.