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domenica 25 agosto 2013
Era solo un'extrasistole
(1997)
Il cuore batte asincrono
e un pendolo tagliente
spezza la notte in schegge per l'insonnia più insolente
zanzare i miei pensieri che
s'appressano all'orecchio
ed il cuscino è un sasso freddo e frigido ed invecchio
E tu che se telefono
mi dici di star zitto
non posso lamentarmi
non ne ho proprio il diritto
ho un posto ho un nome ho un numero
due esami ogni sessione
è solo un esercizio questa mia disperazione
La vita ha le sue tattiche per farti stare in pari
affolla le rubriche gremisce i calendari
appuntamenti ed assemblee e colloqui di lavoro
tu cedi solo un attimo e sei già in fila col coro
La vita ha le sue strategie per farti stare al gioco
anche se il polso è debole e il cuore scarta un poco
impulsi elettrostatici ti guidano al magnete (*)
tu cedi appena un minimo e sei già in fondo alla rete
E tu se poi telefono
mi dici di tacere
so solo lamentarmi
ormai è il mio mestiere
il mondo intero oscilla sui
miei sbalzi di pressione
è un gioco stanco e logoro la mia disperazione
E tu che se telefono
stai zitta e non ascolti
con l'aria di chi come me
ne ha compatiti molti
si spegne e non ricarichi
non hai più compassione
è solo un'extrasistole la mia disperazione
(*) No, temo proprio che non abbia senso.
Curiose queste tue "poesie" e sopratutto - per lo più - non le trovo ne noiose ne troppo compiaciute o seriose; che per trattarsi di scritti giovanili residenti in un solaio non è male ;-)
RispondiEliminaeliakree
C'è stata una grossa scrematura, bisogna dire.
EliminaAnche a me piacciono. Vorrei averle scritte io.
RispondiElimina