Non è un Paese per signorine
Ma adesso che abbiamo chiamato pompinara una ministra, e frocio il papa, il tutto con tanti vaffanculo di contorno, almeno la smetteranno di chiamarci radical chic?
Adulti, guardatevi dal girotondo: è un rito pagano, il mondo casca e tu ritorni bambino. Quella che cominciò nel 2002, come nobile campagna in difesa della costituzione promossa da intellettuali e giuristi, in sette anni si è trasformata in una cerimonia rabbiosa e viscerale, che in quanto a energia negativa non ha molto da invidiare ai raduni leghisti. È stata una lentissima, progressiva mutazione. Antropologica, certo. E berlusconiana, naturalmente. Non importa quanto cerchiamo di reagire al modello imposto: la nostra coscienza collettiva è solo una crosta sottile. Lei (la nostra coscienza collettiva, intendo) forse era andata in piazza Navona con l'idea di organizzare la presa della Bastiglia, ma intanto il nostro inconscio collettivo stava preparando una puntatona di Zelig: ehi, la sapete l'ultima sul Papa?
A questo punto però bisognerebbe decidersi: la sinistra è fuori del mondo perché parla solo di cose astruse che non interessano a nessuno, o perché indulge al triviale e dice pompino al pompino? E da un estremo all'altro, c'è stato mai un momento in cui la sinistra abbia azzeccato la frequenza giusta per parlare alla gente? E se questa frequenza (bassa) l'avessero captata proprio Grillo e la Guzzanti? Mentre le discussioni sui decreti e sui lodi restano chiacchiere da pubblico specializzato, il fango gettato sul ministro Carfagna è materia da gossip, da bar, da maggioranza silenziosa e maldicente. Per questo non mi sento di condividere il giudizio finale di Maltese. Se nei prossimi mesi Berlusconi e Tremonti non azzeccheranno qualche numero, il malcontento popolare prenderà piede nutrendosi proprio di queste schifezze da basso impero.
A proposito di Impero: all'università il mio autore latino preferito era Svetonio. Scrittore e storico mediocre, ma propagandista geniale. Lui non perdeva tempo a criticare la tirannide imperiale da un punto di vista filosofico o politico: gli bastava appioppare a tutti gli imperatori i vizi peggiori che si potevano rintracciare sul mercato del pettegolezzo. È così che la dinastia Giulio-claudia si è trasformata in quella combriccola di pazzi maniaci assassini e pedofili che ancora ci affascina. Ecco, attenzione a liquidare Guzzanti e Grillo come due comici incarogniti. Istintivamente hanno scelto la strategia di Svetonio, che è la più adatta ai tempi: la corruzione del corpo come metafora della corruzione dello Stato. La trasformazione dell'avversario in mostro morale ha precedenti illustri: Benedetto XVI non è il primo Papa a essere accusato di nefandezze e sodomie, e la folla che marciava sulla Bastiglia era incattitivita da anni di basse chiacchiere sui costumi di Luigi e Maria Antonietta. Insomma, la politica si potrebbe fare anche così. È una politica rozza, populista e tribunizia, ma si può fare, e non è detto che non porti risultati: guardate Bossi dov'è arrivato.
Ora sento già qualcuno replicare che noi non dovremmo imitare Bossi. Ma è possibile che siano gli stessi che qualche mese fa ci rimproveravano di aver perso il contatto con la “gente”, di crogiolarci nella nostra supposta superiorità antropologica, mentre Bossi ci fregava i voti. Insomma, decidetevi: ci preferite radical-chic o vaffanculisti da piazza? Qualsiasi strategia vi andrà bene, probabilmente, purché sia perdente nel breve termine e vi consenta di darci lezioni per qualche anno in più.
Posso fare un altro esempio? La cosidetta Robin Tax (farsa). Se l'avesse fatta Prodi lo avrebbero accusato di ogni nefandezza stalinista, perchè attaccava il cuore della finanza, e di aver imposto l'ennesima di 600qualcosa nuove tasse(sic).
RispondiEliminaSe la fa Tremonti è un fine liberale.
Ci hanno infilati in un cul de sac culturale, e noi da beceri ci siamo cascati.
Tra radical chic e sputasentenze becero ci sarebbero chi preferisce usare ragione, entusiasmo e comunicazione efficace. Ha ragione Maltese: il becerismo serve solo ai comici per vendere biglietti e dvd, a noi e al paese serve ben altro, che ora non sa dare quasi nessuno.
RispondiEliminaHo usato l'espressione "ben altro", scusate.
RispondiEliminaHai proprio ragione. Ma poi mi domando che senso abbia prendere e distanze da quelli di piazza Navona. Ok forse si puo non condividere lo stile. Si puo dire: io non avrei fatto in quel modo, le mie battaglie le faccio in parlamento e cosi via. Ma da qui a dissociarsi, condannare, fare aut-aut ce ne passa. Ma scherziamo?
RispondiEliminaPer anni Bossi sparava cagate irripetibili e mai una volta che Berlusconi abbia preso le distanze. Certo non era con lui sui prati di ponte di legno, ma di certo non si metteva a fare la guerra ai suoi alleati. Che il nemico sta dall'altra parte.
Ma dobbiamo proprio scegliere tra Vaffanculisti e Girotondini (usato qui come sinonimo di radical-chic)?
RispondiEliminaOra che i secondi si sono fatti inglobare dai primi, forse qualche spazio per una politica fatta seriamente ci sarebbe, no?
Distinguioamo la propaganda (ognuno la faccia come sa e può) dai contenuti, armiamoci di pazienza e i risultati arriveranno
Senti, questo post è splendido e mi ha fatto molto riflettere.. ma ti giuro, non posso rassegnarmi (come qualcuno sopra ha pure detto) alla scelta tra vaffanculisti e radical-chic... sogno un'Italia un po' meno italiana da questo punto di vista, non so se mi spiego.... esiste(rebbe) una sinistra che è semplicemente sinistra, corretta, istituzionale, umana, colta, del popolo ma non del popolino (in senso becero, ovviamente)... insomma, Grillo e Di Pietro tra l'altro non sono di sinistra, non dimentichiamocelo, e la Guzzanti è un caro affetto televisivo ma è sostanzialmente una vaiassa, non ha la caratura culturale per diventare quello che vorrebbe essere (non è Corrado, che guardacaso dalla piazza si tiene ben lontano).
RispondiEliminaAvremo mai uno Zapatero italiano? Riusciremo a fare politica anche senza urlare da piazze e balconi?
p.s. doveroso: In ogni caso - ahimé - se per assurod si votasse domani mi vedrei costretto a votare Di Pietro. Non malavoglia, ma nemmeno con entusiasmo: per puro senso civico!
secondo me dare della pompinara a qualcuna (che fa la ministra) e del frocio a qualcun altro non mi pare una grancosa... e perché non offenderli dando loro dell'ebreo, dello zingaro?
RispondiEliminafacciamo un giorno le manifestazioni contro le discrimazioni e il giorno successivo utilizziamo gli epiteti che discriminano per gli avversari?
per la guzzanti vorrei ricordare un episodio per me sintomatico (da qul giorno non l'ho più calcolata): quando per polemizzare credo sullo stato d'israele se ne uscì a proposito di non so che colpa per quelli di razza ebraica!
sì, usò quest'espressione e il giorno dopo chiese scusa.
chi usa un'espressione del genere (secondo me) è razzista e non smette di esserlo se chiede scusa.
penso che grillo, travaglio, la guzzanti (e altri) siano fascisti dentro.
naturalmente si può anche essere bravi essendo fascisti dentro, chi lo nega?
chiunque non riesce neanche a immaginare la possibile diversità di opinioni degli altri con categorie diverse dal tradimento o dalla malafede è fascista.
a me i papi stanno sul cazzo ma in ogni caso è stata una mossa perdente e stupida. La guzzanti non è Dante Alighieri, e se ricordo bene neppure all'alighieri stesso andò molto bene ai tempi.
RispondiEliminasecondo me, leo, hai mancato completamente il bersaglio.
