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domenica 2 marzo 2014

Forza Bellezza, forza Italia

Salve, sono uno di quelli a cui La grande bellezza non è piaciuta tanto, per motivi noiosi e banali che non riscrivo. E però magari mi sbagliavo, non me ne intendo e non l'ho neanche più rivisto - fossi nato mezzo secolo prima, magari avrei scritto su un giornalino di provincia che la Dolce Vita era un film senza senso, sono quel tipo di persona. Nel frattempo stasera mi ritrovo a tifare Sorrentino, non so esattamente perché.

Forse per la stessa sindrome scema che mi prende quando gioca la nazionale; oppure perché è l'unico film tra i candidati che ho visto, e quindi la sua vittoria mi risparmierebbe la solita sensazione di essermi perso qualche opera importante che comunque non troverei mai il tempo di recuperare. Può anche essere pura e semplice simpatia per Sorrentino (e Servillo), che tante altre volte mi sono piaciuti di più: insomma è tutto un complesso di cose che mi fa dire forza Grande Bellezza, forza Italia, crazy but beautiful country eccetera. In mezzo a tutto ciò, il dubbio di essermi sbagliato, di non aver riconosciuto a prima vista il capolavoro, si scioglie come una goccia (di fiele) nel mare. Proverò a spiegarmi meglio con una metafora politica.

Salve, sono uno che Renzi non l'ha mai sopportato. Non c'è una sola cosa che abbia detto o fatto, non c'è un solo progetto a cui stia lavorando, che non mi sembri una promessa di disastro. Però magari mi sbaglio, non me ne intendo e non sono nella posizione adatta per capire - fossi nato mezzo secolo prima, sarei stato in grado con lucidità di distinguere i governi che hanno fatto qualcosa di buono da quelli disastrosi? Dire che tifo per Renzi sarebbe troppo. Però se riuscisse a smentirmi, se riuscisse a dimostrarmi che era la scelta giusta, se combinasse davvero nelle prossime settimane qualcosa di buono, credo che ne sarei felice. Nella lista delle mie priorità, quella di avere ragione su Renzi sta molto in basso, parecchie posizioni sotto allo spread, al tasso fisso e/o variabile, al dissesto idrogeologico, ai finanziamenti alla scuola, eccetera eccetera. Se Renzi davvero riuscisse a smentire tutte le cose brutte che ho pensato e scritto su di lui, la consapevolezza di essermi coperto di ridicolo su un blog, per anni, misconoscendo il salvatore dell'Italia, sarebbe l'ultimo, l'ultimissimo dei miei problemi. Per farla breve: spero di sbagliarmi, come sempre. Sono pessimista per inclinazione, mica perché mi ci diverto.

Sono fatto così - potevo farmi meglio - probabilmente mi piacerebbe ,essere quel personaggio che non è né l'avversario del protagonista né un suo gregario; diciamo quello che a metà del secondo tempo prende in disparte l'eroe e gli spiega per filo e per segno tutti i motivi per cui il piano non funzionerà. C'è bisogno anche di personaggi così. Molto spesso basta aspettare dieci minuti e li ritrovi in prima linea.

22 commenti:

  1. diciamo quello che a metà del secondo tempo prende in disparte l'eroe e gli spiega per filo e per segno tutti i motivi per cui il piano non funzionerà


    Ma esistono davvero personaggi del genere nei film?

    Fritz

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  2. Leo, non credo che stavolta ti sbagli: La grande bellezza è un film stucchevole che ha vinto per motivi estetici, come 12 anni schiavo è un film didascalico che ha vinto per motivi politici; entrambi mostano quello che i giurati volevano vedere (e pensano che il pubblico dovrebbe vedere).

    tibi

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  3. Tranquillo, il buon Matteo non ti (ci) smentirà, basta leggere le ultime dichiarazioni sui finanziamenti alle scuole private del suo Ministro dell'Istruzione per capire in che direzione sta andando questo governo (suggerimento: non è la sinistra)

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  4. Chi critica La Grande Bellezza evidentemente non ama molto Sorrentino, punto e fine. La figura di Gambardella è un tipico personaggio sorrentiniano, la sua poetica c'è tutta, l'intimismo, l'eccentricità, i contrasti, il romanticismo "mancato". Ci sono certamente delle strizzate d'occhio agli americani con i fellinismi (la nana, la caciara, le tette, i culi) ma non puoi dire che nella roma vera ci sono le cartacce, non si può, chissenefrega della roma vera, per fortuna nel cinema italiano c'è qualcuno che prova timidamente ad uscire dal realismo imperante e soffocante.

