Pages - Menu

venerdì 19 luglio 2013

Ma la Bonino invece perché?

Forse mi sarò perso qualcosa, ma onestamente a questo punto non capisco che ci stia ancora a fare Emma Bonino al governo; cosa aspetti a dare - almeno lei - le dimissioni.

E, ci tengo a dirlo, ho capito abbastanza bene che, malgrado sia ministro degli esteri, non è in nessun modo responsabile di quanto è successo alla signora Ablyazov e a sua figlia. So che ha persino cercato di metterci una toppa, anche se concedere asilo politico a due persone che hanno già preso il volo è peggio del buco. So che nessuno l'ha informata dei fatti per tempo, e il punto è un po' questo. Ma insomma sono sicuro che non è sua responsabilità, e che avrebbe gestito il caso in modo molto diverso. Si tratta quindi di prendere atto che in Italia c'è qualcuno - limitiamoci a chiamarlo così, "qualcuno" - che per fare un favore a un amico leader di un Paese non democratico è in grado di deviare elementi delle forze dell'ordine e di ottenere una "rendition" (un sequestro di persone) senza che ne sia informato né il ministro degli interni né quello degli esteri.

Quello degli interni si chiama Angelino Alfano, e possiamo dircelo (siamo adulti): è semplicemente un segnaposto. Il fatto che non sia stato informato, o che magari non abbia semplicemente capito cosa stava succedendo, addolora ma non stupisce. Il segnaposto non può dimettersi perché il governo cade; il governo è un accrocchio vergognoso che si tiene insieme semplicemente per evitare che se ne crei nei prossimi mesi uno ancora più vergognoso. Napolitano è stato abbastanza chiaro: quel che è successo alla signora Ablyazov e a sua figlia è uno scandalo, ma non lo è abbastanza per causare una crisi di governo al buio - che oltre a rovinare l'estate e il rientro di milioni di cittadini, non restituirebbe una bambina al padre. Quindi Alfano resta. È penoso ma è così. Ma Emma Bonino perché? Cos'ha da difendere, se non la sua dignità, e magari quella di un piccolo partito che alle prossime elezioni difficilmente vorrà vantare i risultati di questo governo?

Qui non si discutono le capacità di Emma Bonino, finché durerà il governo potrà senz'altro fare ottime cose alla Farnesina. Ma durerà poco, e allora forse la cosa migliore di tutte sarebbe un bel gesto.

(PS: in realtà la Bonino dovrebbe rispondere di un altro guaio non piccolo, di cui si parla poco: la crisi diplomatica con la Bolivia, dopo che all'aereo del presidente Morales era stato negato di poter sorvolare lo spazio aereo italiano. Gli americani temevano che sull'aeroplano ci fosse Snowden. È un fatto molto più grave di quanto possa sembrare: Morales non è un criminale, ma il leader di un Paese che in fatto di democrazia ha qualcosa da insegnare al Kazakistan. E forse anche ad altri Paesi europei dalla reputazione un po' di ribasso, dove il confine tra forze dell'ordine e milizie personali di un tycoon capo di partito è sempre più sfumata).

15 commenti:

  1. > il governo è un accrocchio vergognoso che si tiene insieme semplicemente per evitare che se ne crei nei prossimi mesi uno ancora più vergognoso.

    credo sia difficile un governo più vergognoso di questo: dove decide tutto Berlusconi senza metterci neanche la faccia.

    Ma il PD è veramente sotto ricatto ? o gli fa comodo. Lo scoprirete nei prossimi decenni. Forse.

    Paolo

    RispondiElimina
  2. Questo governo è un accrocchio obbrobrioso ed è nato perché ufficilamente ogni altra combinazione sarebbe stata peggiore.
    Cioè, una combinazione migliore ci sarebbe stata: un governo PD-SEL-M5S, ma il M5S non c'è voluto stare e abbiamo perso un'occasione storica.

    Ma anche se quelli del M5S nei fatti si son rivelati un branco di cialtroni cui non interessa cambiare le cose ma solo portare testimonianza, questo non significa che questo governo mi piaccia.

    RispondiElimina
  3. ...secondo qualche radicale eretico - che non nomino perché non so e non voglio risalire alla fonte, internet comunque - mezza torre argentina mangia con il ministero degli esteri.

    e mi sembra un movente plausibile e sufficiente, considerati i personaggini sulla scena.

    (complimenti agli irriducibili del mantra "è colpa di Grillo". in una religione fareste fortuna)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il fatto è che non ho ancora superato la rabbia per l'occasione perduta a Febbraio e siccome tale occasione non si ripresenterà per almeno 10 anni, per almeno 10 anni sarò arrabbiato.

      Elimina
    2. male. almeno avresti dovuto votare per loro; non ti devono nulla.
      e se hai votato per loro, ti ricordo che il loro programma era kasta - al governo col 100% - tutti a casa - vaffanculo; insomma, come ci è già stato fatto notare da fonte più "autentica" dell'umile sottoscritto, HAI SBAGLIATO PARTITO...

      :)

      Elimina
    3. la differenza tra propaganda e politica è che uno slogan lo puoi usare per le elezioni, ma non puoi MAI farne la base dell'attività politica. Se lo fai o sei incapace di intendere, o sei, politicamente, un delinquente.

      Elimina
  4. Sì, Leonado se il sequestro della Ablyazov è molto grave altrettanto grave è stato il "sequestro temporaneo" di un capo di stato straniero.
    Non capisco perché non è al centro del dibattito.
    p.s.: meriterebbe molto più di un p.s.