RispondiEliminail problema della sinistra non e` un problema di linguaggio. non cambia niente se parli di convergenze parallele o di pompini con l'ingojo.
il problema e` di contenuti, di proposte immediate, di impatto psicologico e pragmatico profonde. a destra queste proposte le sanno fare (populiste o no, impraticabili o no: mi riferisco all'impatto immediato mediatico), dalla "robin tax" all'abolizione dell'ici alle impronte agli zingari. a sinistra il problema e` che non contropropongono nulla di forte. non contrappongono niente. ridiscutono e criticano, ma non dicono quasi mai "noi faremo QUESTO".
ed e` qui che perdi il contatto con la gente, o che lo ritrovi soltanto nella piazzata (magari giustamente distruttiva ma non costruttiva).
se domani veltroni si alzasse dicendo "invece di X propongo di fare Y", e Y e` una cosa chiara, limpida, comprensibile, semplice, e soprattutto che appare come una *soluzione* sarebbe un miglioramento.
altro discorso e` se e` possibile risolvere effettivamente problemi con proposte di questo genere, ma qui ci perdiamo in tutt'altro discorso.
''penso che grillo, travaglio, la guzzanti (e altri) siano fascisti dentro''.
RispondiEliminaMarcello posa il fiasco
Non conosco gente piu antifascista di questi 3
Francamente penso che di radical chic ci sia proprio l'articolo di Curzio Maltese. Tutta quella tirata su la gente di spettacolo che adesso direbbe "facciamo una cosa alla Grillo". Ma mi faccia il piacere. Certo se Grillo non fosse intervenuto alla manifestazione forse ne avremmo guadagnato in serietà, politica aggiungo.
RispondiEliminaBel post Leonardo.
Personalmente ho guardato i filmati della manifestazione (non potendo essere presente) e ci ho trovato degli interventi ottimi e di alto livello. Non trovo poi cosi` scandalosi nemmeno gli interventi della Guzzanti e di Grillo.
RispondiEliminaPiantiamola di chiederci se "serve", l'unica cosa che certamente non serve e` accantonare le idee di sinistra, il resto e` tutto dubbio e discutibile. Abbiamo una stampa che si attacca a frasi e parole isolate per montare scandali, e` assurdo volersi adattare ad essa per raccattare voti (n-o-n f-u-n-z-i-o-n-a), qualunque cosa fosse uscita dalla manifestazione non sarebbe cambiato niente dal punto di vista di giornali e tg, un appiglio l'avrebbero trovato per girare la frittata. Tanto vale dire le cose fino in fondo e chiamare i farabutti col loro nome con voce forte e chiara.
Le faccio i miei complimenti per il post anche se non condivido completamente le sue opinioni. Penso che abbia ragione Maltese a dire che queste manifestazioni non sono politica, anche se vengono spacciate come tali. La politica si fa in Parlamento(o almeno si dovrebbe...)! Piuttosto vorrei far notare a tutti coloro che si sono dissociati che era logico andasse a finire così dal momento che era stato invitato Beppe Grillo, molto bravo a insultare tutti e ad accendere le folle, ma totalmente incapace di fare proposte serie e costruttive(in fin dei conti fa il comico...).
RispondiEliminaSecondo me è stata una manifestazione bella e giusta con molti discorsi ad effetto.
RispondiEliminaMa a cosa è servito? A dividere i pensieri? A dividere i partiti?
Secondo me le opposizioni potrebbero stare anche a braccia conserte per tutti questi 5 anni (tanto a lui non interessa se perderà alle regionali, se non ha la fiducia, se gli arrivano avvisi di garanzia o condanne; lui va avanti fino alla fine), preparare un programma serio, farlo capire anche ai più ignoranti e segnarsi tutte le magagne che ha fatto per poi spiattellarle tutte alla fine della campagna elettorale. Tanto poi è quello il momento adatto, la gente ha deciso all'ultimo nella cabina e si è visto il risultato!
E' una estremizzazione, ma neanche troppo.
Te lo devo dire: il titolo e l'incipit sono tra le migliori battute dell'anno, da appendere al muro.
RispondiEliminaIl resto del post, beh, è condivisibile o meno. A botta calda verrebbe da essere d'accordo con chi dice che tra radical chic e vaffanculisti ci può essere una via di mezzo, con chi invoca una politica seria, proposte concrete e via ragionando.
Ma poi... a stringere, queste proposte concrete nessuno le ha, la politica seria non si sa bene dove stia, non si sa nemmeno se la sinistra sia in generale in grado di formularne una.
Anche brullonulla, che nel suo commento va lucidamente al cuore del problema, quando arriva al dunque non può far altro che augurarsi di sentir dire "invece di X propongo di fare Y", ma al posto di questo Y nemmeno lui sa bene cosa metterci.
Venendo al PD. Io dopo le elezioni mi sono fatto persuaso di una cosa: non è che forse chi ha progettato il PD così come è oggi (e anche molti di noi elettori), ha clamorosamente sottovalutato l'incompatibilità di una politica sinistro-riformista con la componente cattolica margheritina? Guarda caso, sui temi morali ed etici fino a oggi si sono contate molte più risse tra PD ex-margheriti e PD ex-diessini, piuttosto che tra sinistra e destra.
Per l'appunto, a me l'unica politica di sinistra moderna e riformista che venga in mente al momento è molto attenta ai temi sociali, morali, laici, un po' Zapatera per intenderci. Ma una politica Zapatera è proprio quella che il PD allo stato attuale non può permettersi, pena una guerra fratricida tra le due mezze mele del partito.
Cioè da una parte ho Berlusconi e dall'altra la Guzzanti? Vuoi dirmi che di meglio non ce n'è tra i due?
RispondiEliminaChe non si possa invece di girotondare, offendere e protestare, riuscire ad *immaginarsi* qualcosa di diverso che cambi le cose?
Siamo davvero così ridotti male?
Ma allora la colpa non è di Berlusconi e l'antiberlusconismo serve a niente.
Abbiamo fallito noi come cittadini. Perchè se non accettiamo le leggi ad personam e accettiamo le neffandezze della Guzzanti siamo proprio ridotti all'osso, stiamo scavando il fondo. C'è (penso) un'Italia che non sta né dall'una, né dall'altra parte. C'è un'Italia che ha necessità di correttezza più di ogni altra cosa. Penso sia l'Italia di quelli che vivono onestamente la loro vita e che non si ritrovano né in piazza né al fianco della destra al potere. Sono i dispersi del nostro bel paese. I veri clandestini che non sanno più a che coste approdare. C'è la *Moderazione* nel nostro paese ed è il motore silenzioso che ha permesso per ora a tutti di non affondare. Per cui continuare a fomenatre l'odio e l'arroganza non ha senso e non avrà senso se non a portare a qualcosa di brutto e rivoltante come una rivoluzione, illudendosi, come già in passato si è fatto, che sia la soluzione di tutto. Infine poi, sarà sempre e di nuovo la Moderazione a riprendere inaspettatamente in mano la situazione a a ripulire le piazze e le vie delle città. Sarà lei che avrà il compito di rimettere a posto le cose mentre altri occuperanno i titoli dei giornali e altri protesteranno (nuovamente) dai loro balconi.
Non crediamo che siano Grillo o la Guzzanti o Di Pietro a cambiare le cose, non facciamo l'errore ancora una volta di percepire il caos come rivelazione. C'è molto di più sotto. C'è molto marcio in ogni nostro palazzo, di ogni nostra città. Siamo incattiviti dentro dal primo all'ultimo. Dall'amministratore di condominio al ministro. Dal vicino del terzo piano al sottosegretario. Dal sindaco al Presidente della Repubblica. Abbiamo permesso che il marcio, in tutte le sue forme, saltasse fuori e ci governasse, dai palazzi di potere alle piazze. Abbiamo permesso al malumore di diffondersi e ci siamo chiusi a guscio noi stessi diffidando gli uni degli altri. Ora tutto è pericolo, tutto è emergenza e basta un niente per accendere il fuoco degli scontri.
Siamo noi il problema, certo. Perchè? Dite di no? Siamo forse diversi dal resto della gente? Non cerchiamo anche noi il nostro tornaconto e non ci teniamo strette quelle quattro cose che ci gravitano attorno? Non facciamo anche noi le telefonate per raccomandare la figlia, la sorella, la moglie? E non tentiamo sempre anche noi di fregare il prossimo? Dal resto del caffè al bar all'evasione che ci passa di differenza? Se sei onesto nel piccolo lo sei pure nel resto delle tue azioni. Che differenza fa? E se ti capita l'occasione stai sicuro che anche tu ti lasci andare e ci caschi. Perchè sei avvilito, stanco, arrabbiato di "quelli là" e se c'è il momento giusto a portata di mano... zac! E chi se ne frega degli altri.
Italiani, brava gente.
Un clandestino
Umilmente, copincollo...
RispondiEliminaPeccato che anche qui si parli solo di Grillo e della Guzzanti, vi assicuro c'è stato ben altro a piazza Navona l'8 luglio!
