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lunedì 14 ottobre 2013

Chi ha cambiato idea su Renzi? (Io, no).

Tra qualche mese - al termine di vicende complesse ma tutto sommato prevedibili - Matteo Renzi diventerà il leader del centrosinistra italiano. Non necessariamente il segretario del PD, ma quasi sicuramente il candidato alla presidenza del Consiglio. A quel punto, se gli capitasse davanti alle telecamere di proporre come nuova lingua ufficiale lo svedese, e l'obbligo di portare la biancheria sopra i vestiti e di cambiarla ogni mezz'ora, io potrei valutare di non votarlo. Forse.

In ogni altro caso lo voterò, perché le alternative saranno ancora Grillo o Berlusconi (o peggio ancora, un grillino e un berlusconino), e io sono persuaso da sempre della necessità di scegliere il candidato meno peggiore. Purtroppo questa mia disponibilità ad accontentarmi di quello che passa il convento è uno dei tratti del mio temperamento che meno condivido con la maggioranza degli italiani: me ne accorgo tutti i giorni, e mi dispiace. Tutto mi lascia intendere che dovrò ancora difendere in logoranti conservazioni pubbliche un principio banalmente aritmetico (se non voti il meno-peggio, vince il più-peggio). Andrà come dovrà andare. Nel frattempo però vorrei salvare un principio: io sono tra quelli che quando si trattò di votare Renzi alle primarie, votò Bersani. Non solo pensavo che Bersani sarebbe stato un presidente del Consiglio migliore, ma ritenevo che avesse più chances di vincere le elezioni. Forse mi sbagliavo. Ma non ho cambiato idea.

Ritengo ancora che in febbraio Renzi non avrebbe vinto le elezioni; che gli eventuali elettori che voleva intercettare al centro non avrebbero compensato la fuga di quelli che se ne sarebbero andati da sinistra. E più in generale continuo a pensare di Renzi le stesse cose che pensavo un anno fa.

Tutto quello che ho scritto di lui - cose anche un po' cattive - mi sembra ancora più o meno valido. Trovavo il suo giovanilismo un po' irritante (e soprattutto osservavo come questa "irritanza" non fosse solo un'idiosincrasia mia, ma fosse condivisa da molte persone a sinistra). Non è che in seguito il giubbotto di Fonzie abbia modificato questa impressione (continua sull'Unità, H1t#201)

La sua proposta di abolire i finanziamenti ai partiti mi sembrava guardare a un futuro un po’ anglosassone in cui sarebbero stati gli sponsor economici a decidere quali candidati finanziare: e già un anno fa non mi facevo molti dubbi sul perché certi ambienti finanziari o industriali avrebbero avuto più interesse alla candidatura di un Renzi piuttosto che di un Bersani. Non mi piaceva il fatto che continuasse a insistere che i finanziatori della sua campagna erano reperibili “su internet”, quando non era semplicemente ancora vero.
Non mi piace il modo in cui molti politici di area cattolica, come lui, cercano di far passare uno smantellamento dello Stato sociale sotto l’etichetta “sussidiarietà”: una proposta demenziale come ilServizio Civile Obbligatorio, fatta l’anno scorso durante la campagna per le primarie, mi sembrava indicativa in tal senso. Spero che nel frattempo abbia cambiato idea sul Servizio Obbligatorio, ma non vedo perché avrebbe dovuto: il sostegno dell’associazionismo cattolico continua a essergli prezioso.
Non credo che potrà mai trattare da pari con Angela Merkel, non per una questione anagrafica, ma perché è succube della stessa visione cristiano-centrodemocratica delle cose: l’Italia deve scontare le colpe dei suoi genitori, lo pensano gli elettori della Merkel e lo pensa anche Matteo Renzi. Lui stesso ci volle rammentare che in tedesco “colpa” è un sinonimo di “debito” (Schuld). E i debiti si pagano.
Per farla breve: tra lui e Bersani continuerei a scegliere Bersani. Bersani però non c’è più, e nessun altro potrà veramente contendere a Renzi la posizione di leader della nuova generazione che si è conquistato (meritoriamente) in questi anni. Ha vinto lui, e se non farà o dirà cose davvero troppo sciocche, io lo voterò. Ma non ho cambiato idea su di lui. E neanche lui, secondo me, ha cambiato molte idee. E allora cos’è cambiato, da un anno a questa parte? Perché tanta gente, che l’anno scorso lo trovava interessante, ora cambia subito argomento? È il destino di chiunque cavalchi la novità: dopo un po’ la tua faccia non è già più così nuova. Ma non è solo questo.
È che Renzi sta scalando il PD, e questo lo può portare ogni tanto su posizioni un po’ a sinistra. Si tratta quasi sempre di un effetto ottico. In certi casi viceversa è il PD che si sta arrendendo a Renzi: ma l’ingresso nelle sue file di alcuni capibastone locali, per quanto giovani o almeno giovanili, lo rende meno digeribile a chi fino a ieri lo avrebbe votato soprattutto perché ieri MR era un corpo estraneo al PD. Tutto questo era assolutamente prevedibile, e in effetti noi lo avevamo previsto. Noi chi?
Noi che avevamo scelto Bersani. Quando ci esibivano i sondaggi in cui Renzi spostava milioni di elettori, restavamo scettici. Forse sospettavamo che la simpatia che molti elettori di centrodestra nutrivano per MR non sarebbe stata abbastanza forte da portarli davvero alle urne. Nei fatti lo staff di Renzi si aspettava un milione di elettori in più alle primarie (su un totale di tre milioni!) Ed era ancora il 2012: Berlusconi e Grillo non avevano ancora scaldato i motori della campagna elettorale. Grillo non aveva ancora promesso un referendum sull’euro. Berlusconi non aveva ancora inviato nelle case la busta per la restituzione dell’IMU. E Renzi non era ancora visto come il leader del PD. Tutti passaggi che avrebbero molto ridimensionato il suo gradimento presso quel bacino elettorale a cui voleva attingere. Questo era più o meno il ragionamento che facevamo un anno fa: non abbiamo cambiato idea. Altri l’hanno cambiata: appena Renzi è diventato il vero candidato, hanno iniziato a storcere il naso. Era prevedibile, lo prevedevamo.
Certo, prevedevamo anche che Bersani potesse vincere le elezioni - più che prevederlo io losperavo – e Bersani le elezioni le ha perse. Quindi stavolta voterò Renzi (alle elezioni, non alle primarie), e spero che vinca. Magari non passerò il tempo a spiegare tutte le cose che non mi piacciono di lui. Le ho scritte tutte qui stavolta, così per un bel po’ siamo a posto. http://leonardo.blogspot.com

74 commenti:

  1. Io sono Toscano e Renzi non lo sopporto e l'archetipo del Fiorentino sborone: è bravo lui , fa bene tutto lui, le fie più belle son le sue, se c'è lui ecc..
    Se diventa leader del PD mi sa proprio che voterò il M5S.

