Pages - Menu

giovedì 27 gennaio 2011

Presidente, lei è buffo

“Avete offeso al di là del possibile la signora Nicole Minetti, che invece è una splendida persona intelligente preparata seria. Si è laureata col massimo dei voti: 110 e lode. Si è pagata gli studi lavorando. È di madrelingua inglese e svolge un'importante e apprezzato lavoro con tutti gli ospiti internazionali della Regione”
Berlusconi a Gad Lerner, 24 gennaio.

“C'è un limite a tutto non me ne frega un cazzo se lui è il presidente del consiglio e cioè .... Un vecchio e basta
Io non mi faccio pigliare per il culo così.. si sta comportando da pezzo di merda. [...]
Perché uno che fa così è un pezzo di merda. Perché lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo dio lo sa.... In cui non ci sarei finita neanche se mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il culo e non si può permettere di fare così”.

Nicole Minetti, due settimane prima.

Non è che la stiamo prendendo un po' seriamente, questa cosa del Papi che sbrocca? Voglio dire, lo so che è grave, la situazione; ma è davvero così seria?
Con tutta la stima che posso nutrire per Lerner, io se fossi in lui starei soffrendo di una fortissima forma di esprit d'escalier: perché ho perso tempo ad arricciare il naso e a fare l'offeso, quando dovevo semplicemente ridergli in faccia? Non la risata che minimizza: la risata che seppellisce. Non sarebbe stata la risposta migliore? Altro che "cafone": presidente, lei è un uomo buffo. Fine. C'è davvero molto altro da aggiungere?

La scorsa settimana, in un momento in cui era il vecchio porco a ostentare un po' di buonumore, Gianfranco Fini ha fatto una dichiarazione che dimostra da sola perché Gianfranco Fini non potrà essere mai molto di più di Gianfranco Fini: “Berlusconi è l'unico che si diverte”, ha detto. O almeno così hanno riportato i giornali. Nello stesso giorno, centinaia di migliaia di italiani stavano accorrendo golosi a scaricare il pdf delle intercettazioni generosamente messo a disposizione da dagospia. Dobbiamo immaginarli tutti schifati e arricciati come Lerner? Possiamo supporre che si stessero divertendo, e non poco, a spiare un po' di conversazioni tra eunuchi di corte e ballerine del ventre?

Io per lo meno lo voglio ammettere, e voi pensate di me quel che vi pare: mi sto divertendo. Non è che passo il tempo a informarmi sulle mitomanie della Macrì o sulle strategie mediatiche di Signorini; però ogni tanto mi sparo un'intercettazione, mi faccio una risata e mi tiro un po' su col morale, faccio male a qualcuno? Posso smettere quando voglio. Ma vi ricordate di cosa si discuteva in tv e nei bar, neanche un mese fa? L'ultimatum di Marchionne, la sconfitta degli operai e l'inversione di rotta verso il medioevo post-industriale, una cosa che se ci ripenso mi viene la depressione. E non ho il diritto invece, rincasando stanco eccetera eccetera, di tirarmi un po' su con l'infinita barzelletta del bunga bunga? Ma sì, è una storia patetica, sì, a suo modo tragica, va bene, ma comica soprattutto; c'è un po' di sesso che non guasta, ma è un sesso bizzarro e soprattutto goffissimo che riscatta tanta nostra mediocrità. È una storia che mette d'accordo il moralista col voyeur, il che è molto comodo, visto che molto spesso si tratta della stessa persona: e poi, insomma, il giorno in cui ci si accorge che l'Imperatore è nudo dovrebbe sempre essere un giorno di festa. E qui ci starebbe bene una citazione da Bachtin, il carnascialesco medievale, la celebrazione del mondo alla rovescio con il re nudo che si prende gli sputi della plebe, ma non si trova in versione pdf e poi insomma fottiamoci anche di Bachtin, oggi sono uscite altre intercettazioni, nunc est bibendum.

Una volta ci lamentavamo che ci fosse troppa satira intorno alla politica italiana, non si prendeva nulla sul serio. Poi abbiamo cominciato a dire che Berlusconi toglieva lavoro ai comici (anche licenziandoli, ma soprattutto surclassandoli sul campo). Adesso siamo al punto per cui qualsiasi sua devianza senile va seriosamente sviscerata e interpretata come un attacco alla dignità della donna, al prestigio delle istituzioni... non dico non sia vero, ma tagliamola un po' più corta: è un vecchio matto, che si atteggia a maiale fuori tempo massimo, due anni fa sosteneva di non aver mai pagato una donna e adesso saltano fuori conti a sette cifre; va messo fuori gioco per il bene di tutti. Messaggio chiaro e preciso, forse l'unico che abbiamo la possibilità di veicolare ai suoi elettori.