RispondiEliminalibera: "Penso che abbia ragione Maltese a dire che queste manifestazioni non sono politica, anche se vengono spacciate come tali. La politica si fa in Parlamento(o almeno si dovrebbe...)!"
RispondiEliminaL'ho dovuto rileggere quattro volte.Suppongo che se si potesse usare un termometro per misurare la comprensione (...) di quello che resta della politica oggi, forse questo concetto rivelerebbe lo stato della malattia.0_0
Ha ragione Maltese, altro che...
RispondiEliminaC'è gente che non distingue più un politico da un comico, a sinistra.
Manifestazione politica?
Parlino i politici.
Come si faceva una volta.
Before the deluge.
Grillo e Guzzanti ce li vediamo a teatro, eventualmente (io no, manco lì).
Il post fino a un certo punto lo posso condividere, ma il finale proprio no. E non è questione di provocazione più o meno voluta, di paradosso evocato, è una confusione totale e drammatica tra forma e sostanza. Che Grillo e la Guzzanti riprendano le strategie comunicative di Svetonio è assolutamente inutile, se lo fanno per propagandare argomenti che interessano una minoranza di italiani, perché minoranza purtroppo è. L'antiberlusconismo ha ripreso vigore solo per una serie di gravi errori strategici del Pd, accreditando i grossi calibri di Piazza Navona come l'unica vera opposizione: ma con l'antiberlusconismo si può vincere, a dir tanto, il 50% delle tornate elettorali nazionali, e le si vincono di misura, per giunta. L'ultima si sarebbe persa a prescindere dalla strategia.
RispondiEliminaOra, una maggioranza così ampia per Pdl-Lega vuol dire che, a torto o a ragione, l'italiano è disposto a sopportare l'assoggettamento dello Stato ad un Padrone (Silvio) a patto di veder realizzati gli obiettivi previsti dal programma della destra. L'italiano ama quel Padrone: ha soldi a palate, frotte di giovani donne pronte a sbottonargli la patta, tante ville, una squadra di calcio, tre televisioni, e tutti ridono alle sue battute. E' quello che vorrebbe essere, sebbene non sia politically correct ammetterlo.
Esistono mille motivi per i quali Silvio non potrebbe fare il premier, forse neanche il leader di partito: i risultati elettorali dimostrano che il pueblo se ne impipa assai. Il pueblo, oltretutto, ha una certa stima istintiva, dimostrata dai sondaggi, per i vecchi nonni dall'aria saggia (Napo), e ritiene che i vecchi bavaresi un po' cocciuti (Ratzi) non debbano comunque finire in un'inferno di diavoli sodomiti.
La differenza tra la Lega e Piazza Navona è qui, e per quanto sia evidente forse è meglio ribadire, a scanso di equivoci: la Lega usa espressioni da trivio per comunicare una politica xenofoba ed egoista che, in questo momento storico, raccoglie il consenso della maggioranza degli italiani, mentre Grillo e la Guzzanti usano espressioni da trivio per comunicare questioni e problemi seri ma che non sono ritenuti interessanti dalla maggioranza degli italiani, anzi. Il che non è necessariamente un problema: lo diventa, tuttavia, se la preoccupazione è quella di vincere le elezioni.
Si può ricominciare a discutere solo una volta accettato che la legalità è un valore di cui agli italiani non frega assolutamente nulla;: perché l'italiano maschio, potendo, si comporterebbe esattamente come Berlsuconi, mentre le preferenze elettorali delle donne italiane dimostrano il fallimento storico di decenni di lotte femministe. Non si fa politica con la sola legalità: se si vuol fare opposizione, si inchiodi il governo alle sue contraddizioni in tema di politiche per la sicurezza, o a certe esitazioni di politica economica (nei prossimi due anni il Paese andrà peggio di oggi, forse anche in quelli successivi, e Tremonti deve ancora ingranare), e insieme si cerchi di fare una politica coraggiosa mantenendo intatte le istanze legalitarie e la visione di una politica che sia altra, e più alta, dello scavati-una-tana leghista. La sinistra adesso dovrebbe servire anche a questo.
"Se nei prossimi mesi Berlusconi e Tremonti non azzeccheranno qualche numero, il malcontento popolare prenderà piede nutrendosi proprio di queste schifezze da basso impero."
RispondiEliminaMi pare il succo dell'interessante discorso di leo.
Basta ricordarsi la Petacci: alla fine la poveretta era odiata quanto e più di Mussolini.
Però si rimane lì, non è politica questa, è l'attesa d'un eventuale 25 luglio di Berlusconi, di più l'opposizione non può fare dopo la splendida prova di governo appena fornita.
Persi per persi sarei quasi d'accordo con leo: gli appelli virtuosi alla rivolta democratica contro le leggi ad personam cadono nel menefreghismo della maggioranza degli italiani? E buttiamola sulle puttane del berlusca, hai visto mai...
Per esempio, ricordo quando diceva che la loro vista (delle puttane) offendeva sua moglie e i figli..quelle sulla strada naturalmente.
Chissà invece quelle al parlamento o alla Rai.
invece il punto è proprio questo, non posso che concordare.
RispondiEliminaSe il dito indica il cielo, lo stupido guarda il dito: ma siamo già avvezzi a questo tipo di linguaggio. E' esattamente quello che ha vinto.
Se il problema è quello del "saper comunicare", ben venga il pompino.
mi sono ritrovato totalmente nel post di Leonardo, mi è venuto lo stesso dubbio, forse ci vuole anche questo, forse se non lo urli così a molta gente non ci arrivi nemmeno, e allora anche se ci disturba un po' dal punto di vista estetico per fortuna qualcuno lo fa, di sicuro dall'altra parte non si sono mai tirati indietro
RispondiEliminaFinchè esisterà Berlusconi la sinistra, sia che usi i toni grevi della Guzzanti, sia che finga di rispettare il suo competitore, è comunque spacciata.
RispondiEliminaEd, intendiamoci, in qualche modo è giusto così.
Il PD certo non avrebbe lavorato su queste farneticanti misure di sicurezza, non avrebbe detassato gli straordinari (almeno lo spero...), non avrebbe riproposto nuovamente il lodo; ma cosa avrebbe fatto in cambio?
Purtroppo il PD è un organismo politico pachidermico ed eterogeneo, senza ideali realmente condivisi; magari con molti amici ma senza una base (il famoso zoccolo duro); senza un progetto preciso sul mondo del lavoro, sulla collocazione dell'Italia nello scacchiere internazionale e dello stesso partito nell'arco parlamentare europeo, senza una posizione unitaria in tema di laicità dello stato, questioni di bioetica, rapporto tra pubblico e privato...
A sinistra del PD, poi, v'è un guazzabuglio di figuranti, ognuno con la sua bella fissazione (chi gli operai, chi il movimento no global, chi i mulini a vento...) tutti però privi di quel bagaglio tecnico minimo per potersi occupare di amministrazione della cosa pubblica, totalmente a digiuno di economia, e de facto impossibilitati alla gestione del potere esecutivo [forse che la scelta di fare opposizione non sia un voler fare di necessità virtù?]. Certo ora bisogna riannodare i contatti con la società civile; ciao società civile, scusaci se ci siamo un po' persi di vista in questi ultimi anni, è che abbiamo avuto un po' da fare; fermo restando che Veltroni è comunque un discreto figlio di mignotta...
Se lo stato dell'arte è questo c'è poco da fare; certo, gli italiani ci metteranno pure del loro, ma la sinistra in questo momento storico è il nulla, e qualunque cosa è meglio del nulla, anche Berlusconi.
L'unica maniera per cui la sinistra può vincere le elezioni è sperare che il paese vada letteralmente in malora.
Può farlo solo in uno scenario apocalittico: un sistema sociale verticalmente spezzato in due tronconi, come in Metropolis, sopra quelli che provano ad implementare le magnifiche sorti narrate dalla pubblicità, sotto schiere di subumani con la testa china su un telefono di un call center.
Perchè finchè si tratterà di qualcosa di più sfumato, cinquantenni che sgomitano per poter dire ai microfoni del tg4 che non arrivano alla fine del mese (e magari è il 31), o tabaccaj che percependo una crescente insicurezza fanno richiesta del porto d'armi, non c'è trippa per gatti, Berlusconi piglia tutto.
Dopo l'attacco all'Iran (agosto 2008) avremo il petrolio a 200$ e solo in Italia vuol dire circa 2 milioni di posti di lavoro che scompariranno in poche settimane.
RispondiEliminaSarà un autunno terribile. Ma tutti fanno la fila per comprare il nuovo iPod...
