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lunedì 25 febbraio 2013

Perché Grillo non fa ridere?


Buona domanda, forse l'unica che ha senso farsi fino a stasera (invece di perdersi dietro a numeri che balleranno per tutto il giorno). Perché i grillini ci cascano sempre, perché qualsiasi bufala li investe in pieno? Perché se il loro "comico" allude scherzosamente all'antica abitudine di umettare la matita copiativa, invece di ridacchiarci su, corrono a difendere il diritto costituzionale a contrarre mononucleosi e altre malattie suggendo nel contempo un materiale cancerogeno? Cosa non ha funzionato?

Te la do io l'Italia

Potremmo chiederci più in generale se Grillo sia mai stato un "comico" - ma forse dovremmo metterci prima d'accordo sulla definizione di comico e questo potrebbe prendere anni - proviamo allora a pensare quando e come ci ha fatto ridere. Qual è stata la sua battuta più divertente? Hmm. La più famosa? Quella la so. I socialisti rubano.

MARTELLI: "Ma quindi è vero che qui in Cina sono tutti socialisti!"
CRAXI: "Certo".
MARTELLI: "Ma allora... a chi rubano?"

Dove la comicità non sta nella battuta in sé (ne abbiamo sentite di migliori) ma dall'effetto "vestito nuovo dell'imperatore": dico qualcosa che tutti sanno ma che nessuno ha il coraggio di dire - in diretta tv. È tanto liberatorio. Forse Grillo ha sempre fatto questo, e per fare questo non serviva un grande senso dell'umorismo. Magari del coraggio, una certa faccia tosta (la mimica facciale necessaria a sottolineare il paradosso), tutte cose che Grillo possiede in abbondanza. Ma nessuna delle altre doti che istintivamente associamo ai comici. L'ironia, per esempio: Grillo non la usa molto. L'ironia in effetti è la figura che sostituisce un significato col suo contrario: Grillo non avrebbe mai chiamato Craxi un "benefattore", a rischio che qualcuno dal pubblico lo prendesse sul serio.

L'ironia è un po' il discrimine tra il mondo degli adulti e quello dei bambini - me ne accorgo tutti i giorni in classi di preadolescenti: se fai dell'ironia, anche alla buona, non puoi sempre dare scontato che tutti la capiscano. Grillo in generale non ne fa, il suo utente rimane "un undicenne neanche troppo intelligente". Grillo, non lo si osserva mai abbastanza, ha condiviso un bel tratto di carriera con Antonio Ricci (Drive In - Striscia la Notizia): un'altra persona molto intelligente che però non si è mai data troppa pena di testare o stimolare l'intelligenza del suo pubblico. Ricci ha optato ben presto per un metodo pavloviano: fai ripetere un tormentone e fai scattare una risata finta. Dopo due o tre volte i bambini ridono. Dopo cinque o sei ripetono a memoria il tormentone. Ogni sei mesi cambi i tormentoni. Fine. A un certo punto si è pure stancato di inventare i tormentoni, è da dieci anni che monta le risate finte su qualsiasi cosa, anche le inchieste sull'amianto. La gente guarda, magari qualcuno ride pure.

Grillo veri tormentoni non ne ha mai avuti, neanche nelle prime stagioni, tranne forse "te lo do io" e "ma non è possibile ragazzi" (continua sull'Unita.it, H1t#168)

