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giovedì 17 febbraio 2011

Mors vestra

Col volto umano

“Signore, quelli bussano”.
“E che vogliono?”
“Le solite cose, ma stavolta...”
“Stavolta?”
“C'è un'aria diversa in giro, insomma, io non vorrei che succedesse un disastro...”
“È già successo”.
“Sì, ma dal punto di vista umanitario, insomma...”
“No”.
“Come dice, signore?”
“Sto rispondendo alla domanda che non hai il coraggio di farmi”.
“Prego?”
“Tu dovresti chiedermi: Signore, li aiutiamo? Apriamo i cancelli? Stanziamo quel che c'è da stanziare? Ma non hai il coraggio, perché conosci benissimo la risposta, e sai che è una risposta criminale, e hai paura che anche solo pormi la domanda ti renda in qualche modo complice. Ma io non ho bisogno di complici e non ho vergogna a risponderti: mi prendo tutta la responsabilità e ti dico: no. Non li aiutiamo. Non stavolta”.
“Con tutto il rispetto... questo non sarà il solito naufragio di gommoni”.
“No, probabilmente no”.
“Parliamo di una carestia. Forse milioni di morti. In generale la Storia non è generosa con chi lascia morire milioni di persone”.
“Fammi pensare. Cina 1960, Grande Balzo in avanti, carestia, dai venti ai quaranta milioni. Hanno tolto i quadri di Mao alle pareti?”
“Non ancora, no”.
“Del resto non è che mi interessi più di tanto del parere dei posteri, eh. Mi biasimeranno, diranno cose terribili su di me, con la loro ciotola piena. Hai mai letto Malthus, tu?”
“No, confesso di no”.
“È passato di moda un po' troppo presto. Insomma, questi hanno fame e vorrebbero entrare. Non gli basta mandare a casa qualche governante corrotto? Eppure sono belle le rivoluzioni, no?”
“Non danno il pane”
“Al massimo i rincari ti spingono a eliminare qualche sacca di corruzione. Ma non basta, la fame è più potente. La fame ti compra il biglietto per il gommone. Comunque stavolta no. Sparino pure ai gommoni, me ne prendo la responsabilità”.
“...”
“E non guardarmi con quegli occhi, son cose che capitano. Un giorno faranno un film su gente come me e come te. Te ti faranno dimesso e lagnoso, consapevole dei crimini che commetti, ma incapace di disobbedire gli ordini. A me invece regaleranno una faccia da matto fanatico. Ti sembro un matto fanatico?”
“No, signore, assolutamente”.
“Probabilmente ti sbagli, la storia la fanno i vincitori quando cominciano a sentirsi in colpa. Io sono il matto che preferisce salvare una sola scialuppa invece di aiutarne un'altra col rischio che affondino entrambe. Mi daranno del razzista. Pensi che io sia razzista? Che se fossero biondi e pallidi magari li aiuterei?”
“Se posso permettermi...”
“Certo che puoi”.
“Se le politiche si giudicano dai risultati, quello che stiamo per fare sarà interpretato da molti come razzismo”.
“Senz'altro, ed è il motivo per cui negli ultimi quarant'anni ne abbiamo fatti entrare un po' di tutti i colori, e adesso abbiamo elettori che si chiamano Mohammed e Chen, e saranno loro, capisci, saranno loro a votare per noi quando gli diremo che non possiamo aprire i cancelli a tutti i meridionali del mondo. Perché loro lo hanno sempre saputo: Malthus ce l'hanno nel sangue, loro. Sono quelli che si sono messi in moto per primi. Selezione naturale. E nessuno potrà darci del razzista, se applichiamo un banale principio di sopravvivenza. Tutte le specie viventi, i branchi e le comunità cercano di sopravvivere difendendo il loro territorio, e noi possiamo fingere di non essere un branco, possiamo affettare una cosiddetta 'cultura', ma quando i prezzi dei cereali salgono mostriamo i denti, come qualsiasi altro mammifero stanziale. Non c'è posto per tutti qui da noi. Semplicemente non c'è. Ce n'era un po', e chi è arrivato prima se l'è preso. E ora non ce n'è più”.
“Signore, posso essere franco?”
“Spara”.
“Questo è semplicemente fascismo. Fascismo dal volto umano, ma...”
“Preferiresti il volto disumano? Perché a questo punto il problema si pone in questi termini. Non credete a noi, che vi sbarriamo le porte con gentilezza? Aspettate qualche anno, e poi al nostro posto ci sarà un matto vero, un visionario che ha letto il mein kampf o altre stronzate, uno di quelli che con la scusa del revisionismo ogni tanto va a Bergen Belsen a controllare le cubature perché, dopotutto, il Novecento ci ha mostrato che qualche sistema rapido per far spazio, con un po' di impegno e fantasia...”
“Quindi, insomma, alla delegazione che gli dico?”
“Me lo hai già chiesto. Ti ho già risposto. No. Stavolta Non ci muoveremo. Diglielo. Conoscono il latino?”
“Dovrebbero”.
“Allora digli così: Mors vestra, vita nostra. Niente di personale”.
“E se si mettono a piangere?”
“Piangere? una delegazione diplomatica?”
“Signore, lo sa... in fin dei conti sono italiani”.
“E tu lasciali piangere, ne hanno il diritto”.

