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lunedì 20 luglio 2009

La festa è finita

Le notti di Silvio

Oggi, leggendo da qualche parte, scopro che la notte delle elezioni USA Berlusconi era atteso da non so quale fondazione italo-americana, per far nottata assistendo in diretta allo spoglio delle schede. E invece ha passato tutta la notte nel lettone di Putin.

Di fronte a dettagli del genere scatta, più inattesa di un'erezione in un settantenne, un moto d'istintiva simpatia. No, ma c'è qualcosa di più vacuo e noioso di una notte elettorale, con i poll che non ci beccano mai, le proiezioni, e il Tal Stato è rosso mentre quell'altro è Blu, ma forse non è proprio Blu, diciamo allora che è fuxia...e l'Ohio sempre in bilico... e Silvio dov'è? È a casa che ciula, dovreste provarci anche voi. Non è necessariamente più produttivo di stare tutta la notte alzati a ricamare intorno a dati statistici in costante evoluzione, ma diamine, è senz'altro più divertente, più umano, in un certo senso persino più dignitoso. Tanto poi al sorgere del sole i risultati definiti arriveranno, e saranno uguali sia che li abbiate vegliati tutta la notte, sia che l'abbiate passata ciulando serenamente.

***

Io teoricamente Berlusconi dovrei odiarlo, no? In effetti lo odio. Non è una novità. Non è neanche una cosa di cui vantarsi e infatti non me ne vanto.
È un odio che mi accompagna da talmente tanti anni che non mi ricordo neanche esattamente come cominciò – ho dei ricordi distinti di me che odia Berlusconi prima ancora che si desse alla politica, prima del Milan, quando le sue uscite pubbliche erano relativamente poche, eppure già avevo capito che andava odiato. Forse perché m'interrompeva i cartoni con disgustose pubblicità della Barbie? Questo, se da un lato mi fa pensare che avevo un bell'intuito (a 10 anni più sveglio di Montanelli!), dall'altro getta luci su un'adolescenza vissuta all'ombra di pregiudizi e manicheismi asfissianti. Devo essere stato una personcina ben insopportabile, coi miei odi a pelle ma indelebili.
È un odio che è invecchiato con me. È come l'affetto per le persone care – e il rancore per chi mi ha fatto male – un sentimento che ormai si dà per scontato, non riflette più su sé stesso, semplicemente c'è. E se un giorno scomparisse? Berlusconi, da parte sua, non scomparirà: al massimo morirà, ma il mito continuerà e ci saranno eredi, ci ho riflettuto molto e non credo che cambierà molto nel mio universo affettivo.

È un odio che per non stingere (come tutti gli altri odi degli anni Ottanta, per dire, odiavo anche Madonna: adesso mi dà appena un po' fastidio) si è nutrito di tante incarnazioni di Berlusconi, che anche se sembra uguale cambia ogni giorno un po' (pur mantenendosi nell'orbita eclittica del mio Odio): così abbiamo avuto il Berlusconi palazzinaro e il Berlusconi monopolista televisivo; il Berl. milanista e il Berl. socialista; il Berlusconi Presidente formato Nuovo Miracolo Italiano, ancora molto più simile a un piazzista tv che un politico, e il Presidente Operaio di sette anni dopo che se andate a vedere da vicino è tutto diverso. Poi c'è stato il Presidente Gaffeur, il Presidente che scivolava senza cadere sul g8 di Genova (a ripensarci, uno che sopravvive a tre giorni così può fare qualsiasi cosa, compreso mandare le escort ai ministeri: anzi, io sono convinto che molte escort siano persone sveglie che messe alla prova possano senza dubbio fare meglio di uno Scajola o di un Frattini).
Per finire col Berlusconi puttaniere. Però, lo devo dire, sarà l'età mia e sua, e una certa sensazione di fine partita – non mi sono mai sentito così poco sincero nel mio odio.

Forse sento il rischio di finire bigotto. Un settantenne schiavo del sesso ha già, dovrebbe avere, tutta la riprovazione del mondo, senza bisogno di un mio contributo. Soprattutto le lettrici faranno fatica a capire perché, se odiavo tanto il B. che si faceva compatire a Bruxelles per una battuta infelice, quello che si fa incastrare da un'entraineuse rischia di finirmi simpatico.