Berlusconi piglierà anche tutto, ma il suo governo è pieno di incompetenti pericolosi (Carfagna, ma anche Tremonti), e dirlo ogni tanto non fa male.
RispondiElimina@ inevitabilmente:
RispondiElimina"o tabaccaj che percependo una crescente insicurezza fanno richiesta del porto d'armi".
Guarda, io vivo in una media citta' del Nordest, in uno dei quartieri piu' tranquilli, che somiglia alla via ideale descritta da Leonardo in un altro post, con tanto di scuole, verde pubblico, negozi, servizi, etc.
Eppure, i due tabaccai che conosco io in zona sono stati entrambi rapinati nell'ultimo anno / anno e mezzo (non ho le date esatte), entrambi a mano armata, uno quasi accoppato da un tizio che era uscito grazie all'indulto (porcata sottoscritta da quasi tutti, ma firmata dalla sinistra al governo).
Ecco, vedi, magari non sarai un tipo molto percettivo, ma se avessi percepito anche tu, come quel tabaccajo, qualche grammo di piombo che ti entra in pancia a qualche centinaio di metri al secondo, credo che percepiresti una certa insicurezza. Inevitabilmente.
PS: credevo che l'ultimo essere umano a scrivere 'tabaccaj' portasse i baffi a manubrio e fosse morto capottandosi col velocipede dopo una sbronza di assenzio.
Leonardo come il Pasquino di Magni, in bilico tra disprezzo e amore per il Popolo.
RispondiEliminaQuel popolo bambino innocente che Pasolini diceva già perduto ma che la sinistra non ha mai smesso di cercare per educarlo. Quanto è bambino il pubblico di Zelig? Quanto è bambino il pubblico del G.F.? Lo seduci col papa all'inferno?
E' una rivoluzione quella di un ceto medio culturalmente corrotto e incarognito ai confini dell'impero nel XXI secolo?
E' Furio Colombo l'unico ad avere capito tutto?
Passo sempre di qui quando ho bisogno che le certezze vacillino.
guido
Anche brullonulla, che nel suo commento va lucidamente al cuore del problema, quando arriva al dunque non può far altro che augurarsi di sentir dire "invece di X propongo di fare Y", ma al posto di questo Y nemmeno lui sa bene cosa metterci.
RispondiEliminae tu che ne sai?
io personalmente avrei delle idee, ma non e` cosa voglio metterci io il problema di cui stiamo parlando. il problema e` che chi dovrebbe per primo proporre, non lo fa.
Se guardo a tutte le democrazie moderne (ma pure alle antiche) mi sembra che l'attacco alle magagne dell'avversario sia una costante del dibattito politico.
RispondiEliminaInsomma, faccio fatica a capire perché siccome Berlusconi ha vinto le elezioni dovremmo smettere di mettere il dito sui suoi errori (e nominare persone come la Carfagna è stato un errore, madornale, di cui forse comincia già a pentirsi) e concentrarci sulle 'nostre proposte'.
Certo che dobbiamo fare delle proposte, ma la critica all'attuale stato delle cose è necessaria: e se Veltroni ritiene di non doverla fare, di fatto la delega a personaggi come la Guzzanti.
ho posato il fiasco e ho riletto:
RispondiElimina"penso che grillo, travaglio, la guzzanti (e altri) siano fascisti dentro.
naturalmente si può anche essere bravi essendo fascisti dentro, chi lo nega?
chiunque non riesce neanche a immaginare la possibile diversità di opinioni degli altri con categorie diverse dal tradimento o dalla malafede è fascista."
se preferisci posso sostituire chessò fascista con stalinista.
a proposito di dito e luna per la prossima campagna elettorale proporrei lo slogan "berlusconi è popo un dito ar culo"...
oppure "berlusconi è bono affa'r frocio cor culo dell'altri"
dei bei 6 x 3 con immagine adeguata!
io ribadisco che dire a qualcuna sta' zitta te che sei una pompinara non mi pare un grande argomento, ma sono sicuro che fa' tanto ridere.
però (immagino che)vincere le elezioni e governare sia un'altra cosa.
magari la guzzanti potrebbe farsi suggerire le battute dai nazistelli quando si trovano vicino a cortei o iniziative di donne: ne dicono di cose divertenti...
comunque qualcuno avrà letto la lettera della guzzanti sul corriere di oggi... alla prossima si facciano le manifestazioni con quelli del bagaglino: sai le risate...
@TheBloggeretc
RispondiEliminaBenchè il modo in cui mi hai parlato mi ha ricordato curiosamente quei discorsi rituali che i coach delle nazionali di rugby a 15 del sei nazioni fanno ormai da un secolo ai loro giocatori per motivarli prima della partita con l'Inghilterra (hanno violentato le nostre mogli, hanno ucciso i nostri figli...), ti dirò che a livello percettivo posso pure dispiacermi (persino sinceramente) per i tuoi amici tabaccaj crivellati, anzi magari mi dispiaccio preventivamente pure per le cinquantenni che davvero non arriva/ano alla fine del mese.
Ma - a proposito di baffi - come disse baffone un morto è una tragedia, un milione di morti sono statistica. E Stalin - giova ricordarlo - un figlio sul fronte lo perse.
Magari anche questa è una bella morale: non sempre colui che pronuncia una frase cinica ha potuto permetterselo solo perchè la cosa non lo riguardava...
Ma, e qui sta il punto collaterale, o mi si dimostra che il numero di rapine a mano armate aumenta significativamente nel tempo, oppure si rimane nell'ambito del dramma personale, ossia laddove ognuno solidarizza con chi gli pare.
Il punto principale del discorso per me è comunque un altro: nel momento in cui si accetta come misura inevitabile imposta dalle logiche macroeconomiche che qualcuno sarà pagato 6 euro l'ora e sarà umiliabile a piacimento di qualcun'altro, Marx e tutti i discorsi sull'alienazione sono andati irrimediabilmente perduti. E allora non si dovrebbe più parlare di sinistra, ma di destra con correttivi di giustizia sociale. Che è ancora un po' meglio sia della destra pura sia di quei quattro ultimi sacerdoti del diamat per cui la storia di suo muoverà provvidenzialisticamente verso l'abbassamento delle ore lavorative ferme restando tutte le precedenti conquiste del movimento operajo...
Ma meglio per chi poi? per me e forse per qualcuno di voi; non certo per la maggioranza popolare.
Aggiungerei: tecnicamente il PD, in quanto erede della scuola del PCI, potrà indubbiamente dispiegare uomini con una preparazione superiore ai Tremonti ed ai Brunetta, fare migliorui finanziarie, assumere posizioni più ragionate su pressappoco qualunque questione; e questo peraltro a prescindere dalla mancanza di karisma della leadership, delle citazioni di Kennedy, delle feste del cinema; ma appunto: il valore aggiunto è solo tecnico, e, se è vero che nemmeno Kant riuscì ad avere la libera docenza in filosofia, non basterà mai per vincere le elezioni...
@Inevitabilmente:
RispondiEliminaCom'era inevitabile, il tuo discorso ricorda curiosamente le repliche rituali che da qualche secolo in qua si rivolgono al popolaccio che si lamenta: macche' scarsita di pane, se ci sono le pasticcerie ricolme di brioches...
Guarda, del tuo dispiacere "persino" sincero credo che ne' io ne' il tabaccaio in questione sappiamo che farcene, perche':
1) lui vende pupazzetti meno pelosi;
2) non e' amico mio, e' solo uno che svolge un'attivita' economica lecita e (suppongo) redditizia, ma non per questo merita di rischiarci la pelle (tra l'altro ad opera di un indigeno, quindi la solidarieta' 'tribale' che m'imputi c'entra un cazzo).
"o mi si dimostra che il numero di rapine a mano armate aumenta significativamente nel tempo, oppure si rimane nell'ambito del dramma personale, ossia laddove ognuno solidarizza con chi gli pare".
Piu' che giusto: nel lungo periodo, in Italia sono scesi i 'grandi' delitti, omicidi in primis (e grazie tante, gli anni di piombo e le guerre di mafia appartengono, appunto, al passato). Cionondimeno:
altri reati cosiddetti 'minori' o 'micro' sono invece aumentati, senza contare che spesso si tende a non denunciarli, per sfiducia, per paura-intimidazione, per rassegnazione etc.
Datti un'occhiata qua:
http://tinyurl.com/5o4zwv
"Consideriamo i furti. Secondo i dati della Magistratura l’interruzione del declino
dei furti e la conseguente nuova fase espansiva era già avvenuta alla fine degli
anni novanta, quando il tasso di furti aveva di nuovo raggiunto i livelli del 1991.