Secondo Roberto Maroni è “impensabile” che, di fronte a quella che definisce “emergenza umanitaria” di Lampedusa, “le istituzioni europee stiano solo a guardare”.

18 commenti:

  1. un post molto lucido e strano
    non capisco se su quello che dice Maroni sei in parte d'accordo
    il dilemma degli aiuti mi ha sempre lasciato perplesso,
    sarebbe meglio stanziare soldi a dei paesi in fibrillazione senza un capo eletto e senza nessuna organizzazione oppure aprire come dici tu i cancelli (e su questo io sarei d'accordo se in tempo ragionevole ogni paese della Ue raccogliesse in casa propria fisicamente una quota di profughi) e un'altra cosa, gli italiani di volta in volta sono stati considerati o troppo di manica larga o addirittura dei criminali razzisti, ma una via di mezzo no? non è che sono gli altri paesi ad essere razzisti talvolta verso di noi considerandoci sempre inferiori
    Saluti
    Mauro

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  2. A beneficio degli analfabeti ricordiamo solo che l'Italia ha risposto picche alla richiesta dell'Europa "avete bisogno di assistenza?". Grazie, continuate pure.

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  3. Scusa, eh, anonimo, ma se siamo analfabeti ci servirà almeno un disegnino.

    Nel frattempo Maroni ha chiamato Hortefeux: probabilmente per il gusto di rispondergli picche per telefono.

    Anche al vertice di marzo, non vede l'ora di andarci per rispondere virilmente picche.

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  4. A Maroni interessa la fiction, non la politica. Deve manipolare la realtà per poter dire di essere stato distante dal buonismo dei diritti umani, inflessibile con gli stranieri. Se comunque arrivano è colpa della Ue.

    Se una volta si gridava “Quando lo stato uccide si fa chiamare patria” oggi è il caso di affermare che quando lo stato uccide si fa chiamare Sicurezza. Attraverso la trasformazione delle questioni sociali in questioni penali si legittima l’esistenza prossima di un uomo senza diritti o dai diritti condizionati, un homo sacer che non è persona perchè non ha documenti validi, che può diventare un delinquente solo perchè IN SEI MESI NON HA TROVATO LAVORO, o perchè s’è ribellato ai maltrattamenti del suo padrone. Un lavoratore irregolare pestato difficilmente denuncia, e se lo fa viene comunque espulso.

    Se nei Cie, prigioni per non delinquenti, la polizia stupra o ricatta le donne e picchia gli uomini, ciò accade perchè la persecuzione degli stranieri sembra qualcosa di scontato, conforme alla legge, purgato dalla ratificazione democratica, e molti paiono aver fatto il naso al suo letame. Il rispetto della dignità vale solo per gli indigeni; chi arriva da fuori deve pagare caro la sventura del suo spostamento, vivere invisibile o ridursi a braccia, merce-lavoro da spremere e sfruttare per pagare la pensione o cambiare il pannolone ai nostri anziani.

