Piccolo testamento
Il qui presente, nel pieno benché effimero possesso delle proprie dignitose facoltà mentali,
qualora un incidente o una patologia lo costringessero in un letto, assistito da costosi macchinari da cui dipenderebbe la sua vita, in uno stato d’incoscienza protratto per tre anni almeno,
– che non si dia risalto mediatico alla cosa: la gente nasce e muore tutti i giorni;
– che i politici restino a distanza: sarebbe un Paese migliore se le leggi non si facessero pensando sempre al caso particolare;
– che i cantanti facciano i cantanti, e gli opinionisti si tengano le loro opinioni: grazie, ho già le mie;
– che i preti facciano i preti – che pensino cioè a consolare vedove e orfani, e non a inventarsi bislacche etiche pro-life che, per quanto ho potuto appurare, dal Vangelo non risultano. E io il Vangelo un po’ l’ho letto. Comincia con un vecchio Santo che chiede di morire; prosegue con un uomo, figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire. Proprio così: il padre gli lascia la libertà di scegliere, e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana. Non so se mi sono spiegato: Vade Retro Satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.
Il qui presente, nel pieno benché effimero possesso delle proprie dignitose facoltà mentali,
qualora un incidente o una patologia lo costringessero in un letto, assistito da costosi macchinari da cui dipenderebbe la sua vita, in uno stato d’incoscienza protratto per tre anni almeno,
chiede
– che non si dia risalto mediatico alla cosa: la gente nasce e muore tutti i giorni;
– che i politici restino a distanza: sarebbe un Paese migliore se le leggi non si facessero pensando sempre al caso particolare;
– che i cantanti facciano i cantanti, e gli opinionisti si tengano le loro opinioni: grazie, ho già le mie;
– che i preti facciano i preti – che pensino cioè a consolare vedove e orfani, e non a inventarsi bislacche etiche pro-life che, per quanto ho potuto appurare, dal Vangelo non risultano. E io il Vangelo un po’ l’ho letto. Comincia con un vecchio Santo che chiede di morire; prosegue con un uomo, figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire. Proprio così: il padre gli lascia la libertà di scegliere, e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana. Non so se mi sono spiegato: Vade Retro Satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.
Pecco certo di superbia nel paragonare il mio piccolo sacrificio a quello del Figlio di Dio: lui doveva mondare tutti gli uomini dal peccato originale, io vorrei soltanto che i macchinari, il tempo, le risorse e l’affetto che si spendono sul mio caso disperato vengano rivolte ad altri malati, più bisognosi di affetto, risorse, tempo e macchinari. Ma la vita è un dono, l’unico che mi resta, e dei doni si dispone a piacimento. Capisco che dire di No a un dono possa essere interpretato come un segno di scortesia: il mio però più che un No è un Grazie, mi è piaciuto, ma in queste condizioni non mi va più, ne ho avuto abbastanza, datene piuttosto un po’ di più agli altri che ne hanno avuto meno.
– E quindi: che si stacchi la spina ai macchinari.
– Che si stacchi l’eventuale sondino che mi nutre. Qualora il dottore incaricato avesse difficoltà con la sua coscienza, chiuda gli occhi e faccia finta di toglierlo a Giovanni Paolo II.
– Che mi si somministri per favore qualche oppiaceo, nell’eventualità che pure nell’incoscienza io stia provando un po’ di dolore. Se non si può fa lo stesso, ma ho sempre pensato che prima di morire mi sarebbe piaciuto provare qualche sostanza da cui mi sono saggiamente tenuto lontano da giovane.
È tutto? Sì, direi che è tutto.
E se poi l’anno dopo si scopre la cura? Beh, mi stupirei del contrario. È la storia della mia vita, no?
– E quindi: che si stacchi la spina ai macchinari.
– Che si stacchi l’eventuale sondino che mi nutre. Qualora il dottore incaricato avesse difficoltà con la sua coscienza, chiuda gli occhi e faccia finta di toglierlo a Giovanni Paolo II.
– Che mi si somministri per favore qualche oppiaceo, nell’eventualità che pure nell’incoscienza io stia provando un po’ di dolore. Se non si può fa lo stesso, ma ho sempre pensato che prima di morire mi sarebbe piaciuto provare qualche sostanza da cui mi sono saggiamente tenuto lontano da giovane.
