Che misero amore sarebbe
Santità,
Vi scrivo ancora commosso per il Vostro messaggio di venerdì contro la contraccezione. La commozione non è tanto per il messaggio in sé, che ovviamente non condivido, ma per l'ammissione che contiene. Un Papa che ammette qualcosa è sempre uno spettacolo glorioso, nel senso più cattolico del termine – ad maiorem dei gloriam.
Voi dunque ammettete che persino i credenti “trovano difficoltà” a seguire le vostre indicazioni anticontraccettive. Difficoltà, d'accordo ma di che genere? Cosa porta milioni di coppie cristiane ben disposte nei confronti del Vangelo e del magistero della Chiesa a infischiarsi bellamente di un'indicazione tanto precisa, e così spesso ribadita dai suoi pastori? Non stiamo parlando – se non in minima parte – di giovinastri promiscui travolti da intorte spirali di erotismo. Parliamo di gente tranquilla, che va a Messa, prende i sacramenti, versa volentieri l'otto per mille, ogni tanto magari si reca a un Santuario per chiedere una grazia, e cerca in generale di mettere in pratica tutte le verità proposte dal Vangelo e dalla Chiesa – tranne questa. Ecco, perché proprio questa no?
Quello che vengo ad offrirVi, Santità, non sono che ipotesi basate su osservazioni dal vero, condotte in trent'anni di vita all'ombra dei campanili.
1. Un primo motivo, da non sottovalutare, è che nemmeno predicando questo divieto la Chiesa riesce a mostrare un'assoluta fermezza e coerenza. Per esempio, venerdì Voi avete ribadito che i “metodi naturali” vanno bene. Ora, può darsi che fino a venti, trent'anni fa, ci fosse un diffuso consenso su cosa fosse “naturale” e cosa no. Ma oggi sono ben pochi, nel mondo industrializzato, i fedeli che hanno un'esperienza diretta della natura. La maggior parte di noi sugge il latte dal tetrapak e non ha mai visto un vitello se non ritagliato in comode porzioni al banco della macelleria. A gente così forse varrebbe la pena di spiegare meglio perché alcuni metodi sono “naturali” e altri no, perché sul serio, coi nostri sensi non ci arriviamo. Ovviamente non esiste la pillola in natura, e nemmeno la plastica dei preservativi, però pare che gli antichi usassero vesciche di capra, oggi ripugnanti al nostro igienismo, ma naturali. Una cosa che invece non esiste in natura è una tabella dei giorni fertili, come quelle introdotte da Ogino e Knaus. Quindi, daccapo: “naturale” in che senso? Ho un vago ricordo puberale di preti che concedevano agli sposini il coiptus interruptus: esiste in natura? Qualche animale lo fa? Magari i bonobo, ma se per questo fanno anche sesso anale, e comunque noi siamo esseri umani, perché mai dovremmo guardare alla natura? La natura è un insieme caotico di specie irredente che si mangiano tra loro. Gesù è morto in croce per me, mica per i cinghiali. Perché ogni tanto mi si chiede questo ritorno alla “natura”?
2. L'unica differenza molto chiara tra i metodi “naturali” e quelli “innaturali” è che i primi funzionano peggio. Come dire che una capanna è più naturale di una casa in mattoni perché è maggiore il rischio che ci piova dentro...
Io ho avuto la fortuna di crescere in una normalissima parrocchia. Tutti gli amici che si sono sposati in quell'ambiente hanno fatto dai 3 ai 4 figli. Tra questi la percentuale di procreazioni indesiderate si aggira, secondo i miei calcoli, intorno al 30%. E' tutta brava gente che seguendo i Vostri consigli è stata premiata con almeno un figlio in più di quanti non desiderasse. I figli poi sono pezzi di cuore e bastoni della nostra vecchiaia – questo non toglie che ci si senta un po' presi in giro: e dal proprio prete, poi. Ma seriamente, che figura ci fa, la Chiesa, insistendo a sponsorizzare un vecchio sistema che di “naturale” ha il solo difetto di non funzionare? Anche qui, Santità, si tratta di stare al passo coi tempi. Magari ottant'anni fa una percentuale d'insuccesso intorno al 20% era passabile – del resto ottant'anni fa il sommo pontefice non metteva il naso fuori dal Vaticano; oggi viaggia in jet. Lo prenderebbe lei, un jet col 20% di possibilità di sfracellarsi? Ecco, appunto.