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  5. Ma che bel post. Lo condivido appieno. Non pretendo che lo si legga, ma ho scritto (iniziato molto prima che la crisi esplodesse) un libro che comincia per l'appunto così:


    Penultimo anno, 21 dicembre,
    ore 20.00 del tempo unificato, edizione di punta del notiziario GU

    «Politica planetaria: si fa serrato il dibattito sulla crisi economica e infuriano nuove polemiche. Il governo ha fatto oggi chiarezza circa le voci circolate con insistenza sull’intenzione di presentare finalmente alle Camere il progetto di drastica riduzione della spesa pubblica prima dell’interruzione del primo gennaio. Escono così dall’incertezza alcuni contenuti del provvedimento. La notizia degli imminenti tagli alla spesa sanitaria e ai sussidi occupazionali, infatti, comporta fra l’altro il tanto atteso taglio dei costi di mantenimento per la specie homo sapiens.0.
    I puntozero sono da più parti indicati come la maggior fonte di spese a fondo perduto per il sistema assistenziale e, al contempo, il loro ruolo nel sistema produttivo è divenuto oggettivamente superfluo, obsoleti come sono. Nessuno, infatti, può mettere in discussione il fatto che gli esemplari in circolazione siano assolutamente surclassati in ogni ambito tanto dalle intelligenze a base carbonio – data la superiorità delle serie successive di sapiens e dei megasapiens – quanto da quelle a base silicio.
    Dato questo punto fermo, dopo le lunghe polemiche degli anni passati, il governo sembra giunto finalmente a presentare un progetto organico altamente condiviso per pianificarne l’estinzione in tempi ragionevoli.
    Il ministro dell’economia Financial Governance VIII.8 è stato il primo a rompere ufficialmente il riserbo con le dichiarazioni odierne. Possiamo far partire il servizio.»
    Il liquido volto del presentatore fu sostituito da immagini di repertorio in ampie carrellate: apparvero i puntozero nella vita di tutti i giorni; in mesta coda agli sportelli dell’assistenza o abbandonati desolati ai bordi delle strade, ma anche nelle più recenti dimostrazioni di protesta e negli scontri animati dai più facinorosi. La violenza sfumava nell’ecatombe degli ultimi casi dei sempre più frequenti suicidi collettivi e l’audio era imperniato sulla voce pacata del ministro:
    “Allo stato attuale non ci sono più alternative. Si sa: dopo i mutamenti climatici e l’introduzione della catena alimentare ottimizzata, ormai da troppo tempo è sempre più impossibile sostenere le spese che permettono la sussistenza dei sapiens.0. Anzi, tutti i dati indicano come si siano già mantenuti nel sistema produttivo i proto-umani ben oltre ogni soglia economicamente accettabile, ragione precipua dell’attuale crisi. Capiamo bene quanto questo passo possa apparire doloroso a chi è legato a folklore e tradizioni, ma, invece di vane proteste, si accampino soluzioni sostenibili: saremmo disponibili, come governo, a intavolare ogni possibile trattativa, a vagliare ogni controproposta come a gestire nel modo più delicato le procedure di estinzione, il tutto nell’ottica del dialogo fra le parti sociali. Tuttavia, una soluzione è necessaria, altrimenti si rischia il crack dell’intero sistema, con rischi d’estinzione non circoscritti ai puntozero e ricadute molto peggiori per tutti, senza per questo aiutarli in alcun modo a dilazionare ulteriormente la fine del decorso naturale della loro specie.”.
    Sulla stessa linea le dichiarazioni di Megasoft III, portavoce della maggioranza della Camera a base silicio:
    “Naturalmente, l’estinzione dell’homo sapiens.0 non è il desiderio di nessuno, ma non si possono porre paletti ideologici ai tentativi di risoluzione della crisi. Nessuna specie è eterna, nemmeno le forme di vita a base silicio e tantomeno i software non viventi. Gli stessi sapiens.0 hanno da soli causato o incentivato la più grande estinzione di massa dai tempi del Cambriano, ancor prima dell’ottimizzazione della catena alimentare, nonché quella dei sapiens.01 e dei sapiens.03.
    Tutto passa, l’hanno scoperto proprio loro per primi...

