Just a little Putsch
Senz'altro fanno più colore gli sbadigli di Bossi, però di tutto l'inutile discorso di Berlusconi a mezza Camera io trovo molto più significativo e beffardo quel complimento all'“impeccabile” Napolitano. In effetti, quando mercoledì il governo è andato sotto sul bilancio, Napolitano ha avuto la più bella occasione di dichiarare decaduto il governo, e non lo ha fatto.
Certo, sarebbe stato un atto senza precedenti (ma tutti gli atti hanno avuto un precedente senza precedenti). Un'interpretazione del dettato costituzionale tutt'altro che "impeccabile". E da destra qualcuno avrebbe gridato al golpe. Con qualche ragione. D'altro canto la destra è proprietà di Berlusconi, che tiene insieme la sua maggioranza acquistando volta per volta i voti che gli servono. È una pratica che può definirsi costituzionale? Lo stesso Berlusconi, lasciando stare le decine di processi che lo riguardano, è sempre stato ineleggibile, secondo quella famosa legge del 1957. Ciononostante gli è stato consentito di candidarsi; di avvantaggiarsi di tre emittenti televisive nazionali, una delle quali trasmetteva illegalmente e ha continuato a farlo finché Berlusconi, vinte le elezioni, non è riuscito a cambiare la legge. Cosa c'è di esattamente costituzionale, in tutto questo? Del resto, se cominciamo a elencare le offese arrecate da B. alla Costituzione non ne usciamo più. Ricordiamo soltanto che B. considera la Repubblica parlamentare, così com'è stata disegnata nella carta del 1948, superata dai fatti nel momento in cui è riuscito a scrivere sullo stemma del suo partito “Berlusconi presidente”. Lo ha ribadito ieri: per lui l'unico governo legittimo possibile in questa legislatura è il suo, perché la maggioranza dei cittadini non ha eletto dei parlamentari senza vincolo di mandato, o meglio lo ha fatto senza pensarci, in realtà voleva solo fare la crocetta su “Berlusconi presidente”.
In soldoni: Berlusconi non ha rispettato mai la Costituzione e, se lo lasciamo al suo posto, farà tutto il possibile per svuotarla di senso o stravolgerla. B. non ha mai giocato pulito. Questa è una constatazione perfino banale. E allora perché insistiamo a voler giocare pulito con lui? Perché insistiamo ad appellarci a un dettato costituzionale che lui invece può violare quando e come vuole? Perché continuiamo a credere di poterlo battere ad armi dispari, su un campo in salita?
È una domanda che mi faccio da anni. La riposta che mi do è che la Costituzione del 1948, per quanto sbrindellata dalle riforme che l'hanno tirata di qua e di là, è tutto quello che abbiamo. Prima c'era il fascismo, dopo non è concepibile nessuna prospettiva. Persino ora siamo convinti che si tratti si salvare la nobile Carta dalle offese di Berlusconi e Bossi, quando si tratta invece di salvare noi stessi, con o senza Carta; la quale non è un fine, ma il mezzo che in teoria avrebbe dovuto servire a proteggerci da situazioni come queste. È evidente che non ha funzionato; ciononostante non riusciamo a separarci da lei. È la nostra coperta di Linus. Se fossimo francesi, a quest'ora ne avremmo già riscritte tre: ma loro sono venuti su così, ai tempi della ghigliottina ne mandavano fuori una all'anno. Persino a De Gaulle, il salvatore della Francia, lasciarono fare un putsch o forse due. Sono cose che capitano: se la Quarta repubblica non va, si preallertano i generali e si prepara la quinta, che male c'è. Invece noi, con tutto che sono vent'anni che non facciamo che parlare di “seconda repubblica”, tuttora non siamo pronti all'idea che una repubblica possa sul serio voltare pagina con qualche violenza: inorridiamo all'idea che qualcuno possa fare anche solo un minimo atto di forza, mandare due camionette davanti all'ingresso di Palazzo Chigi – neanche per arrestare lorsignori, no, soltanto per impedire l'ingresso ai figuranti, per notificare che dopo il Bagaglino anche il cosiddetto Consiglio dei ministri ha chiuso.
Dopodiché, certo, qualcuno brontolerebbe. In tv più che in piazza, direi. E a quel punto bisognerebbe forse bombardare Cologno, ma magari questa è solo una fissazione mia.
Tutto giusto, ma irrealizzabile, finché i tizi alla guida delle camionette stanno dalla parte del Bagaglino.
RispondiEliminaAvremmo dovuto essere aviatori, o fare un corso rapido alla Mohamed Atta.
RispondiEliminaAvremmo dovuto essere francesi : militari (e in generale amministratori pubblici) con un senso elevato della cosa pubblica, tycoons (vedi il sig. Bouygues) che non si sognano neanche lontanamente di presentarsi alle elezioni, e quando il loro uomo (vedi il "petit nain" Sarkò) viene eletto dopo 5 anni se non è stato bravo con buone probabilità viene sconfitto alle elezioni.