3. Resta poi da capire come mai le famiglie premiate con un terzo o un quarto figlio, invece di ringraziare Dio, si lamentino. Certo, Santità, possiamo chiamarlo anche egoismo indotto dalla civiltà del consumo, ma prima vogliamo fare almeno due conti? Qui c'è un calcolo sommario su quanto spende una famiglia di parrocchia con due figli. Non è opera di un economista laicista esasperato, ma di un prete, direi che ci possiamo fidare. E quindi, senza contare bollo auto, tasse universitarie per i figli, assicurazioni... (tutte cose che oggi un buon cattolico sente di dover 'egoisticamente' provvedere ai suoi figli) si arriva a 2350 euro al mese. Sono tanti, Santità. Con uno stipendio solo non se ne parla, deve lavorare anche la mamma. Ma stiamo parlando di famiglia a crescita zero, famiglia a due figli. Se arriva il terzo, dove lo mettono? Cosa gli danno da mangiare? Le tabelle di Ogino impanate? Ci deve pensare la Caritas? Ma sul serio, Santità, una famiglia che non riesca a mettere da parte cento euro al mese è “egoista” se prende provvedimenti per non generare altri figli? E Voi siete sicuri di essere convincente, mentre lo sostenete? Che esempio date?
Siete scapolo. Amate indossare vestiti eccentrici e costosi. Certo, ci sono motivi storici per cui Vi comportate così, ma non stupiteVi poi troppo se il buon padre di famiglia indebitato con due o tre figli a carico mostra qualche difficoltà ad ascoltare le Vostre indicazioni sull'amore coniugale.
Non intendo naturalmente consigliarVi di prender moglie, ma qualcosa di più concreto che potreste fare c'è. Nelle voci di spesa che abbiamo visto più sopra ci sono margini per un Vostro concreto intervento. E non mi riferisco al lobbying in parlamento per aumentare gli assegni famigliari o i buoni scuola – noccioline, palliativi.
Lasciamo stare la politica, per una volta. Parliamo semplicemente di soldi. Oggi avete ricordato che l'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Tuttavia il versetto si può leggere anche a rovescio: non di sola parola della parola di Dio, ci vuole anche il pane. E i panni. E la casa. Ecco, ad esempio. Santità, le case italiane sono tra le più care del mondo, lo sapete? I genitori a cui chiede di tenere alto l'indice di natalità sono spesso strozzati da mutui o affitti. Non si può fare niente per loro? Perché per una volta, invece della solita risaputa lettera ai genitori sulla necessità di procreare ulteriormente, non ne mandate una circolare alle Curie, affinché comincino a cedere tutti quegli immobili che si tengono ben stretti, a volte persino senza affittarli, in attesa che valgano ancora di più? A Voi basta un cenno, e il prezzo delle case andrebbe giù. Molto giù.
Chi ci perderebbe? Giusto qualche immobiliarista profittatore, con papalina o senza.
Chi ci guadagnerebbe? Voi, moltissimo, perlomeno in simpatia. Ma anche in serietà – nel senso che sarebbe poi molto più semplice, per una coppia cristiana, prendere sul serio le Vostre parole sull'amore cristiano finalizzato a generare figli. Come se sul serio l'amore finisse lì, nel generarli. E invece l'amore è anche sfamarli, vestirli, crescerli. Che misero amore sarebbe, altrimenti.
Paradossalmente la maggior parte dei preservativi in commercio è naturalissima: è in lattice.
RispondiEliminaIvo
Leo, tutto vero, e condivisibilissimo, però il tuo don Diego, fa i conti mettendoci dentro IL GIARDINO e IL DECODER per vedere il calcio. Scusami, ma non mi sembrano proprio beni di prima necessità. Con questo non voglio dire che i prezzi non siano alti e le famiglie in difficoltà, so bene che è così, dico solo che insomma, da qui a chiamare la Caritas ce ne corre.
RispondiEliminaDa applauso.