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    1. Fammi capire, il guru-profeta-Dio del M5S invece non è bravo lui? Non fa e decide tutto lui? Non è scienziato/santone/economista/biotecnologo/leader/megafono?

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    2. I Veri Profeti diffondono la Parola del Signore.

      I falsi si contentano della bio wash ball.

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  2. Ma Civati per te non ha nessuna possibilità?

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    1. Di vincere il congresso? o le primarie? No.
      Magari alle primarie voto per lui, ma non credo che possa farcela stavolta.

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  3. ..ohi ragassi...è quest'acqua qua...

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  4. Io ho votato Renzi alle primarie ma non ho cambiato idea. Capisco la nuova strategia e capisco la necessità di legarsi a figure del PD locale per garantirsi la vittoria al congresso. Certo, addirittura scegliere Bonaccini (che ritengo un incapace e un intrallazzatore senza alcun talento) mi fa storcere effettivamente il naso, ma lo posso capire. Avrei preferito diversamente, ma comprendo.
    L'importante è che Renzi sia in grado di fare, alle elezioni, quello che Bersani non è stato in grado di fare: cambiare il tono della Comunicazione per diventare inclusivo e piacere anche a chi non si considera di Sinistra. Perché il problema è questo: Destra o Sinistra possono essere definizioni ancora valide (non mi interessa più di tanto il dibattito) ma sono macro-categorie utili più per un osservatore esterno o per una parte dell'elettorato. Cerco di spiegarmi: c'è una percentuale di elettori che si riconosce molto nelle categorie "destra" o "sinistra", ma ci sono molti che decidono chi votare solo prima delle elezioni. Tra gli indecisi c'è anche chi non si riconosce affatto in queste categorie, e ne privilegia altre. Ad esempio lavoratore garantito/non garantito, che sta diventando molto più pesante secondo me. E Bersani ha avuto parecchia paura di alienarsi le simpatie dell'elettorato di Sinistra, preferendo IMO appaltare a Monti il voto dei moderati (e sicuramente il motivo principale del crollo di Bersani è proprio il flop di Monti).
    Posto che la coperta è sempre troppo corta, considerare gli elettori come blocchi monolitici secondo i nostri schemi di pensiero mi pare il frutto della solita autoreferenzialità di Sinistra. "Io conosco solo gente di sinistra e loro la pensano così, per cui tutti la pensano così". Non è così, dato che non tutti quelli che votano a Sinistra condividono l'attaccamento della Base. Altro fatto: a Sinistra minacciano sempre di non votare il PD ma alla fine lo votano. Chi non è di sinistra non minaccia e non vota a sinistra.

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  5. "anno fa non mi facevo molti dubbi sul perché certi ambienti finanziari o industriali avrebbero avuto più interesse alla candidatura di un Renzi piuttosto che di un Bersani." , faccio notare che i Riva finanziavano Bersani e non Renzi
    Matteo Z.

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    1. Scusate la domanda ingenua..ma che necessità avevano i Riva di finanziare Bersani?

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    2. Matteo Zallusti, temo che tu stia parlando della campagna elettorale 2006, quando il PD manco esisteva.

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  6. Se avessi votato alle primarie, avrei certamente votato per Bersani.
    E se non ci fosse stata la "minaccia" di Renzi, avrei votato per Puppato.
    Anche oggi, tra Bersani e Renzi sceglierei Bersani, se si potesse scegliere.

    Perché sei così sicuro che Renzi sarà il prossimo candidato del centrosinistra alla presidenza del Consiglio?
    Spero che si tratti solo di scaramanzia.

    Anch'io, in passato, ho sostenuto la filosofia del meno peggio, ma se Renzi dovesse diventare il candidato del centrosinistra mi toglierò il vizio di votare.
    E tanti auguri all'Italia berluscogrillista.

    (H-F)

    p.s. Ti meriti molto più di un caffè (paypal). Ma per quanto mi riguarda dovrai aspettare che io esca dal mio stato di indigenza. Sii paziente.

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  7. Proverò a fare un ragionamento. Ammettiamo che nel Febbraio 2013 al posto di Bersani ci fosse stato Renzi e supponiamo che i rapporti di forza fossero gli stessi del Febbraio 2013 reale. Prevengo subito l'obiezione di chi mi verrà a sostenere che con Renzi avremmo stravinto: probabilmente con Renzi avremmo avuto più voti provenienti dall'astensionismo di centro (i delusi di Monti) compensati dalla perdita di voti dovuti alla gente che "io Renzi non lo voto perché è troppo di destra". Quindi più o meno siamo lì.

    Nel Febbraio 2013 Bersani cercò disperatamente di formare un governo col M5S andando a proporre loro alcuni punti di convergenza in tema di lavoro e di corruzione oltre che di conflitto di interessi, ma i pentastellati risposero picche. Bersani era lì quasi implorante, disposto a scendere a compromessi, ma Crimi e Lombardi risposero che non siamo mica a Ballarò.

    Sarebbe andata diversamente con Renzi? Probabilmente Renzi avrebbe giocato altre carte: avrebbe fatto il giovane, il fighetto, con quella sua aria da primo della classe (l'archetipo del Fiorentino sborone che le fie più belle sono sue - l'hanno scritto prima di me e da toscano della costa condivido al 100%) e cosa credete che avrebbero risposto Crimi & Lombardi a un esponente della partitocrazia incapace di trattare? Le stesse cose che hanno risposto a Bersani.