Secondo i dati delle Forze di polizia, invece, la diminuzione si era interrotta già a
metà degli anni novanta e, dopo un periodo di oscillazioni erratiche, il tasso di
furti aveva ripreso decisamente a crescere dal 2002. Così oggi il tasso di furti in
Italia si sta di nuovo avvicinando ai livelli, davvero elevati, del 1991, e quello che
qualche anno fa poteva apparire l’inizio di un’inversione di tendenza si è rivelato
un fenomeno temporaneo.
Ancora meno rosea è la situazione delle rapine. Anche in questo caso, come abbiamo
detto e come mostra il Graf. I.4, il 1991 è stato l’anno di picco dopo il quale
è iniziata un’inversione di tendenza. Ma anche questa è stata assai breve, perché
era già finita nel 1995, secondo le Forze di polizia, qualche anno dopo – nel 1998 – secondo la Magistratura. Immediatamente dopo è cominciata una nuova
fase di crescita ininterrotta che ha portato in breve tempo le rapine a raggiungere e
sfondare il tetto raggiunto nei primi anni novanta. Oggi il tasso di rapine è una
volta e mezza quello del 1991, due volte e mezzo quello del 1984, 18 volte quello
del 1970."
Vuoi dati ancora piu' freschi? Ti accontento:
http://tinyurl.com/56vexq
Il tot reati a PD in un anno (2007 su 2006) e' aumentato del 9,2% (tot Italia: +5,2%).
Qualche reato 'minore' (fin quando dalla statistica non si passa al personale, beninteso):
Furti con destrezza PD +43,8% (IT+2,3%);
Furti con strappo PD +13,7% (IT+6,4%);
Furti in casa PD +42,4% (IT+17,2%);
Rapine PD +23,9 % (IT+1,4%).
E' diminuita poi la capacita' di repressione dei reati: sia a livello locale che nazionale, i denunciati sono cresciuti di circa il 10%, gli arrestati sono diminuiti di circa altrettanto.
Il fatto è che i delinquenti sono ormai assurti a categoria sociale (altro che "classe operaia"), hanno preso coscienza di sé, hanno sfruttato i meccanismi democratici per eleggere i propri rappresentati e, al momento, ci governano.
RispondiEliminaNiente di più e niente di meno.
Per il futuro... mi aspetto che venga introdotto, prima o poi, il reato di onestà.
:-(
@TheBloggeretc
RispondiEliminaAmico, scusami ma mi sfugge qualcosa: quand'è che abbiamo deciso di occuparci del caso Padova? Perchè qui si parlava dell'insicurezza percepita in Italia, mica di ciò che accade nel tuo caseggiato; se poi lì da voi le cose vanno in maniera significativamente diversa dal resto del paese, probabilmente è proprio Padova a meritare un discorso a sè stante, eventualmente di forte allarme.
Ora, vediamo i dati che sottoponi alla nostra attenzione.
Il primo è il rapporto sulla criminalità del ministero degli interni, datato 2006; questo, oltre a fotografare una situazione niente affatto allarmistica [dacchè borseggi, scippi e rapine in esercizi commerciali ed abitazioni sono nel medio periodo (tre-cinque anni) in regresso o stazionari] è chiaramente inutile per la discussione: il 2006 è l'anno delle elezioni vinte da Prodi, ed è solo di lì in poi che la percezione di insicurezza crescerà esponenzialmente.
Il secondo è una relazione del sole24ore realtiva al periodo 2006/07, da cui emerge che in quell'intervallo di tempo le rapine in Italia sono aumentate dell'1.4% - meno di molti altri indicatori - che giudico ben poca cosa.
Inoltre per leggere correttamente il dato occorrerebbe poter distinguere la tipologia dei reati di rapina, come vien fatto opportunamente nel rapporto del ministero degli interni; il dato complessivo sulle rapine infatti assomma quelle in pubblica via (35% del totale nel 2006), quelle in esercizi commerciali (14%), quelle in abitazioni private (3%), ed altre (in banca, in uffici postali, a portavalori...); pertanto la sua sola analisi non è esaustiva in tema di sicurezza del cittadino, dal momento che a tal riguardo alcuni canali sono più significativi di altri e che ciascun canale evolve con una sua propria dinamica (per esempio nel triennio 2004-06 le rapine in pubblica via aumentano sensibilmente mentre quelle negli esercizi commerciali e nelle abitazioni diminuiscono altrettanto significativamente).
Infine invito a dare uno sguardo al paragrafo I.6, alle pagg. 39 e 40 dello stesso rapporto 2006, la sua lettura potrebbe essere illuminante.
@Inevitabilmente.
RispondiEliminaSemplice conoscente, non c'e' peggior dislessico di chi non vuol leggere.
Tu mi hai chiesto di dimostrarti un aumento significativo di rapine nel tempo a livello nazionale, perche' se guardo al mio quartiere non vale.
Bene, io ti porto dati di lungo periodo che concordano su una MOLTIPLICAZIONE delle rapine (ricopio per i non capenti):
"Oggi il tasso di rapine è una
volta e mezza quello del 1991, due volte e mezzo quello del 1984, 18 volte quello
del 1970."
E tu allora che fai?
Hmm, non sono convinto: Padova mi e' poco significativa, e poi dobbiamo distinguere, diamine. Si fa presto a dire 'mano armata': e se e' un semplice taglierino?
E i furti con scasso, allora? La spaccata con mattone classica, la vogliamo confondere col piede di porco, o col tombino, che adesso va molto di moda (se non sfonda la vetrina, te lo puoi sempre rivendere, che' ultimamente la ghisa e' ai massimi storici)?
E poi no, hmmm, il 2006 non vale, perche' e' l'anno delle elezioni, e poi c'erano anche i mondiali... mbe'? A me fotte poco di distinguere le responsabilita', noto solo, come tu invece t'ostini a negare, che c'e' stato un aumento della criminalita' predatoria, anche violenta, nel medio-lungo periodo, con un'impennata recente (o se ti entrano in casa per svaligiartela, per te va bene, signora mia l'e' tutta percezione?). Tutta colpa di Prodi? No, ma senz'altro l'indulto ha influito. Se fai uscire dei delinquenti conclamati, in massa, non perche' si siano ravveduti e abbiano compiuto un percorso di reinserimento sociale blabla, ma semplicemente perche' fai il liberitutti, costoro si rimetteranno a delinquere. Inevitabilmente,
Ricapitolando: e' inutile che tiri fuori che nel quarto capoverso della sezione B5, dopo il sesto comma, usano la parola 'percezione'. Ci sono fattori psicologici, ci sono i media, ma non possono farti percepire quello che non esiste, anche impegnandosi.
Possono pure raccontarti che sono sbarcati i marziani e ripetertelo 3 volte al giorno, ma se esci in strada e non trovi omini verdi, te ne fregherai.
Ci riusci' solo quel genio di Orson Welles, 70 anni fa.
TheBloggeretc.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@TheBloggeretc
RispondiEliminaCara amica, caro amico,
tutto questo trambusto non ha senso; temo invero che non siamo neppure in effettivo disaccordo d'opinione, se non eventualmente su faccende meramente collaterali, pertanto ti invito veltronianamente al dialogo.
Se rileggi il mio primo intervento non ci troverai altro che l'affermazione: "finchè i problemi della nazione saranno dei semplici malcontenti, tipo il 21 di ogni mese mi faccio ibernare, poi mi scongelano l'1 del mese successivo, oppure ho paura che qua da un momento all'altro mi fanno secco mentre sono intento a vender sali e tabacchi, questi verranno intercettati dai berlusconi; la sinistra ahimè abbisognerebbe di uno scenario ben più catastrofico per poter essere presa nuovamente sul serio"; nè più ne meno.
Ora, dal momento che si fa esplicitamente riferimento a Berlusconi, credo sia inutile invocare il fatto che a partire dagli anni '70 le rapine sono aumentate del 2000%; con tutto il rispetto: chissenefrega?, se è per questo tra il periodo antecedente e quello successivo all'invenzione della proprietà privata sono aumentate dell'infinito percento.
Il fatto storico (o presunto tale, perchè se credi puoi contestarlo) cui faccio implicitamente riferimento è che laddove la destra berlusconiana ha affrontato le campagne elettorali provenendo dall'opposizione, ha usato tutti i mezzi a sua disposizione per propalare l'idea di un'insicurezza dilagante; idea - quella dell'insicurezza dilagante - a mio parere falsa e mistificante; il che non vuol dire negare che recentemente la criminalità predatoria possa essere aumentata di qualche punto percentuale annuo; significa semplicemente dire che, pur ammettendo la possibilità che essa sia davvero aumentata, comunque non lo ha fatto abbastanza significativamente da giustificare tutta la gazzarra messo su (cosa che invece avrebbe avuto perfettamente senso in uno scenario del tipo Albania '97).