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  6. Leonardo, scusa l'OT (ormai il tuo blog è diventato un servizio pubblico) ma la folla richiede un post sul nostro Grande Giornalista (ha studiato negli USA!) che ha lanciato la moda dei filmati con animali al posto delle notizie sul TG1.

    Oggi è direttore di un giornale equidistante e quindi pubblica articoli equidistanti, il 13 febbraio ha preso uguale distanza dalla manifestazione di Ferrara (200 persone a favore del bungabunga) e dalle piazze d'Italia (1 milione di persone a difesa della dignità della donna).

    Ciao e scusa ancora.
    Marco

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  7. Che fumino che sei Leonardo. Mi riferivo ai futuri commentatori in odore di ELMO.
    12:55

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  8. Chissà come verrà chiamato tra cent’ anni questo ventennio nei sussidiari di 5^ elementare… e che facce faranno quei bimbi pensando a chi lo ha vissuto. Forse la stessa che feci io, quando la maestra raccontava le condizioni sociali nelle prime città industrali all’ inizio dell’ ottocento, ed io pensavo: ”Ma come facevano a sopportarlo senza ribellarsi?”.

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  9. Sarà che non ho capito, ma a me è sembrato che in questo pezzo Leonardo abbia parlato "bene" (in una sola riga e in un commento, ma tant'è) del leghista Maroni; male, ma non troppo, dei burocrati europei (visti come cinici, ma pratici); e, per una volta, malissimo delle politiche delle frontiere aperte a tutti, viste come il passo immediatamente precedente all'avvento dell'uomo forte che risolverà definitivamente il problema.

    E poi leggo commenti che "spiegano" all'ELMO come stanno le cose (che poi stanno in maniera diversa, ma tant'è), e che parlano del nostro "ventennio"...

    Boh, o io, l'autore e i commentatori parliamo idiomi completamente differenti o il blog ha subito un devastante defacing da parte dei fan di Maroni o il pezzo è in realtà tutta una fantascientifica metafora che a me sfugge o buona parte dei commentatori non leggono affatto il pezzo che commentano...

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  10. Guarda, forse è anche un po' colpa mia, una volta scrivevo più pezzo ambigui come questo. In questo caso il contenuto è l'ambiguità stessa, per cui in effetti non è che ci sia molto da capire.

    Volevo soltanto mostrare come un'ideologia possa sembrare ragionevole o disumana a seconda del punto di vista, ma forse l'esperimento non è riuscito, sarà per la prossima volta.

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  11. mah, secondo me l'espediente del ribaltamento finale in questo caso funziona.
    Ma forse è perche so a priori che Leonardo non condivide la visione leghita e la propaganda di Maroni (a proposito, che tristezza l'intervista sdraiata di Fazio la settimana scorsa..)

    In generale, oltre a Lia, consiglio sempre Gabriele Del Grande
    http://fortresseurope.blogspot.com/2005/12/zarzis-il-museo-della-memoria-del-mare.html
    che almeno va a racontare direttamente sul posto

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  12. Divertente il passo sulla Cina peccato che è una gran cazzata, 20 milioni di morti si ma il governo non li ha lasciati a morire e ha aiutato il più possibile, è stata comunque una tragedia certo, ma proprio perchè il governo si mosse e salvo altre 40 milioni di vite che non hanno tolto i quadri dalle pareti!

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  13. Banalmente vorrei dire che,caduto Gheddafi,mezza Africa, milioni di disperati, si riverseranno in Italia per andare in Europa.Buoni o cattivi,faranno danni.Ci scapperà il morto, tra noi e tra loro.Chi deve provvedere e come?Lo Stato deve difendere i suoi cittadini.Se altri popoli sono affamati,li aiutiamo a casa loro.Chi viene senza essere autorizzato deve essere fermato.C'è una Marina Militare.Prima con le buone, poi, se occorre, con le cattiva.Non siamo terra di conquista solo per fare piacere a qualche stolto buonista di sinistra.Pensate alle vostre donne, alle persone anziane ed indifese aggredite da milioni di persone, tra l'altro, a maggioranza islamica.Chi ha buon senso lo usi.

