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mercoledì 23 maggio 2012

"Non si celebra il nulla"

Trascurabili questioni di stile

Questo non è un pezzo sulla politica. Non c'è nulla che valga la pena di scrivere in questi giorni che non sembrerà ridicolo tra un mese. Non è neanche un pezzo sul calcio. Forse è un pezzo sullo stile. Il problema con lo stile è che se non sai cos'è, non capisci nemmeno che ti manca. La maggior parte delle persone ne ha quel poco che basta per capire che gliene servirebbe di più. E poi c'è Adinolfi. Purtroppo questo è anche un pezzo su Mario Adinolfi.

Adinolfi sta su twitter. Ha anche un blog a dire il vero, cioè lo aveva sul Cannocchiale, poi lo ha chiuso, poi lo ha riaperto, non lo so, non è che sia così interessante in fin dei conti. Io lo seguo su twitter, e tanto mi basta. Sì, non è un grande indizio di stile da parte mia. Su twitter Adinolfi ha tutta una teoria su cosa bisogna fare e cosa no, tutto un catechismo che vi risparmio; lui sostanzialmente lo usa per esprimere le sue opinioni politiche, festeggiare quando vince a poker e tifare Juventus. Quest'ultima cosa lo rende più di altri un cinguettatore molesto, perché, non so se ci avete fatto caso, poche cose si sopportano meno nel flusso di twitter di uno che non commenta nemmeno la partita in modo tecnico, no, lo usa solo per fare i cori come in curva, ma d'altro canto Adinolfi è così. Tifa la Juventus, la quale squadra almeno di questo non ha colpe. La domenica che ha vinto il campionato magari vi siete chiesti chi sono stati gli sfigati che hanno fatto invasione di campo, ecco, Adinolfi c'era e si è fatto pure il video col telefonino e l'ha pure messo su internet, perché Adinolfi è uno che in internet ci crede, sa come usare internet per farsi compat... per attirare l'attenzione sul personaggio. Vabbe'.
campioni di sto kazzo..ma andate a lavorare,con tutti i problemi ke ci sono in italia pensate a ste minkiate,poi se ce da andare a manifestare x sto paese ke sta andando in rovina nessuno si muove..siete dei pecoroni di merda,ke italiani di merda e pure ciukki,bravi coglionazzi pensate al calcio ke sicuramente vi darà da mangiare...koglioniiiiiiiiiii.­.....!!!!!!!!!!!!! (D'altronde, se carichi un video su youtube che reazioni ti aspetti? No vabbe' ma sei tu l'internettologo).
Ora io dirò una cosa di calcio, una sola. Non ho mai sopportato la Juventus. Quando sei bambino hai bisogno di una squadra che compensi la tua autostima, tanto meglio se è l'unica con due stelle sullo stemmino. Io probabilmente avevo un'autostima pazzesca, una sindrome da onnipotenza mai veramente rientrata, perché dopo attenta riflessione scelsi il Torino. Però voglio aggiungere un'altra cosa, un'ultima. Per quanto io possa avere odiato la Juventus bistellata dei miei tempi, il mio era un odio grondante di stima. Confusamente sapevo che non mi sarei mai potuto fare dei nemici migliori di Platini, di Zoff, di Boniperti, di Trapattoni. Era una squadra che aveva stile, non è solo un modo di dire. Anche quel modo di vincere ma non stravincere: per esempio il campionato mai due volte di fila, sarebbe stato inelegante. Il mio era un odio che si è incrinato in due momenti precisi, filtrando un dolore sincero: Juventus-Amburgo e Juventus-Liverpool. Ci soffro ancora a pensarci, che quella squadra non ha mai veramente vinto una Coppa come si deve. Se la meritava ma non è successo, e ciò me la rende un po' più Torino di quanto non sia Juventus. Quella Juventus non esiste più, anche questo non è un modo di dire. È cambiato tutto nel frattempo, stravincere è diventato un imperativo commerciale, però tutta la polemica sulla terza stella, ecco, al di là di tutto, è la morte dello stile. Uno sportivo che ha stile, se ritiene che gli sia stata fatta un'ingiustizia, se pensa che gli siano stati scippati due scudetti, alza le spalle e dice: va bene, siccome me li merito li rivincerò. Questo è lo sport, questo è lo stile, questo è l'unica labile connessione tra il guardar tirare calci a un pallone e il diventare uomini. Che era il fine per cui lo abbiamo inventato, lo sport moderno: diventare uomini. Non intrattenere bamboccioni quarantenni che si filmano l'invasione di campo, manco avessero vinto loro. (Sì, Adinolfi, non "avete vinto" voi tifosi: han vinto loro, voi al massimo avete pagato il biglietto, eh, ma questa cosa, se non ti è entrata a sedici, a quaranta è durissima).