Una sana risata in faccia è anche quella che si meritano Rondolino, Velardi e gli altri vecchi arnesi che in questo sanissimo carnevale vedono l'avvento di un'era oscura, la fine della privacy, lo Stato di polizia, la DDR con le spie in tutte le soffitte e le atlete steroidizzate dalla sessualità incerta. Cari signori, sì, può darsi che alla procura di Milano ci siano messi d'impegno a smerdare il premier. Sì, può darsi che il potere giudiziario abbia un po' sbordato. Sono quei piccoli squilibri che succedono in uno Stato di diritto che è andato da puttane non da oggi, e c'è andato anche grazie a voi. Voi che avete cercato accordi con la belva, quando aveva già esibito a tutti i suoi canini; voi che lo avete legittimato, ripetendo come un mantra che andava-battuto-alle-elezioni mentre si pappava tutto l'etere audiovisivo e vi regalava pure qualche briciola; voi che alle elezioni poi vi presentavate regolarmente con programmi confusi e candidati tristi; signori, diteci una buona volta se quando pensavate di poterlo sconfiggere col fair play eravate in cattiva fede o semplicemente, tragicamente fessi. Berlusconi, sarebbe gentile se cercaste di mettervelo in testa, non ha preso il potere in modo democratico, ma con la prevaricazione e la frode; il suo consenso, che è un dato con cui fare i conti, se lo è conquistato da una posizione di monopolio mediatico che non gli avrebbe nemmeno consentito di candidarsi, a quelle elezioni a cui voi pensavate, ah ah, di poterlo battere (con la forza delle idee di Velardi, con la comunicatività di Rondolino, certo, come no, era spacciato). Signori, è inutile, non saranno le regole che non ha mai rispettato a mandarlo a casa. Sarà il generale Demenza Senile, a cui poi faremo un monumento; ma non scorderemo di scolpire in bassorilievo nel piedistallo i profili di chi gli ha spianato la strada, i cronisti che hanno scoperto Noemi e continuato a setacciare il mondo-escort mentre voi con l'aria di chi la sapeva lunga ripetevate che Berlusconi non sarebbe caduto per qualche squinzia; e i magistrati e i semplici spioni che lo hanno messo sotto pressione, fino al punto di avere sempre più bisogno di festini balordi e sempre meno collaboratori in grado di soddisfarlo; fino a ritrovarsi, pensateci bene, a fare affidamento su Fede o Lele Mora, rifletteteci bene: su Lele Mora. Qualche anno fa mi capitò di scrivere che Berlusconi ormai aveva trionfato su tutto e tutti poteva essere sconfitto soltanto da sé stesso. È successo, ora brindiamo. Sì, nel crollo qualcuno si farà male. Sì, il futuro si preannuncia fosco. Ma bisogna proprio avere gravi pesi sulla coscienza per non riuscire a godersi lo spettacolo del rudere che viene giù.

28 commenti:

  1. Ne stiamo leggendo di ogni, ma anch'io trovo divertentissimo che comunque ogni mattina qualcuno ci briffi.

    RispondiElimina
  2. secondo te è la volta buona allora?

    Francesco.

    RispondiElimina
  3. Grandissimo, e sublime la presa per il culo dei frontpagini

    RispondiElimina
  4. scusa il link, non è per promozione, toglilo quando vuoi. volevo solo condividere un pensiero con te. http://dudcheque.tumblr.com/post/2955710450/fenomenologia-del-porco

    RispondiElimina
  5. Il re è nudo, e secondo Nadia Macrì è anche pronto

    RispondiElimina
  6. Grazie Leonardo, ne avevo proprio bisogno.

    E vaffanculo a quella vecchia grondaia di merda, oggi c'è il sole e io sono vivo.

    RispondiElimina
  7. E grazie anche a Dud, ottimo link.

    RispondiElimina
  8. Evviva, pienamente d'accordo, gaudeamus igitur!