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  14. Anonimo, ti stai facendo scudo di una distinzione artificiale. Privilegiare i propri cittadini non è un dovere morale dello Stato: è un suo limite.
    p.s. piantala di fingere che vi siano orde di selvaggi pronte a bruciare la tua casa e violentare le tue donne. Non ci sono. Ci sono invece parecchi milioni di uomini, e in media vogliono più o meno ciò che vuoi tu. Non si vede perchè tu debba avere la precedenza, solo grazie alla botta di culo di vivere in un paese industrializzato.

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  15. Robespierre ha fatto una brutta fine.Chi ti dà il diritto di affermare che che se lo Stato privilegia i suoi cittadini questo è un limite?Dove cavolo lo hai letto?Secondo: non ci sono orde di selvaggi pronti a rubare e violentare:tu cosa ne sai? Su milioni di persone disperate non ci sarà qualche detenuto scappato dalle patrie galere dopo aver ucciso, violentato ecc... ? Gli slavi che pochi mesi addietro hanno torturato ed ucciso due anziani custodi di un villa nel Veneto,non erano anche loro venuti spinti dalla fame?Se tu e qualche altro siete felici di avere milioni di disgraziati a casa vostra,penso che migliaia di Italiani non siano della stessa idea.Se poi sei un islamico,che si finge italiano, peggio ancora.Sei solo un falso amico.

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  16. Brutta fine? Robespierre è morto, come tutti i suoi contemporanei (tranquillo, sono solo un ateo che si finge italiano).
    Primo: posto che il diritto di affermare qualcosa non vengo a chiederlo a qualcuno -e di certo non a te- ribadisco: le persone sono persone. Che il tuo paese si preoccupi di te prima che degli stranieri può essere inevitabile; di certo non puoi usarla come giustificazione per alcunchè. E' un tuo (e mio) privilegio, punto.
    Secondo: vuoi buttarla sui morti? Facciamolo, ma seriamente. Cominciamo dalla mortalità infantile. I dati più recenti indicano che, se avessero i tassi di mortalità infantile italiani, la Libia avrebbe 2000 morti l'anno in meno, la Tunisia 3000, il Marocco 19000, l'Algeria 20000, l'Egitto 33000, per un totale di 77000 morti l'anno in meno. Questo solo il primo anno di vita, e bada che ho contato solo l'Africa del nord. Ovviamente non sto dicendo che arrivando in Italia la loro situazione migliorerà improvvisamente, e neppure che accoglierli non ci costerà. Ma, indipendentemente da quanto cianci di invasione, le "privazioni" che ti toccherà subire sono acqua fresca. Davvero mi chiedi di spaventarmi per qualche omicidio o qualche stupro in più? A parte tutto, stupratori e omicidi oltre i confini stuprano e ammazzano oltreconfine? O cominciano qui, giusto per dar fastidio a noi? Perchè nel primo caso, a rigore, più reati qui = meno reati lì.
    Riassumendo: il mondo esiste, i morti ci sono, e non è che perchè sono oltre il confine puoi permetterti di non metterli in conto.

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  17. >>>>>>>
    Davvero mi chiedi di spaventarmi per qualche omicidio o qualche stupro in più?
    <<<<<<<

    Hmmm... questo ragionamento non mi convince...
    Va bene la generosità, ma che ci si disinteressi a tal punto delle consueguenze su sé stessi...

    >>>>>>>
    A parte tutto, stupratori e omicidi oltre i confini stuprano e ammazzano oltreconfine? O cominciano qui, giusto per dar fastidio a noi? Perchè nel primo caso, a rigore, più reati qui = meno reati lì.
    <<<<<<<

    No, decisamente non mi convince.
    Va bene la generosità (oh, ho un deja vu), ma che...

    No, ok, non posso controbbattere seriamente: una cosa così ad minchiam o è stata detta da qualcuno che trollava (e non ha senso rispondere sul punto) o da qualcuno che ha idee sugli scopi che devono essere perseguiti da quella comunità di persone che chiamiamo nazione così differenti dalle mie che non ha senso discutere.

    Però dico, per quelli che passano di qui per caso: no, i lettori di leo non la pensano tutti così (io, almeno, no; spero di non essere l'unico).

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.