È tutto? Sì, direi che è tutto.
E se poi l’anno dopo si scopre la cura? Beh, mi stupirei del contrario. È la storia della mia vita, no?
La cosa più fondamentale, da pubblicizzare fino alla nausea, è l'articolo su Giovanni Paolo II.
RispondiElimina(Che mi ero già letto a suo tempo e consiglio a tutti i lettori di rileggerlo).
E mi sa che il tuo pezzo migliore del 2008 è proprio questo!
RispondiEliminaSe ci sono un medico e un notaio tra i lettori, siglino ... e facciamo contento il gov.berl. : (
RispondiEliminaNon ti fidi neppure dei tre anni, eh?
spero che riescano a scrivere una legge decente (ma temo sia difficile): del resto hanno vinto il referendum sulla fecondazione assistita... ah, sì è vero, non l'anno perso, ma loro dicono che hanno vinto.
RispondiEliminail problema è che una legge così è obiettivamente complicata. voglio dire: c'è gente che i vecchi (soprattutto i propri genitori) li ammazzerebbe a prescindere (cfr. pietro maso). c'è gente coi vecchi con l'alzheimer che li ammazzerebbe subito. o quelli in carrozzina.
dev'essere una buona legge, scritta bene più che altro. così i genitori di assassini che vogliono eredita' (i figli, non i genitori) devono stare attenti alle martellate.
però fa ridere una sanità che tiene le persone in coda mesi per una tac ma poi li tiene anni attaccati a un tubo (quando ormai so' morti).
io a mia moglie l'ho detto: in caso anche dubbio stacca tutto. se va male smetto di soffrire, se va bene fiumi di latte e miele in paradiso (che manco s'alza 'a glicemia!).
e se poi ci ripenso? con cosa ci ripenso quando il cervello è in pappa?
magari parlo così perché a me nessuno m'ammazza pe' eredità... alle vorte che fortuna no esse' mijardario?
marcell_o, onestamente, chissenefrega dei gold-digger. L'importante e' che la volonta' del paziente, quando chiara, venga rispettata.
RispondiElimina(Leonardo, e un pezzo sui Lefebvriani...? Cosi' per restare in tema di ipocrisia cattolica)
I Lefebvriani, per me, sono il male. Ma mica da ieri; da quando ero bambino.
RispondiEliminaPuò darsi che io non sia stato un bravo cattolico negli ultimi anni, ma se fossi ancora il chierichetto dei miei 12, alla notizia della riabilitazione io avrei posato a terra le ampolline, salutato tutti quanti, e via: sciopero dei sacramenti. Perché mi ricordo bene: quelli mi stavano sulle palle già a 12 anni, con la messa in latino e tutto il resto.
GiacomoL
RispondiEliminasecondo me il problema delle leggi in italia è proprio nel tuo chissenefrega: si fanno per un motivo nobile e poi vengono usate per tutt'altra cosa.
è ovvio che la volontà del paziente debba essere rispettata, ma:
se il paziente è depresso e dice "che schifo" non voglio più vivere"?
gli diciamo ochei passa di la che ti sistemiamo, oppure vanno stabiliti i casi quando sì e quando no?
ammetterai che il non farcela più è di per sé piuttosto soggettiva. la gente nelle condizioni di eluana, cioè del padre di eluana, è abbastanza poca: non è che per sistemare 10 casi all'anno esponi a rischio migliaia di vecchietti ricoverati negli ospizi.
le cose vanno sempre imquadrate nel giusto contesto.
e i barboni sciroccati che ci sono in giro? immagino che a una certa età facciano dentro e fuori dagli ospedali...
insomma secondo me va scritta bene: magari non la facciamo scrivere a quelli della lega
e poi che significa quando la volontà e chiara?
quando uno va dal notaio?
al dottore del pronto soccorso?
all'infermiere che ti raccatta sull'autostrada?
ai tuoi familiari?
alla tua ragazza?
alla tizia che ti cambia il pannolone all'ospizio?
alla tizia che non ti cambia il pannolone all'ospizio perché tanto sei incatenato al letto?
e quando c'è di mezzo un'assicurazione sulla vita o un'eredità di un certo peso?
non facciamo a semplificare le cose che non sono affatto semplici
personalmente sono favorevole anche all'eutanasia, ma stiamo in italia: ricordiamocelo!