    Al

    RispondiElimina
  5. Io ti ammiro, davvero, non sono ironico, perchè provare ogni giorno a giustificare il pd mettendo da parte tutto ciò in cui credi dev'essere veramente una tortura.
    Il mio unico dubbio è questo: qual'è il limite? Fino a cosa tu e le altre persone "responsabili" siete disposti a sopportare per salvare questo governo?
    Se ci sarà da votare una leggina per salvare silvio dai processi cosa facciamo?
    Se il gigantesco conflitto di intereressi dovrà essere in qualche modo giustificato da qualche provvedimento del parlamento si fa finta di niente?
    E' vero, il governo di oggi ricorda tanto la DC, però vedi a forza di compromessi un po' alla volta si arrivò a patti con la mafia.
    Solo per la cronaca: per quanto mi riguarda consegnare illegalmente una donna e la sua bambina a un regime ditattoriale è un fatto abbastanza grave da giustificare la crisi di governo, il crollo dell'economia, l'invasione dei klingon e persino "rovinare l'estate e il rientro di milioni di cittadini".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Il mio unico dubbio è questo: qual'è il limite? "
      non esiste. LA cultura consustanzialmente cattolica di Leonardo e di moltissimi elettori del PD ha il suo fondamento nel sentirsi comunque peccatori, e quindi degni di punizione, sempre e comunque. Se non sei tu (cattolico piddino) ad aver peccato, comunque devi espiare per il peccato originale, quindi peggio il PD si comporta, e più questa ampia base del suo elettorato lo voterà convinta.
      "la DC, però vedi a forza di compromessi un po' alla volta si arrivò a patti con la mafia."
      il patto tra stato e mafia non è arrivato a forza di compromessi, è FONDANTE della repubblica, in quanto imposto dai padroni americani. Leggiti i libri e il blog di Giuseppe CAsarrubea per avere prove documentarie indiscutibili in merito.

      Quanto alla Bonino invece perchè. Perchè un pupazzo alla Farnesina per permettere al governo americano di fare il suo numero da ventriloquo ci deve essere, e la Bonino si muove alla perfezione anche senza che le infilino la mano dentro, il che rende molto più realistico lo spettacolo.

      Elimina
    2. E vabbe', uno scrive che sono cattolico perché mi assolvo sempre, un altro che sono cattolico perché mi sento sempre peccatore, decidetevi.

      Mi sa che "cattolico" è una specie di passe partout che tiene insieme tutto e il contrario di tutto. Peraltro io davvero, tecnicamente, non posso proprio essere considerato un cattolico: basta leggere le cose che scrivo.

      Elimina
    3. Quando Leonardo prende il caffè rivela il proprio eccessivo cattolicesimo. Il the, invece, mette in luce aspetti maggiormente luterani.

      Il succo di ananas è ecumenico.

      Elimina
  6. Ho pensato per un momento la stessa cosa: che ci fa una come la Bonino in un governo cosi', ma e' stato solo un attimo. Non mi interessa litigare con quelli che non hanno mai fatto un cazzo e che ora si scoprono esperti di relazioni internazionali, levano il ditino e chiedono perche' la Bonino non ha fatto questo o quello. Non mi interessa neanche polemizzare con chi dice che "i radicali ci mangiano", se non per invitarli (ma so gia' che lo sto facendo invano) a guardarsi la storia del Partito e a chiedersi quali siano state le spinte che hanno mosso la sua attivita' politica. La risposta che mi do e' che i Radicali non hanno mai inteso le istituzioni, le rare volte che ci sono capitati, come un predellino di propaganda politica o affermazione personale. E nemmeno come lo specchio della propria immagine, per cui se l'immagine viene appannata (in questo caso non da proprie "colpe") allora ti dimetti.
    Sei in un'istituzione e cerchi di farla funzionare al meglio.
    Questo in Italia assomiglia ad una specie di bestemmia. Sia a destra che a sinistra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "i Radicali non hanno mai inteso le istituzioni, le rare volte che ci sono capitati, come un predellino di propaganda politica o affermazione personale."
      LOL.

      Elimina
  7. "...rovinare l'estate e il rientro di milioni di cittadini..."
    ehi bella frase, ma l'hai scritta tu o minzolini ti ha rubato la password?

    RispondiElimina
  8. la triste verità è che della moglie del dissidente kazako e della figlia non gliene frega una ceppa a nessuno. è il 19 luglio e solo da pochi giorni parliamo di una cosa avvenuta a fine maggio.

    manco al Fatto e a Libero (i primi due quotidiani a parlarne) gliene frega niente, infatti hanno aspettato un mesetto per scriverne, quando non sapevano bene più cosa trovare per attaccare il governo Letta.

    e mi sa che alla Bonino nemmeno gliene frega niente. e in verità io di sentir parlare della Bonino come come della persona senza macchia sarei stufa, che è quella che si era scelta delle alleanze come minimo discutibili quando era candidata alla regione Lazio, è quella che ha votato in Commissione di vigilanza RAI perchè i talk show chiudessero prima delle elezioni (del 2008 o del 2010, scusate, non ricordo), è quella che quando Berlusconi era con un piedino nella fossa insieme ai suoi non è uscita dall'aula.

    i radicali sono questo, da un pezzo, mica ho più voglia di pensarli quelli del 1980. quindi appunto, che ci sta ancora a fare lì?

    RispondiElimina

Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.