RispondiEliminaPero', pero'... a commentare quel che dice il vecchietto, si finisce sempre a fargli pubblicità. Perché non ignorarlo, come fanno altrove? Del resto la domenica in piazza ce ne sono tanti, di vecchietti che commentano le "nius" e 'sti brutti tempi. Perché loro in prima pagina non ci vanno mai, e invece ci va un crucco (pardon, austriaco) ex-nazista che ha pure perso la guerra?
E poi non fare demagogia: lo sai che i vecchietti sono attaccati ai loro appartamenti con cantina e cortile 1mq MOLTO più che ai figli, dai...
Tutto vero come spesso succede su questo blog.
RispondiEliminaPer i prezzi delle case ti consiglio un'installazione (!) della Biennale di Architettura di Venezia attualmente in corso.
La puoi trovare ai Giardini nel padiglione degli STati Uniti d'America.
Se ti capita di andarci potrai vedere una cosa davvero interessante (come il resto della mostra).
Paradossalmente, quelle stesse famiglie che avrebbero difficoltà a mantenere un "figlio in più" sono anche le prime a ricorrere ai più rischiosi metodi di contraccezione naturale.
RispondiEliminaD'altronde, con quello che costano pillole e preservativi, tanto vale rischiare un'altro erede...
Mi interessa approfondire l'argomento sfiorato da te quando analizzi il concetto di "naturale".
RispondiEliminaNon solo concordo, ma vado oltre.
Occorre che la chiesa, il sentire comune, tutti insomma, si cancellino dalla testa la dualità uomo-natura.
La natura è TUTTO il pacchetto.
Dall'ameba, al termitaio, alla Ford Mustang GT 500 del 1967.
Tutto è UNIVERSO, nulla è al di fuori da quest'insieme.
L'intelligenza ed i suoi prodotti sono NATURA.
Quindi: religioni, preservativi, shuttle e spremiagrumi.
La posizione del papa è naturale ipocrisia, che si sfalda sui bordi.
Salto a piè pari alcuni commenti deliranti che mi precedono per dire che ho iniziato a leggere col sopracciglio alzato ("ecc'a'llà, dopo anni il post banale") e invece ho terminato quasi commosso dalla violenta semplicità del finale.
RispondiEliminaChe ci vuoi fare, magari mi emoziono facile.
dago
commento da non-cattolico - per la precisione, da ateo e forte anticlericale:
RispondiEliminaleggendo il post mi sono tornate in mente le stesse considerazioni, un po' insofferenti, che mi erano venute in mente leggendo il post su macchianera.
leonardo, al di la` del "prima dell'euro tutto costava meno", cerchiamo di ragionare: io non so se tu hai mai ascoltato raccontati degli anni '20 o del secondo dopoguerra, penso di si`. quello che traspare dai racconti fatti a *me* era la fame, la poverta`, il saltuario arrivare alla fine del mese mangiando patate per una settimana. la nostra qualita` della vita e` molto aumentata, per fortuna, e mi azzardo a dire che persino con uno stipendio da insegnante oggi si viva meglio di quanto non sie vivesse con uno stipendio da insegnante nel 1948. le famiglie del 1948 per riuscire a mantenere 2 o 3 o 4 o 8 o figli li facevano vivere in condizioni che oggi richiamerebbero l'intervento del telefono azzurro (tra cui il fatto che raramente i bambini in eta` prescolare avevano una stanza propria, tanto meno una per ogni bambino, tanto meno la tv, per non parlare della macchina). allora un buon cattolico non si lamentava di queste condizioni, ora si`. e` giusto? e` sbagliato? e` una diretta conseguenza del consumismo onnipresente? secondo me, e` esattamente quello che la chiesa cattolica dice da cent'anni: non si puo` avvantaggiare il proprio benessere (la macchina, il gia` citato decoder) a scapito della procreazione. a me sembra un'idiozia, pero` non e` una novita`. e` la weltanschauung di pio xii, mi sembra. con paolo vi e giovanni xxiii e` tutto cambiato, certo: ma davvero tu ti accorgi ora, dopo tre anni, che ratzinger e` essenzialmente preconciliare?
Vorrei chiarire una cosa: io penso che Ratz abbia ragione e che uno dovrebbe rinunciare al decoder e alla villa col giardino per fare un figlio in più.