Nei dati nazionali che tu fornisci non leggo nulla di oggettivamente allarmante nel breve periodo (nè in un intorno destro del 2001, nè nell'ultimo biennio prodiano, quando orde di bande slave e rom rispettivamente avrebbero messo a ferro e fuoco il paese); laddove c'è una crescita di pericolo quella è percentualmente minima (quindi difficilmente correlabile con l'operato di un ministro o di un intero esecutivo), e giammai catastrofica; peraltro osservo (ma solo perchè hai insisto molto su questo punto) che se le rapine sono aumentate del 2000% negli ultimi 40 anni e del 50% negli ultimi 15, direi che il problema grosso lo si è avuto nei primi 25! Per questo ho sostenuto che i tuoi dati non dimostrano nulla (ma non che siano falsi o poco interessanti: il rapporto sulla criminalità del 2006 è davvero un'ottimo riferimento).
Se poi nelle mie parole hai letto una mancanza di rispetto massimale nei confronti di chi è povero o chi è stato rapinato, o una qualche difesa fra le righe della scelta di indultare, posso solo limitarmi a sottolineare che si tratterebbe solo di estrapolazioni.
Così come sono poco giustificate anche altre tue letture - che io abbia voluto negare che ci siano problemi reali (mi hai preso per Maria Antonietta?), che io ti abbia imputato solidarietà tribale (piuttosto ho solo lasciato intendere che il tuo campione, i due tabaccaj dalle tue parti, non era statisticamente significativo; ed anzi i dati che poi hai fornito della tua situazione locale non fanno che confermarlo!). Ma forse per voi bloggers etc. questo fa parte del gioco, chessò...
Inutile infine che mi metta a sciorinare migliaja di esempi su come i media possano alterare la percezione dell'opinione pubblica; mi basta controcitarti Orson Welles, Quarto Potere.
PS: Se vuoi rireplicarmi, perchè non mi scrivi più semplicemente un'email? [@gmail.com].
@Inevitabilmente.
RispondiElimina"Cara amica, caro amico,"
Ma che sei, l'ufficio stampa dell'UDC?
(Io comunque masculo sognu: almeno, se mi guardo tra le gambe ho questa percezione)
In realta' noi siamo in disaccordo di fondo: tu credi che il problema non siano i "semplici malcontenti" ma Berlusconi che ci marcia.
Se poi ti dimostro che i malcontenti sono fondati, fondatissimi, sbuffi: ma si', insomma, adesso che saran mai le rapine ventuplicate in qualche decennio, non vedi Berlusconi come ci marcia?
Sbagli: Berlusconi ci puo' marciare perche' il terreno c'e', largo e solido. Anzi, sbagli ancor di piu' a trascurare i dati locali, che spiegano molto di quello che succede a Nordest. Alle ultime elezioni, magari non tanto a PD citta' ma nella regione, e' cresciuta molto piu' la Lega di Berlusconi, eppure io tutto questo strapotere mediatico di TelePadania non lo percepisco.
Se vedi di quanto e' cresciuta la 'micro' criminalita' in pochissimo tempo, se leggi che gli stranieri residenti (senza contare irregolari e clandestini) a PD sono cresciuti del 10% negli ultimi sei mesi, sono circa il 12% della popolazione e si prevede arriveranno al 30% nei prossimi vent'anni (dati del comune di sinistra, che certo non ha interesse ad ingigantire il fenomeno - e comunque l'anagrafe e' quella), allora capisci. Anzi, da queste parti la Lega, se non avesse una classe dirigente di trogloditi, prenderebbe percentuali bulgare.
Perche' peggio del danno c'e' la beffa: ti garantisco che niente fa incazzare di piu' la 'ggente' che sentirsi ripetere pat-pat, mannooo', ma dov'e' tutta questa criminalita', e' che siete menti deboli e suggestionabili, ecco tutto. E poi si', vabbe', forse puo' darsi anche che a Nordest il 60 e passa per cento dei crimini sia commesso da extracomunitari (dati del capo della polizia), ma che c'entra? Sarete mica razzisti? E i poveri bambini rom, gli vorrete mica sporcare le gelide manine d'inchiostro, vero? D'accordo, puo' anche darsi che una bambina di 11 anni venga beccata a rubare per la 39esima volta e un bambino di 10 anni per la decima (Corriere del Veneto del 29 maggio), che poi siccome non si sa di chi siano figli - e i genitori si guardano bene da rischiare di perdere le galline dalle uova d'oro, anzi, i cagnolini da riporto preziosi si' sapientemente addestrati - vengano messi in comunita', da cui scappano dopo un paio d'ore per riprendere l'attivita', ma che sara' mai? Il problema e' StudioAperto che ci batte la grancassa, signora mia.
"Inutile infine che mi metta a sciorinare migliaja di esempi su come i media possano alterare la percezione dell'opinione pubblica; mi basta controcitarti Orson Welles, Quarto Potere."
Inutile, infatti: quello era un film. Il tuo problema e' che confondi i film con la realta' e pensi che gli altri facciano altrettanto.
PS: non ti scrivo perche' non si da' l'email agli sconosciuti, che' poi si va a finir male: non te l'ha detto la TV?
TheBloggeretc.
Beh, stavolta m'hai convinto.
RispondiEliminaCi si becca stanotte alla ronda.
In realta' il negazionismo spocchiosetto della serie 'e' tutta percezione' e le ronde 'andiamo a bruciare gli zingari' non sono in antitesi, anzi: l'uno e' precondizione per le altre.
RispondiEliminaPerche' chi non solo subisce l'impatto del problema criminalita', non solo vede che non lo si affronta decisamente, ma si sente pure dare del visionario o del razzista, verra' tentato a passare alle vie di fatto.
Ho come la percezione che a te non interessi nulla della criminalita' e delle sue vittime, ma solo che Berlusconi non ne approfitti per capitalizzarla elettoralmente.
Il tuo atteggiamento e' la garanzia migliore che ci riuscira'.
TheBloggeretc.
"Noi stiamo con la piazza e non con il potere, nell'eterna lotta fra Davide e Golia, stiamo con Davide. Faremo una, cento, mille piazze perché nelle piazze c'é la politica dell'impegno, mentre nelle stanze del potere c'é la politica dello scandalo, del compromesso e del do ut des. Antonio di Pietro
RispondiEliminaSe questo è il nuovo che avanza, il traghettare della sinistra (?) nel nuovo millennio...
Che Dio ci aiuti...
Quanto è curioso il fatto che la microcriminalità abbia un'impennata proprio nei periodi di recessione economica (primi Novanta e adesso).
RispondiEliminaNaturalmente è solo una coincidenza: non si può affermare che la microcriminalità è direttamente proporzionale alla povertà, perché la povertà non esiste, soprattutto in Veneto.
Se provi a dirglielo, loro per ripicca votano Lega per altri dieci anni, anche se i dirigenti sono trogloditi: come dire, meglio mona che poveri.
Leo, il discorso generale e' sempre lo stesso: di chi e' la responsabilita', dell'individuo senziente o della societa', un po' madre amorosa da mungere e un po' bagascia da fottere, a seconda delle circostanze. Bamboccioni o ladri, e' questa l'alternativa?
RispondiEliminaQuindi come funziona, spiegami: un bel giorno ti alzi, sfogli corrucciato il giornale, decidi che tra impennata del prezzo degli idrocarburi, crisi dei mutui subprime e scarsa copertura wifi per l'iPhone la misura e' ormai colma, prendi una pistola e ti metti a rapinare tabaccai?
Oppure sforni una bella nidiata di bimbi da mandare a rubare nelle case, cosi' dai anche ragione a Marx sul concetto di proletariato? Eppure in Veneto l'allevamento intensivo di pargoli a tale scopo era gia' praticato nei ruggenti anni Ottanta: non e' percezione, potrei tranquillamente testimoniarlo in tribunale.
Meglio mona che poveri non so, ci devo pensare; meglio mona che ladri yes, definitely. E scusa per l'etica da troglodita.
TheBloggeretc.
La stupidità non si può rivendicare come scelta etica.
RispondiEliminaPer dire, l'altra sera sono passato dal Veneto, e sarà stata una coincidenza, ma ho visto un furto in un distributore: gente (bianca) che arriva, fa il pieno e scappa via. Sono casi sempre più frequenti, e ne parlava anche ieri la Repubblica: la microcriminalità che cresce è anche questa.
