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giovedì 12 maggio 2016

Ma quindi, insomma, Renzi governa

Ieri è stato uno dei giorni più belli del governo Renzi, che in teoria di cose ne ha già cambiate tante, ma appunto: in teoria. Ci vorrà del tempo per capire se il Jobs Act ha creato posti di lavoro (per ora sembra di no), se la Buona Scuola ha migliorato la qualità delle scuole italiane (vasto programma), se le riforme elettorali e costituzionali renderanno l'Italia più governabile. Invece da oggi le unioni civili esistono: e portano una serie di diritti (comunione dei beni, reversibilità, assistenza in ospedale) che una volta estesi alle coppie omosessuali, difficilmente potranno essere cancellati.

È un passo più corto di quello che molti si aspettavano - anche tra i renziani - ma indietro non si torna. Da qui in poi sarà anche più facile, per queste famiglie, ottenere quella stepchild adoption che i tribunali concedono sempre più spesso (come previsto), con buona pace degli ultras cattolici, alcuni dei quali questa legge l'hanno pure dovuta votare. Ieri è stata una splendida giornata, la dimostrazione che non tutti i governi sono uguali e non tutti i compromessi catastrofici. È un peccato che molti renziani non abbiano potuto godersela.

Stanno già pensando all'autunno, il referendum sulle riforme. Già difendono affannosamente l'assoluta necessità di un senato eletto dai consiglieri regionali, così come difesero l'ineluttabilità di quel bizzarro proporzionale con ballottaggio e premio elettorale - senza tutto ciò, ci spiegano, l'Italia è fottuta, ingovernabile, preda del trasformismo, dell'inciucio contronatura.

E ci potrebbe anche stare - però, scusate. I giorni pari il renziano dice che è impossibile governare l'Italia senza Italicum e riforma. I giorni dispari si sta spellando le mani per i prodigiosi risultati del governo Renzi. Ma quindi, insomma, Renzi sta governando. Con una maggioranza raccogliticcia, con la collaborazione di personaggi discutibili e indigesti a molti elettori del Pd, Renzi è in sella da due anni e più e ha fatto il Jobs Act, la Buona Scuola, le unioni civili, l'Italicum, le riforme costituzionali. Tutte queste cose con la complicità di Alfano, a volte anche di Verdini: e magari gli sono uscite male, ma siamo sinceri: non è che si possa dare la colpa ad Alfano, o a Verdini. Il Jobs Act non è un provvedimento di sinistra inquinato dai centristi: era proprio quella roba che i fan di Ichino sognavano ai tempi della Leopolda. La Buona Scuola di Renzi è proprio la Buona Scuola di Renzi, non di Alfano. L'Italicum, la riforma del senato, non sono pastrocchi a causa di compromessi o larghe intese. Addirittura a un certo punto Renzi ha chiuso con Berlusconi, ma poi le riforme gli sono venute brutte lo stesso: si vede che a lui garbano così. Lo stesso dl Cirinnà arriva al traguardo senza stepchild adoption non solo per l'opposizione di Alfano: sul tema era diviso anche il Pd. Non posso dimostrarlo, ma ho la sensazione che se due anni fa Renzi avesse vinto le elezioni e fosse arrivato a Palazzo Chigi sostenuto da una maggioranza monocolore del Pd, in capo a due anni avremmo più o meno lo stesso Jobs Act, la stessa Buona Scuola, lo stesso Italicum, lo stesso dl Cirinnà. Insomma, Renzi governa. È una buona notizia per i renziani. Già.

Non gli toccasse ripetere, nei giorni pari, che senza riforme questo Paese non si può governare.