RispondiEliminaIntanto perché Ratz, su questa cosa, non ha ragione (a mio avviso se poi una vuole usare il Billings, fatti suoi, per carità). In secondo luogo, perché mantenere un figlio costa molto più di un abbonamento sky, ed ad ogni modo su questa terra siamo troppi.
Osservavo semplicemente come nel contro del "non si arriva a fine mese" erano incluse molte spese voluttuarie, come è secondo me, il decoder. Cioè, si vive anche senza calcio in TV (e si vive MEGLIO, secondo me. Ma io sono fuori sincronia con la società occidentale, d'accordo).
Mi colpisce che quel calcolo metta in conto la spesa per vedere il calcio su sky, mentre non conta una lira per i LIBRI. Ecco, già il fatto che mi stupisca, o comunque disapprovi, questo atteggiamento, mi mette fuori sincrono di brutto.
un decoder costa un tanto che paghi una volta e non paghi più. questa cosa che non si compra il decoder così si sfama un figlio è assurda. un decoder male che ti vada un abbonamento sky quanto sono all'anno? un letto per un figlio, la scuola, il vestire, il mangiare, non lo interrompi come quando ti scocci di dover pagare per vedere delle partite. non che io sia per i decoder, ma se facesse la differenza, un abbonamento sky, avrebbero tutti un figlio in più. ad ogni modo non capisco perchè un uomo vestito prada debba parlare di cose che nemmeno conosce. non lo capirò mai
RispondiEliminale tue considerazioni sono tutte condivisibili ed espresse con la consueta sagacia, però vorrei aggiungere che il papa dice quello che è costretto a dire..cioè se non condividi le cose che dici puoi anche strabattertene e non essere credente, o credere in qualcos'altro.trovo davvero tanto ipocrita il ragionamento di certi fedeli che da un lato si reputano buoni cattolici e dall'altro criticano la chiesa.
RispondiEliminaciao. è un bell'intervento. comunque anche il fatto del decoder eccetera non cambia la sostanza del discorso: il papa e la chiesa richiamano la "natura" a capocchia, parlano di "amore" (filiale, sessuale) come se non lo conoscessero.. o come se lo conoscessero e ne avessero paura. certo che ne avrebbero paura: perderebbero il controllo sull'"anima" dei fedeli se questi gustassero appieno il frutto proibito. saluti
RispondiEliminaOvviamente il papa sa benissimo che ha più probabilità di convincere la gente a non scopare che di convincere le Curie a mollare i propri averi. Poi, la strategia è quella di sempre: più siamo e più siamo forti. Quella stessa che sta portando al collasso il pianeta.
RispondiEliminaMi piacerebbe tanto poter chiedere al papa cosa c'è di naturale in una specie con una popolazione in crescita esponenziale che invade l'intero ecosistema terrestre portando alla progressiva estinzione tutte le altre.
si.. ma vuoi mettere assicurarsi un superattico con vista sui campi elisi? costa solo una vita di stenti ma poi ce l'hai per sempre!
RispondiEliminacomunque anche questo post, per l'ennesima volta, mi lascia a bocca aperta. che piacere leggerti!
Io PRETENDEREI che Ratzinger e tutto il suo codazzo di pretacchiuli griffati prendesse l'aereo compreso nel 20% crashante. Hanno fatto più morti e infelici questi cani che qualunque altro flagello nella storia, dalla peste nera alle guerre. Ecco, lo so, il pezzo di Leonardo è un capolavoro di leggerezza e io sono forcaiolo...
RispondiEliminaCiao.. interessante questo post! L'ho scelto per la prossima puntata Post-iT, in onda su C6.TV
RispondiEliminaSE VUOI INTERVENIRE DURANTE LA DIRETTA, PARLANDO TU DIRETTAMENTE DI QUESTO POST E DEL TUO BLOG IN GENERALE, CONTATTAMI IL PRIMA POSSIBILE!
L'autore,
Daniel Enrique C.
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RispondiEliminaIpocrita e' semmai chi usa la sua posizione di potere per imporre regole disumane alla gente semplice, con lo scopo di mantenerne meglio il controllo.