Fatto è che in tutta questa storia ormai B. appare come una vittima del Berlusconismo, più che l'artefice. Un cane di Pavlov che quando sente la campanella è condizionato a desiderare: più canali, più voti, più ville, più gnocca, sempre più, fino all'autodistruzione; nel frattempo la campanella ha smesso di suonare ma ormai non cambia. E chi sono io per giudicare. Solo un altro cucciolo di batteria, in una fase meno avanzata dell'esperimento. Addirittura ieri, leggendo che B. medita di chiudere Villa Certosa e fare un pellegrinaggio da Padre Pio, mi sono sentito in pena per lui. Ecco, ho trovato qualcosa di più noioso di una vigilia elettorale: un pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo. Ha deciso di "cambiare vita"; ma può davvero? E che vita lo attende? Un uomo a quell'età, con quel bagaglio di esperienze; con la sua corte dei miracoli che lo segue... Certo, si tratta semplicemente di essere più discreti, ma è proprio questo il punto. Più che il sesso, a B. serve l'ostentazione; la discrezione lo ucciderà. Cosa c'è di più triste della smorfia che fa B. quando cerca di restare serio? B. da Padre Pio: e io, che non sono mai stato un festaiolo in vita mia, mi sento quasi in pena per lui. Come se ci dovessi andare io. La festa è davvero finita, ora bisogna vendere il Presidente Bigotto alle vecchiette.

(Nel frattempo – bisogna dirlo – il Berlusconi Puttaniere è un soggetto politico pericoloso. È quello che dà via libera alle ronde e al reato di clandestinità, perché la Lega ci tiene tanto e del sostegno della Lega ha bisogno più che mai).

25 commenti:

  1. "discretezza"? non era meglio "discrezione"?

    Raf

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  2. E' vero, leonardo, è triste. Rinnega se stesso per tenersi il potere. Quando Noemi rivelava che le aveva confidato che avrebbe voluto mollare tutte le scartoffie sulla scivania e ritirarsi su un'isola deserta, facevo quasi il tifo per lui, avrei voluto che ce l'avesse quello scatto, quello sfogo, e mandasse tutto affanculo per tornare ad essere quello che è sempre stato, un gaudente figlio di puttana.

    Ma ecco che c'è una potenza più grande all'opera, che non gli consente di defilarsi, che lo costringe a rinnegarsi per conservare il potere. Che sia anche lui una vittima di questi arconti, povero gollum, ormai è chiaro.

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  3. Leo, ma con 'ci saranno eredi' intendi che troverai qualcun altro da odiare, o che ci sara' un successore politico?
    E in quel caso chi?

    tibi

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  4. Ma credendo alla storiella del Berlusconi stantarello ti sei dimenticato o non hai pensato al Berlusconi ritrattatore ("mai detto vita nuova" o "mister 3%")?

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  5. Già, però chi ci crede a B. che si rifa una vita? Appena ho sentito questa cosa di Villa Certosa in vendita e del pellegrinaggio a Padre Pio ho sorriso stupefatto e mi sono detto: "No. Quest'uomo è un genio. Ci ha fregato un'altra volta."

    Per carità, non è che io sia un cinico convinto che un uomo non possa ravvedersi. Però se promette di ravvedersi solo perché è stato beccato e soltanto dopo avere plurispergiurato di non aver fatto nulla di scorretto devo dire che allora mi puzza un po' (a proposito, qualcuno ha fatto caso se anche questa volta ha messo in mezzo la testa dei figli? Se fossi un Berlusconi jr un po' mi preoccuperei).
    Insomma, diciamolo, B. ha verificato che neanche questo scandalo ha avuto la forza di detronizzarlo. Però gli ha creato molti fastidi e un calo di consensi dal 340% al 220%. Ha retto bene al G8, ma resta ancora la ripicca del Papa che gli nega la visita perché, dal punto di vista vaticano, è diventato impresentabile. L'enciclica, poi, potrebbe benissimo apparire presagio di un possibile abbandono del centrodestra, a causa delle sue politiche economiche e di accoglienza che la chiesa non può apertamente accettare senza contraddirsi. Se il vaticano decide che B. è cotto può decidersi ad abbandonarlo al suo delirio di gnocca e sostenere Pierferdy nella sua Grassa Coalizione, riuscendo finalmente a rimettere in cantiere la tanto amata e mai dimenticata DC.