Viceversa, come noti, gli zingari rubano dagli Ottanta (e anche da prima) senza modificare più di tanto le statistiche: oppure anche loro si metteranno a rubare più intensivamente nei periodi di crisi, chi lo sa.
concordo col primo commento di lorenzo "Ci hanno infilati in un cul de sac culturale, e noi da beceri ci siamo cascati."
RispondiEliminaecco. non so voi, ma io non so più che fare. parlo, pacatamente per quanto posso; discuto con numeri astratti, con esempi concreti, con ipotesi per assurdo, ma non c'è niente da fare: si scivola, si scivola..
"La stupidità non si può rivendicare come scelta etica."
RispondiEliminaSe l'alternativa e' 'farmi furbo', si': rivendico la mia monaggine.
Tu hai portato un episodio, io (anche) dati. Ma soprattutto, tu interpreti sociologicamente l'episodio. Analizziamolo meglio, allora: 'gente bianca' non vuol dire necessariamente 'veneti', o ce l'avevano scritto in faccia? Non potrebbero esser stati modenesi, o rumeni? E la motivazione? Tu (e/o Repubblica, la Pravda del sociologismo piagnone: basta leggersi la rubrica 'Gli altri noi') colleghi subito il furto allo stato di necessita' da impoverimento: ma siamo sicuri? Era un'utilitaria scassata o un SUV? E poi: la benzina gli serviva per andare a lavorare o per farsi un giretto? O magari l'hanno presa cosi', per sfizio, per vedere di nascosto l'effetto che fa?
In uno dei tuoi sogni, t'immaginavi rapinatore (e dare un taglio drastico alle peperonate, a cena?), concludendo che sarebbe stato un lavoro troppo faticoso. Cazzate: alzarsi tutte le mattine, andare a farti dire per tutto il giorno da altri quello che devi fare e tornare a casa con una manciata di euri se ti va bene, quello e' fatica, non sgraffignare in un attimo quello che il mona di turno ha sudato per guadagnare. Senza contare il brivido, la scarica d'adrenalina: come il bungee-jumping, solo che in piu' ci fai i soldi.
Perche' appunto, la stragrande maggioranza dei criminali lo e' per scelta di vita: non e' che se domani il Mibtel risale, invece di entrare in banca col taglierino entrano in un'agenzia interinale col curriculum.
Davvero pensi che funzioni cosi', che se la benzina supera un certo prezzo ci si sente autorizzati a rubarla? Allora, se la pressione fiscale supera una certa soglia, ci si sente legittimati a evadere le tasse?
Strano, mi sembra di averla gia' sentita questa...
Non ci vuole una laurea in statistica per collegare l'aumento del prezzo del petrolio a questo nuovo trend dei furti nei distributori.
RispondiEliminaBanalmente: quando le cose cominciano a costare molto, la gente non riesce più a permettersele e allora le ruba. Bianchi o neri, modenesi o rovigotti.
La microcriminalità aumenta nei periodi in cui aumenta la povertà: la presenza di immigrati è una variabile dipendente, che al massimo può diventare utile quando i neopoveri si mettono a cercare capri espiatori.
"Non ci vuole una laurea in statistica per collegare l'aumento del prezzo del petrolio a questo nuovo trend dei furti nei distributori."
RispondiEliminaNo, come non serve il Nobel dell'Economia per collegare i furti di cavi elettrici o di tombini all'aumento dei prezzi delle materie prime: il rapporto rischi/benefici diventa vantaggioso, perche' si tratta d'infrastrutture diffuse sul territorio e quindi praticamente indifese. Come le pompe di benzina: entri ed esci in macchina e non devi superare metal detector, vetri antiproiettile o guardie armate (almeno per ora).
Ma eludi la scelta etica di fondo: cosa ti fa scegliere di appropriarti con l'inganno o la forza della ricchezza altrui? Se si diventasse criminali con tanta riluttanza, non ci sarebbe bisogno di un apparato repressivo per disincentivarli, non ti pare? Del resto non credo che qualche pieno non pagato o qualche scatoletta portata fuori dal supermercato senza passare alla cassa desterebbe chissa' quale allarme sociale, al massimo qualche costo aggiuntivo.
Tu pensi che si decida di rubare perche' non si ha di che sfamarsi o vestirsi? Mah, alle mense o alle distribuzioni vestiti della Caritas non mi risulta che mandino via nessuno. Tanto che ultimamente, proprio perche' c'e' crisi, ci vanno anche gli indigeni. Vergognandosi come ladri, appunto.
TheBeloggeretc
Per te è un problema morale, per me è un problema sociale.
RispondiEliminaSiccome la società determina la morale, io posso capire te, ma tu non puoi capire me. Che è un altro modo per dire che hai scelto la via del mona.
"la società determina la morale" significa che tu non hai possibilita' di esercitare una scelta etica individuale perche' sei predeterminato? Ovvero, tutti quelli che si trovano nella stessa condizione sociale eserciteranno la stessa scelta? E tutti quelli che alla faccia tua, di Marx, di Foucault o di quant'altri fanno altrimenti sono dei freak? O dei mona?
RispondiEliminaSpiegati, poi vediamo se sono io che non ti capisco.
Fossi in grado di spiegartelo, l'avresti capito da anni, non trovi?
RispondiEliminaTu semplicemente stai rifiutando di prendere in esame un'evidenza statistica: la correlazione tra economia e microcriminalità. Poi ti dovrò anche spiegare come si ottiene l'acqua calda?
Spiegami allora tu qual è il punto: se la scelta morale non è determinata dalla società e dall'economia, da cosa è determinata? Viene prima di ogni cosa? Tempo al tempo e qualcuno la troverà in qualche filamento di DNA, per cui salta fuori che gli uomini bianchi ce l'hanno, i mori meno, i rom proprio per nulla, e quindi tanto vale schedarli già da bambini.
"la scelta morale è determinata dalla società e dall'economia", questo credi tu. E' una credenza come tante altre, pero', se non e' supportata dall'evidenza. 'Determinata' vuol dire: 'dato A, avremo B'. E se invece abbiamo C, come te lo spieghi?
RispondiEliminaTu ti dici cristiano, giusto?
"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico", ti ricorda niente?
Allora quello che non ha tirato dritto, contravvenendo alla morale della sua societa', era un mona? Ce l'aveva nel DNA?
TheBloggeretc.
Veramente il samaritano in quel frangente è stato l'unico a mettere in pratica la legge giudaica.
RispondiEliminaIn questo modo Gesù faceva presente, appunto, che la coscienza non è una componente della razza: ci sono samaritani che applicano le scritture meglio dei giudei. E oggi magari esiste anche un rom che rispetta più leggi dei bianchi, non lo so. L'individuo ha dei margini per comportarsi bene o male.
Ma se ci prendi in gruppi, siamo abbastanza prevedibili. La statistica è appunto questo. Probabilmente uno statistico del 33 d.C. avrebbe calcolato che un viandante derubato aveva l'1% di possibilità di imbattersi in un samaritano cordiale.
Le leggi scritte sono una cosa, le norme effettivamente vigenti in una data societa' un'altra: altrimenti non ci sarebbe bisogno di tribunali, carceri, etc. Nella societa' del samaritano, la regola era 'fatti i cazzi tuoi e tira dritto'.
RispondiEliminaCome finalmente riesco a farti dire, l'individuo PUO' scegliere come comportarsi: altrimenti valeva la linea difensiva di Eichmann, anche lui rispettava le regole e teneva in piedi la statistica.
Ecco, per me i gruppi sono fatti di individui, di esseri umani che fanno delle scelte, giuste o sbagliate. Tu invece sei catto-comunista, per questo io posso capire te, ma tu non puoi capire me.
TheBloggeretc.
PS: se i gruppi sono prevedibili, allora prendere le impronte ai bambini rom e' semplice buon senso (prevedibilmente, delinqueranno; o dobbiamo star dietro allo sporadico deviante che vuol rovinarci la statistica?), come e' buon senso fare gli studi di settore su TUTTI i gioiellieri (prevedibilmente evadono - e pazienza per quello onesto: infatti in quel caso nessuno grida al razzismo); come e' giusto fare i controlli antiterrorismo sui mussulmani (prevedibilmente, i bombaroli vengono da li', mica dai mormoni), altro che islamofobia.
Le impronte e i controlli su base etnica possono essere pratici da un lato, ma dall'altro rinforzano la sensazione di accerchiamento dell'individuo che appartiene a una minoranza etnica. Pendere le impronte a un bambino è una profezia che si autoavvera.