    RispondiElimina
  9. Meglio un futuro fosco, ma comunque futuro, che un presente ridicolo, deprimente e sempre uguale a sé stesso

    RispondiElimina
  10. Effettivamente Leo,non si capisce più niente da tempo,siamo talmente assuefatti,da non fatti,o fatti che con il paese centrano poco,che è impossibile non ridere,stò signore Lele Mora,se anagrammi il suo nome esce ;morale.
    non è divertente?
    nello squallore?
    ciao bel post come sempre
    e che te lo dico a fare...?
    Amelie:)

    RispondiElimina
  11. E' vero sono anni che sono INDIGNATO , destino crudele vivere quest'epoca italiana da adulto consapevole. Eppure non riesco a godere di queste bassezze, sono più meschino , aspetto (vergogna) piazzale Loreto, le abiure dei cortigiani ...

    RispondiElimina
  12. secondo te viene giu' mhmmmmm, secondo me la spina l'umberto non gliela stacca per ora

    L.

    RispondiElimina
  13. Già, anch'io mi sto divertendo!

    Penso che tra qualche anno quando i nostri nipoti ci chiederanno "ma come è stato possibile?" ... cosa gli diremo? E cosa gli diranno i Velardi?

    carlo

    RispondiElimina
  14. Ammesso che si chiuda davvero il berlusconismo, dovremo poi fare i conti col cinismo. Nel frattempo, concordo, non neghiamoci una risata.

    RispondiElimina
  15. "Posso smettere quando voglio".
    Attento, dicono tutti così...

    (E comunque anch'io sto aspettando con ansia il Grande Botto...)

    RispondiElimina
  16. occhio che starà anche rincoglionendo/perdendo il controllo della sua cerchia, ma temo si sia pasciuto per decenni di cocktail di integratori ed provvedimenti anti-age a 360 gradi, ergo potrebbe tirare avanti 'fisicamente' per altrettanti ulteriori decenni. E tu credi che finché campa si schiodi?

    RispondiElimina
  17. Stiamo attenti che il berlusconismo potrebbe non finire con Silvio. Marina con i suoi attacchi a Saviano sta cominciando a mettere le basi per una possibile successione famigliare. Non vorrei che i nostri nipoti, invece di chiedersi come è stato possibile, si ritrovino come presidente Piersilvio II da Arcore.

    RispondiElimina
  18. C'è una cosa da aggiungere, oltre al ritratto dei capricci senili per cui tanti invocano un velo di privacy: noi saremo obbligati a pagare a vita le signorine uscite dalla scuola quadri di Palazzo Grazioli e villa san Martino. Pagheremo a vita, dopo due anni di onorato servizio, pellicce, griffe, palestre attici e pensioni alle Carfagne, Gelmini, Minetti e tutte le altre elette in mezza Italia che adesso blaterano di voglia di famiglia per rifarsi una inutile verginità. Non dimentichiamocelo, quando invochiamo "la privacy" (e il sì degli operai di Mirafiori, ché mica possono aspirare a lavorare come alla Volkswagen).

    RispondiElimina
  19. @PLUS1GMT, il re è nudo un po' troppo spesso, recentemente.

    RispondiElimina
  20. Se dobbiamo ridere o meno non lo so... di certo all'estero stanno ridendo di noi!
    Ho aperto da poco un blog, potete farci un salto?
    http://maricovi.blogspot.com/
    Grazie!
    Buona serata :)

    RispondiElimina
  21. questo post ora lo condivido (nel senso di "lo divulgo") perché è perfetto.

    RispondiElimina
  22. E se quel povero vecchio si stesse per caso immolando sull'altare proprio per evitare che si parli di..."L'ultimatum di Marchionne, la sconfitta degli operai e l'inversione di rotta verso il medioevo post-industriale, una cosa che se ci ripenso mi viene la depressione".
    Se mentre noi ci sbellichiamo dal ridere tutti contenti qualcun'altro ce la sta mettendo nel gnao? Che la sinistra si occupi solo del bunga bunga per carità non dovesse intristirsi con altro!Io ci vedo una collusione tra Berlusca e questa sinistra...sarò pazza non c'è dubbio

    RispondiElimina
  23. ''Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. – Facciamole il funerale.''

    RispondiElimina
  24. Bellissimo pezzo anche questo, mi era sfuggito. Ti trovo davvero sagace.

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.