Pensare che, con un po' di lucidità, a quest'ora aveva già vinto la partita.
Certo, avrebbe dovuto muoversi per tempo, quando tempo ancora ce n'era. Una volta passata la palla a Monti, un anno fa, avrebbe potuto farsi una vacanza come si deve, e poi presentarsi pulito e profumato a Bruxelles, a Francoforte, e dire: signori, scopriamo le carte. Con Monti si arriva al 2013; poi ci sono le elezioni e le vincerà la sinistra. Bersani, o Renzi, magari Casini, comunque anche Vendola. Per tacere di Grillo. Lo sapete anche voi che andrà così. Se non vi fidate dei miei sondaggi rifateli voi; andrà così. E quindi?
E quindi niente. Volete Monti anche nel 2013? Ci tenete molto, a questa cosa di Monti nel 2013? Il PD non ve lo può dare. Io sì, ma dovete darmi una mano. Io forse non posso vincere le elezioni nel 2013 - ma chi lo sa, se m'impegno sono perfino capace - ma sicuramente posso evitare che le vinca chiunque altro. Posso fare melina sulla legge elettorale per un anno e mezzo, credete che non ne sia capace? Chiedete in giro, la politica in Italia è una cosa incredibile, posso farli discutere per un anno e mezzo e poi mandare tutto a gambe all'aria in una mezz'ora, è un numero che ho già fatto. In ogni caso un venti per cento lo valgo anche da solo, posso licenziare tutti i miei colonnelli e fare il venti per cento lo stesso, perché sono Silvio Berlusconi. Volete Monti nel 2013? Bersani non ve lo può dare, e nemmeno Renzi. Ve lo posso dare io. Però.
Però sono Silvio Berlusconi. Posso senz'altro salvare l'Italia - e l'Europa, e il mondo - ma è escluso che io lo faccia gratis. Parliamone, sediamoci a un tavolo. Io ho alcune pendenze da sistemare. Per esempio, certe cose, in Italia, devono restare depenalizzate. Ciò è di primaria importanza per me, e quindi lo è anche per voi. Sono sicuro che capirete. La persecuzione giudiziaria nei miei confronti, ecc. ecc., deve cessare. In cambio io posso spostare le posizioni dell'elettore medio di centrodestra finché non combacino più o meno con quelle dell'agenda Monti. Può sembrare all'inizio un'impresa disperata, visto che l'agenda Monti significa per lui perlopiù tasse tasse tasse. Ma si tratta alla fine di martellare in tv e sui giornali che c'è un pericolo rosso e bisogna fare di tutto per sottrarsi al pericolo rosso. Nel frattempo minimizzare la crisi, mostrare in tv che i ristoranti sono pieni ecc. Ha sempre funzionato e funzionerà anche stavolta, e in ogni caso non avete scelta, se volete Monti nel 2013 lo potete chiedere solo a me.
Casini? Ma andiamo. Casini non esiste. Se non lo prendo con me, non supera lo sbarramento. Montezemolo? È ammirabile che a Bruxelles sappiate come si pronuncia Montezemolo. No, non esisterà nessun Montezemolo, mi spiace. Se non credete ai miei sondaggi (comprensibile) fatene pure voi. L'unico centrodestra plausibile nel 2013 sono ancora io, e se volete davvero Monti dovete chiedermelo adesso. Ma dovete chiedermelo per favore. Ah, sì, mi toccherà scaricare la Lega. Ma al venti ci arrivo comunque. Poi al massimo dopo le elezioni rifaccio la grosse koalition con Bersani. Ma anche lui dovrà chiedermela con molta cortesia...
Ecco. Se fosse stato lucido, a quest'ora forse non si troverebbe nel casino in cui si trova. Ma non avrebbe mai potuto essere lucido così, né un anno fa né adesso. E non è (soltanto) un problema d'età, o di bungabunga. È che proprio questa idea di andare a Bruxelles a mercanteggiare, anche da una posizione di forza che un anno fa poteva avere e adesso no, non è da lui. Si trattava comunque di ammettere che esistano poteri forti almeno teoricamente più forti di lui, e questo è più forte da mandar giù dell'andropausa. Lui non tratta, lui decide. E questo, alla fine della fiera, gli impedisce anche solo di sembrare europeista. L'europeismo è una cessione di sovranità; possiamo vederla come un'ammissione di responsabilità: il mondo è sempre più piccolo e non possiamo permetterci di andare in malora senza che i tedeschi o i francesi si preoccupino per noi (più difficile capire cosa c'entrino i finlandesi e gli estoni, ma il principio è quello). In ogni caso bisogna entrare nell'ordine di idee per cui si abita in un condominio, e neanche ai piani più alti. Per la maggior parte di noi la cosa non pone nessuna difficoltà, abitiamo già in condomini e li preferiamo senz'altro a certi tuguri subtropicali che non sono poi così lontani in linea d'aria - per Silvio Berlusconi è assolutamente impossibile concepire l'idea: è uno a cui stava stretto Palazzo Chigi. Non avrebbe mai avuto la lucidità necessaria per affrontare una riunione di condominio nel modo descritto sopra. Lo sappiamo tutti.