Però sin dai tempi di Te lo do io l’America il procedimento era abbastanza definito: si prendono gli aspetti più paradossali di una società diversa dalla nostra e li si critica dal punto di vista dell’everyman italiano, che alla fine è un bambino che non fa che dire: “ma questi credono di essere chissachi e invece sono tutti nudi! cioè ma non è possibile ragazzi”. Poi in trent’anni Grillo ha fatto molto altro, ma in fondo non si è mai spostato da questo approccio: cioè ragazzi ma Sanremo, ma vi rendete conto, ma non è possibile, la Parmalat, ma sono tutti nudi, la crisi dei bond, ma vi rendete conto? Sveglia.
Io non voglio dire che durante questo percorso il bambino non abbia incrociato imperatori realmente nudi: personalmente ho un ricordo glorioso di quando in diretta tv disse qualcosa del tipo lo sapete qual è il vero nemico? e mostrò un cartello con la cifra 144. Era il periodo in cui lo Stato lucrava sui numeri a pagamento con quel prefisso. Grillo arrivò prima dei giornali a denunciare la cosa. Si aprì un dibattito, nel giro di pochi mesi i prefissi 144 furono disabilitati su molte utenze telefoniche (e prontamente sostituiti dagli 166, ma almeno il consumatore medio italiano aveva annusato la fregatura). In quel caso Grillo stava facendo già politica: e la stava già facendo in modo brutale, indicando agli italiani in diretta un “nemico” da abbattere. Non è molto cambiato, forse siamo cambiati un po’ tutti noi. Non era un comico nel senso tradizionale del termine (ma qual è, poi, questo senso tradizionale?) Faceva indignare, non faceva ridere – no, anche questo non è del tutto vero. Faceva ridere: gli imperatori nudi fanno ridere. Era molto divertente l’attimo del disvelamento, che Grillo sottolineava e sottolinea tuttora con un’occhiata, un timbro e un’intonazione vocale che sono diventati marchi di fabbrica. Continuano a farmi ridere anche se li sento oggi.
Però alla fine la comicità di Grillo consiste in questo: apri gli occhi, anzi, svegliaaaaaAAAAA! Perfettamente intonata ai messia da forum, quelli che devono svelarci la verità sui complotti plutogiudomassonici o sulle scie chimiche. Grillo ha però anche qualcosa che i troll vagamente antropomorfi della Rete non avranno mai: un robusto tono da everyman, da Italiano Medio, anzi da Settentrionale Medio, che sa che le cose dovrebbero andare in un altro modo perché cioè, ragazzi, ma siamo matti, ma andate a vedere in America se lasciano che i cinesi gli vendano l’acciaio. Almeno, in una delle ultime *interviste* l’ho sentito dire una cosa del genere, ma non è tanto il significato ad aver importanza. Ha importanza quel tono di quarantenne al bar, che le cose le sa perché ha tanto lavorato e ha esperienza di come va il mondo. Con quel tono si può dire qualsiasi cazzata, e per ogni cazzata che dici un leghista smette di votare Maroni e corre ad abbracciarti, papà!
Nel frattempo Grillo ha parlato di latte al pesce (bufala), di biowashball (bufala), di signoraggio; nei commenti del suo blog si diffuse anche la grande baggianata dell’olio di colza; di uscire dall’euro, ovviamente, di prevedere i terremoti come i temporali, scusate se torno sull’episodio ma è stato il momento in cui si è giocato l’ultimo barlume di rispetto che avevo per lui. Tutti argomenti lanciati e poi scartati, Grillo non approfondisce, qualcun altro dovrà farlo, Grillo grida che l’imperatore è nudo, fine. È liberatorio, a patto di credere in lui, perché tu l’imperatore mica lo vedi. Se vuoi ridere… ma adesso non vende più risate, vende speranze… se vuoi sperare, devi credere in lui, che l’imperatore l’ha visto e poi è uno che il mondo lo ha girato e sa come vanno le cose.
Ogni tanto qualcuno lo paragona a Savonarola. È un parallelo molto meno banale di quanto sembri – peraltro è autorizzato dallo stesso Casaleggio, che nel famigerato filmato apocalittico considera Savonarola uno degli antenati di Internet, con la sua rete messaggistica quattrocentesca, “the open letters”. E vabbe’. Però forse la risposta alla domanda iniziale è tutta qui: Grillo non si è creato un pubblico dotato di particolare senso dell’umorismo perché Grillo, più che è un Comico, è un Predicatore. Ne approfitto per citarmi (parlavo di Bernardino da Siena, ma il senso è lo stesso).
forse Grillo non è affatto un uomo nuovo, forse è l’incarnazione di un archetipo dell’inconscio collettivo che noi italiani ci portiamo dentro da secoli: il Grande Predicatore. Grillo è tutto lì, un meraviglioso affabulatore, uno spacciatore di apocalissi da coniugare secondo necessità. In un altro secolo si sarebbe messo un saio addosso e avrebbe detto più o meno le stesse cose: guai a voi banchieri usurai affamatori del popolo, guai a voi politici corrotti, le cose stanno per cambiare, eccetera.
Nel frattempo i concittadini di Siena gli offrono la cattedra di vescovo. “A me mi pare che voi siate vescovo e papa e ‘mperadore”, gli dicono, ma Bernardino non vuole veramente essere nessuno dei tre. Si capisce che comandare non gli interessa. L’unica cosa che lo appassiona è predicare. La predica è tutto[...]: è poesia, la predica è preghiera, la predica è il mondo e la sua volontà di rappresentazione. La predica, in una parola, è teatro: quella forma informale di teatro in cui i comici italiani eccellono, da Petrolini a Gaber a Grillo: il monologo senza interruzioni.