    Mi sbaglierò, ma coi risultati di Febbraio 2013 Bersani o Renzi sarebbero stati uguali, entrambi respinti dai pentastellati e sarebbe comunque uscito fuori un qualche Letta o chi per lui a fare le sue larghe intese.

    E per il futuro? Le previsioni son difficili a farsi in quanto avremo due movimenti di voti opposti e contrari: da una parte tutti coloro che hanno votato PD al grido di "mai col Berlusca" e che disgustati dall'inciucio voteranno M5S, dall'altra tutti coloro che hanno votato M5S per dare un segnale e cambiare le cose e che disgustati dall'isolazionismo pentastellato voteranno l'alleato del PD a sinistra (SEL, presumo).
    Quale dei due flussi prevarrà? Difficile a dirsi, anche perché c'è un'altra variabile tutt'altro che trascurabile: Mediaset è viva, indomita e in perfetta salute, pronta a supportare con le proprie batterie di fuoco l'erede del Caimano.

    Vai Matteo, combatti con tutte le tue forze, ma se i tuoi predecessori andavano incontro a un carro armati di spada, tu ci vai con arco e frecce: un notevole cambio di armamenti, ma temo che sia insufficiente contro l'acciaio del carro armato mediatico.

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    1. ...quanto è attuale il conflitto di interessi...e quella promessa trasversale dell'On. Violante...vedete che alla fine venite sempre da me...
      Ma tra i nostri dirigenti nessuno che abbia letto il buon K.Popper..?

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  8. "dovrò ancora difendere in logoranti conservazioni pubbliche un principio banalmente aritmetico"

    Quest'errore di battuta t'è scappato assieme alla spocchia e arroganza di cui è fradicia questa frase, che vorrebbe essere ah, se non ci fossi io, ed invece e solo "someone is wrong on the internet" ( http://xkcd.com/386/ ).

    Va', conserva e convertili tutti.

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    1. ehi giorgian con chi ce l'hai?

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    2. È l'arroganza del due più due, gli italiani non la reggono.

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    3. E' un simpatico errore di sbaglio: mi ricorda il latte a lunga conversazione ;)

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  9. Com'era quella storia della disperazione?

    Ah già.

    Herr Lampe

    Ps: c'è da dire che l'opzione caramba almeno era più stilisticamente migliore, ma rinnovo i complimenti al blogger, post non condivisibile ma onesto e divertente. Solo l'ironia ci può salvare, pensiamo a Socrate ad esempio. Appunto.

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  10. Si critica Renzi perché è uno che batte molto sulla comunicazione, come a dire che invece bisognerebbe occuparsi dei fatti. Però allora poi le critiche bisognerebbe farle sui fatti, non sugli atteggiamenti, che siano o meno giovanilisti, alla Fonzie, o dall'umorismo facilotto.
    Insoma, chi se ne importa se è irritante oppure no, se sono i fatti a contare. Sinceramente io trovo il suo umorismo un po' fastidio, e parla a macchinetta. Ma che m'importa? Sono d'accordo con molte sue idee.

    Mi fa anche un po' sorridere l'"ancora" del "quando non era semplicemente ancora vero" (in riferimento alla divulgazione dei dati sui finanziatori): non fai prima a dire che la promessa di essere trasparente l'ha mantenuta (con un ritardo piuttosto lieve rispetto ai tempi promessi)?

    Non sapevo poi della storia dei soldi di Riva a Bersani, però ho controllato, è vera. Una cosa del genere, peraltro perfettamente lecita, non toglie qualsiasi forza ai ricorrenti argomenti contro Renzi? ché è di certo peggio pretendere il finanziamento pubblico MA ANCHE i soldi di Riva. E fa ben capire che il finanziamento pubblico non è una maniera di rendere meno influenzabili i politici, ma solo più ingordi. Che poi è il punto di Renzi.

    Una cosa veramente non capisco, però: Renzi fino a ieri era il MALE. Non il meno peggio: il MALE. Il fascistoide, quello unfit to lead Italy pt.2, e chi più ne ha più ne metta.
    Ora lo si vota. Onestamente sono anche contento di vedere che Renzi trova elettori. Ma quando governerà e farà tutte quelle cose con cui non si è d'accordo? Io questo proprio non lo capisco.

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    1. Non sorprende.

      Comunque nei pezzi in cui leggevi il MALE trovavi anche scritto che, se Renzi avesse vinto le primarie, avrei votato per lui.

      Ma probabilmente non hai letto perché eri distratto dalla scritta MALE.

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    2. Eccone un altro.
      Uqbal, visto che hai fatto i tuoi approfonditissimo controlli mi spieghi, per favore, la storia vera dei soldi dei Riva a Bersani?, e soprattutto: mi spieghi perchè uno che prendesse solo i soldi dei Riva sarebbe meno manovrabile di uno che prendesse pure i finaziamenti pubblici?
      Attendo speranzoso.

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    3. Leonardo
      No, non lo capivo in quei pezzi e continuo a non capirlo. Mi sembra ozioso specificarlo che non lo capivo neanche allora, ma vabbè.
      Ma se dovesse fare, che so, una riforma del lavoro alla Ichino (non ci spero troppo ma magari...), cosa dirai? Che farai? Con chi te la prenderai?

      Atlantropa
      http://it.notizie.yahoo.com/pd-bersani-finanziamento-dai-riva-nulla-di-illecito-113100183.html
      Specifico che io non ho ragione di credere che ci fosse nulla di illecito. Non lo credo affatto.
      Ma se la ragione che tu adduci per il finanziamento pubblico ai partiti è che con i soldi pubblici i politici sono più liberi, allora non dovresti prendere soldi dai privati. Per coerenza e per dimostrare che che non sei amico di nessuno. Se poi invece li prendi, fai ridere.
      Se tu invece fin dall'inizio sostieni che il politico deve campare di donazioni, e rendicontarle, si può non essere d'accordo, ma almeno sei coerente.