RispondiEliminaSiccome non lo siamo, delenda Cologno
(detto per inciso, fra qualche mese francese lo divento pure io, che mi sono un po' rotto le balle del bagaglino italico)
ciao Tond, sempre sul pezzo, complimentoni anche questa volta
Stefanò
Caro Leonardo, sarebbe bello pensare che lo facciamo per differenziarci, perché più loro sono delinquenti più noi siamo onesti. Questo basterebbe.
RispondiEliminaPoi la realtà è invece che siamo tutti uguali. E pigri.
Dato che non giochiamo su un campo pari:
RispondiEliminase Napo (legittimamente secondo me) avesse destituito B, quest'ultimo avrebbe fatto 10 mesi di forsennata campagna elettorale gridando al golpe e al furto (con 5 tv nazionali può farlo)
Alle elezioni si andrà lo stesso, ma con B reduce da un fallimento totale.
Per avere una Costituzione (peraltro tra le migliori al mondo) siamo dovuti passare per il fascismo, per avere una legge sul conflitto d'interessi ci siamo beccati vent'anni di regime mediatico.
RispondiEliminaNoi italiani in tesi e antitesi siamo bravissimi, il giorno che spiegavano la sintesi eravamo a casa malati.
Sì, beh, la Costituzione tra le migliori al mondo ed è 60 anni che siamo governati da cani, e mai nessuno che faccia notare quant'è curiosa la coincidenza.
RispondiEliminaUn po' come avere le migliori scuole e i peggiori studenti, ecco.
Il tuo commento mi sembra rigoroso ed inappuntabile… Per questo ti faccio i miei compliment! Anche lo stile con cui il tuo post è scritto rivela una padronanza di strumenti retorici che credevo ormai “morti” e sepolti. E a proposito di morte… Morto Steve Jobs, per alcuni un genio visionario e per altri uno squalo senza scrupoli, molti vorrebbero veder celebrare il funerale anche di iPhone, iPod e iPad … Perché? E perché secondo qualcuno quel giorno non è lontano? Leggilo su: http://mondocineroma.wordpress.com/2011/10/13/steve-jobs-e-morto-purtroppo-iphone-ipod-ed-ipad-no-purtroppo/
RispondiEliminaConcordo pienamente con l'analisi. E' da una vita che tutti usano il fioretto e l'etichetta mentre B. schiera il carro armato. La sinistra in particolare sembra non aver mai letto quelli che dovrebbero essere i propri padri spirituali o per lo meno quanto di utile c'è nella tradizione marxista. Ansiosi di accreditarsi diversamente, o semplicemente stupidi e sciatti, sono corresponsabili di una disgrazia.
RispondiEliminaD'accordissimo sul campo in salita - però se anche noi ci mettiamo a sputare sulla costituzione mi sa che è veramente la fine.
RispondiEliminaForse, semplicemente, è proprio così: abbiamo le migliori scuole con i peggiori studenti. Abbiamo una delle migliori costituzioni al mondo perché frutto di circostanze eccezionali. I più avanzati anticorpi perché abbiamo avuto un male tra i peggiori. Che però ritorna prepotentemente, il fisico sembra fatto apposta per accoglierlo.
Il fine non gisutifica i mezzi: i mezzi pervertono inevitabilmente il fine. Si te berlusconizzi per battere berlusconi , è la vittoria definitiva del berlusconismo.
Io la vedo così, poi si può discutere sui dettagli - forzatura e quanto, azione legittima e quanto..
Va bene non farne un santino - però mi sembra che molti stiano arrivando ad imputare alla costituzione problemi dovuti all'agire degli uomini NONOSTANTE la costituzione.
L'insistenza con cui i malandrini di tutte le risme hanno cercato di cambiare la fonte del diritto, anche e soprattutto nei principi fondamentali, forse dovrebbe spingerci a difenderla un po' di più: forse non sarà l'ultima cosa che ci rimane, ma una delle poche solide conquiste, oggi tutte rimesse in discussione dal sistema berlusconiano, direi prorpio di si.
Non pensi che sarebbe peggio qualora fosse universalmente considerata un pezzo un carta?
Forse, invece di invocare una prassi costituzionalmente discutibile, sarebbe bastato che Napolitano avesse fatto meno di quel che ha fatto. Potrei citare l'insistenza con cui ha chiesto alle opposizioni di ritardare la presentazione della mozione di sfiducia, così che, arrivando al fatidico 14 dicembre, Berlusconi ha avuto il tempo di fare shopping di parlamentari. E' praticamente certo che anche soltanto tre settimane prima sarebbe stato sfiduciato: dove stava la violazione costituzionale, ci saremmo liberati del porco seguendo tutte le procedure previste.
RispondiEliminaSarebbe allora bene dirci finalmente la verità, che Napolitano è così legato a circoli internazionali finanziari che le sue preoccupazioni prevalenti alla fine quelle sono. Per lui, era più importante approvare la finaziaria che sfiduciare Berlusconi, cosa che fa il paio con l'intervento a gamba tesa in luglio per imporre ancora una volta all'opposizione un segno di reponsabilità, facendo cioè approvare il provvedimento economico senza tranelli parlamnetari.
Credetemi, questo Presidente crea problemi non con le sue omissioni ma con i suoi atti che nessuno gli ha mai richiesto.
In effetti Napolitano è uno dei politici italiani che ha passato più tempo a Bruxelles...
RispondiElimina