24 commenti:

  1. (sono contento che con oggi sia finita, perché così - probabilmente - non ti vedrò più scrivere di Grillo)

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    1. Ma la democrazia, ancor più quella diretta, non è anche parlare delle cose che non piacciono o di quelle a cui sei contrario?

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  2. naturalmente essere un buon fustigatore di costumi non è la stessa cosa che un riformatore di costumi (ma questo se non sei riuscito a spiegarlo te ai grillini...)
    d'altra parte è ovvio che se sei occupato a fare non so cosa o a fare manovre a cacchio la concordia poi finisce sugli scogli (anche se t'ha detto bene per mille volte), questo mi pare ovvio, ma non è che puoi prendere una persona onesta e specchiata e metterla a comandare una nave...
    non essere un ladro potrebbe essere una precondizione, poi ci vuole un po' di competenza...
    ecco un magnabufale come grillo, ecco... preferirei non fosse lui a occuparsi di sanità o scuola, ordine pubblico o aste di btp...

    ma davvero penso che bersani blablabla? sì. meglio lui di altri. davvero pensi che bersani blablabla? sì, magari i grillini potrebbero fargli le pulci (magari evitando le sciocchezze più stupide)
    ecc.

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    1. Nel momento in cui bersani chiedera' scusa per non aver fatto cadere il governo berlusconi nella votazione dello scudo fiscale potro' anche ricredere a cio' che va in giro dicendo da vent'anni e che da vent'anni mai fa! Un uomo si giudica da cio' che fa non da cio' che dice bersani ha gia' bruciato troppe tappe............. cmq ragazzi sembra che sto grillo sia diventato tesi di laurea, gia' mi da il volta stomaco l'attenzione che gli riponete. E' quasi propedeutica per andare in bagno.. il continuo interesse delimita limite di fantasia

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  3. Pochi minuti fa camminavo nella neve alta (30 cm e continua a cadere) e mentre la neve attaccava sulle trecce del mio cappello sono stato preso da una paura senza nome: l'uscita dall'Euro, il default, la conseguente uscita da Schengen e tutto il resto...
    Rimuovere il filo spinato dalle Alpi è stato un processo lungo e difficile: che incubo l'idea che nuovi rotoli ne vengano stesi. E' una paura irrazionale, Leonardo, mi fa tremar le vene e i polsi e ormai vivo nell'attesa dei risultati (non degli exit-pool, si badi bene).
    Riuscirà un extracomunitario come me fra un annetto a ottenere un visto d'ingresso in Germania,, oppure verrò reimpatriato in Italia come indesiderato?
    Forse la neve che incessantemente continua ad acumularsi fuori dalla mia finestra non è solo un fenomeno metereologico, ma un fenomeno dell'anima.
    Ho paura, la paura irrazionale di chi piange nella notte.

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    1. Spero che riesca a liberarti delle tue paure e vivere una vita serena :)
      Andrea

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    2. Dai, su col morale. Anche i greci dopo un po' ci han ripensato.

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    3. Qui in Renania continua a nevicare: capisco perché avevano inventato il paesaggio-stato d'animo.
      Oggi a mensa i colleghi ridevano di un paese col 120% di debito pubblico e alternavano alle risate il ritornello "Bunga-bunga!": credo sia stato questo spettacolo pietoso a buttarmi giù di morale.
      Comunque lo scenario apocalittico aveva sfiorato anche te, quando in 2025 disegnavi un'Italia overa e isolata, dove tutti bevevano cicoria: i demoni si esorcizzano anche con la scrittura ;)
      Suvvia, forse la ragione si sveglierà e i demoni generati dal suo sonno si scioglieranno come questa neve fra un paio di settimane.