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    4. Speravo in qualcosa di meglio.
      Sui Riva: ti rendi conto che stai parlando del 2006?, di prima del PD veltroniano?
      [per fortuna, poi, che tu (tu come chiunque altro) creda o meno che nella circostanza xyz possa esserci stato un illecito non ha ancora rilevanza]

      Con soldi pubblici i politici sono più liberi perchè non restano appesi alle donazioni (come avviene ad es. negli USA, dove più volte l'esecutivo si è prestato a far la voce grossa, specie in America Latina, su indicazione delle corporation, o dove i sistemi di spionaggio vengono solertemente messi al servizio del complesso militare industriale).
      Ciò non toglie che accettare o meno una donazione lecita è affare di ciascun partito, ed a seconda dei casi ognuno potrà avere la sua opinione (insomma non è che sul tema si possa avere un'unica opinione). Peraltro non accettare la donazione di xyz non è condizione nè necessaria nè sufficiente per non essere amici di xyz, credo che la storia trabocchi di esempi in tal senso.

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    5. 100.000 euro pesano. Se non pesassero, non li prenderesti. Poi il 2006 d.C. non è che sia poi tantissimo tempo fa.
      E se al partito vengono dati fior di milioni di finanziamento pubblico, il minimo di creanza sarebbe di non prenderne altri.

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    6. In pratica cosa vuoi sostenere?, Bersani ha fatto dei favori ai Riva, sì o no? se sì devi dire quali; se no hai già la dimostrazione che prendere quei soldi non è indice di alcun complotto.
      Il resto è fuffa, "casa di Montecarlo", quelle cazzate lì.

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    7. Atlantropa
      Io non sto parlando di cronaca giudiziaria né di complotti, ma di opportunità e coerenza politica.
      Bersani sosteneva che il finanziamento pubblico (assai generoso, peraltro) serve perché rende liberi i politici...e allora perché prendere finanziamenti dai privati?
      Non mi sembra un ragionamento assurdo.

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    8. A me pare che l'idea (ed anche la pratica) ritenuta problematica sia quella di campagne elettorali basate interamente o quasi interamente sui soldi dei privati. La chiave è "interamente", non "privati".

      Tu ripeti: "Bersani incoerente" perchè "privati", ma è un non sequitur; per provare davvero "Bersani incoerente" occorrerebbe il "quasi interamente"; ossia dati alla mano dovresti mostrare come quella campagna elettorale del 2006 si sia giocata decisivamente su quei soldi, che quei soldi per Bersani erano così importanti da renderlo di fatto manovrabile/addomesticabile.
      Se non lo fai, se ti limiti a linkare la paginetta di yahoo! notizie che riferisce della donazione, beh... non hai detto nulla.

      Onestamente non so come altro spiegarlo.

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    9. NOn ci capiamo perché tu stai parlando di effetti concreti: stai dicendo che accettare soldi privati E sostenere la necessità del finanziamento pubblico sono cose che possono convivere finché il politico non diventa primieramente interessante ai soldi privati e quindi ricattabile.

      Io invece ragiono su un piano più "di principio" o "astratto": o scegli il finanziamento deve essere privato (ma trasparente e anche con un tetto -Renzi) o scegli quello pubblico (ma allora non si vede a cosa ti serve quello privato). Bersani non ha scelto e vuole entrambe le cose.
      Ma non funziona. Aggiungo un altro argomento: se i soldi sono pubblici, vengono dati tanto ad un partito quanto ad un altro, in pari misura; i partiti quindi si confrontano ad armi più o meno pari. Ed è questa la logica del finanziamento pubblico.
      Ma se il finanziamento pubblico è uguale per tutti, allora poi il finanziamento privato ti serve per superare l'avversario. Intendo dire: se con i soldi pubblici entrambi i maggiori partiti possono permettersi 600 cartelloni, allora diventa cruciale quel finanziamento privato che ti permette di sopravanzare il tuo avversario anche solo di 50 cartelloni, finendo 650 a 600.

      Questa è la ragione per cui accetto Renzi (unitamente al fatto che il finanziamento pubblico deve finire non per ragioni filosofiche, ma perché, semplicemente, i partiti hanno dato prova di non saper gestire efficacemente quelle); ed è la ragione per cui critico Bersani.

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    10. Secondo me non ci capiamo perchè io magari sarò troppo terra terra, ma voi state facendo un frittatone.

      Per prima cosa la donazione dei Riva risale alle politiche del 2006, e nulla ha a che fare con il PD, tantomeno con le primarie di coalizione dell'anno scorso in cui Renzi le ha prese da Bersani; per cui dire, come ha fatto qualche buontempone, che i Riva danno i soldi ai Bersani e non ai Renzi non ha alcun senso logico.

      Sulle questioni pratiche, mi pare riconosca, magari a denti stretti, che Bersani non è accusabile di essere stato compiacente coi donatori delle sue campagne elettorali; se mi dai conferma di questo punto, tanto mi basta.
      La questione che Bersani non avrebbe scelto è incomprensibile: c'è una legge e stop, non vedo cosa ci sia da scegliere.

      Sulla questione 600 vs 650, mi sembra una situazione di sostanziale parità, e non vedo in base a cosa tu possa affermare che i 50 cartelloni in più spostino decisivamente l'esito delle elezioni; il problema c'è quando si ha 0.6, 6 o 60 vs 650.

      Sulle questioni "de principio" ripeto la domanda iniziale: conveniamo che la combo soldi pubblici + soldi privati renda il candidato meno manovrabile rispetto ai soli soldi privati?, sì o no?, se no perchè?, se sì perchè sei per Renzi che dice di no?



      PS: non che sia il punto, ma io tutta 'sta trasparenza di Renzi non l'ho vista; nel senso che con riferimento al pieno per il camper di Matteo, ero rimasto al servizio di Report in cui lui sosteneva di non poter fare i nomi dei donatori (che guarda caso corrispondevano al 60-70% dei quattrini) in assenza della liberatoria tal de tali per via della talaltra legge sulle fondazioni; con il piccolo problema aggiuntivo che Report cercava ma non trovava traccia dell'esistenza di tale fondazione; quali novità mi sono perso?

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    11. Senti, non è che siccome la cosa è del 2006 il principio cambia. Però, porca miseria, se rompi l'anima a Renzi perché "Eh, le Cayman", e poi accetti i soldi di riva, allora ti esponi alla ritorsione de "Eh, l'Ilva".
      Poi boh, io più semplice di così non la so fare.