Forse non è così vero che le istituzioni italiane condannino la nazione all'inerzia o all'immobilità. Se Berlusconi non ha fatto molto, forse era semplicemente un incapace. Certo, un centrosinistra a dieci partiti aveva un problema strutturale - ma con una coalizione di due o tre partiti anche l'Italia si governa. Il paradosso è che lo sta dimostrando proprio il leader che sostiene il contrario, che la costituzione vada cambiata. Il premio di maggioranza è una rarità nel mondo libero, con precedenti storici inquietanti - il premio assegnato con un ballottaggio nazionale, una specie di referendum, è proprio una novità assoluta. Secondo Renzi è necessario: eppure lo stesso Renzi ne sta brillantemente facendo a meno. Ci ha già fatto sapere che è un prendere-o-lasciare: che in autunno non voteremo per il futuro assetto costituzionale, ma per tenerlo in sella o mandarlo a casa. È un ricatto abbastanza puerile. Quando sarà ora di eleggere i miei rappresentanti in parlamento, esprimerò il mio giudizio su Renzi e il suo partito. Ma quando si parla di costituzione, occorre guardare un po' più in là. Un futuro monocolore Renzi non mi spaventa più di tanto, il tizio ha già dato del suo meglio e del suo peggio. Ma dopo? Qualcuno dovrà pur venire dopo.

22 commenti:

  1. anch'io credo che una modifica importante alla costituzione dovrebbe avere un orizzonte più ampio rispetto alla durata del governo renzi
    quindi personalmente voterò indipendentemente da quel che ne sarà del governo renzi
    purtroppo devo considerare l'effetto brunetta: lui non entra nel merito dice che bisogna votare no per cacciare renzi
    lui - brunetta - è l'unico in grado di convincermi a votare sì senza nessuna remora, mi ha già convinto a restare a casa al referendum trivelle
    però ecco devo immaginare brunetta al governo - con le nuove regole - con gli altri accoliti...
    o anche di maio che - dopo ogni telefonata a casaleggio jr e grillo - presiede il consiglio dei ministri...
    forse il kharma dell'italia è questo: niente deve funzionare perché ci sia un po' di progresso che - in Italia - è sempre il risultato fiacco e stentato di spinte e controspinte
    a proposito: ma fra 20-30 anni ricorderemo renzi e cirinnà come fari dei diritti civili?

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    1. si. piaccia o no renzi è il merlin - se non il lincoln - dei quelli italiani. per sempre.

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  2. L'articolo è - come di consueto - molto gustoso. Di sfuggita farei notare che governare non coincide con legiferare.
    Ma probabilmente sono troppo nostalgico di quella strampalata idea della divisione dei poteri.
    Non solo formale, intendiamoci.

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  3. anch'io credo che una modifica importante alla costituzione dovrebbe avere un orizzonte più ampio rispetto alla durata del governo renzi
    quindi personalmente voterò indipendentemente da quel che ne sarà del governo renzi
    purtroppo devo considerare l'effetto brunetta: lui non entra nel merito dice che bisogna votare no per cacciare renzi
    lui - brunetta - è l'unico in grado di convincermi a votare sì senza nessuna remora, mi ha già convinto a restare a casa al referendum trivelle
    però ecco devo immaginare brunetta al governo - con le nuove regole - con gli altri accoliti...
    o anche di maio che - dopo ogni telefonata a casaleggio jr e grillo - presiede il consiglio dei ministri...
    forse il kharma dell'italia è questo: niente deve funzionare perché ci sia un po' di progresso che - in Italia - è sempre il risultato fiacco e stentato di spinte e controspinte
    a proposito: ma fra 20-30 anni ricorderemo renzi e cirinnà come fari dei diritti civili?

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  4. "ma indietro non si torna..." che ottimismo! Ricordo che la corte costituzione ha gia' detto che in Italia famiglia e' solo matrimonio ergo siccome i geni renziani hanno disegnato le unioni civili come famiglia non ci vuol molto a far cassare la legge. Una legge del resto ignobile che dopo piu' di 100 anni mette nero su bianco la discrimazione di gay e lesbiche. Giorno tristissimo e solo la miopia assoluta puo' far semprare positivo.

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    1. Si vedrà chi è più miope; per ora nel mondo ho solo in mente esempi in cui un processo graduale ha portato all'estensione dei diritti e poi alla parità totale o quasi. Magari noi saremo l'eccezione.

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    2. E' falso:
      in buona parte del Canada non esistevano unioni civili prima della sentanza della corte suprema, stessa cosa in buona parte degli Stati uniti. In Sud Africa le unnioni civili sono state introdotte insieme al matrimonio (10 anni fa) e si potrebbe continuare.

      e anche fosse, questo ragiomento e' vecchio di almeno 20 anni!