Sabato sera c'è stata Juventus-Napoli, finale di Coppa Italia. Per i non esperti: è un trofeo nominalmente importante, ma sempre un po' snobbato dal pubblico. Per alcune squadre di livello medio è un palcoscenico fondamentale. Comunque stiamo parlando di un trofeo professionistico, ci si aspetta che tutti diano il meglio. Adinolfi, che su twitter aveva appena finito di esternare la sua opinione criminologica sulla bomba di Brindisi (Non è una bomba di mafia, questa è opera di un Brevnik all'italiana, trovatelo subito), si è messo subito a spiegare che la Coppa per lui era un "portaombrelli", non gli interessava, e vabbe'. Ha vinto il Napoli e Adinolfi ha commentato così:


E uno dice sì, un po' acidino, ma d'altronde è un tifoso, bisogna entrare nella semantica dei tifosi. Magari tra un po' cancella. E dopo un po':
Capisci che twitter è demoniaco? Perché son tutte opinioni non richieste, cioè Adinolfi, fermati, che rosicata indegna, che piccola grande figura di merda stai facendo, e perché? Sei un personaggio pubblico, ti sei anche candidato, e questi sono quei momenti in cui uno ti legge e pensa: fortuna che non t'abbiamo eletto. E non ha niente a che vedere con le tue idee o le tue appartenenze, ha unicamente a vedere con lo stile, però non credo di potertelo spiegare se non sai cos'è. C'è una differenza, ci dovrebbe essere, tra il "tifare" una squadra e regredire a uno stadio infantile di sfottò e pappapero. La famosa questione generazionale. Il guardare all'estero, dove i trenta-quarantenni si fanno sotto nel mondo della politica: vatti a vedere se un trentenne di belle speranze inglese si mette a commentare una partita così sui twitter. Io scommetto di no. Il "tifo", nei Paesi sportivi, implica un rispetto per gli avversari, per la competizione, per la bellezza del gioco, che tu in questi piccoli momenti mostri di non sapere neanche dove sta di casa, e spero violentemente che tu non sia rappresentativo di una tifoseria o di una società. Comunque magari era solo lo sfogo di un momento e dopo un po' gli è passata.

Non gli è passata.
Questa è una piccola storia che avrei dimenticato subito, non fosse che ieri Adinolfi si è messo a festeggiare - stavolta non la Juventus, ma sé stesso, perché è stato eletto in Parlamento. Sì. È andata così. A Civitavecchia è stato eletto un sindaco già parlamentare, ma tra le due cariche c'è incompatibilità e quindi dovrà dimettersi, e lo scranno libero spetta per legge al primo dei non eletti nella stessa lista, che era evidentemente Mario Adinolfi. Secondo lui è una grande vittoria di internet, infatti Adinolfi è un grande esperto di internet, ha avuto anche per anni un blog sul Cannocchiale. E ha un sacco di gente che lo segue su twitter. Per cui insomma tra l'incredibile consacrazione di Adinolfi che entra finalmente alla Camera e il risultato comunque apprezzabile delle liste appoggiate da Grillo, è tutto un trionfo di internet.