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    12. Più semplice ci sarebbe rispondere sì o no alla domanda.

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  11. Claudio Vda, scusa se mi permetto
    ma insisti con il fatto che ineleggibile era Confalonieri e non B....ma a maggior ragione allora si doveva fare una legge semplice semplice sul conflitto di interessi

    Vuoi fare politica, benissimo! Però prima devi vendere tutti i media che possiedi (...perché lo capirebbe anche un gioppino che coi media manipoli le informazioni crei il consenso e quindi voti...) e non a tuo fratello però....
    Sei affezionato e non vuoi vendere? Benissimo, allora non puoi fare politica. Punto.
    Ci voleva tanto?

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    1. Io avevo insistito sul fatto che Confalonieri fosse ineleggibile parecchi post fa, comunque va bene, riapriamo l'argomento.
      Durante la XIII legislatura il centrosinistra aveva i numeri per fare una legge sul conflitto di interessi, ma si pensava che Berlusconi fosse ormai sconfitto e si sottovalutò il problema.
      Durante la XIV legislatura governava B.
      Durante la XV legislatura non c'erano i numeri
      Durante la XVI legislatura governava B. e poi non c'erano i numeri.
      Durante la XVII legislatura (la presente) ci sarebbero i numeri ed in effetti Mucchetti e Zanda hanno avanzato la proposta di legge che renderebbe B. ineleggibile, purtroppo però Grillo ha tuonato contro tale legge, bloccandola di fatto visto che senza M5S non ci sono i numeri in Senato.

      La XIII si concluse nel 2001, ossia 12 anni fa e se tu sei qui a lamentarti di fatti accaduti oltre 12 anni fa con dirigenti ormai spariti (Cesare Salvi ve lo ricordate? E Fabio Mussi?), perché non ti lamenti dei ben più attuali fatti di quest'Estate che hanno visto bloccato un buon disegno di legge sul conflitto di interessi? Non è che siccome oltre 12 anni fa la sinistra sbagliò colpevolmente e imperdonabilmente, allora possiamo permetterci di sprecare la nuova occasione... o no?

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    2. Signor Claudio, tutti possiamo sbagliare...la differenza la fa il come!

      Lei mi parla di numeri...ma prima dei numeri ci deve essere la VOLONTA'.
      Grazie a Violante abbiamo saputo che la VOLONTA' non c'è mai stata!
      E' questo il fulcro del problema ed è l'origine di tante nostre campagne elettorali combattute con gli stuzzicadenti contro la corazzata mediaset.
      Mi può aiutare a capire perché non c'è mai stata la VOLONTA' ?
      "Perché gli è stato promesso che non avrebbero toccato le televisioni"?

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    3. Un decennio fa il PdL accusò i governi di centrosinistra di essere un regime liberticida, allora Violante rispose che era falso, tanto è vero che non furono toccate le TV di Berlusconi.
      Oggi due parlamentari del PD propongono una legge sul conflitto di interessi e viene loro risposto che non si può fare perché un decennio fa Violante aveva risposto quella cosa.
      Ci state a prendere per i fondelli o cosa? La legge è stata proposta ADESSO, non me ne frega nulla di quello che accadde 10 anni fa: la volete questa legge oppure accampate la scusa di Violante perché vi manca la VOLONTA' ?

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    4. Bravo anonimo delle 12:11, hai espresso anche la mia risposta.

      Aggiungerei però un dettaglio. Nel 1956 il PCI avallò la repressione sovietica in Ungheria, alcuni degli eredi del PCI furono il PDS e poi i DS che confluirono nel PD. Pertanto il PD porta le colpe dell'invasione sovietica del '56 e per tale ragione se due parlamentari PD propongono una legge sul conflitto di interessi il M5S è autorizato ad affossarla: il PD deve scontare le colpe del 1956! Che importa se nel frattempo si fa un favore a Berlusconi.

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    5. I voti arrivano dal consenso, il consenso arriva dalla propaganda.

      ..e la propaganda (98%dei media) la abbiamo lasciata al nostro unico competitor....ma questi sono dettagli...

      ...così giusto per ricordarlo...

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  12. Se MR e' troppo di "destra" si puo' sempre votare Vendola o l'ennesima piattaforma per "l'unita' della sinistra". Inutile fare tanti discorsi: il PD e' un partito riformista e liberale, se cercate massimalismi anti-storici e perennemente fallimentari potete votare altrove (e soffrire, ma tanto lo sapete gia').

    ps: io voto Renzi, senza se e senza ma.

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    1. Non so, magari a uno fa schifo proprio l'idea che il partito che vota sia liberale.
      Per dire: distruggere il welfare a botte di tagli dracoiniani, o più in piccolo smantellare la progressività fiscale, o ancora più in piccolo sostenere che Confindustria sia un normalissimo "sindacato" in rappresentanza di una "parte sociale", ecco, non mi sembra roba di cui andar necessariamente fieri.

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    2. Atlantropa, quindi tu non lo voterai? Ci sta, ognuno è libero.
      Quel che non capisco è chi dice esattamente quel che dici tu e poi dice: "Beh, lo voterò".