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    4. L'europa e' l'invezione piu bella che poteva esserci, ma come e' stata costruita non ha portato altro che fame, proteste, morti suicidi, controllo delle democrazie e fine di sovranita' dei popoli, vedesi grecia spagna portogallo italia e tra non molto francia. Hanno violentato stuprato e sodomizzato le costituzioni di mezza Europa per dare in mano ad una Banca Privata il potere di stampare soldi, per dare in mano Alla commissione europea non eletta dai popoli il potere di legiferare su tutti noi..... Il tutto purtroppo sembra troppo Dittatoriale anzi lo e'. L'europa va rifatta con leggi piu' adeguate e senza scagnozzi di banche a comandare le pecorelle contente solo di poter andar oltre al recinto

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    5. Il Signor esattore Monti ha orgogliasamente asserito che il Fiscal Compact ed il mes li ha firmati solamente perche' erano impegni orali che gia' Berlusconi aveva preso con l'europa e che lui mai avrebbe messo le firme su questi impegni miliardari ed irresponsabili. MA DOVE DIAVOLO SI VUOL PARARE??????? Io di questi "statisti" che dicono tutto ed il contrario di tutto ho veramente paura.... Sono convinti che noi siamo ignoranti totalmente.

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  4. Caro Leonardo, a questo punto, continuare a dare degli imbecilli agli elettori del M5S non è molto produttivo, mi sembra...

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  5. Non è che sono un mucchio più grosso di altri diventano per forza più furbi, eh.

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    1. I risultati parziali, sottolineo parziali, ripeto parziali, l'ho già detto? parziali, dicono che nonostante la maggioranza degli italiani abbia votato al senato per il centrosinistra, i seggi assegnati al PDL sono di più e un'eventuale allenaza centrosinistra-Monti non basterebbe a cambiare le cose, mentre invece un'alleanza centrosinistra-M5S sarebbe più che sufficiente per governare.
      Gli elettori del M5S giurano e spergiurano che i loro candidati erano persone integerrime; adesso è il tempo di metterli alla prova: sono interessati a portare le loro idee dentro il governo allenadosi col centrosinistra, oppure preferiscono continuare a strillare all'opposizione? (e a non realizzare nulla, naturalmente)
      Adesso la campagna elettorale è finita e si tratta per loro di scegliere: preferiscono cercare di realizzare le idee per le quali hanno tanto lottato entrando in un governo, oppure preferiscono continuare a testimoniarle e basta?

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    2. Hai ragione.
      Però io fossi un parlamentare del M5S un pensierino ce lo farei, a cercare di realizzare le mie idee ;)

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    3. E ora chi decide se allearsi o no col csx? Grillo/Casaleggio, il m5s , i parlamentari eletti o i grillini tramite la mitica democrazia liquida ?

      C.

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  6. Caro leonardo, ora vediamo se Bersani è il grande mediatore che pensavamo...e se grillo è un uomo...

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    1. Beh: i numeri al Senato sono circa 2 a 1, quindi il M5S potrebbe aspirare a circa 1/3 dei ministeri...
      Secondo me Bersani potrebbe proporre al M5S una bella legge sul conflitto di interessi, giusto per vedere se gli sollucchera.
      Ma attendiamo i risultati definitivi prima di lanciarci in voli pindarici (al momento dove sto io di definitivo ci sono solo 30 com di neve).

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  7. Quella battuta che citi fu la cosa piu' eclatante e divertente di tutti i Sanremo che ho visto. Fu una bomba a mano. Baudo tra un po' moriva. Continuava a ripetere: "Grillo ha smarronato stasera".
    Grande Grillo!
    Io ce l'ho il senso dell'umorismo e apprezzo Grillo da quando e' sulle scene. Puo' aver commesso degli errori ma chi e' senza peccati?

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  8. oh, beh... leonardo attento a quello che dici: non vorrei che compromettessi le eventuali possibilità di fare un governo
    perciò smetti di trattare male chi ha votato grillo!
    esprimi tutta la tua speranza per il futuro (sai quella roba sul disordine e la situazione eccellente, ecc.) ricco di aspettative, ecc. smetti di citare le sie chimiche e quelle robe lì
    sto rosicando? certo! che domande so'?
    ma io ci ho 54 anni e domenica devo fare una mezza maratona, quindi ora vado a perdere tempo su quei siti minchioli pieni di scarpe da ginnastica e donnine in canottiera e calzoncini

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  9. In ogni caso il m5s e' quello che avrebbe dovuto (potuto) essere un partito di sinistra normale nell'anno 2013 in un paese normale.

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  10. Estblishement distrutto ora Bersani dovra' dialogare con i cittadini e non piu solo con i banchieri

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