    E poi non ditemi che la suora santa è commerciale, sembra una maschera cadaverica. Oppure che la Ferrilli non ha fatto una parte egregia!

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  5. Non si capisce bene se è una condanna del film di Sorrentino, o una chance concessa a Matteo Renzi. Conoscendo la sua opinione su Matteo Renzi, credo che il paragone non sia un gran complimento per il film :)

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  6. Vista anche immagine che l'accompagna ho idea che mentre digitavi il post nella testa ti risuonasse in loop "è meraviglioosooo, è meraviglioso far parte di un team...."

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  7. No, dai, non sconfessarti! Mantieni un po' di coerenza! Non ho tempo e voglia di rileggere la tua (posso darti del tu?) stroncatura del film di Sorrentino, fatta in tempi non sospetti, ma la ricordo ben motivata e circostanziata! Non puoi rimangiartela così! Io mi sentivo in buona compagnia con te. Con gli amici ti citavo a sostegno della mia tesi di rifiuto del film! Ma se ora ti rimangi ciò che hai scritto ( e anche ribadito, né!) e tifi pure "Forza Italia" è la fine... :-))

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  8. a me era piaciuto e sono andata a vederlo proprio dopo aver letto la tua recensione,che ad oggi resta quella che mi è comunque piaciuta di più, perchè le critiche che muove sono poi forse i motivi per cui vince tanti premi.
    ed è quel "menu turistico" che poi colpisce non solo gli stranieri nel senso di non italiani, ma anche semplicemente di non romani (mediamente, i più accesi critici).
    su Renzi che dire? spero anch'io di sbaglairmi. ma so che non mi sbaglierò.

    p.s. per tibi: 12 anni schiavo è proprio brutto e basta.

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    1. Appunto: perché un film didascalico, noioso, mal scritto e peggio recitato vince l'Oscar? Perché tratta il tema 'giusto' nel modo 'giusto': altri motivi non ne vedo.

      tibi

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    2. tibi, il motivo è che Brad Pitt l'ha prodotto e ha smarronato il mondo (ha dovuto addiruttura cambiare locandine ad un certo punto), mica altro. i motivi che tu adduci sarebbero già qualcosa. e si possono applicare a Lincooln o Argo di un anno fa.

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    3. Un ottimo motivo per non dargli alcun premio era già la legnosità di Brad Pitt. Vabbé che poveraccio, avrei voluto vedere anche De Niro, con un copione così di merda.
      Non so come l'abbiano tradotto, ma a me l'originale suonava pressapoco così:

      -Signore, è d'uopo che mi rechiate soccorso e assistenza, poiché sono un povero schiavo, ingiustamente sottratto alla famiglia e agli affetti.
      -Ben comprendo le vostre ragioni e credetemi, il vostro stato mi cruccia alquanto. Cionondimeno,mi duole non poter esservi d'ausilio, per questo, quell'altro e quest'altro motivo, della validità e incontrovertibilità dei quali, sono certo, voi stesso converrete.
      -Signore, i vostri scrupoli vi fanno onore. Tuttavia devo mio malgrado insistere, poiché la mia sofferenza e le privazioni cui sono sottoposto, oltreché ingiuste, non mi sono più sopportabili.
      -Poffarbacco, mi avete convinto. Ebbene, vi aiuterò.

      tibi

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    4. 12 years a slave un film di merda??? Le cose sono due: o l'adattamento italiano faceva veramente schifo (ma comunque non basta a dare un giudizio così sommario, e poi fan SEMPRE schifo) o voi non capite un cazzo e vi sforzate troppo di darvi un tono finendo per fare delle figure di merda. A me LGB non è piaciuto ma di dire che è un film di merda non me lo sognerei mai, è un buon film di un regista pienamente competente che però secondo me aveva fatto molto meglio in passato (banalmente, Il Divo è un capolavoro). 12 Years a Slave invece è un gran film di uno dei registi più interessanti in giro e un cast della madonna (e se guardate doppiato non avete NESSUNA base per giudicare gli attori). Cristo. E la storia delle locandine di 12YS btw è tutta italiana e la produzione originale non c'entra un cazzo, tantomeno Brad Pitt. Bisogna anche essere abbastanza deficenti per crederlo, tra l'altro.
      Bello l'articolo comunque (e condivido pienamente sia il giudizio su LGB che lo strano sentimento sul premio). Devo smetterla di leggere i commenti alle cose.