    Ma a B. resta una possibilità: Canossa. Se Berlusconi si pente pubblicamente e versa qualche lacrima ad effetto come sa fare, può tornare all'abbraccio paterno del Papa con qualche debito di gratitudine che, ovviamente, farà pagare a noi. Una semplice visita dal Papa, però, non sarebbe abbastanza: parrebbe un'ennesima visita di Stato come quelle di Prodi, D'Alema, Rutelli e Obama; una piatta routine per Tg e rotocalchi che non avrebbe la risonanza mediatica adatta all'evento, che deve essere personalissimo ma epocale, di quelli che le bizzoche si raccontano uscendo da messa e sul quale Vespa possa commettere almeno tre puntate di Porta a Porta.

    Et voilà: Berlusconi da Padre Pio, cioè la massima espressione di quel cattolicesimo quasi pagano, a metà tra la superstizione e l'esaltazione da peyote, la mascotte dei vip da quattro soldi che vogliono apparire buoni nelle interviste vendute ad Oggi e Gente, l'ossatura preferita dal peggio della lettura trash da sala d'aspetto di barbiere.

    Silvio incederà ansioso e contrito verso il santuario di San Giovanni Rotondo, semplice tra la gente comune, fresco e sereno dopo avere sognato le sue cinque zie suore e la mamma; toccherà mani, bacerà bambini, consolerà nonne e regalerà dentiere; la scorta apparirà in affanno, ma Lui li tranquillizzerà: lasciate che vengano a me, dirà con un generoso sorriso. Poi in silenziosa meditazione e solitudine si inginocchierà, il volto chino sulla mano aperta col batuffolo di cerone; forse avrà un breve pensiero per quelle maledette zoccole che l'hanno spinto fino a questo punto; penserà forse, malevolmente, a Veronica; sicuramente solleverà gli occhi per un istante, guarderà in alto, fisserà nel vuoto stupito e noi tutti saremo colti da un dubbio: ha visto il Santo? Parrà addirittura ascoltare qualcosa, forse. Ma non svelerà nulla, perchè sarà stata un'esperienza personale e sconvolgente che lui, peccatore pentito e immeritatamente ma definitivamente perdonato (meglio della Cirielli), terrà sempre chiusa nel suo cuore. Sarà una coincidenza, ma non soffrirà più di torcicollo.

    Ecco fatto. Se Parigi val bene una messa, Palazzo Chigi (e chissà, il Quirinale) valgono senz'altro un'ennesima puttanata.
    E poi via a trombare in incognito a Mosca, dove se una sa bene che se parla troppo mica finisce sui giornali: la fanno secca.
    Un genio.

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  6. fantastico Rob..e aggiungo che in quel momento, in ginocchio davanti a san pio, magari penserà a come farsi fare il suo santuario (che tanto ce lo rifileranno, state certi...e ogni domenica mattina, diretta a canale 5 condotta dal vespone)

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  7. Sai cos'è... Berlusconi non capisco se odiarlo, temerlo, ammirarlo...
    Ma una cosa è chiara : MI HA STANCATO.
    Davvero, mi sono rotta le p**** di seguirlo- ascoltarlo-capirlo, e mi stancano anche tutti coloro che perdono tempo ad analizzare la sua persona.
    E sono giovane.
    Non capisco come abbiate fatto voi per anni e anni a spendere tempo dietro un'unica persona.

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  8. Quella che tu poni è una domanda molto interessante. Come abbiamo fatto a spendere tempo, ebbene, è successo.

    Mi metti nell'antipatica situazione di doverti rispondere "quando sarai più grande capirai", ebbene, quando sarai più grande capirai che i problemi che annoiano prima di essere risolti restano lì. Sono una noia, ma restano lì. Magari fossero come le mode, che dopo un po' stingono. No: incancreniscono, diventano ossessioni.

    E' come andare da un malato terminale e dirgli basta con questo tumore, hai veramente rotto le palle a tutti, insomma pensa a qualcosa d'altro, sono anni che non fai altro che avere un tumore, non capisco come si possa andare avanti così. Beh, si fa. Si va avanti, un giorno dopo l'altro, senza vantarsi per carità.

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  9. "non è una cosa di cui vantarsene"???
    F.