Certo, c'è il particolare trascurabile che Adinolfi era in una lista del PD, partito di cui ha stracciato la tessera un anno fa, con un intervento molto polemico nei confronti della segreteria Bersani. Al tempo noi pochi adinolfologi (razza strana) ci domandavamo in cosa consistesse abbandonare il PD, dal momento che Adinolfi non aveva nessun ruolo a nessun livello: di solito i divorzi comportano qualche rinuncia, ma non era chiaro a cosa stesse rinunciando il nostro. Per esempio, a un eventuale seggio in parlamento qualora se ne presentasse l'eventualità? No, pare di no, adesso che si è liberato un posto Adinolfi si è sbrigato ad annunciare che entrerà nel gruppo del PD, "da indipendente": che bella espressione anni Ottanta, mi fa tornare in mente Zbigniew Boniek. Un altro stile, comunque.

Questo non era un pezzo di politica. Era un pezzo sullo stile. Per esempio. Cosa c'è di peggio di sputare nel piatto in cui si mangia? Ci può essere qualcosa di peggio? Sì, qualcosa c'è: riprendere il piatto dopo un po' e rimettersi a mangiare come se nulla fosse. Da indipendente. D'altro canto, che senso ha parlarne. Chi legge fin qui, o condivide il mio parere su Adinolfi (e allora è inutile continuare) o è Adinolfi. Nel qual caso non credo che possa capire cosa intendo per "stile". Probabilmente pensa che lo stia prendendo in giro perché è sovrappeso. No, Adinolfi, giuro, il girovita non c'entra niente.

47 commenti:

  1. Leggere un articolo su un tizio che non conosco e uno sport che non seguo alle due di notte solo perché è scritto con massimo stile.
    Misopogon

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  2. quante parole, per far capire che ti rode che Adinolfi è stato eletto: è uno che ci mette la faccia, sempre. E ha tanto coraggio da scontrarsi con chi conta davvero dicendogliele chiare. Questa fiumana di bile scaraventata su di lui non ti fa onore. Farà piacere a qualcuno in alto nel Pd, ma non ti fa onore.

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    1. Ahimé se una persona inutile va in un posto a prendere decisioni per tutti l'azione di criticarlo è assolutamente utile.

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    2. Adinolfi firmati la prox volta.

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  3. Andiamo, "anonimo" che lezioni puoi dare tu sul "metterci la faccia". Questo è un articolo che dice la verità, un pensiero che molti hanno avuto, e sì, la classe, e anche l'onore, non sono acqua.

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  4. Io credo invece che l'anonimo abbia ragione. Ci sono mille modi per criticare il criticabilissimo Adinolfi, ma scrivere dodicimila caratteri con tanto di screenshot sul fatto che tifi su Twitter per la sua squadra di calcio pare davvero un attacco di bile per via della sua elezione in Parlamento. Dove, parere personale, credo che Marione darà il meglio di se. Ha avuto tenacia, gli va riconosciuta senza dare lezioncine di stile prive di stile. Daje

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  5. Leonà, perdonami, tu come fai di cognome? Ah un'altra domanda: ma davvero dopo aver scritto tutte 'ste righe e averci impiegato credo discreto tempo, non ti senti ridicolo?
    Comunque non credo sia una questione di stile, ma banale questione di invidia gigantesca. Auguri, ahahah

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  6. Hai ragione, il tuo problema è che se non sai cos'è, non capisci nemmeno che ti manca

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  7. Non è forse che dietro il fantomatico Leonardo si nasconde Alicata? Dicci il tuo cognome Leonarda

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  8. ma i commentatori qua dentro son così in tutti i post o è un regalo speciale?

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  9. Il problema con Adinolfi è che anche se non lo segui, intenzionalmente, ne' su twitter, ne' su facebook, ne' altrove, c'è sempre qualcuno che ti aggiorna su cosa ha detto, fatto o pensato. Ed io non ho ancora capito che accidenti abbbia mai fatto perché debba importarmi di lui.

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  10. È molto rincuorante vedere che, siccome alcuni commentatori non sanno come si cercano le informazioni sul web, vuol dire che il blogger è anonimo—e mica anonimo così, no, ma come minimo infiltrato provocatore.

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  11. Premesso che non seguo Adinolfi (e che ho capito chi è solo vedendo la foto), un gran bel pezzo, che si legge di gusto. La parte sulla Juve anni 80 è spettacolare.

