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domenica 1 luglio 2012

E noi abbiamo perso

Non ha importanza quanto siate autoironici, quanto siate cinici, quanto siate comunque consapevoli che è solo un modo di dire figurati, no.

E non ha importanza quanto lui sia sputtanato, condannato, anzi no prescritto, ma comunque cotto, non ha importanza.

Non ha importanza quanto siate autoironici, cinici, sofistici, pragmatici, quanto siate loici.

Così come non ha importanza quanto lui sia fuori fase, fuori fuoco, fuori dall'euro, fuori dal pdl, fuori di testa, fuori del fuori.

Non ha importanza quanto siate post, quanto siate meta, quanto siate para.

E non ha importanza quanto lui sia sconfitto, bollito, spappolato, finito.

Ogni volta che voi pensate "culona", Berlusconi ha vinto.

16 commenti:

  1. Certamente. Lo stesso quando si diceva "nano" a lui e a Brunetta. E quando ci si è dimenticati che ha fatto di peggio che andare a prostitute e buttarle in politica.

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  2. Molto carino il post ma "culona" è l'oggettività dei fatti. Ha una forza che è destinata a prevalere sempre su tutto il resto

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  3. anche io ho pensato la stessa cosa stamattina, guardando la vignetta in prima pagina del corriere, che come al solito non fa ridere. però, riflettendoci meglio, non sono d'accordo. quello che ci viene in mente non è significativo. quello che importa è come reagiamo a quel pensiero. se ai ride sotto i baffi allora forse sì, abbiamo perso. ma se si dice solo bah, abbiamo pareggiato.

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  4. Lo dici come se il fine di Berlusconi fosse quello di imporci i suoi mezzi comunicativi.
    Io non credo fosse così. La volgarità (o forse, la semplicità di pensiero) non è stata creata da Berlusconi, e non fa riferimento a lui in ultima analisi.

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  5. a me la culona piace. se si potesse scegliere il nemico sceglierei lei.
    e poi pare che non sia vero che sia stato lui...

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  6. Ma poi non è nemmeno particolarmente culona, è una valutazione errata: ha più il fisico a scaldabagno

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  7. Io voto per @alessandro, e rilancio: se si dice solo "bah" abbiamo vinto, non pareggiato, al di la di ogni oggettività dei fatti.

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  8. non è questione di volgarità, ma di definizione delle donne e dei ruoli femminili. se hai certi cm, se fai la seduttiva, hai perfino il diritto di esistere per rallegrarmi gli occhi e io ti permetto quasi tutto (sotto il mio controllo e per mia compiacenza, beninteso). se non li hai, o se ti proponi in altro modo che come bell'icona, per te può esistere solo lo scherno, soprattutto quando ti permetti di porti davanti a me, maschio "potente", come interlocutrice sul mio stesso terreno (in questo caso la politica e la scena pubblica).

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  9. però secondo me il match point, il tocco di classe - il punctum, per dirla con roland barthes - è tutto nell'aggettivo "inchiavabile".

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  10. che poi l'espressione non è stata forgiata per essere divulgata e propalata, ma è venuta fuori in modo spontaneo, da una telefonata intercettata e pubblicata (inopinatamente), benchè non penalmente rilevante.
    non lo ha fatto per creare il tormentone o per plagiare il nostro inconscio machista.
    non è che lui ha vinto....lui è solo una proiezione collettiva...berlusconi in realtà non esiste.

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  11. "L'inconscio machista" lo foraggia tutti i giorni, con i suoi programmi, con i suoi discorsi, con i suoi comportamenti politici, aziendali e personali. Quest'espressione è solo un simbolo, una quintessenza rivelatrice del suo modo di pensare.

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