Marcell_o suppongo che un documento firmato di fronte al medico curante e controfirmato da un familiare stretto sia più che sufficiente.
RispondiEliminaSe poi si vuole fare qualcosa a prova di truffa, non si arriverà mai a nulla.
In fondo qualsiasi cassaforte si può scassinare.
Andrea
"Può darsi che io non sia stato un bravo cattolico negli ultimi anni".
RispondiEliminaNo, mi spiace, tu sei il miglior cattolico giovanneo che io ricordi, cattolico in senso puro e pieno.
ciao ciao
Fabrizio
Scudy&Kimboz, hai ragione, naturalmente.
RispondiEliminatuttavia la legge dovrà prevedere (elencare?) i casi nei quali è ammissibile oppure no.
per quali patologie e per quali no (welby è un caso diverso da eluana)
per evitare fraintendimenti & furbacchionamenti.
e naturalmente dipende da chi scrive la legge: se si scrive come quella sulla fecondazione assistita... ho idea che ora il medico di welby sarebbe in galera e il padre di eluana pure (con tutta l'equipe di udine).
in ogni caso sarà una legge di compromesso tra visioni ideali opposte e realpolitik.
e poi bisogna intendersi:
contro l'accanimento terapeutico è una cosa, a favore del suicidio assistito un'altra e favorevoli all'eutanasia un'altra ancora.
fin'ora non avevo mai considerato leonardo come "cattolico"... anch'io penso che è il genere di cattolico che preferisco (voglio dire: se proprio non se ne può fare a meno): sembra avere meno certezze che verità (più domande che risposte: in genere i credenti hanno risposte anche per domande che nessuno pone loro)
una dichiarazione olografa può sempre essere sempre contraddetta da una nuova espressione o contraffatta da chi traffica nella camera ardente o negli ultimi luoghi del del de cuius.Una volontà mai espressa può essere invece ricostruita sulla base di logiche razionali.Solo un fanatico che non merita troppa considerazione potrebbe avere desiderio di proiettare gli ultimi bagliori della propria coscienza e la vita delle persone a cui si è voluto bene in una dimensione non distante dai mondi descritti da lovercraft
RispondiEliminayoutube.com/watch?v=7kV5XkBQsKU
Da quando su Leonardo si parla di Dio e affini una domanda mi rimbalza nella testa: dove diavolo hanno vissuto tutte quelle persone che pensano che i credenti hanno solo certezze e nessuna domanda? Forse in una colonia ciellina, o probabilemnte hanno frequentato una scuola cattolica.
RispondiEliminaForse sarò stato fortunato, ma ho vissuto in mezzo a credenti dubbiosi, sinceri e capaci di porre in discussione ogni giorno la prorpia fede. Ho visto preti, rabbini e persino cardinali confessare tutta la loro difficoltà di mantennersi saldi nella loro ricerca di fede.
Ma al nostro mondo piacciono le etichette, la volontà di incasellare gli altri nelle nostre mediocri categorie.
Tutto molto semplice, tutto molto superficiale.
Leonardo, lasciatelo dire, sei indispensabile.
Fabrizio
Scusa Fabrizio, non mi è chiaro cosa tu intenda per "credente dubbioso": dubbioso su cosa?, sul credo stesso, sull'ontologia?, su ciò che dovrebbe discenderne nella vita pratica?, sui pastori e le loro prerogative?, sulla maniera di mettersi in relazione con il resto della società civile?
RispondiEliminaQua, per esempio, si parla di autodeterminazione; e limitatamente a questo problema, le uniche cose che che ho sentito mettere in dubbio in pubblica piazza da parte dei cattolici sono state:
a) l'eventualità che Eluana potrebbe soffrire quando le sarà tolta l'idratazione;
b) la correttezza dell'operato della magistratura;
c) la correttezza della demarcazione in campo medico tra trattamento sanitario e non;
d) se gli scienziati non stiano giocando un po' troppo a fare dio;
e) la buona fede del padre della ragazza;
et cetera; tutte considerazioni comunque gravi e/o abusive.
Per contro nessun dubbio sulla illiceità dell'autodeterminazione, sull'esistenza di un diritto divino alla proprietà dei corpi delle sue creature, e, nel caso specifico, nessuno scrupolo nel fare esercizio della propria metafisica intorno ad un altrui corpo devastato da quasi vent'anni di danno irreversibile - umanamente irreversibile, non so poi per il dio degli eserciti o per l'intelligenza onnipotente di alcuni recenti scritti miglioristi.