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  10. ha monopolizzato tutto e sicuramente il signor B. lascerà un vuoto, nel bene e nel male, anche e soprattutto nella sinistra, che non avrà più scuse....ma soprattutto avrà creato un precedente da analizzare attentamente a sangue freddo...comunque anche noi ci siamo ricascati....BASTA!!!!!

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  11. "e del sostegno della Lega ha bisogno più che mai"
    Per via del celodurismo, dici?
    Zagabart

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  12. Invece a me "discretezza" piaceva, ed era ineccepibile: da discreto, 1564, letterario, discrezione, moderazione, cautela.

    (La Lega, Dio ci punirà prima o poi per la Lega)

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  13. Scusate. Ad occhio e croce 3 italiani su 5 votano questi "esseri" (perchè mica solo Berlusconi è il problema ma tutti quei cani che si celano sotto il suo gran prepuzio affamato).
    Allora questi 3 italiani su 5 si meritano questa ed altre ignominie morali. Sperando presto che altri orrori ben più gravi capitino : violenza urbana , collasso totale economico , carestie (ma speriamo!) che diamo una bella ripulita.

    Ci vuole solo la violenza per rimettere in sesto l'Italia , altrimenti "sarà sempre peggio , signora mia".

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  14. Io credo che ci preoccupiamo così tanto di mr B non tanto per quello che è, ma per il suo valore simbolico. Ho smesso di credere che sia lui l'artefice del collasso italiano; penso invece che sia un prodotto, il figlio meglio riuscito di un declino che è iniziato prima di lui. Ha forse accellerato le cose, ma è al massimo un catalizzatore. Morto lui ce ne sarà un altro (anche se forse non così sbracato, volgare e incontinente).
    I vizi di fondo non li ha creati lui; si è limitato a moltiplicarli, rotolandocisi dentro come un fa maiale nella sua stessa merda.
    A volte ne parlano come il male incarnato, come un Darth Vader in versione italiota, ma è un pover'uomo; un piazzista, un povero bastardo che non riesce a fare a meno di coca e puttane, di tv volgare e canzonette. E' un uomo dai vizi comuni e scialbi, comprensibili e quasi (dico quasi) condivisibili. Il vero problema non è lui, ma una società evidentemente non matura per rigettarlo, non pronta per esercitare una vera democrazia. E il volgo vota berlusconi perchè vede che, metaforicamente parlando, è un nano come loro.
    Non so, forse sto diventando un misantropo, ma guardandomi intorno non vedo molto in cui sperare. Dipietro? non sa parlare e il suo partito è troppo legato alla sua persona. Il PD? Casini ha più palle (ed è incredibile perchè è evidentemente un eunuco). I rifondaroli? certo è sempre spassoso vederli mentre si scannano tra di loro, ma non li voterei.
    Berlusconi è forse il più sfacciato, ma tra lui e gli altri non c'è grande differenza.

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  15. Correggo all'Anonimo delle 22 un paio di cose:

    1) Il bel Pierferdy è tutt'altro che eunuco: era già un B. in sedicesimo quando ancora risiedeva (e riceveva) a Piazza del Gesù. Del resto la sua sola dichiarazione politica che si ricordi, anche perché la ripete molto spesso, è "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Non so adesso che si è sposato con Caltagirone, Il Tempo e un po' di Montepaschi. Concordo però sul fatto che se un politico riesce ad avere nel proprio partito puttanieri, cocainomani, affaristi, principi e condannati per mafia, e tuttavia presentarsi come alternativo a qualsiasi cosa, ha davvero palle da vendere (oltre a quelle che racconta).

    2) Concordo con te su molte osservazioni su B. e sugli italiani. Forse il problema non è lui. Però se gli italiani sono come li descrivi le ragioni non possono essere genetiche, ma semmai storiche, sociali e - sì, ancora 'ste pippe - culturali. Su queste ultime ammetterai che lui e l'altro piduista Costanzo un po' di responsabilità dirette (e dolose) ce le hanno.

    3) Non riesco veramente a mettere sullo stesso piano B. con Bersani, con la Bindi, con Marino, Finocchiaro, Turco, Ferrero o Vendola. Nemmeno D'Alema, pensa te.

