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mercoledì 19 marzo 2014

Interdetto tra noi

Nel corso della lunga, e non sempre gloriosa, storia di questo blog, mi è capitato anche più di una volta di scrivere qualche pezzo un po' critico nei confronti di Silvio Berlusconi; di chiamarlo ladro e corruttore a volte anche prima che qualche sentenza mi desse ragione. In effetti la penso ancora così, e tuttavia.

Tuttavia oggi credo che sia venuto il momento di chiedersi, con molta serenità: perché a un qualsiasi cittadino italiano, nel pieno possesso delle facoltà mentali, dovrebbe essere negato il diritto di votare per Silvio Berlusconi alle prossime elezioni europee, se proprio gli va? È un ladro, dite, un corruttore, certo; e potete mostrarmi le sentenze; sentenze definitive. D'accordo. È giusto mostrarle, d'altro canto sono di dominio pubblico; è giusto dirlo a gran voce nelle pubbliche piazze: ehi, guardate che Silvio Berlusconi è un ladro, un corruttore, eccetera.

Ma se dopo averlo gridato, qualcuno nella stessa piazza vuole comunque votare per lui, perché non dovrebbe averne il diritto? Perché toglierglielo? Ha forse fatto qualcosa di male? Non Berlusconi: lui qualcosa di male in effetti lo ha fatto: ci sono le sentenze (definitive). Ma i suoi elettori: perché punirli? Perché limitare i loro diritti? Non vi sembra un vulnus? No? A me oggi sembra un vulnus.

E non ho intenzione di tacere mentre a milioni di miei concittadini viene di fatto limitato il diritto di voto, che è il più sacro degli appannaggi della moderna democrazia. Sono dunque qui a chiedere: lasciate che i berlusconiani votino Berlusconi, se proprio ci tengono. Lasciate che il suo nome campeggi libero in cima all'elenco delle preferenze. Lasciate che gli italiani che lo amano, che lo ritengono degno di essere da lui rappresentati a Bruxelles o Strasburgo o in generale, lasciate che scrivano il suo venerando/esecrando cognome su quelle schede. Non fanno male a nessuno, e rendono onore all'uomo in cui hanno creduto per dieci, venti, alcuni trent'anni. Lasciate che lo votino.

Dopodiché quei voti bisognerà annullarli tutti, eh beh, pazienza.

14 commenti:

  1. i suoi elettori sono peggio di lui. Hanno colpe immani, verso sè e gli altri. Ecco perché punirli.

    Detto questo: se la legge dice che è incandidabile e che non può nemmeno votare, la legge sia rispettata. Così come lui ha fatto fare alcune leggi a suo solo vantaggio. Never forget.

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    1. Hey, HB, ma il pezzo lo hai letto sino all'ultima frase, oppure sei sbottato indignato a merà postando il tuo commento?
      Forse se tu avessi letto il pezzo sino all'ultima frase non avresti fatto questo commento in cui ripeti quanto affermato nell'ultima frase del suddetto pezzo.

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  2. Ahahah... cmq il problema non è "cosa hanno fatto di male i berlusconiani": la domanda è cosa abbiamo fatto di male noi per avere simili concittadini!

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  3. "non fanno male a nessuno". Ah sì? Grazie a chi il PD è costretto a governare con quel pregiudicato?

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  4. Grazie al 70% degli elettori che non ha votato pd, più tutti quelli che non hanno votato in generale.

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  5. Infatti lo scriveranno quel cognome, perché papà Silvio candiderà le sue figliole, non per farle eleggere, ma perché la stima che ha per il suo elettorato è talmente bassa che "Berlusconi" è l'unico marchio capace di attirare il suo pubblico. L'unico nome per cui valga la pena sacrificare un quarto d'ora domenicale per recarsi al seggio.
    In fondo il suo pubblico è quello di Amici, di Uomini&Donne, del Grande Fratello.
    E se lui li stima tanto poco, chi siamo noi per dargli torto?

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  6. L'ultima frase fa sembrare il post una pierinata.

    In realtà, la possibilità di eliminare politicamente un avversario facendolo condannare, rende davvero possibile, in prospettiva, la politicizzazione della giustizia, lasciando aperti dei margini a processi usati come arma politica.

    Non è il caso di Berlusconi e sottolineo "in prospettiva", come dire che non mi sembra che siamo di fronte a chissà che vulnus, ora. Però in punta di logica è così.

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  7. In punta di logica, con questo ragionamento "la possibilità di eliminare politicamente un avversario facendolo condannare" esiste in tutti i Paesi (democratici e non), visto che non mi risulta (forse per mancanza mia) nessun Paese in cui un condannato che sta scontando una pena si possa candidare (per dire, nel Regno Unito i condannati per alcuni crimini credo che non possano nemmeno votare mentre sono in carcere). La grossa differenza in realtà è che nella maggior parte degli altri Paesi dell'incandidabilità non si parla più di tanto perché nessun partito si sognerebbe di candidare un pregiudicato, a meno di non volersi suicidare politicamente. Da noi invece, si sa, siamo più furbi...