Le schiere cattoliche calpestano ripetutamente il nostro ordinamento sociale, violando od invitando a violare le nostre leggi, mobilitandosi affinchè disposizioni della nostra magistratura non siano eseguite, pretendendo il diritto ad obiezioni di coscienza che non esistono, e compagnia. Tutte cose che si configurano come reato - benchè uno stato ebete e sottomesso come il nostro non abbia la forza di perseguirle - ma soprattutto come un disumano abominio consistente nel tragico rovesciamento di ciò che è reale in ciò che è fittizio e versavice.
Nei confronti di queste amabili azioni non si è notata molta opposizione da parte dei - numerosissimi, non ne dubito - dubbiosi.
"welby è un caso diverso da eluana".
RispondiEliminaIn effetti. In questo paese strappacore riusciremo a lasciare alla signora Englaro almeno il suo cognome?
Le minoranze ben organizzate sono sempre più chiassose delle maggioranze.
RispondiEliminaDetto questo, credo di non essermi spiegato bene.
Se vogliamo parlare dei cattolici come rappresentazione mediatica, sono in linea con voi: fanno schifo. Il mio invito era rivolto a non fermarsi a questa rappresentazione, ma avere il coraggio di conoscere una realtà molto più complessa (Leonardo docet). Tutto qui.
Tra l'altro io parlavo di credenti in generale: cristiani, mussulmani, ebrei, induisti e non credenti.
Infine, poi giuro che taccio, parlare di "schiere cattoliche" in un paese in cui i frequentatori delle chiese diminuiscono quotidianamente è quanto meno esagerato.
Un saluto
Fabrizio
"chiuda gli occhi e faccia finta di toglierlo a Giovanni Paolo II."
RispondiEliminaVabbè, ma la chiesa ha bisogno assoluto d'un papa vivo, mica d'uno attaccato ai sondini per decenni come la povera Eluana, che finchè è vivo impalla la cattedra di S. Pietro.
Vedrete che risuccederà, se c'è qualcuno a rischio eutanasia è proprio un papa in carica.
Fabrizio, nessuna polemica nei tuoi confronti da parte mia, è solo per capire: perchè - nel caso in questione o in un altro qualunque, a tua discrezione - questa realtà molto più complessa e maggioritaria non trova lei il coraggio di far capire alle minoranze ben organizzate che non le gradisce?
RispondiEliminaLeonardo lo fa, ma a nome suo; insomma n=1.
Invece no: n=2! Per di più è tracciata la stessa analogia col caso di Giovanni Paolo II cui accenna Leonardo - però qui parla un monsignore.
RispondiElimina"Ho visto preti, rabbini e persino cardinali confessare tutta la loro difficoltà di mantennersi saldi nella loro ricerca di fede."
RispondiEliminaMa nun ce credono...nun ce crede nessuno...tentano, fanno finta, ce provano, ma...
tentar non nuoce...
RispondiEliminachi volesse darmi una chance...
o solamente offendermi..
io certe volte contro ogni razionalità scientifica, spero che eluana si svegli e li mandi tutti al diavolo, ponendo fine a queste polemiche. quello sì che sarebbe tempismo perfetto
RispondiEliminasun
"E io il Vangelo un po’ l’ho letto. Comincia con un vecchio Santo che chiede di morire; prosegue con un uomo, figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire. Proprio così: il padre gli lascia la libertà di scegliere, e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana".
RispondiEliminaSemplicemente perfetto, oserei dire!
Ma come, tu che ce l'hai tanto con gli atei, che non chiedono altro che vivere in uno stato laico, tanto da scagliartici contro in più post, che difendi la religione cattolica proprio in quanto valido oppiaceo, giustificandone quindi il ruolo e l'ingerenza che hanno, poi te ne esci con 'sto pezzo che pare scritto da Odifreddi?
RispondiEliminaBel pezzo e noi te lo abbiamo segnalato qui
RispondiEliminahttp://www.gionata.org/notizie/dal-mondo/piccolo-testamento.-se-capita-a-me-chiedo-si-stacchi-la-spina-ai-macchinari.html
:-)
Rubo il tuo post lincandolo sul mio blog posso? Propopongo di adottarlo come formula di dichiarazione di volontà.