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    3. Ti dirò: dover scegliere tra il democristiano Letta ed il democristiano Renzi non mi pare 'sta gran libertà…

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  13. Per quanto riguarda il banale principio aritmetico (se non scegli il meno-peggio vince il più-peggio), bisogna anche dire che ormai sta diventando consistente il punto di vista di chi si rifiuta di scegliere tra il peggio e il meno-peggio. Si tratta di molti ex elettori del centrosinistra (soprattutto PD), che hanno cominciato a rappresentarsi il meno-peggio come un noto male (un male come tanti altri) e il peggio (ossia il crollo del centrosinistra) come l'occasione per liberarsi del noto male di cui sopra. Poi si vedrà.
    Di conseguenza siamo arrivati al punto che per molti ex elettori del centrosinistra (non necessariamente PD) il meno-peggio relativo (ossia il meno-peggio nell'ambito del centrosinistra) non è altro che il peggio assoluto, mentre il peggio assoluto di un tempo (la sconfitta del centrosinistra) ha assunto l'aspetto di un meno-peggio, ossia di un meglio.
    E Grillo pesca indisturbato in questo mare...
    (H-F)

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  14. ma è ovvio che se il meno-peggio è la sconfitta del centrosinistra (qualunque cosa voglia dire) è andata benissimo negli ultimi 20 anni.
    voglio dire: ha governato berlusconi molto comodamente quasi tutto il tempo e il centrosinistra poco e con numeri risibili
    quindi "grande è il disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente", giusto?
    se renzi sarà il prossimo candidato del centrosinistra non voterò renzi, così vincerà alfano? grillo?
    avremo un governo con brunetta-gelmini-ecc. o un governo con crimi-nuti?
    vai compagno renzi, hasta la victoria siempre!
    io spero si faccia un vero congresso e delle vere primarie (a quanto pare il pd è l'unico a farli seriamente)
    io ho votato bersani alle primarie e tutt'ora penso che sarebbe un ottimo presidente del consiglio e perfino i parlamentari del m5s sembrerebbero meno minchioni se fossero entrati o sostenessero un governo col pd
    ps. comunque sono rimasto un po' deluso da togliatti per la cosiddetta svolta di salerno... sì, lo so che non c'entra niente, oggi: volevo blandire quello che scrive VOLONTA' (se lo scrivevi minuscolo potevi scrivere vo1onta')

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    1. marcell....se sei così bravo..perchè invece di blandire non provi a rispondere?

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    2. No, un attimo, hai frainteso.
      Per quelle persone di cui parlavo io, il meno-peggio non è una sconfitta elettorale del centrosinistra ma il suo crollo definitivo.
      (H-F)

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    3. A quella gente, ormai, interessa solo la possibilità di partecipare ad un'eventuale ricostruzione successiva.
      A quelli non li recuperi con la storia del meno peggio.
      E sono tanti.
      (H-F)

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  15. e che so' l'avvocato di leonardo?
    mi stai dicendo che forse i disonauri si sono estinti per colpa di bersani?
    può essere, che ne so io?
    tu hai un'idea complottista di tutto
    violante ha detto un sacco di cose e ne dice ancora come capoccione del pd, ma non è l'unico capoccione del pd (ce ne sono tanti)
    l'errore "storico" è stato di fare la famosa bicamerale con berlusconi
    si è rivelata un modo per guadagnare tempo
    alcuni di noi possono dire "l'avevo detto", altri diranno "m'ha fregato"
    ochei, quindi?
    andiamo avanti o vuoi sapere se io faccio parte del primo o del secondo gruppo?
    vuoi sapere se preferisco votare un partito con gruppo dirigente parzialmente corrotto e inane invece di votare un so so cosa composto da un gruppo di deficienti eterodiretti da un duo di nazisti?
    prova a indovinare
    voglio dire:
    - io la scissione del '21 non l'avrei fatta
    - non ho apprezzato la cosiddetta svolta di salerno
    - ero favorevole al compromesso storico (traumatizzato dal golpe in cile, ero giovane)
    - ero tra quelli convinti che la bicamerale non avrebbe condotto a niente
    - il mio colesterolo è nella norma e i tigliceridi sono a un livello ottimale (grazie per l'interessamento)

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    1. Forse hai ragione.. però vuoi mettere la soddisfazione di uscire dal Teatro Goldoni cantando l'Internazionale... e immediatamente recarsi al Teatro San Marco per svolgere il I Congresso del Partito Comunista d'Italia.
      Se mi dici che al pensiero non ti è venuta la pelle d'oca non ti credo...

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    2. I voti arrivano dal consenso, il consenso arriva dalla propaganda.

      ...così giusto per ricordarlo...

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  16. Di Renzi mi aspetto ancora la pubblicazione dei finanziatori tenuti occulti per motivi di privacy. Poi potremmo parlare del Maggio Musicale Fiorentino. E non mi sembra per nulla un primo della classe, nemmeno fra gli scout: si vede che ha letto poco, si affida a spin doctor che traducono (male) dall'inglese e (forse) a Baricco, marina le assemblee del partito (e a quanto pare della sua città) e quindi è fuori tema. Cosa si può pretendere di un eletto di Mike?

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  17. UUUUUUUUUUUUUUUUUUUhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

    UUUUUUUUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAhhhhhhhhhhhhhhh

    NON è SCONTATO chi VINCERA'

    Molti iscritti (forse l'area ex ds) voteranno più Cuperlo
    Molti nelle primarie aperte voteranno più Renzi (che ha un vago appoggio di Repubblica)...

    Ma diciamoci la verità: davvero avete idea che Cuperlo se vincesse avrebbe una probabilità su un milione di vincere alle politiche?

    Davvero siete convinti che se Renzi perdesse ora potrebbe candidarsi a leader della coalizione. Volete solo indebolirlo un pò per tirarlo più a sinistra?

    Non credo che Renzi abbia particolari contenuti politici di pregio, in ogni caso li valuto mille volte meglio di quelli del berlusconismo.

    Lui è l'unica possibilità per il PD di vincere. Mi dispiace dirlo, ma bisognerebbe accettarne le conseguenze.

    Purtroppo la sinistra è piena di gente che non sa comunicare un'immagine positiva di sè e che non sa comunicare alcuna emozione e di elettori che non ne capiscono l'utilità e l'importanza.

    Dario

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    1. Dario...è quest'acqua qua....

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    2. Pardon, questo andava qui.

      Ma siamo veramente sicuri che si tratti di incapacità comunicativa?
      Non sarà che l'immagine negativa dipende soprattutto dal fatto che si sta cercando di salvare tutte le capre insieme a tutti i cavoli?
      Se fosse così, il problema non si risolverebbe semplicemente scegliendo il leder più nazional-popolare tra quelli che si sono mostrati più spesso in televisione (Renzi).
      Forse con questo sistema elettorale il centrosinistra può vincere solo abbracciando, oltre ad un leader dallo sviluppato istinto populista (Renzi), anche una decisa politica populistico-demagogica (di centro, per così dire) che si mostri alternativa agli altri populismi già consolidati (Berlusconi, Lega, Grillo).
      In altri termini, con questo sistema elettorale il centrosinistra vince solo trasformandosi in una nuova DC.
      Non male come risultato finale di un travaglio cominciato all'inizio degli anni '90 con la scomparsa della DC.
      (H-F)

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  18. Bersani era la versione bonacciona del vecchio dirigente comunista, passerà alla storia come quello del giaguaro

    Cuperlo è Bersani 2 (tra l'altro zero possibilità di tenere unito il partito) e non passerà alla storia se non per aver perso primarie o politiche.