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    5. Riguardo 12YaS, il problema non e` il doppiaggio (l'ho visto in originale, fra l'altro), e` proprio il film che fa schifo, secondo me. Ha vinto l'Oscar perche' se no ci sentivamo tutti razzisti. Ne ho scritto di piu` in calce al post di Leonardo di settimana scorsa (12 anni di solitudine).

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    6. caro Anonimo, chiariamo una cosa: un grande cast di per sè non significa nulla, anzi, spesso troppe stelle ammazzano i film (ultimi esempi recenti: The Conselour e Monuments Men, il primo brutto come pochi, il secondo compitino ben svolto e basta).
      che Mc Queen sia un ottimo regista è vero: quando fa il Mc Queen però e non l'esecutore di Brad Pitt.

      voglio dire, non è che siccome uno è un bravo regista, allora gli riescono tutti bene, eh? che un film è fatto di molte cose e quelle cose devono sapersi armonizzare.

      Sorrentino anche seocndo me ha fatto film migliori di questo e anche peggiori. La Grande Bellezza non è un capolavoro, il Divo sì.
      Hunger è un capolavoro e 12 years slave un compitino banale e didascalico, con un attore protagonista che non sa comunicare nulla.

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  9. Io ho tifato per Renzi da subito, e da subito mi è piaciuto il film. E in tutte e due le occasioni ho temuto e temo di sbagliarmi, come mi capita per quasi ogni cosa. E non mi consola il pensiero che a sbagliare saremmo stati in tanti. Oggi, per quello che hai scritto, e per come lo hai scritto, vorrei abbracciarti.

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  10. Roberto Pirsig in un passo di "Lo zen e l'arte ..." dice (più o meno) "chissà come mai tutti gli studenti che io preferisco vengono sempre bocciati" :)

    Sta su Leo, capita spesso di sentirsi "furoi sincrono" con il mondo, va bene, è utile al mondo, magari un po' meno a te e al tuo benessere.

    Ciao

    Giak

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  11. L'oscar a "La grande bellezza" dice poco sul film, dice molto sul premio. Gli oscar da parecchio tempo sono un premio che che non ha più niente da dire. Non riesce nemmeno a riconoscere i capolavori made in USA. "Inside Llewyn Davis" non solo non ha vinto nulla, ma era nominato solo per categorie tecniche (fotografia e mixaggio sonoro).

    IL REMAKE è il solo tratto distintivo del gusto estetico americano dagli ultimi dieci anni. L'America vuole ripetersi. Vuole le stesse vecchie cose con sotto stampigliata una data nuova.

    In questo senso il remake de "La dolce vita" ha colpito nel segno.
    Paradossalmente, è anche un film in controtendenza. Mentre regna il realismo crudo dell'attualità ("Gomorra", "Il capitale umano"), Sorrentino mette in scena l'iperuranio. Un depliant di Roma con personaggi da bestiario (la nana, la santa, etc.) per colpire al cuore gente che Roma non sa nemmeno se stia in Europa o in America Latina. (Spesso non sanno nemmeno dove stia l'Europa.)

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    1. Quelli che non sanno dov'è l'Europa sta sicuro che non lo guardano Sorrentino, guardati in quante sale verrà proiettato negli USA! Chi di loro lo prenderà in DVD o scaricherà da internet non resisterà ai primi 2 minuti.

      In ogni caso non è un remake di niente e comunque quanti remake hanno vinto l'oscar? Anche il nome della rosa è pieno di citazioni da sherlok holmes, vuoi dire che eco ha fatto un remake di holmes?

      Che gli oscar, come tutti i premi di grande spessore mediatico (anche i nobel spesso) risentano della loro stessa risonanza e ridondanza è da dare per scontato, non c'è mai stato un oscar a kubrik come regista, ma davvero ne aveva bisogno? come rimpiangere che vasco non abbia vinto un sanremo direi... poi ci sono film che sono dei piccoli gioielli meno altisonanti ed è pure giusto che non vengano deformati nella vetrina artificiosamente grandiosa degli oscar.