RispondiEliminaho copiato il post senza chiderti il permesso, l'ho tovato su face buc....
RispondiEliminaciao
me lo copio pure io. non si sa mai. ;)
RispondiEliminagrazie.
me lo sono copiato ma mi è venuto un atroce dubbio grammaticale:
RispondiEliminaperché scrivi "da cui dipenderebbe la sua vita" e non "da cui dipendesse la sua vita"?
Ieri nella mia cassetta della posta c'era un esilarante opuscolo che faceva più o meno così:
RispondiEliminaChe Via TU Prenderai?
LA VIA DELL’UOMO o LA VIA DI DIO
per poi sostenere la seconda via con una serie di citazioni errate e sconclusionate tratte da una improbabile traduzione della Bibbia, probabilmente autoprodotta (probabilmente direttamente dall'inglese) piene di espressioni tipo: amaritudine, i lor piedi, non pure uno, Conciossiachè, niuno, Perciocchè e concludeva con una eccezionale citazione dell'Apocalisse :
"Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato." (Romani 10:13)
Gesù disse: "Ecco, io sto alla porta, e picchio; se alcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò a lui, e cenerò con lui, ed egli meco." (Apocalisse 3:20)
Prenderai Gesù, la via, la verità, e la vita, e andrai in cielo? Oppure prenderai la tua via che finirà nella morte?
"E la morte e l'inferno furon gettati nello stagno del fuoco. Questa è la morte seconda. E se alcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno del fuoco."
(Apocalisse 20:14-15)
In conclusione il monito finale:
Gesù picchia ora.
per ulteriori informazioni, interpellate
Giacomo XXXXX
Pastore Battista Indipendente
Cellulare: xxxxxxxx
Mi è venuto da pensare che, dopo tutto, l'articolo mistico religioso tira parecchio, tanto che il signor Giacomo si è messo in proprio: PASTORE INDIPENDENTE.
E' una bella impresaanche se attualmente sembra solo all'inizio e non ha nemmeno il denaro per una buona traduzione della Bibbia
Mi è venuto anche in mente, che forse stiamo sbagliando a non allearci in modo serio! Intendo i credenti esenti da visioni mistiche e da furori integralisti e gli atei, gli agnostici, i razionalisti. Insomma questa merce deve avere un qualche mercato se Giacomo ha pensato di poter diventare indipendente e la sua vendita credo che sia un danno un po' per tutti. Perchè se il riferimento del confronto diventa questo poi ci sembra anche normale che un Monsignore (e non uno qualsiasi ma il segretario della CEI) citi il Vangelo storpiandolo e un po' a caso proprio come fa il pastore Giacomo: così mettendo in relazione la vicenda di Eluana con la resurrezione della figlia di Giairo raccontata nel vangelo di Marco il Monsignore ricorda che Gesù disse in quell'occasione "non è morta, ma dorme" e poi aggiunse "Talitàkum, io dico a te bambina, alzati" e poi ordinò "datele da mangiare".
La citazione corretta e integrale è questa
"Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico, alzati!". Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare."
E sì, Gesù per prima cosa si lamenta degli strepiti e dei pianti, dice che la bambina dorme e viene deriso, poi caccia tutti fuori, tranne la madre. Prende la mano alla bambina e le dice di alzarsi e SUBITO LA FANCIULLA SI ALZO' E SI MISE A CAMMINARE. Allora Gesù ordinò ai familiari che non se ne parlasse in giro e solo ora, alla fine, ordina ai familiari di darle da mangiare. Evidente la differenza, no? Gesù ordina che la bimba sia nutrita, solo dopo che essa si è alzata e si è messa a camminare! Cosa si vuol dire citando questo Vangelo? che la famiglia di Eluana, che le è stata accanto e l'ha curata dolorosamente, non le ha mai preso la mano? Che i medici non le hanno mai "ordinato di alzarsi" ? E chi è che sta facendo tanto strepito e ne sta tanto parlando in giro? No, questa citazione è proprio fuori luogo. E d'altra parte il cibo, il dare e prendere da mangiare e da bere, che è cosa centralissima e fondamentale della religione cristiana (basti pensare all'eucarestia) è sempre, nel Vangelo un accadimento che presuppone l'azione di chi prende oltre di chi dà.