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  8. ahahaha... hai fatto la battuta alla fine...
    ma non regge, alla baracca di forza italia serve mettere il loro brand sulla scheda, la loro "ragione di vita", era stato eletto al senato, non si era mai presentato, non cambia nulla, conta il marketing, il fatto che lui potesse andare in tv!!! ora può solo comparire sulle schede e forse sui cartelloni.. vediamo se i media continueranno a cascare sui suoi trabochetti, vediamo se i geni travaglio e santoro gli cuciscono addosso una trasmissione nel momento perfetto per lui..

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  9. Giocoso o meno che sia il post, il problema che solleva è tutt'altro che lieve.
    E il problema non è si candida sì o si candida no, ma è "L'argomento della stagione berlusconiana primavera/estate 2014 è: si candida sì o si candida no"

    Il sottoscritto, nell'essere quanto di più lontano possa esserci dal voto berlusconiano, alzerebbe convintamente la mano in caso di domanda "Chi vota per la concessione della grazia in cambio del suo levarsi di torno per sempre?"

    Anche basta a un certo punto, basta, non se ne può più, gli assetati di vendetta si mettano l'animo in pace perché quell'uomo ce l'ha fatta, ha vinto lui, non pagherà o se pagherà non pagherà mai abbastanza, è una partita a perdere e non conta nemmeno più farne questione di principio perché è proprio il principio in assoluto che lui ha dimostrato essere fasullo ed è questa la sua vera unica e totale vittoria perché non ha violato la legge, ha eliminato il concetto di principio e quindi di qualsiasi principio.
    Si può, ha dimostrato che si può, se si hanno abbastanza soldi la legge non è uguale per tutti, eureka, l'acqua calda elevata a dibattito nazionale per trenta incredibili anni.
    E non ci sarà interdizione, condanna, folla urlante, grazia, linciaggio che potrà cambiare questa realtà: ha vinto lui, questa battaglia alla quale ha dedicato la vita l'ha vinta lui.
    Quando arrivi a 80 anni dopo aver fatto tutto, davvero tutto quello che prima di te nessuno avrebbe detto possibile come confine della logica e della decenza ogni volta spostato più in là, hai assunto mafiosi, fatto eleggere prostitute (con rispetto per la categoria) mimato mitragliate in conferenze stampa accanto all'amico che ...si dice... abbia eliminato qualche giornalista, pagato testimoni (tribute to author: "chi ha corrotto David Mills?") dato dei kapò ai tedeschi, urlato nelle orecchie alla regina, messo champagne nei frigo dei terremotati, definito la Cecenia "ordine pubblico", finanziato escort minorenni ingraziandoti contemporaneamente le madri, comprato parlamentari, generato invidia generato odio e con l'ammor aver loro risposto, e si potrebbe andare avanti per secoli e dopo tutto questo il paese è diviso e-sa-tta-men-te come quando sei partito a metà tra quelli che ti vorrebbero imperatore delle galassie e quelli che vorrebbero chiuderti e buttare la chiave, tu semplicemente hai vinto.
    hai vinto tu, però adesso basta.
    sono trent'anni, basta.
    Faccia quello che vuole, si vuole candidare si candidi, che cazzo cambia, è come ObiWan Kenobi, se lo fai fuori diventa invincibile, alle europee potrebbe mettere il gabibbo sulla scheda e dire al suo elettorato "Fate come fossi io" e il gabibbo prenderebbe lo stesso identico numero di voti che avrebbe preso lui, basta.
    basta.

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  10. Il pezzo e' divertente e significativo ma mi pare che l'effetto comico/surreale venga rovinato dal fatto che la premessa e la conclusione sono entrambi non credibili.
    Se non erro, la candidatura e' esclusa dalla legge e nessuna eccezione può essere fatta (a meno che non si voglia uscire dallo stato di diritto). Di conseguenze non sarebbe praticabile neanche la via dell'annullamento a posteriori.
    O no?

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  11. Ahhh.... ho letto troppo in fretta... e stavo ancora dormendo. Sono stato uno stolto. Chiedo perdono.
    Allora mi pare che una risposta "seria" alla bella battuta di Leonardo l'abbia data Bruno: che Berlusconi tenti o no di candidarsi, che gli venga o no consentito di mettersi in lista, l'effetto B. ci sarà comunque. Forse l'assenza forzata di Berlusconi si tradurrà addirittura in un vantaggio per FI.
    No c'e' scampo.

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