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martedì 2 giugno 2015

Pro Evolution Politics

Questa foto è bellissima, anche se non sono sicuro del perché.

Certo ognuno è libero di fare quel che vuole nel tempo libero, e quasi qualsiasi cosa tu faccia nel tempo libero è meglio che guardare le dirette fiume elettorali di Mentana e compagnia. Per dire che non ho niente contro l'oggetto in sé, anzi per una curiosa intermittenza del cuore la play mi ricorda quelle mie sporadiche visite in Federazione, quando in attesa di cominciare un'assemblea i ragazzi della Sinistra Giovanile organizzavano veri e propri tornei - e chi vinceva magari adesso è gente che fa il sindaco, insomma tutto torna, in teoria.

Sarebbe in ogni caso sbagliato trattare la foto da lapsus, quando a divulgarla è stata niente meno che Filippo Sensi. Può Sensi farsi scappare un messaggio sbagliato? Assolutamente no, è un genio della comunicazione e della disintermediazione. Ma metti per assurdo che un giorno facesse un errore persino lui, in fondo è umano; pensi se per errore gli capitasse di associare Matteo Renzi al passatempo da bimbominchia per eccellenza, nella nazione dal bacino elettorale più anziano del mondo. E ribadisco che non ho nulla contro la play, ma chiedi a un cinquantenne in su cosa ne pensa dei videogiochi e degli adulti che ci giocano - e chiedi alle signore. D'altro canto Sensi è un genio, quindi è più semplice pensare che lui abbia capito qualcosa e io no.

Azzardo: vi ricordate di quando Renzi era il Giovane Rottamatore? Ecco, forse Sensi ha pensato che era ora di ricordarcelo perché, sul serio, sembra passato un secolo. E questo a prescindere dai risultati, che tutti si stanno ingegnando a trovare positivi, anche se non sono piaciuti a nessuno. A un secolo di distanza, in cosa è consistita la rottamazione di Matteo Renzi? Nel farsi andar bene Emiliano in Puglia, nel sopportare De Luca in Campania, nel candidare la Paita in Liguria? Ho sentito osservatori autorevoli sostenere che la Moretti era la più renziana dei candidati (è quella che è andata peggio). Ora se per favore mi seguite un attimo nell'universo parallelo in cui Bersani ha vinto le elezioni del '13, ditemi, chi avrebbe gareggiato in questa tornata elettorale per il Pd in Veneto? Alessandra Moretti, esatto. E in Campania? in Liguria? in Umbria? in Puglia? Non c'è nessun candidato alle regionali che non avrebbe potuto correre con Bersani, e nei fatti le percentuali sono più o meno le stesse che prendeva il Pd di Bersani. Ma la musica è cambiata, direte voi. Sì, la musica è cambiata di parecchio. Però gli orchestrali sono gli stessi di prima, il grande Rottamatore sta svelando insospettate doti di riciclatore, e in certi casi ci si domanda se non ci stia mettendo una certa tigna: trasformare la Moretti in renziana di ferro è una specie di scommessa, come trasformare Migliore in un blairiano, come fare sorgere figli di Abramo da queste pietre.

Ora se c'è un'analisi che mi sarei aspettato, tra domenica e lunedì, è quella dei renziani delusi. Perché d'accordo, una classe dirigente non s'improvvisa, in ispecie al sud; del resto i candidati meno vicini a Renzi sono quelli che hanno portato più voti. Però davvero i numeri, tra le tante cose che possono dire, dicono anche che il Pd sta tornando ai valori del '13, e questo forse perché tutta questa ventata di nuovo non è arrivata, s'è fermata molto presto tra Firenze e Roma - già a Bologna si faceva molta fatica a sentire un refe, per tacere di Napoli o Verona. Questo mi sarei aspettato dai renziani, e invece niente. C'è chi festeggia il 5-2, anzi il 17-3, c'è chi pubblica la cartina d'Italia tutta rossa, chi se la prende coi sostenitori di Pastorino ecc. ecc.. Nessuno che si lamenti di quanto poco Renzi sia stato renziano in quest'occasione. D'altro canto come fai a prendertela con lui - sarà colpa dei sottoposti, lui è così giovane, un presidente che gioca alla play ce l'abbiamo solo noi. E oggi è già in grigioverde! Quanto dinamismo.

6 commenti:

  1. Ma la Play non è di destra, poco no global e anche equosostenibile?

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  2. Come tu sai Filippo Sensi non è un genio e l'unica cosa che (correttamente) ci si aspettava da quella foto è che non passasse inosservata.

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  3. Non condivido affatto questa analisi.

    1) Non puoi negare che la "rottamazione" c'è stata, anche se solo a livello nazionale. Questi risultati non dimostrano che Renzi non ha cambiato nulla nel suo partito, ma piuttosto che Renzi non ha cambiato nulla nel partito a livello regionale e locale. La domanda è: non è riuscito a portare avanti questo cambiamento, oppure non gli è mai importato di portarlo avanti? Io credo che Renzi abbia in mente solo la leadership nazionale, e con essa il governo. Se ho capito bene le sue intenzioni, Renzi non ha proprio interesse ad avere un partito organico, ben radicato alle spalle. Non ha cultura di partito, a lui serve solo un trampolino di lancio.

    2) I risultati delle regionali vanno ridimensionati. Chi si è accorto in Lombardia, Piemonte, Lazio etc. che c'erano delle elezioni in corso? Queste elezioni sono significative solo sul piano locale, quella che si gioca a Roma è tutta un'altra partita.

    3) La foto di Renzi e Orfini alla play va perciò spiegata con la volontà di minimizzare e prendere le distanze. Può essere un atteggiamento parecchio antipatico (e cosa non è antipatico di Matteo Renzi?), ma forse non è del tutto sbagliato: la rilevanza di questa tornata elettorale è in effetti bassissima.

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  4. i cinquantenni e le cinquantenni che disprezzano i videogichi non stanno su twitter e i renziani dovrebbero essere delusi non dal risultato ma dai canditati, ergo è da mesi che avrebbero dovuto far sentire le loro critiche .
    Matteo Z

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    1. Ma una foto così non resta su twitter, è il classico contenuto che sfora.

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