Il fatto che il Monsignore, tratti il Vangelo un po' come fa il pastore indipendente, facendogli dire quello che gli pare, è dovuto anche al fatto che le persone che ritengono la razionalità una gran cosa litigano troppo spesso fra di loro su affermazioni tipo "dio non esiste" (come è avvenuto per la campagna atea sugli autobus di Genova), invece di provare a confrontarsi e conoscersi e a condividere meglio i propri strumenti. Insomma, lo so che vi sembra assurdo, ma per combattere una battaglia per una società più laica (ed è una battaglia di molti credenti, perchè solo la laicità garantisce la libertà religiosa), secondo me chi non crede dovrebbe conoscere un po' di più la Bibbia (una volta era così), così come i credenti dovrebbero ben conoscere i filosofi e gli strumenti razionalisti. E poi a me pare evidente che abbiamo un nemico comune: chi sta attuando una violenta restaurazione nella Chiesa è alleato in modo forte con chi sta facendo a pezzi la Costituzione e i nostri diritti di lavoratori e di uomini...ora che ci penso mi pare di ricordare che i nostri nonni ci raccontavano che una cosa simile era già successa....ma forse ricordo male, comunque quella è un'altra storia...
Scusate per la lunghezza.
Tuttocciochè detto, ATTENZIONE GESU' PICCHIA
Renato
le migliori parole che ho letto su questo argomento.
RispondiEliminaIl mio ammiratissimo grazie, leonardo
davidù
Tutti ovviamente potete copiare (magari citando la fonte), è il senso della licenza Creative Commons.
RispondiEliminaPotete anche cambiare un condizionale se vi preoccupa: quel "dipenderebbe" è una relativa di terzo grado, onestamente a quel punto io vado a orecchio.
Per la questione grammaticale: sono giuste entrambe le forme, dipende solo dal senso che si vuol dare:
RispondiElimina"(dove sarebbe)assistito da costosi macchinari da cui dipenderebbe la sua vita" è affermativa.
"(dove fosse)assistito da costosi macchinari da cui dipendesse la sua vita" è dubitativa.
NOTA IMPORTANTE: il seguente post ha toni volutamente polemici fino al parossismo.
RispondiEliminaL'assurdità delle tematiche proposte dovrà rendere chiaro a tutti i lettori che le richieste epresse nel post hanno un solo scopo provocatorio e 'didattico'...insomma si parla del "sesso delgi angeli" e non della realtà...
Chi prosegue nella lettura si dichiara consapevole di questa nota e della premessa.
Scusami Leonardo se potrò essere eccessivamente polemico, ti assicuro che non é il mio stile.
Non solo non ho letto tutti i post, ma quei pochi li ho letti distrattamente.
Se posso portare una cosa a mio favore è che ho appena cosumato un 'crasso' desinare e sopratutto ho bevuto quasi un litro di buon barbera d'annata.
Sto scrivendo di getto dopo una accesa discussione nata a tavola.
Questa volta ho deciso di lasciare alla rete la mia replica, ti lascio la libertà di cancellarmi.
Prima di affrontare il caso "Eluana" voglio esprimere il mio più profondo disprezzo per il capo del governo che sta aprofittando in modo meschino e parassita di un fatto "mediatico" che in realtà è un fatto personale tragico e che meriterebbe per prima cosa il suo rispetto totale.
Il "delin***nte" (virgolette dovute, per quello che spiego nella parentesi dopo) di Arcore (delin***nte, per la legge italiana è colui che è stato condannato per più di una volta...il signorino in questione non é mai stato condannato ma ha sicuramente frequentato i tribunali penali estremamente più spesso di qualsiasi buon padre di famiglia) ha avuto 1 anno e mezzo per fare la Legge ma ha aspettato -sicuramente consigliato dai suoi esperti in Propaganda (ogni riferimento al Polite Bureau, alla Pravda, alla Nomenclatura, a GOEBBELES Joseph è preterintenzionale) il giorno DOPO l'inizio della 'fine' di Eluana per "proporsi" alla mediaticità italiota -da Lui stesso creata e fortificata- come il "salvatore" della "vita".
Voglio ricordare a tutti che il miglior sistema di propaganda è farsi "aiutare" da chi in quelle cose ci crede davvero ed in buonissima fede (in questo caso i Cattolici che si trovano difronte al dilemma di DOVER appoggiare un "delin***nte" per affermare i principìi in cui credono da una vita).