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    3. @Simone Con la legge Cirinnà sono stati acquisiti dei piccoli diritti, non ancora il matrimonio, ma dei diritti. Non appena la legge sarà pubblicata sulla gazzetta, finalmente si potrà regolare in maniera legale anche un amore omosessuale. Ma a Simone questa cosa non va bene: é stata molto dura acquisire questo diritto, perché che lo vuoi togliere? Levateli a te i diritti, prima di levarli agli altri!

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    4. Non ho detto che voglio toglierlo. Ho detto
      1) che scritta cosi la legge è quasi certamente incostituzionale per l' articolo 29.
      2) è una legge discrimniatoria.

      "Levateli a te i diritti, prima di levarli agli altri!"
      visto che sono gay te la potevi risparmiare ma sta perfettamente nello spirito del tuo commento.

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    5. Il fatto che tu sia gay non ti dà diritto a decidere a nome di tutti i gay. Forse non sai che ci sono coppie che attendono da anni, che ogni anno leggono di PACS, DICO, ecc, sperando che fosse la volta buona e poi non se ne mai fatto di nulla. Un immortale ha tutto il tempo che vuole, ma i mortali hanno il maledetto di vizio di invecchiare e io non ne posso più di aspettare un futuro migliore.
      Tu, se vuoi, puoi continuare ad aspettare.

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    6. Fai per caso Matteo Renzi come secondo nome? No perchè hai il suo stesso stile argomentativo!

      Io ho detto 4 cose
      1) la legge è discrimonatoria: SI o NO. Lo capisce anche mio nipote di 3 anni che lo sia
      2) la legge è quasi certamente incostituzionale, SI o NO...ho argomentato si puo essere d'accordo o meno ma si deve dire perchè.
      3) non ho mai detto che si debba abolirla
      4) ho detto che il modo di ragionare per gradi è antiquato e vecchio di 15 anni: ho portato esempio chiari a sostegno della tesi. Sono veri gli esempi o no!



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    7. Rispondiamo punto per punto.

      1) La legge è discriminatoria? IN PARTE in quanto risulta meno discriminatoria della situazione precedente, ma può essere migliorata. E' un po' come la segregazione razziale negli stati del Sud: prima si era schiavi, poi era vietato prendere il bus dei bianchi, poi si è giunti alla parità. Era discriminatoria la legge che vietava di prendere il bus dei bianchi? Sicuramente, ma lo era meno rispetto a quella che legalizzava lo schiavismo.

      2) La legge è quasi certamente anticostituzionale. NON CREDO, in quanto non mi sembra si violi nulla, ma potrei sbagliarmi in quanto non sono un esperto di diritto costituzionale. La Consulta dice che la famiglia si basa su uomo e donna, ma non ha mai detto che i diritti di una famiglia siano solo della famiglia e di nessun altro, almeno credo. Il fatto di dire che il gatto è un mammifero e non un rettile non esclude al cane di esser mammifero pure lui. Ma non sono un costituzionalista, potrei sbagliarmi.
      3) Meno male, ci mancherebbe altro, anche se dal tuo tono sembrava quasi tu preferissi la situazione precedente.
      4) Non bastano due esempi per dimostrare un argomento, infatti sono veri sia i tuoi due minuscoli esempi che le centinaia di controesempi: vuoi fare a chi ne trova di più? Poche righe più sopra ti ho citato la segregazione razziale, potrei citarti tanti altri fenomeni graduali, ad esempio sui mutamenti climatici siamo passati dal "è tutta una farsa degli scienziati comunisti" a "caspita, ma qui la temperatura sale veramente!"

      Il mio modo di ragionare è: meglio un piccolo passo che nulla. Io non so quale sia il tuo modo di ragionare, ma ho passato la vita a fare piccoli passi, poi arrivava l'intransigente di turno che sbatteva il pugno sul tavolo dicendo che era una vergogna chiedendo o tutto o nulla e il risultato era... nulla! Intanto abbiamo pertato a casa un qualcosa che può decisamente migliorare la nostra vita, lo so che volevamo tutti di più, ma intanto abbiamo ottenuto qualcosa.