      La grande bellezza non è un film facile, ma aveva quella sfrontatezza e quell'ambizione necessaria a vincere su quel palco, direi che questo premio farà semplicemente bene a Sorrentino, che è un grande regista, forse il migliore nostro, che avrà più fondi per il prossimo film e farà un pò bene anche al cinema italiano di conseguenza.

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  12. Ieri ho visto un servizio dove si parlava delle guide di Roma che si stavano già organizzando per il Tour della Grande Bellezza... " Ecco questa è la porta dove entrano con Isabella Ferrari.."
    Giuro (lo dico da bellunese) che se capito a Roma per caso e vedo un gruppo di turisti che stanno in fila a guardare quella porta, con tutto quello che c' è da vedere intorno, gli faccio saltare l' autobus

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  13. Caro Leonardo (scusa prima la confidenza poi la logorrea): proprio la tua circostanziata ed esilarante stroncatura segnalata da Mantelliniblog, mi ha iniziato al tuo Blog del quale ho constatato successivamente la coerenza degli interventi che trovo mai gratuiti e sempre appassionati, in una parola coraggiosi. Per questo non appena il film in questione ha vinto infine l’Oscar non ho potuto che tornare sul tuo sito. Con sorpresa, dopo aver soddisfatto contemplato l’immagine/copertina di quel ridondante robottino che da solo esprimeva tutto ciò che mi aspettavo, ho trovato una parziale ritrattazione. Che sia forse lo smarrimento che prende chi si crede da solo controcorrente quando trascinata dal fiume troppo ingrossato dopo tanti tronchi arriva infine una sequoia intera? Sappi in tal caso che solo non sei. Ho visto la GB al cinema perché mi era molto piaciuto Servillo in “Le conseguenze dell’amore” eccetto il fatto che al contempo pareva uno spot della BMW. Ho sostenuto attivamente sulle prime la GB perché si stagliava comunque dai film che altri avevano visto e di cui mi raccontavano in quei giorni, riservandomi comunque un giudizio a quando certe suggestioni si fossero sedimentate. Ho cercato su internet voci a conferma dei miei dubbi. La tua critica è stata la chiave di volta che mi ha imposto un’inversione a U proprio quando la GB ha cominciato a ricevere premi e si è affollato il carrozzone dei tifosi del film per il bene del PIL dell’Italia. È quindi la GB capostipite di un nuovo rinascimento cinematografico/manifatturiero oppure un’opera kitsch come sosteneva Umberto Eco in “Apocalittici ed integrati” circa “Il vecchio ed il mare” libro che motiva l’attribuzione del Nobel per la letteratura a Hemingway? In quest’ultimo caso s’impone al critico di sviluppare un pensiero più ampio e sottile di una brillante stroncatura a bruciapelo. Spero tu insista a cogliere quello che di buono e soprattutto di brutto c’è nel film, specialmente tutte le ambiguità, degne della tua tavolozza: un’operazione mediatica alla quale sono aggregati una serie di personaggi trionfanti (o forse meglio dire comparse tronfie) intervistati a raffica; tutta gente che spero Sorrentino abbia scelto consapevolmente per il solo mero valore aggiunto trash nella discarica di senso a che ha aperto (salvo forse un paio di eccezioni). E che dire di Mediaset che ha subito fatto fruttare in prima serata su C5 il film nel quale le interruzioni pubblicitarie, riprese con la stessa qualità cromatica forse con la stessa cinepresa, parevano non aver fine né inizio agendo come lame di un tritadocumenti . Una di queste lame era la Fiat 500 campanilista guidata da Sorrentino per ricevere l’Oscar in uno di questi spot (tempestivi come la pubblicità mirata di Google) che ha traversato per lo meno 3 volte il film. Ti sprono a scrivere soprattutto a beneficio di Sorrentino che rischia come Tarantino dopo un buon esordio pulp di montarsi irrimediabilmente la testa e di dirigere il festival di Cannes dopo averci inondato di spazzatura citazionistica e ridondante con le migliori tecnologie common-rail. Sorrentino non mi è pregiudizialmente antipatico, ma il neosorrentinismo si, molto. Per fortuna ho un nuovo idolo, tu Leonardo, novello Davide che troverai, se ne avrai voglia, un Golia nel malefico robottino superaccessoriato.

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