Io, leggendo il tuo testamento biologico, avrei da lasciarti il mio:
-io non mi sento attualemente nelle condizioni di voler continuare la mia vita e ti chiedo (o chi per te) di darmi la giusta morte.
Aggiungo che vivo con uno stipendio minimo da impiegato, che ho moglie e tre figli abbastanza sani (nella media uno di essi è celiaco e l'altro non vede da un occhi e l'altro è parzialmente sordo da un orecchio) ma sono pieno di acciacchi (oggi ad esempio ho una dolorosa contrattura muscolare chiamata torcicollo, ma altre volte soffro di una fortissima emicrania oppure di dolori muscolari ecc, ogni giorno ce ne é una) e, per dirla con le tue parole:
"ma in queste condizioni non mi va più".
Io sono un Cattolico Credente e Prego Dio tutti i giorni e più volte al giorno (ho scritto un apio di post in merito sul tuo blog: "pensierini su Dio") nondimeno voglio affrontare l'argomento vita "mia" nel modo più moderno e "relativistico" possibile (un po' come hai fatto tu e molti altri con il caso Eluana).
Io non ho un vero PERCHE' VALIDO per OGNI UOMO sulla Terra (ammetterei che per la scienza relativistica possa essere inutile avere la validità unanime..basta la mia relativa e personale), come del resto non lo esprimi tu nel TUO testamento biologico e nemmeno lo ha espresso Welby o il padre di Eluana, nondimeno il MIO perché non ti dovrebbe nemmeno -relativisticamente parlando- interessare...
ergo, ti chiedo ancora di por fine alla mia vita in modo immantinente...c'ho i miei motivi...chi sei tu per giudicarli?
Per precisare meglio (ho un po' cambiato idea) vorrei che fossi tu a farlo solo ed esclusivamente tu e nessun altro ed ho acnora da chiederti un altro 'favore':
-per dei miei motivi personali e validissimi per me (che sono una onesta persona e tutti i miei amici e conoscenti e concittadini posssono provarlo e testimoniarlo in tribunale e possonao anche provare che non ce l'ho con nessuno a parte problemi escatologici con il signorino di arcore ...) vorrei anche che ti, in persona, togliessi la vita ad alcune persone che ti indicherò, prima di togliere la mia.
Potrai usare qualsiasi mezzo tu scelga ma ti chiedo solo di essere veloce, poco doloroso ed un pelo rispettoso della mia dignità e di quella degli altri che ti indicherò.
Per i contatti usa pure la mia mail.
Grazie a cari saluti.
ciao
anzi
addio
tuo per sempre
R.A.
Faccio notare che il “testamento biologico”, se mai ci sarà, non è certo cosa da applicarsi sui due piedi, ma decisione destinata (si spera) a restare per anni e anni prima di essere (si spera mai) oggetto di applicazione.
RispondiEliminaAnni durante i quali potrà essere rivisto e modificato fino a rappresentare in maniera compiuta e fedele le intenzioni del suo estensore.
Fermo restando che una qualsiasi decisione presa da un adulto nel pieno possesso delle sue facoltà mentali dovrebbe essere considerata insindacabile da chiunque altro, purché non leda diritti altrui.
Ok, firmalo e consegnalo a un parente stretto. Firmato.
RispondiEliminaAngelo
Non so se leggerai questo mio commento.
RispondiEliminaTi racconto comunque la mia esperienza.
Sai che ho avuto un figlio prematuro, Matteo, che è vissuto x 3 mesi attaccato alle macchine per respirare e ai sondini per nutrirlo. E poi ha avuto vari arresti cardiaci e lo hanno più volte rianimato.
Un giorno, dopo una crisi, ho chiesto al dottore, a denti stretti, se non era il caso di lasciarlo andare senza rianimarlo, lasciare che Dio se lo portasse con se, perchè magari era Dio che lo chiamava. Ma ti giuro che mentre gli dicevo questo mi sono sentita male, il rendermi arbitro della morte di un'altra persona (al di là che fosse mio figlio) mi ha fatto sentire una merda. Quando i dottori mi hanno detto che loro sono tenuti a rianimare, magari senza giungere all'accanimento terapeutico, mi sono sentita di nuovo leggera e ho ringraziato Dio di non avermi reso complice di un possibile omicidio. Ho capito che noi possiamo fare tutto quello che vogliamo, ma è Dio che chiama quando è il momento, rianimazione o no. "Non posso aggiungere una sola ora... che non sia Dio a volerlo".