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  12. Divertente e vero.
    Adinolfi va in parlamento? Eccone un altro che ha risolto i problemi di sussistenza grazie a noi, la sua coppa l'ha vinta.

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  13. Bei tempi quando in fondo alla lista mettevano operai e insegnanti...
    Comunque l'anonimo delle 5:39 e 7:54 e` Adinolfi. Sicuro.

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  14. Ammazza quanto l'avete presa male Leonardo. Ma non ti candidano?

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  15. anonimi non anonimi. Adinolfi potrà pure stare sul cazzo, legittimo, come ce ne sono molti altri. Ma qui mi pare che l'elemento vero è che c'è chi rosica e fa molta pena. Fatti candidare da qualche parte leonardo o come ti chiami, oppure curati perché ti fa male alla salute, senza nessuna ironia te lo dico, che mi stai simpatico!

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  16. embé? questo è quello che avete scelto, questo è quello che meritate (questo è quello che siete): calearo e adinolfi.

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  17. il pd aveva bisogno del suo giuliano ferrara. dai, magari si modernizza in europa e impara a lavarsi. un pò caro come ammodernamento, ma tanto il pd poteva anche fare di peggio.

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  18. Concordo con te Leonardo. Una fotografia perfetta del personaggio e del politico Adinolfi, purtroppo estendibile ad altri.
    Purtroppo nè il rispetto degli avversari (politico o calcistico), nè lo stile, l'educazione e la coerenza godono di particolare salute da qualche anno in qua.

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  19. Peccato per la chiusa del post, che non fa onore allo stesso stile che chiami in causa. Sono sorpreso, non ti avevo mai visto trovare le parole sbagliate, alla fine sembra un colossale rosik.
    Detto questo, davvero bisogna essere se non Adinolfi almeno UN Adinolfi, per non condividere il resto.

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  20. Su, un parlamentare per Costituzione non deve avere vincoli di partito. Il PD ha voluto candidare Adinolfi (mettendolo poi in una posizione non certo vincente)? È un problema del PD, non di Adinolfi. Paradossalmente è più coerente Marione che per l'appunto non si fionda nel gruppo misto (e la tradizione degli indipendenti ha almeno 40 anni e arriva dal PCI)

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  21. (però sono convinto anch'io che l'anonimo dei primi commenti sia Adinolfi :-) )

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  22. C'è solo una cosa peggiore di uno juventino:
    lo stereotipo dell'antijuventino, mai andato allo stadio, mai lettore della gazza, che si gingilla con il feticcio del Torino per aver visto una puntata di Sfide, quella volta, annoiato, sul divano di casa.

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  23. Spettacolare come si sappia anche il congome di Leonardo e ne si conosca anche la faccia e si dica che è un fake della Alicata...

    Una volta il non vincolo di partito aveva un senso, ora no. Soprattutto uno che un tempo veniva eletto in una lista di partito e poi stracciava quella tessera non avrebbe avuto la faccia di entrare in parlamento così.

    Per il resto concordo con Leonardo su tutto, anche se sono Juventino (sì, non abbiamo più stile)

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    1. quasi certamente Leonardo NON E' un fake dell'Alicata, ne sono convinto, rimane il dubbio che dietro l'anonimato di Leonardo si nasconde chi vuole perseguire un secondo fine, in molto qui lo chiamano "rosicamento", più semplicemente interesse personale

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    2. "Anonimato di Leonardo"? In che pianeta sei vissuto in questi anni? (aiutino, perché mi sa che ti serva: sulla colonna di destra ci sono link ad altri siti dove lui scrive con nome e cognome)

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  24. "Ammazza quanto l'avete presa male Leonardo. Ma non ti candidano?" (Marco Esposito, semi-giornalista freelance, ex-decarlisessuale pentito, adinolfisessuale convinto)

    Prima regola del rosicamento: dire che gli altri rosicano e accusarli di criticare per "invidia del successo".