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    8. Simone, scusa, ma Canada e Australia sono esempi di quello che stavo spiegando io.

      O forse non hai capito.

      Sì, inoltre, si scrive con l'accento.

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    9. Premesso che sono si scrive Sì, scrivo con una tastiera inglese quindi mettere gli accenti non è banale....

      Canada e Sud Africa (che c'entra l' Australia???) sono esempi (non i soli che hanno esteso il matrimonio senza passare dalle unioni civili, nulla di graduale quindi!

      Per Claudio
      1) Falso. In US il segregazionismo è stato istaurato 10-20 anni (dipende dagli Stati) dopo la fine della guerra civile. Per anni i neri sono stati uguali davanti alla legge e, per esempio, sono stati eletti sia ei parlamenti stati sia al Congresso federale.
      2) vedremo..
      3) ma non usa più scusarsi quando si attribuscono opionioni ad altri senza nessuna giustificazione?
      4) Sarà a deformazione professionale, ma per confutare una tesi di contro-esempi ne basta uno solo. Ma forse qui (vedi 3) non si tratta di portare esempi ma solo di protare avanti una verità già pronta.

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    10. (a leonà' ma stài a fa' sur sèrio co' 'sta stòria der si co' l'accènto? rinsavísci! accànna! ...te lo dìce uno che vive in spàgna e sinceraménte de accènti ce n'ha le pàlle piène)

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    11. Visto che siamo avanti, oggi il presidente messicano ha annunciato che proporrà di emendare la Costituzione per premettere il matrimonio, nessuna unione civile e io mi dovrei esultare per quella paccottiglia della Cirinnà che va in tv a dire che abolire l'articolo sulla fedeltà vuol dire essere moderni? Siamo alla farsa!

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    12. Simone, prendiamo il caso del Canada:

      - nel 1999 hanno iniziato a concedere diritti ai conviventi dello stesso sesso (tu ti saresti lamentato che è discriminazione).

      - nel 2003 otto province su dieci hanno legalizzato il matrimonio tra omosessuali (ti saresti lamentato che o tutte o niente).

      - nel 2005 la Corte Suprema ha preso atto dell'assurdità di un matrimonio che avrebbe valore in una provincia sì e in un'altra no, e ha esteso la cosa a tutta la federazione.

      - nel 2006 un governo di destra ha provato a riportare la cosa nel parlamento federale ma la mozione è stata silurata - una volta che hai concesso un diritto, non si torna più indietro.

      Dunque se ti hanno raccontato che in Canada i gay non avevano diritti e un bel giorno dal niente, puf, la Corte Suprema glieli ha dati, ti stavano prendendo in giro. L'estensione dei diritti è stata rapida ma graduale. Se rifiuti la gradualità, stai impedendo al processo di partire.

      Peraltro non è nemmeno vero che tu rifiuti la gradualità. Stai aspettando che dal nulla vengano concessi i diritti, semplicemente perché avviene nei Paesi confinanti. Ma nei Paesi confinanti la cosa è stata sempre più o meno graduale.

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    13. Articolo 29 Cost.:
      La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
      Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

      “Matrimonio” e “coniugi”. Non c'è scritto “maschio e femmina”, o “sesso diverso”, da nessuna parte. E infatti la Consulta, almeno nel 2010, si pronuncia così:

      «Peraltro, che la tutela della tradizione non rientri nelle finalità dell’art. 29 Cost. e che famiglia e matrimonio siano istituti aperti alle trasformazioni, sarebbe dimostrato dall’evoluzione che ne ha interessato la disciplina dal 1948 ad oggi. Il rimettente ... ricorda gli interventi di questa Corte a tutela dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, nonché la riforma attuata con la legge 19 maggio 1975, n. 151 ... e rileva che il significato costituzionale di famiglia, lungi dall’essere ancorato ad una conformazione tipica ed inalterabile, si è al contrario dimostrato permeabile ai mutamenti sociali, con le relative ripercussioni sul regime giuridico familiare. Sarebbero prive di fondamento, quindi, le tesi che giustificano l’implicito divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso ricorrendo ad argomenti correlati alla capacità procreativa della coppia ed alla tutela della procreazione. Al riguardo, sarebbe sufficiente sottolineare che la Costituzione e il diritto civile non prevedono la capacità di avere figli come condizione per contrarre matrimonio, ovvero l’assenza di tale capacità come condizione d’invalidità o causa di scioglimento del matrimonio, sicché quest’ultimo e la filiazione sarebbero istituti nettamente distinti. Una volta escluso che il trattamento differenziato delle coppie omosessuali rispetto a quelle eterosessuali possa trovare fondamento nel dettato dell’art. 29 Cost., tale norma, nel momento in cui attribuisce tutela costituzionale alla famiglia legittima, non costituirebbe un ostacolo al riconoscimento giuridico del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma anzi dovrebbe assurgere ad ulteriore parametro in base al quale valutare la costituzionalità del divieto.»

      Il problema, semmai, è il Codice Civile, che parla sia di coniugi, sia di “marito e moglie”: ma la stessa Consulta fa rilevare che sia nel 1948, sia nelle modifiche al diritto di famiglia successivamente intervenute, non si è mai inteso utilizzare formule che volessero vietare esplicitamente il matrimonio omosessuale ma che, molto semplicemente, il legislatore non è posto il problema. Ecco, forse un legislatore coraggioso avrebbe semplicemente cassato dalla normativa qualunque riferimento a mariti e mogli, sostituendolo con fermi riferimenti ai coniugi. Fine del problema. Cioè a dire: un legislatore coraggioso aveva già il diritto dalla sua, ed era facile trasformarlo in fatto; gli ostacoli alla piena legalizzazione del matrimonio omosessuale non dipendono da questioni di diritto, ma da basse questioni di opportunità politico-elettorale. Io, che gay non sono, dico Meglio con la Cirinnà che senza. Ma si poteva fare di più e di meglio, e lo si poteva fare subito. E dico anche: ebbene sì, “sì”, “si” e “si” in italiano sono tre parole diverse.

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  5. Diciamo che Renzi e' un buon guidatore, ma anziche' la macchina gli hanno dato un trattore. Lui un trattore ha guidato e da qualche parte e' riuscito ugualmente ad arrivare. Continua comunque a dire che sarebbe molto meglio avere una macchina che un trattore. L'articolo dice: Perche' serve una macchina se in fondo Renzi e' arrivato da qualche parte col trattore?
    A questa domanda rispondo io: perche' nel nuovo mondo globalizzato abbiamo bisogno di uno stato efficiente ed efficace. Continuando a fare gli italianuzzi pizza, mandolino, raccomandazione e narrative sociali anni 70 non andiamo da nessuna parte.

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  6. Sulle unioni civili, non capisco perché non si chieda anche il parere del governo di San Marino: trovo che quest' unilateralità nel far fare i cavoli nostri a un governo straniero precluda la possibilità ad altri di esprimere il loro parere. Mai che un giornale pubblichi le indicazioni al voto parlamentare dell' Unione dei consoli di San Marino, e nemmeno i gruppi di Andorriani all' estero vengono ascoltati: e allora perché la CEI si?

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  7. Comunque Renzi si dimostra un Berlusconi intelligente, un Protagora plebiscitario:
    1) personalizza qualsiasi cosa, anche misure necessarie, ergendosi a misura di ogni discussione.
    2) Il parlamento italiano è esautorato di poteri e funzioni. C' è un "capo del governo" che fa cose. I treni arriveranno presto in orario. Ma non è colpa sua se le opposizioni sono farlocche e poi gli italiani sono estranei a qualsiasi forma di democrazia sostanziale. Non la capiscono.
    3) Personalizzando, gioca d' azzardo. Ma siccome il banco lo appoggia, vincerà a lungo.
    4) Va bene così. Le mie non sono critiche: solo descrizioni.

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  8. Non sono renziano e non mi piace molto questa riforma, ma di sicuro c'è qualcosa che non va, se per far passare delle leggi con tempi umani ormai è necessario chiedere la fiducia un giorno sì e uno no. Quindi: sì, governa, ma governa usando un trucchetto, diciamo.

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