E' vero che mantenere in vita certe persone è proprio un grosso dispendio di forze e denaro. Però la tecnologia esiste, e nel momento che è stata inventata credo che sia nostro dovere usarla. Poi sono d'accordo con te che, se invece di spendere tanti soldi in questa tecnologia migliorassero le condizioni igienico-sanitarie nei paesi sottosviluppati, sarebbe più giusto.
Un bacio, Elena
Elena, è chiaro che di fronte a esperienze come la tua posso solo inginocchiarmi.
RispondiEliminaPerò non posso fare a meno di notare che il tuo bambino ha avuto delle crisi, degli arresti, ma non era in stato vegetativo: giustamente i dottori ti hanno detto che erano tenuti a rianimare, perché un arresto cardiaco è qualcosa che si può ancora risolvere e si deve cercare di risolvere.
Altra cosa è uno stato vegetativo protratto per anni e anni, una situazione in cui i dottori non hanno mezzi per rianimarti, e dalla quale non si è svegliato nessuno.
Io credo che una persona abbia il diritto a chiedere dei miracoli, finché non costano troppo alla collettività: Eluana e i suoi genitori però non lo hanno chiesto. Se la vita è un dono, credo che come tutti i doni si possano anche rifiutare.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCaro Leonardo,
RispondiEliminaho notato che hai scritto più volte lo stesso periodo: "Se la vita è un dono, credo che come tutti i doni si possano anche rifiutare.".
Premetto che rispetto il tuo punto di vista, infatti tu scrivi "credo" nel mezzo del 'tuo' periodo citato. In più non voglio certo mettere in dubbio un discorso etico importantissimo ed esteso come questo, voglio solo 'giocare' con la tua frase.
Azzardo, quindi, un paio di istanze semantiche o perlomeno 'lessicali' che mi sono scaturite, grezze ed istintive, leggendo questa tua frase.
Tu inizi con un dubbio: "se";
allora io mi sentirei di dire che, difronte ad anche solo un se, magari anche corroso da dopo anni di certa sofferenza (esempio un lungo periodo attaccato ad una macchina che mantiene solo le funzioni vitali di 'base'), davanti al il più piccolo 'se'...io penso che mi fermerei.
Però il tuo "se" dovrebbe essere forse letto riferito alla parola "dono", cioè il dubbio è sul fatto che sia -o meno- un dono:
in questo caso mi verrebbe da dire che se fosse veramente un dono (e ne abbiamo, filosoficamente parlando, quasi una certezza...non fosse altro perché ancora -della vita- non ne conosciamo l'origine né il motivo) sarebbe senz'altro IL Dono, e tutti gli "altri" doni dipenderebbero direttamente da esso.
Cioè, per entrare nel merito della tua frase, è solo grazie al Dono della vita che io posso in SEGUITO decidere se accettare o meno gli 'altri' doni.
Non posso mettere sullo stesso piano, come sembri fare tu, il Dono della vita (e quindi del discernimento) con la possibilità, che solo questo Originale Dono mi può dare, di scegliare fra gli 'altri' doni Secondari.
Se non ci fosse il Dono della Vita, non sarei in grado di scegliere, e siccome non ho potuto minimamente "scegliere" il Dono della Vita, va da sé (in modo molto spannometrico, ti prego di scusarmi per questo) che sul dono PRIMARIO io NON possa avere quel 'facile' discernimento che sembra insito nella tua frase.
"SE" invece la Vita NON è un dono, allora NEMMENO la Morte lo è (ma lo è mai stata?)
quindi, mancando il dono, viene a mancare -ancora una volta- la possibilità del rifiuto.
Seguendo il filo "illogico" (?) del mio dire, ti devo chiedere di ritoccare la tua frase, onde non ingenerare equivoci pericolosi in chi legge senza la dovuta attenzione (anche se forse non si nota il tono di questa frase è altamente ironico).
Ho iniziato a leggere il tuo blog per caso (il mio terzo figlio ha 4 anni e si chiama Leonardo, cercavo curiosità sul suo nome) ma mi ci sto appassionando...siccome sono un grafomane...poveretto te!
ciao
RA
Il mio "se" introduce un periodo ipotetico della realtà: la vita, essendo un dono, può essere rifiutata.
RispondiEliminaSempre: forse...
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