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  25. Scrissi mesi fa questo pezzo su come Adinolfi usa Twitter o meglio sul suo orripilante decalogo che ci "spiega" come usarlo http://lettereinrete.blogspot.it/2012/01/abolire-link-e-hashtag-essi-rendono-i.html

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  26. No, giuro, ultimamente non stai sbagliando un colpo.
    "Chi legge fin qui, o condivide il mio parere su Adinolfi (e allora è inutile continuare) o è Adinolfi."
    Ho sfidato sguardi severi di capi e colleghi per godermi una bella risata

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  27. Vabbe' non so neanche da dove partire, siete un pubblico meraviglioso.

    Quello che alle cinque del mattino è in giro per notificarmi che rosico; quello che è quasi sicuro che io non sia la Alicata, ma quasi, eh, che non si sa mai; quello che è tutto un complotto dei piani alti del PD, che fanno scrivere i blog agli anonimi; quello che rende onore alla "tenacia" di Adinolfi - e ce ne vuole di tenacia per fare tutt'altro per quattro anni finché non ti piove dal cielo un posto in parlamento; però quello che vince l'internet di oggi è "dicci il tuo cognome Leonarda".

    Poi uno si chiede: ma perché perdere tempo con Adinolfi? Perché è divertente, non dite di no.

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    1. non ci crederai ma anche Sarubbi mi ha appena fatto la gag dell'anonimo. si stava parlando del suo attivismo pro-adinolfiano, ma ha preferito buttarla in vacca :D

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  28. grande Loenard(a) :-)
    come al solito!

    comunque gliel'hai proprio tirata eh:

    http://www.repubblica.it/politica/2012/05/23/news/caso_tidei-35771897/?ref=HREC1-8

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  29. il tenore di alcuni commenti mi ricorda una battuta del celeberrimo monologo televisivo di Grillo (il Teatro delle Vittorie)

    [giudice al mafioso]: "Lei é accusato di centoquindici omicidi. Come si giustifica?"
    [mafioso al giudice]: "É tutta invidia, Vostro Onore!"

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  30. Bel pezzo.. ma se urta lo stile di Adinolfi, cosa dovremmo dire dell'illustre giornalista Christian Rocca?

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  31. La cosa che mi diverte pazzamente (ma proprio pazzamente) è che accusate Leonardo di "invidiare Adinolfi" perché è stato eletto alla Camera, e a nessuno sfiora che magari rosica un po' perché è tifoso del Torino. Cosa molto più logica.

    Dal che, se ne deduce che gli attribuite le invidie vostre.

    :D

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  32. Uhhh, ma come la prenderà male questa....
    http://www.repubblica.it/politica/2012/05/23/news/caso_tidei-35771897/

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  33. La cosa più buffa di tutto è che Adinolfi si presenta da mo' come il candidato dell'Internet, e adesso l'Internet tifa Tidei.

    Elvetico

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  34. La domanda ora è: ma chi cavolo è Alicata? E perché odia Adinolfi? Invidia? Piani alti del pd? un'interista? Uno che ha perso contro il nostro eroe a poker?

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  35. io penso che adinolfi sia un coglione. cioè anche prima, quando s'era candidato alle primarie del piddì e poi ha lasciato e ha invitato bersani a lasciare... dio che pena!
    mettere il link ai post che pubblichi sull'unità non mi pare un gran modo di essere anonimo.
    il pezzo è molto divertente ed è ovvio che adinolfi non meriti tutto 'sto tempo&spazio, però è divertente e quindi lo leggiamo.

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  36. Finale di coppa italia. Napoli 2 juventus 0. All'80imo i tifosi lasciano lo stadio e il loro idolo-capitano dopo 19 anni, girando le spalle. Questo è il tifoso juventino. "Era una coppetta inutile, si siamo 30.000 tifosi arrivati a Roma da ogni parte, ma era per una passeggiata,mica per una coppetta inutile. Andiamo via. Mica perchè rosichiamo...andiamo via per paura che i napoletani ci rubino l'auto, pardon, che la vincano sul campo!!!!". La cacca ha più stile. Decisamente.

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  37. Io tifo Torino/Adinolfi.
    e comunque.. http://www.youtube.com/watch?v=IOOZMv2lSn4&feature=related

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