Gli insegnamenti del Cristo andavano nella direzione opposta, mi sembra.
faccio notare - pur condividendo la sostanza del post - che "naturale", per la Chiesa, non significa "che esiste in natura"; significa un'altra cosa. significa esattamente (e tautologicamente, lo so) "che è definito tale dalla Chiesa". non scherzo.
RispondiEliminasono invidioso ;-)
RispondiEliminaperché tu fai un post sulla Chiesa e nessuno viene a insultarti e a dirti che tutti siamo uguali ma che tu sei un coglione? a me capita abbastanza spesso così ;-)
bell'articolo! (e complimenti ai tuoi lettori!)
Sul tema dei "metodi naturali" per i cattolici consiglio la lettura di un bel post di Luigi Accattoli http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=852 che da l'idea della posizione di un credente su questi argomenti.
RispondiEliminaSul resto mi sembra che la tua sia una critica in parte condivisibile ma tremendamente superficiale. Per intenderci, un po' da bar. Del resto in Italia sulla nazionale di calcio e sul Vaticano siamo sempre tutti bravi a parlare. Giusto per capirci, in qualsiasi cultura del mondo i religiosi vivono privilegi e situazioni incompatibili con la democrazia (penso ai monaci tibetani pre-Cina o al clero anglicano in Inghilterra), è un processo storico inevitabile. Bisogna cercare di correggerlo, su questo siamo tutti d'accordo, ma è impensabile che nel giro di qualche anno si riesca a raddrizzare qualcosa che dura da secoli.
Il punto è un altro: se Papa Ratzinger parla ai cattolici (perché il suo era un messaggio ai cattolici), perché la cosa interessa tanto ai non cattolici? Sono comportamenti come questi che finisco con dare un valore sproporzionato a determinate affermazioni.
Il problema è in Africa, in Asia dove le persone non hanno gli strumenti per dire no: i libri.
RispondiEliminaAccettano ciò che viene detto.
In Europa il problema, sarò franco e cattivo, sono i cattolici.
Continuano a credere, al di là del loro credo, ad una istituzione corrotta e ipocrita.
Finché le persone battezzeranno i loro figli, si sposeranno in chiesa e via dicendo la stessa istituzione può dire ciò che vuole.
Io non l'ascolto, veramente, voi?
Oggi giornata arrogante, scusate, ho appena discusso mia madre che è cattolicissima.
Dario
ITALY ITALIA
Condivido l'opinione di
RispondiEliminaGiacomo Brunoro su "che misero amore" e papa Ratziger.Dopo Riva del Garda avevo iniziato a leggere.. ma vedo che Sulla Chiesa siamo rimasti alla superficialità da bar. Basterebbe chiedere informazioni presso i consultori cattolici o cercare nei posti giusti in internet per avere informazioni illuminate sui metodi naturali e non presso tanta gente che, come leggo nel blog, parla di cose che non conosce.. Mi aspettavo di meglio. Addio
Carlo
Io andavo al bar dell'oratorio.
RispondiEliminaHo smesso di andarci perché quando avevo 18 anni c'erano troppi bambini e mi sentivo a disagio.
I bambini erano quelli dei ragazzi che avevano 5 anni più di me. Erano tanti. Almeno uno su tre non era stato desiderato.
Queste saranno impressioni superficiali, ma se voi credete di essere profondi linkando una sbrodolatura di Accattoli ("Sono felice che il Papa abbia riconosciuto che si fa fatica perché io in effetti ho fatto fatica") state freschi.
La Chiesa va cambiata anche in fretta, altrimenti chiude. Ogni contributo è ben accetto. Gli ipocriti sono quelli che fingono che vada tutto bene, e accettano i consigli di gente che non ha nessuna esperienza di sessualità e bilancio domestico.
per me puo' anche chiudere..la chiesa non è un club dove gli iscritti hanno la facoltà di cambiare le regole, essere cattolico vuol dire (anche, ma direi soprattutto) riconoscere l'autorità della chiesa e credere a qualsiasi cosa ti dica il papa. se non ci credi hai due fantastiche opzioni a tua disposizione: essere ateo o cambiare religione
RispondiEliminauhm. il problema non è che il papa parli ai cattolici.