    Civati ha acquistato un micron di notorietà, solo nella sinistra, perchè una volta i giornali l'hanno paragonato a Renzi.

    il curriculum di un leader di successo, lo vedi dall'impatto comunicativo

    La funzione di un leader di governo.. deve essere una figura in cui moltissimi possano riconoscersi, in cui possano aver piacere ad identificarsi

    Dario

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    1. Impatto comunicativo? Inteso come gruzzolo per comprare metri di scaffale sui media outlet, qualsiasi cosa dica?

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    2. Inteso come capace di apparire con messaggi chiari e forti (slogan che dir si voglia) o generare forte critica (in ogni caso cassa di risonanza)...
      essere in prima pagina anche su media ostili in tutto è segno di impatto comunicativo

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  19. "Purtroppo la sinistra è piena di gente che non sa comunicare un'immagine positiva di sè e che non sa comunicare alcuna emozione e di elettori che non ne capiscono l'utilità e l'importanza."
    è un problema perché?
    - non ti fa venire voglia di votarla (la sinistra)
    - non fa venire voglia di votarla agli altri (ma tu la voteresti comunque)?

    non ho capito una cosa:
    il problema qual è?
    - a sinistra non sanno raccontare barzellette?
    - a sinistra sono troppo teneri con i penati?
    - a sinistra non sanno che cazzo fare per la crisi?

    metti le croci e poi vedi te se votare berlusconi o grillo (nel primo caso salutami brunetta o tremonti, nel secondo salutami crimi o messora)

    solo per amor di polemica:
    se il mio treno va verso il precipizio *io* preferisco che a guidarlo sia un macchinista (anche se disonesto e assenteista) piuttosto che un cantastorie puttaniere o un comico sputtanato (anche se votati da tanta, tanta gente onesta)

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    1. ..quello che stiamo cercando di farti capire è che già non siamo propriamente dei maghi della comunicazione...in più lasciamo tutti i mezzi di comunicazione agli avversari (che li sanno anche usare..)....è come fare i 100 mt contro bolt e in più lasciargli 50 mt di vantaggio....auguri...

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    2. Non solo, ma anche al contrario. Lasciamo i mezzi di comunicazione perchè non ne capiamo il valore. Il valore sociale direi.

      Dario

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    3. Ma siamo veramente sicuri che si tratti di incapacità comunicativa?
      Non sarà che l'immagine negativa dipende soprattutto dal fatto che si sta cercando di salvare tutte le capre insieme a tutti i cavoli?
      Se fosse così, il problema non si risolverebbe semplicemente scegliendo il leder più nazional-popolare tra quelli che si sono mostrati più spesso in televisione (Renzi).
      Forse con questo sistema elettorale il centrosinistra può vincere solo abbracciando, oltre ad un leader dallo sviluppato istinto populista (Renzi), anche una decisa politica populistico-demagogica (di centro, per così dire) che si mostri alternativa agli altri populismi già consolidati (Berlusconi, Lega, Grillo).
      In altri termini, con questo sistema elettorale il centrosinistra vince solo trasformandosi in una nuova DC.
      Non male come risultato finale di un travaglio cominciato all'inizio degli anni '90 con la scomparsa della DC.
      (H-F)

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  20. ho sempre avuto le idee chiare su Renzi... nel senso che non avrà mai il mio voto.

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  21. @Mafalda

    ...per non tornare a parlare dell'orrenda vicenda della non-elezione di Franco Marini.

    Mafalda

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  22. "e già un anno fa non mi facevo molti dubbi sul perché certi ambienti finanziari o industriali avrebbero avuto più interesse alla candidatura di un Renzi piuttosto che di un Bersani." Ricordo che il gruppo Monte dei Paschi era vicino al PD di Bersani. Quindi si potrebbe anche dire che "certi ambienti finanziari o industriali avrebbero avuto più interesse alla candidatura di un Bersani piuttosto che di un Renzi."

    "il sostegno dell’associazionismo cattolico continua a essergli [a Renzi] prezioso". Per governare, la sinistra ha avuto bisogno del centro, vedi Prodi. A me, che apprezzo Odifreddi, la cosa certo non entusiasma ma la realta' pare quella. Si puo' ovviamente contestare a Renzi il modo di cercarseli i voti cattolici ma non il fatto che se li cerchi.

    Criticare Renzi e' ovviamente legittimo, anche senza menzionare le orribile giacche alla Fonzie. Quello che non ha senso e' un partito che da vent'anni non ha saputo elaborare un programma un minimo coerente, e una coalizione in grado di supportarlo; partito che si chiude a riccio quando arriva uno come Renzi, un po' fuori dal coro, che e' riuscito a farsi eleggere andando contro i satrapi che gestivano la politica a Firenze.

    Comunque, iniziate pure a storcere il naso, cosi' magari vince Marina e potete dare la colpa a Mediaset.

    p.s.: io sono fiorentino e la costa toscana mi garba parecchio. Ma vedo che alcuni qui hanno il dente un po' avvelenato. Forse che le nostre fie son davvero meglio?