    La malinconia democratica degli europei oltrecortina dopo la caduta del muro adesso colpisce anche noi. Cominciamo a non vedere più la democrazia come uno strumento capace di migliorare le cose nello spazio della nostra esistenza. Ma la democrazia è - cantava Gaber - partecipazione. Ed è confronto, discussione, approfondimento. Certo poi bisogna arrivare ad una sintesi e fare qualcosa, a parte scindersi.

    Non ho soluzioni, ma ho paura che fermandoci alla misantropia scoprirremo che al peggio non c'è mai fine.

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  16. il Berlusconi che riesce a mettermi più paura è quello che nominò Previti ministro della difesa.Non escludo comunque che un giorno verrà fuori la testimonianza di un compagno di giochi degli anni quaranta in cui si racconta di un Silvio che praticava la lotta greco-romana con cicogne preventivamente fatte ubriacare nel rosolio

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  17. porcalaputtanatroia...
    anzi...vivalaputtanatroiazoccola...

    viva B.
    viva il C. d'ar-core
    viva il 21 percento d'itagliani che lo stima e che -spero- vada a puttane come il 'babbi'...

    un mio carissimo amico, che da buon montanaro parla una volta a lustro, mi ha detto:

    "il B. è l'humus fertilizzante della futura dittatura, ha sfasciato il senso dello stato,
    morale, sociale della già debole Italia, ha preparato il terreno...aspettiamo il nuovo Vate..."

    10 anni fa mi disse: "io ho sempre votato Pci, nella mia famiglia scorre sudore di coltivatori
    (di montagna... i più poveri, i più sacrificati da un lavoro durissimo che non ripaga mai n.d.A.)
    e sangue 'rosso' di rivoluzionari, ma questo "D'alema" cosa sta facendo per noi 'popolo'
    italiano, cosa fa per noi 'poveri'?"

    circa 5 anni fa mi disse:
    "B. ieri ha detto che la finale (europea n.d.A.) con la Francia l'abbiamo persa perché gli
    azzurri non hanno "marcato" Zidane...il mio vicino (ex Psi ora FI) -che non ha mai seguito il
    calcio e nemmeno sa che la palla è tonda- ha detto che abbiamo perso perché non abbiamo marcato
    Zidane, lo diceva a tutti con fare gongolante di 'saputone'...MANCA la critica! Quello che dice
    ho fa il B. è tacitamente accettato dai suoi seguaci con la totale astensione del senso critico!
    ...il B. rimarrà per sempre..."
    (NOTA: Zidane fu ininfluente, il B. dimostrò anche allora di non aver visto la partita, era nel
    "léttone" di Putin? oppure non capisce di calcio? fatto sta che la sua dichiarazione era falsa
    e priva di fondamento...)

    Carissima 'spuzza' hai molte ragioni, io ho 48 anni ed odio (senza vantarmene sono un cattolico
    praticante ed avere un sentimento del genere mi causa più di un problema di coscienza) il B.
    dagli anni '80...ho lavorato in Rai con persone 'fuoriuscite' da Canale5, ho lavorato in Rai
    quando il 'babi' spazzolava gli studi Milanesi di RaiDue dai tecnici migliori e se li portava
    in Ch5...dovevi vedere che 'codazzo' di yesmen già aveva...mi ricordava il film di Sordi sulla
    'mutua' solo che il capofila manco si vedeva tanto è piccolo di statura...

    Carissimissimo Rob (io mi chiamo Roberto, abbiamo affinità?) io "da Padre Pio" non ci sono mai
    andato, però sono stato qualche ora -di passaggio- a San Giovanni Rotondo, e, da cattolico e
    fedele in Cristo, mi sono sentito male, ho sofferto veramente, non potevo, non posso, credere
    a tanta mercificazione dello 'spirito'...e mi dispiace tanto, non solo per la 'figura' meschina
    della Chiesa ma anche per i fedeli e per Padre Pio, che sono convinto, non si meritavano tanta
    pura paganità...
    L'unica cosa che mi consola è che la Bontà di Dio, del Suo Figlio, sia immensamente benigna
    verso le tristezze umane...