RispondiEliminaNon che a te importi: tu credi solo nella scelta, e quindi tutto il costo sociale lo trasferisci sulla persona che sceglie di delinquere. Da questo punto di vista lasciare che una minoranza cresca nella miseria ha dei vantaggi, che qui da noi stiamo cogliendo appieno.
Mah, io saro' mona, c'avro' l'etica tutta sbajata, ma chette devo da di', non credo mi sentirei meno accerchiato a crescere con dei genitori che invece che a scuola mi mandano a rubare o a battere (ultimamente succede anche questo: lo diceva il vicesindaco, un bravo cattolico che agli zingari buoni da' pure i mattoni per farsi le case, mica fichi) e se rendo poco minacciano 'ti faccio inc*lare dai marocchini' (alla faccia del razzismo).
RispondiEliminaE' una profezia che si autoavvera? Perche' tu, quando sei andato negli USA e ti hanno preso le impronte sia qua che la', su base etnica (se entri dal Canada, per dire, tante storie non te le fanno), hai sfogato la sindrome d'accerchiamento assaltando un Wal-Mart?
La minoranza in questione, poi, va tolta dall'accerchiamento innanzitutto impedendole di perpetuare pratiche che non predispongono certo la popolazione circostante all'abbraccio amorevole e solidale.
Almeno qui, tra noi mona, funziona cosi': alla fine, puoi vestirti, parlare e mangiare come ti pare, basta che lavori; se invece rubi, ecco, improvvisamente cominciano tutti a guardarti storto.
TheBloggeretc.
Tra voi mona funziona così... se improvvisamente il Veneto è diventato un esempio di pace e prosperità sociale, smettila almeno di lamentarti.
RispondiEliminaInvece salta fuori che dopo vent'anni di leghismo di protesta e di governo, la microcriminalità aumenta. Il sospetto che non abbiate capito molto, a questo punto, sorge.
Beh, gli sceriffi potrebbero facilmente replicare che loro hanno le mani legate e avrebbero gia' da tempo risolto i problemi con corda e sapone, se poi gli ambientalisti non frignassero per il carico eccessivo dei rami - o i giudici non rilasciassero i premurosi genitori di cui sopra perche' suvvia, non erano minacce ma semplice turpiloquio (alzi la mano chi non ha mai minacciato la propria prole di sodomizzazione in appalto: lo sapete bene quanto possano diventare esasperanti, le piccole canaglie), ne' era evidente il pericolo di fuga di chi ha il domicilio gommato ed era stato fermato in autostrada, direzione confine francese.
RispondiEliminaEd altre amenita' da reciproco gnegne'.
Io in verita' sono venuto a 'lamentarmi' perche' qui c'era un modesto rappresentante della gauche caviar che rilanciava il meme della 'percezione', falso come quando e' applicato all'inflazione (anche in quel caso, ho i picci: fatture che dimostrano come delle tariffe in migliaia di lire siano semplicemente state 'tradotte' in euri, raddoppiando l'esborso).
Tu almeno non neghi l'esistenza del problema, anche se a mio parere ne travisi in buona parte le cause e sotto-sotto pensi che se ti rapinano, qualche peccato da scontare ce l'avrai (a livello sociale, se non individuale).
TheBloggeretc.
Amico, però così non va bene; recita pure le tue filastrocche, ma se riporti il pensiero di un altro fallo con un minimo di onestà intellettuale - chè, specie ora che ti sappiamo munito di libero arbitrio, storie di infanzie difficili o periferie degradate non commoveranno troppo la giuria.
RispondiEliminaSe dico che in Italia il prezzo del pane non è aumentato di molto, non sto dicendo nè che è basso, nè che il singolo panificio non possa averne decuplicato il prezzo.
Analogamente se dico che negli anni governati dalla sinistra il problema criminalità non ha avuto variazioni importanti a livello nazionale (dove, e l'ho anche precisato, per importante intendo grave al punto da giustificare espressioni tipo "emergenza rom", "bande slave", "misure d'urgenza", "piano di crisi", "allarme sicurezza" e compagnia (ciao Salinger!), che avrebbero senso solo in presenza di un'effettiva catastrofe (Albania 97, Argentina 01)) non sto negando nè la gravità dei valori assoluti (nazionali o locali) della criminalità, nè la possibilità che vi siano state variazioni importanti a livello locale.
Non a caso io ti ho chiesto di portare dati riguardanti un AUMENTO SIGNIFICATIVO della criminalità, e non, per dire, dei raffronti con i valori assoluti di altri paesi europei; e non a caso io ti ho detto che non era mia intenzione discutere il caso PD - di cui peraltro non so nulla, non essendo mai stato in Veneto ed avendo solo un amico lì, che quando si lamenta lo fa per la bassa paga della manovalanza e per l'assenza di sindacalizzazione.
Se poi non sei in grado di capire la differenza tra un numero e la sua variazione (tra la funzione e la sua derivata), o tra un valore locale ed uno nazionale (tra valore in un punto e valor medio), problema tuo.
No, il problema e' tuo, che sposti sempre il problema altrove, a qualche altro 'collaterale'.
RispondiEliminaSe dici che il prezzo del pane 'non e' aumentato di molto', dici il falso, caro il mio briocharo, come sa chiunque, appunto, compri il pane tutti i giorni.
Io poi non ti ho portato (solo) valori assoluti, ma incrementi percentuali, nel breve E nel lungo periodo, a livello locale E nazionale.
E poi ti freghi da solo, altro che 'valori assoluti': come ti spieghi ad esempio che noi abbiamo 6 volte le rapine in banca della Germania, calcolate in base al numero degli sportelli? Perche' abbiamo i briochari negazionisti come te, ecco perche'.
Fra l'altro, prima dici che no, il 2006 non vale, perche' ci son state le elezioni quindi la colpa di Prodi sarebbe solo per il periodo successivo, adesso dici che non ti interessa discutere il caso PD.
Beh, mi sa tanto che ti tocchera' discuterlo: i commissari all'"emergenza rom" li ha nominati Amato, mica Maroni.
Torna ad accarezzare il gatto, va' - ma non contropelo, mi raccomando, che' potresti avere delle percezioni sgradevoli.
Errata corrige: i 'commissari all'emergenza rom' non furono 'nominati' ma 'previsti', visto che il decreto sicurezza del precedente governo era poi naufragato.
RispondiEliminaRimane il fatto che l'espressione fu usata eccome, anche dal governo Prodi.
TheBloggeretc.
Caspita, un manifesto vivente dell'incomunicabilità!
RispondiEliminaPunto primo, PD sta per Padova; l'hai usato tu stesso per primo; io mi sono solo permesso di riciclarlo per usare meno caratteri, come fanno i giovani (peraltro anche io ci ho messo un po' la prima volta per capire che PD in quel tuo intervento stava per Padova...).
Punto secondo, la storia del pane era solo una schematizzazione logica, un esempio mentale per mostrare cosa la mia affermazione (che riguardava la VARIAZIONE di qualcosa, non quel qualcosa in sè) implicava e cosa non; il valore di verità delle proposizioni in una deduzione logica corretta non ha alcuna importanza; partendo dalla premessa che il mare ha lo stesso colore del cielo, posso dire: se il cielo è marrone anche il mare è marrone; ma se proprio ci tieni, sostituisci chessò pane con hamburger e Italia con USA.
Spero ora sia più chiaro...
Ho visto mosche arrampicarsi sugli specchi con piu' grazia. E anche a logica ti fregavano.
RispondiEliminaNoto che sui dati di fatto non hai nulla da replicare.
La confusione su 'PD' nasce dal fatto che tu storcevi il nasino sui dati del 2006 perche' per te la questione centrale era la 'percezione' che la criminalita' fosse cresciuta durante il governo Prodi. La criminalita' stessa, invece, per te e' solo 'collaterale': basta neutralizzarla con qualche eufemismo, non sia mai che a qualcuno venga in mente di dire che "dalla Romania è in corso un ESODO di rom". Gia', chi l'avra' mai detto? Un esodo, che esagerato: come se l'Adriatico si fosse aperto apposta per loro, maddai. Ma son cose da dire?
TheBloggeretc
Il punto è la coscienza è individuale, quindi trattiamo rom come tutti quanti da individui non gruppi. Poi è ovvio che anche se le decisioni ultime fanno il giudizio finale, le condizioni sociali creano delle necessità e influenzano dei fenomeni generali, questo non significa privare di individualità le persone. Anto
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