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    1. Apro una parentesi. Giudicare le idee di una persona in base alla sua provenienza geografica è giustificabile quando si hanno 14 anni, ma poi non più perché fortunatamente si cresce.
      Esistono però degli stereotipi figli della cultura popolare, ad esempio il milanese che pensa solo ai soldi, il napoletano chiassoso, il ligure tirchio, eccetera. Così se una persona spegne la luce quando esce dalla stanza pensiamo "bravo, non spreca energia", ma se casualmente la persona è ligure, allora qualcuno farà una battuta sul risparmio, mi auguro senza malizia.
      Per quanto riguarda la Toscana, alcuni stereotipi classici sono il livornese allegro anche il 2 di novembre, il pisano gretto e ignorante, il fiorentino spocchioso, eccetera. E analogamente al nostro ligure di prima, qualcuno farà una battuta quando vede un personaggio della città X che casualmente assomiglia allo stereotipo della città X.
      Ma penso che nessuno da queste parti sia così stupido da avercela con Renzi o da supportare Renzi solo in base alla sua provenienza geografica ;)
      ... o forse per errore son finito nello spazio dibattiti della Lega? ;)

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  23. ...la colpa veramente è di chi gliela ha lasciato...ma in fondo hai ragione tu illuminato Carlo...cosa vuoi che sia poter fare il lavaggio del cervello a milioni di persone che poi andranno a votare....è grazie a questa miopia ai limiti con la ipovisione che non si vincerà mai...

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    1. ...ah popper...qui è tutto inchiostro sprecato!
      Qui si equipara il potere mediatico a una azienda di noccioline....
      La comunicazione viene vista come un fastidioso orpello...roba da venditori di pentole....massì rimaniamo nei nostri narcisistici solipsismi...e chissenefrega se non arriviamo alla gente..importante è che noi sappiamo di essere antropologicamente superiori....

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  24. Questa discussione mi pare agghiacciante.
    Mi imbatto in qualcosa che magari sapevo che esistesse, un essere mitologico che non è in grado di seguire una regola semplice quanto basilare.
    La regola per cui chi vince le batterie poi fa la finale.

    Io non ho mai fatto politica attiva, ma questa volta a quarant'anni suonati ho iniziato. Per Civati. Perché penso ne valga la pena. Ma se vincesse Renzi non sarebbe una catastrofe, non quanto sarebbe catastrofica una vittoria di Cuperlo (che poi vuol dire veramente Crimi ministro tipo dell'Interno).

    Mah
    Andrea

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  25. lavaggio del cervello? mah

    facciamo così: 33 % controllo dei mezzi di comunicazione
    33 % saper comunicare attraverso i mezzi di comunicazione
    33 % saper essere piacevoli e attraenti

    chi preferisce cuperlo o civati a renzi sono sicuro che manco li votano
    non pensavo, ma sentendo certa gente mi viene vogli di votare alle primarie

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    1. risultato: il paese in mano ad una sola persona per 20 anni!

      Voto della maestra: molto bene!

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  26. in un commento è scritto che Renzi è l'unica possibilità per il PD di vincere e in effetti al momento parrebbe così.
    vi dò una notizia incredibile, ovvero che IO voglio vincere. il PD non è l'Inter, che con Moratti o con gli indonesiani se vince lo scudetto allora vinco io tifosa.
    il PD era già il meno peggio con Bersani, ma era un po' peggio del PD di prima e un po' peggio dell'Ulvo.

    tutti questi "un po' peggio" alla fine - molto semplicemente - non mi rappresentano tanto quanto M5S, anche se per motivi molto diversi. io alle primarie voterò, perchè se il PD può ritornare ad essere un partito più di sinistra, ci sto a provarci.

    ma se il candidato sarà Renzi, perlomeno il Renzi che fino ad oggi si è visto, mi levo il vizio del voto pure io. perchè se vince Renzi, io perdo esattmaente come perdo con Grillo o il PDL (no, ok, con quest'ultima ho esagerato, lo so)

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  27. Votare il meno peggio??????????????????

    Dobbiamo superare questo inghippo logico.

    Si vota pensando di fare la cosa MIGLIORE.

    Procedendo con logica (e morale):

    1) si deve votare pensando che il partito a cui si da il voto otterrà la maggioranza assoluta. E' infatti legge morale universale non fare azioni per cui non vorresti che altri facessero lo stesso. Quindi votare per un partito che in sè non riteniamo in grado di governare e di rappresentare la nazione a livello internazionale equivale a volere che non tutti facciano la nostra azione.

    2) inutile votare "per protesta" o per "dare un segnale" o non votare, se vuoi dare un segnale o protestare i canali sono altri, scrivi un articolo, fai un blog, parli con i politici, mandi lettere, studi, ti candidi tu stesso... questi atteggiamenti sono solo segno di chi non vuole fare la FATICA di capire qual'è la scelta migliore e assumersene la responsabilità. E rinunciare ad usare con intelligenza un strumento per il quale molti hanno dato la vita.

    Dario



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    1. Quando le scelte a disposizione sono limitate, "migliore" e "meno peggio" sono sinonimi: se A è migliore di B, significa che B è peggiore di A, ossia che A è meno peggio di B.

      Ad esempio potremmo essere condannati a morte e la condanna verrà eseguita attraverso un bel rogo preceduto da una lunga serie di torture sofferenti, ma potrebbe balenare la possibilità, se la scegliamo, di ricevere una pallottola in testa. La pallottola in testa direi che è meno peggio del rogo + torture, ossia costituisce la scelta migliore.

      Atteggiamento dell'indignato: "e me la chiamate scelta? Sempre morto finisco, io complice di questo gioco mai sarò quindi rifiuto la scelta e pretendo qualcosa di meglio". L'indignato venne torturato e poi bruciato.
      Atteggiamento del piddino: "va bene, ma almeno con la pallottola soffro di meno, quindi vada per la pallottola".

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    2. L'ipotesi che siamo tutti condannati a morte è una legittima interpretazione della realtà seppure a mio avviso profondamente malata (grillo ad esempio, che è della stessa idea e infatti ha creato un partito che votare il quale significa più o meno non votare, posticipa l'avvento della presunta catostrofe da anni).

      Se tutti facessero la scelta di non votare, quale sarebbe il risultato? Domandiamocelo seriamente. Nessun voto. Che il presidente della repubblica forma lui un governo e quindi diventa di fatto un dittatore? Che viene formato un governo sussidiario dai vertici dell'esercito, che comunque sono incaricati di tenere l'ordine in caso di emergenza? Sono ipotesi assurde, ma sono anche le uniche due uniche ipotesi possibili, portando alle sue conseguenze morali la scelta di non votare. Scelta che quindi si rivela assurda.

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