    La tua ipotesi è quasi una profezia, il B. laverà i suoi panni dal piccolo francescano, e noi
    tutti, da buoni cristiani, lo perdoneremo dalla sue colpe, viva sempre la f.ca che, per
    parafrasare la Santaché a RadioDue (Caterpillar):
    "tira più un p. di f. che cento carri di B.(uoi)"

    Leonardo, 'lelettrici' femminili sono le prime che lo hanno scusato, il mondo femminile è aduso
    alle puttane ed ai puttanieri molto più di quello che danno a vedere, primo perché sono parte
    in causa, secondo perché solo nel caso di DeAndreiana memoria ("senza più voglie") osano alzare
    la testa, ma con poca credibilità...
    Le donne hanno dentro la forza della natura, hanno il Grembo (cristiano), MAdre NAtura è benigna
    con loro, gli dona 40 anni di bellezza ed altri 40 di saggezza, sempre prime nei rapporti umani,
    sempre Regine sempre Cenerentole, sempre in cima ai Desideri maschili, aldilà del Calcio, del
    Computer, e delle Auto...tutti i maschi 'sognano' ancora il seno materno e l'ultima parola del
    soldato che muore è 'mamma'...il che la dice tutta una buona volta!
    Sono il centro e l'ombelico del mondo, il BigBang è stato fatto per loro, Dio le ha crete per
    ultime, prima ha sperimentato, sono l'Opera Finale...


    RA

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  18. @ Roberto
    Be', forse più che "il cav. d'ar-core" è più giusto "il Cav. d'Hard Core".

    Ma la Santanchè, in quali 40 starebbe: quelli della bellezza o della saggezza?
    A parte le battute, vorrei che la tua definizione delle donne calzasse di più alle nostre parlamentari e ministre, o giornaliste, o conduttrici TV, o ospiti di trasmissioni varie, quelle insomma che rappresentano l'affermazione sociale per il loro genere.
    Mi piacerebbe pure che ci fosse un riferimento ideale di pari dignità anche per il genere maschile, che mi pare altrettanto svilito.

    RispondiElimina
  19. grazie Rob,

    avevo scritto solo C. d'ar-core

    con C. si può intendere tutto,
    ma di solito:

    Cavaliere
    Cavoliere
    Cavilliere
    Cavigliere
    Cazzaro
    ecc ecc ecc

    ma la parola ar-core
    era una libera (e non indovinata te ne do atto)
    interpretazione di: "al cuore (core) Ramon..."

    nella mia extra-sottile ironia (il mio caro
    amico citato mi ha sempre detto sei più 'fino'
    deglinglesi (attaccato) nun ti si capisce,
    in pratica se 'na "noia" criptica...)
    volevo indicare "core" come cuore dell'italia
    o cuore degli italiani o cuore delle donne
    eccetera...

    la parola spezzata ar-core voleva
    simboleggiare sia l'arco che il cuore
    e la freccia dov'è: ma è il B. stesso...

    Vorrei quasi dire che doveva ricordare
    il Cupido della mitologia amorosa...

    ecco che il C(iluatore) d'ar-core colpisce ancora!

    La Santaché a Caterpillar ha detto che non
    è vero che lei non l'ha data al B. è piuttosto vero, e si è rivolta alla comprensione femminile della questione, che lei: "si è messa in modo da non farsela neppure chiedere"...

    a questo punto penso che sia nei 40 della saggezza...che sono quelli in cui gli uomini smettono di considerare le donne come 'prede' o 'bersaglio' (ar-core) e le considerano solo mamme o nonne o zie ed il B. in particolare le considera Casalinghe (e non casa-lingue...scusami la caduta di stile ma mi ha preso troppo la mano) di Voghera!

    ciao Rob-amico

    RA

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  20. Capisco il paragone del tumore.
    Il punto è che si è scelta la terapia errata...
    un malato, parlando della sua malattia, non guarisce.
    Un malato utilizza le giuste medicine... il punto è che a distanza di anni ancora non se ne rende conto...e continua solo a parlare del suo tumore.

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  21. su una cosa non son d'accordo. Secondo me se Berlusca ci lascia dopo un paio di mesi non ne parleremo più. Cadrà nell'oblio. Come Andreotti. Come Craxi. C'p avetre fatto caso? 30 anni fa era impossibile pensare ad un Italia senza De Mita, Forlani, Martelli, Segni (Segni!!!). Ora se chiedi ad un ventenne chi erano ti rsiponderà: mi dai un aiutino? Beh, a mio avviso SB farà la stessa fine. Forse.

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