E lo sapevano tutti anche nel PPE. Dove però se lo sono tenuti buono buono per più di dieci anni. E lo conoscevano, non è che a Bruxelles o a Strasburgo si sia mai finto diverso da quello che è: tutto il contrario. Conoscevano l'animale, e l'hanno vezzeggiato fin quasi alla fine. Se l'Europa fosse una cosa seria, una parte di responsabilità andrebbe addossata anche a loro. Invece pagheremo solo noi, compresi quelli che non l'hanno votato mai, non l'hanno voluto mai, e hanno ripetuto per vent'anni che era pericoloso.
"Rimango dell’idea che ho ripetutamente espresso su queste pagine: era necessaria la sua eliminazione fisica, ora è troppo tardi" (Malvino, 26.10.2012)
RispondiEliminaun post davvero chiaro.
RispondiEliminaora resta da stabilire come farlo vincere. perché lui è in grado di non far vincere nessuno.
ma si può fare di più:
metterci tutti insieme per farlo vincere
Grazie per la vigna del connazionale Chappatte. Ricambio con il mio pieno sostegno alla mozione BOMB KOLOGN. E sarò più ottimista di Malvino: non è mai troppo tardi.
RispondiEliminaVero quello che scrivi ma la politica estera funziona(va) in un modo e quella interna in un altro.
RispondiEliminaPerò sono contento di quello che sta succedendo in questi giorni appunto per questo: è la prima volta che i partiti del parlamento europeo ragionano come veri partiti ed esprimono sacrosanti pareri e dubbi su esponenti così importanti della politica continentale.
Anche Monti in visita se lo si legge in quest'ottica è un segnale positivo.
L'importante è che alle prossime elezioni si possa reciprocamente andare a rompere le balle e non rimanga l'ennesima eccezione berlusconiana...
Eppure non è detto che, nonostante quanto dici sia in gran parte vero, il nostro asfaltato non riesca a suon di tivù e giornali, a scompaginare il panorama abbastanza da ottenere quello che vuole senza dover neppure andare a Bruxelles a percanteggiare.
RispondiEliminaA continuare a sentirsi the big kahuna e noi i suoi soggetti...
Secondo me la vera novità è che stavolta in buona parte dipenderà da come se la gioca Grillo (per ora male, direi, ma non è facile con il 95% della stampa che ti da addosso non appena può), e da quanti voti Bersani perderà verso quell'area lì.
Non sarà facile continuare a presentarsi coma il paladino dei lavoratori e contemporaneamente raccogliere l'ampia fetta di precari che, se le cose vanno bene, farà pendere l'ago della bilancia da un lato o dall'altro.
Andrea Kimboz
Il potere mediatico fa miracoli :(
EliminaCos'hanno detto il TG1 e il TG5 di ieri sera in merito al fatto che il PPE stava per cacciarlo fuori? Nulla!
Chi controlla l'informazione controlla i cuori e le menti degli elettori.
finalmente di nuovo un bel pezzo. bella leo
RispondiEliminaTutto questo mi sembra molto ingenuo. Se a noi va male i tedeschi non sono preoccupati: anzi, possono comprarsi a due euro tutto quello che noi saremo forzati a privatizzare. In piu', saremo serbatoio di lavoratori a basso prezzo per le loro imprese.
RispondiEliminaL'unica cosa che preoccupa davvero i tedeschi (nel senso dei grandi creditori tedeschi, non la gente comune) e' che qualcuno metta davvero in discussione come e' organizzata l'eurozona. E
Mi sembra un'analisi un pocolino grossolana degna di un lettore di die Bild(zeitung).
EliminaIl 70% delle esportazioni tedesche è verso l'Eurozona, pertanto una crisi dei paesi mediterranei comporta (come sta iniziando a comportare) anche una crisi delle industrie tedesche.
Al momento gli unici che hanno tratto vantaggio dalla situazione sono i grandi istituti bancari che hanno potuto prestare a tassi da usura i soldi ai paesi che erano sotto attacco dalle agenzie di rating, ma al tedesco quadratico medio non entra in tasca un euro, anzi, ne escono perché alla fine si trova a dover dare una mano ai paesi sotto attacco con le proprie tasse: in pratica invece di investire il gettito fiscale in welfare, esso giunge attraverso un giro complesso agli istituti di credito, gli stessi che in Germania chiedono soldi a chi vuole aprire un conto con la scusa degli interessi negativi sui Bund tedeschi.
Si preoccupano i tedeschi? Quelli che leggono die Bild(zeiting) ovviamente no, ma sono assimilabili a coloro che vedono il TG4 e hanno paura dei comunisti che mangiano i bambini. I tedeschi che invece hanno a cuore la propria economia si preoccupano eccome!
Questi ragionamenti nazionalisti hanno fatto il proprio tempo e lasciamoli ai nostalgici del secolo XX: oggi il popolo europeo è sotto attacco da parte delle agenzie di rating, pertanto il popolo europeo deve difendersi dotandosi di strumenti politici adeguati, ossia un governo europeo democraticamente eletto e che abbia la fiducia del parlamenento europeo, mettendo fine alla babele di due dozzine di governicchi nazionali che si fanno i dispetti a vicenda. In altre parole, è tempo di fondare la Repubblica Federale Europea.
I socialdemocratici tedeschi hanno proposto le elezioni europee del 2014 come momento costituente: l'alternativa è fra la nascita della RFE e la balcanizzanzione. Non c'è più tempo da perdere!
Non è *se a noi va male*: quella è l'ipotesi *se a noi va bene*, con Monti in sella e tutto quanto.
RispondiEliminaottimo articolo, mi sono divertito a leggerlo ..
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