RispondiEliminaogni volta che il papa parla lo fa "urbi et orbi" - è il suo mestiere - e il tg nazionale gli dedica l'apertura del lunedì, al massimo la seconda notizia, giusto se quella mattina è crollata la borsa mondiale.
non siamo noi allenatori da bar a dare troppo peso alle sue idiozie.
ma forse io sono sfortunato e guardo solo le edizioni per cattolici. magari nel palinsesto rai-mediaset ci sono anche le edizioni del tg per non-credenti (come quelle per i sordomuti). nel caso, avvisatemi.
il problema dell'eccessivo risalto dato alle dichiarazioni del papa dai nostri media è un problema, ma è u problema dei media, non del messaggio in sé.
RispondiEliminaCredere che la gente faccia dei figli indesiderati perché il papa dice queste cose è folle, non scherziamo: succede perché nelle nostre scuole non esiste la benché minima idea di che cosa sia l'educazione sessuale (altro che ora di religione... sic!), succede perché la gente è facilona. Ma credete veramente che i giovani d'oggi mettano al mondo figli indesiderati perché il papa dice di non usare metodi contraccettivi? Ma non scherziamo per piacere...
Il fatto poi che la Chiesa "vada cambiata in fretta se no chiude" è un altro paio di maniche: qui si tratta di fare un discorso storico, nel quale è logico prevedere che la Chiesa Cattolica (o se preferite la religione cristiana) prima o poi sparirà. E possono fare quello che vogliono, questo è un processo storico che riguarda tutte le religioni prodotte dagli uomini.
Il punto di base è che bisogna porsi da laici nei confronti della Chiesa Cattolica (che a differenza delle altre è una Chiesa Statale a tutti gli effetti, non dimentichiamo che il Papa è l'unico capo di una religione ad essere anche un Capo di Stato con poteri pressoché assoluti all'interno del suo stato), ma non ci si può porre in termini laici pretendendo che la Chiesa ascolti. Lo so, è un discorso un po' incasinato ma vado di fretta.
Giacomo Brunoro = Nostradamus ?
RispondiEliminaclap clap clap
RispondiEliminaqua non è questione di notiziari, figli indesiderati o altro. qua la questione, e non capisco perchè negarlo, è che il papa è un signor capo di stato, che ha influenza ben oltre il vaticano e ben oltre il mondo cattolico. perciò dovrebbe per lo meno prendere atto di questo (uhm, ma ne ha preso atto eccome) e in un periodo di difficoltà come questo avere almeno la sensibilità di non dire cose del tipo: i figli si mantengono con un decoder in meno, oppure "ci sfamiamo della parola di dio". se non altro per rispetto di chi non può davvero mangiare. punto.
RispondiElimina@ l'anonimo di nostradamus: :D
RispondiEliminaok, forse dare tutta la colpa ai media è eccessivo, in fondo non fanno che assecondare il pensiero dominante e devo anche riconoscere che quello che so sul sesso l'ho imparato dalla tv (sopratutto da colpo grosso).
RispondiEliminaperò il problema è sempre lì, e non da ora. se a scuola non c'è l'ora di educazione sessuale la colpa è ancora una volta della chiesa che non la vuole.
personalmente ho un ottimo ricordo delle ore di religione, che trascorrevo al bar davanti al liceo, ma anche qui il discorso è lo stesso. la politica fa troppe concessioni a una sola confessione (e il papa è il primo ad ammetterlo, ringraziando pubblicamente B. per i tagli alla scuola pubblica), discriminando le altre e quelli che invece non credono affatto.
poi anch'io credo che la chiesa è destinata ad estinguersi, e i motivi sono ben diversi dalle ridicole restrizioni sessuali che nessuno segue (su questo ha pienamente ragione giacomo brunoro). il calo delle vocazioni, innanzitutto. una setta così ossessivamente e antistoricamente patriarcale, che non consente ai preti di sposarsi e alle donne di servire messa non ha chences in confronto a religioni più cazzute, che almeno sono dichiaratamente misogine, tipo l'islam o dungeon&dragons.
Se ti va bene, puoi rifilare ai media anche la responsabilità del fatto che hai allineato parole a caso.
RispondiEliminaOttime osservazioni... Concordo
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