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martedì 2 agosto 2016

Lunedì mattina nello spazio profondo

Alla fine non importa che mestiere ti sei trovato nella vita; soldato, commerciante, avvocato. Contadino. Oppure, senti questa: si è liberato un posto su un'astronave generazionale come profeta ibernato che si sveglia ogni settimana in un secolo diverso. Pagano bene. Ma non importa.

Ci sarà sempre un buon motivo per odiare il lunedì.


ANNO TERRESTRE 32 DELL'ERA LIGNEA - RISVEGLIO STRAORDINARIO

"Grande padre!"
"Sarei io?"

(Quel cerchio alla testa, quel senso di vomito, quella voglia di mollare tutto e andare dove, dove? c'è solo spazio profondo tutto intorno nei secoli dei secoli dei...)

"La sua bevanda preferita, grande padre".
"Sicuri?"

(È una broda nerissima).

"Il cartiglio conteneva gli ingredienti".
"Ma è caffè freddo. Dev'essere uno scherzo".
"Abbiamo ritrovato i semi della pianta in una tomba al terzo livello e..."
"Va bene, va bene, siete stati davvero gentili. Adesso se vi dispiace veniamo alle cose serie".

Certi lunedì ti svegli così allergico ai convenevoli. Sai che è ingiusto: e tuttavia, sticazzi. Questi magari si stanno preparando da trent'anni per servirti un caffè imbevibile, chissà dove hanno preso l'idea. Magari seicento anni fa qualcuno ti ha scattato una foto mentre bevi uno shakerato, in un qualche modo l'immagine resiste a tutti i crash dei server ed è l'unica cosa che sanno di te, che seicento anni fa hai bevuto una bevanda. Si mettono a cercare i semi, li piantano, nel frattempo selezionano una sotto-casta di preparatori di caffè che si allenano da due generazioni per tostare i semi, bollire l'acqua, fare un caffè, raffreddarlo, versartelo in un buffo calice di legno, e a te non te ne può fregar di meno di tutto questo, son dettagli, se perdi tempo coi dettagli passerà un'altra settimana e non avrai concluso niente. E però sono stati gentili, dai, è stato un bel pensiero, certi secoli quando ti svegliano non ti allungano nemmeno l'asciugamano. Hanno anche reintonacato la cella, di arancione, vanno di moda i colori caldi. Un caffè, dai, è un buon segno un caffè. Avresti preferito un massaggio, e tuttavia. Potresti chiedere se te lo scaldano, ma li destabilizzerebbe probabilmente.

"Dunque cos'abbiamo stavolta? Sono stato svegliato prima del tempo, come al solito?"
"Una grave emergenza, grande padre".

(Dicono sempre così).

"Non ditemi che è risaltato fuori il morbillo".
"No Grande Padre, no. Il terrorismo".
"Ah, vabbe'".

Si guardano interdetti, è colpa tua. Una volta eri più diplomatico. Sono passati tanti lunedì da allora. Troppi.

"Non fate così, non avete idea di quanto può essere devastante il morbillo. Il terrorismo, per contro, è una variabile controllabile che..."
"Centinaia di morti, Grande Padre!"
"Certo, sì, è orribile. Potreste soltanto essere un po' più precisi?"
"Che cosa?"
"Ha detto centinaia di morti. Sapreste dirmi esattamente quanti, in quanti giorni, per mano di quanti attentatori?"
"Negli ultimi vent'anni!"
"Cioè mi avete svegliato perché c'è un'organizzazione terroristica che ha fatto centinaia di morti in vent'anni?"
"Sono gli adoratori del..."
"Stop. Non m'interessano le motivazioni".
"Ma..."
"Restiamo sul piano pratico, per favore. Questi in vent'anni hanno fatto quanti morti? Diciamo meno di un migliaio?"

Si guardano smarriti, il tizio meno importante comincia a frugare in mezzo a uno schedario (si capisce che è meno importante degli altri perché ha una tunica di un colore più spento e le mani impegnate).
"Non... non sapremmo dirle il numero preciso, ma si tratta senz'altro di centinaia. Gli attentatori perseguono un disegno di destabilizzazione del..."
"Ho detto che non mi interessano le motivazioni. La demografia è stabile?"
"Siamo intorno al mezzo milione di unità, il tasso di crescita annua è dello zero virgola zero..."
"Bene. Ma c'è una banda di fanatici che ammazza una dozzina di persone all'anno. È il problema più grave che avete?"
"Siamo terrorizzati!"
"Col cancro come va?"
"Il cancro?"
"L'aria che respirate fa schifo, è la prima cosa che ho sentito alzandomi. Qualcuno si è rimesso a bruciare combustibile solido, era espressamente proibito nel Manuale".
"Il Manuale si è smagnetizzato".
"C'era una copia stampata in fogli di alluminio".
"È... è andata persa".
"Ma non mi dire. Qualcuno qui dentro è coinvolto nel commercio di legna da ardere?"

Si guardano tra loro con sguardo imbarazzato. Non doveva andare così. Il tizio coi faldoni in mano sopprime un sospiro, poi comincia a guardare intensamente un punto a caso della plancia criogenica.

"Fatemi indovinare. Fate tutti parte della casta dei taglialegna?"
"Grande padre, il fuoco è indispensabile per la cucina. Ogni nucleo famigliare..."
"Ma certo, il focolare, come si può vivere senza. Magari anche un bel forno".
"È il simbolo della famiglia".

Che razza di coglioni. Lo hanno fatto un'altra volta. Aveva ragione il Computer, è inutile intestardirsi, un bel protocollo tabula rasa e via. Dev'esserci stato un baco nei criteri di ammissione, all'imbarco. C'era molta fretta, molta confusione, qualche migliaio di imbecilli finì sparato nello spazio con tutti gli altri, e adesso come lo migliori il pool genetico? Aveva ragione il Computer.

Non avresti dovuto uccidere il Computer.

"Siamo su un'astronave, porcocane, non importa quanto è grande. Non si accendono fuochi liberi su un'astronave. Chissà quanta fuliggine vi respirate. Cancro ai polmoni. Quanti casi all'anno?"
"Cos'è il cancro?"
"Ah già. È una morte dolorosa, lentissima, per soffocamento. Vi cresce un mostro dentro il petto, vi rosica i polmoni. Quanti all'anno?"

Silenzio, panico.
Lunedì è così. Loro si preparano per decenni, e tu li deludi sempre. Si erano girati il loro film epico, ti saresti bevuto la tua pozione nera e avresti ascoltato con molta attenzione i loro Problemi: poi, con atavica calma, avresti comunicato la Soluzione. C'è un infame gruppo armato che attenta ai sacri valori della Pace e dell'Ordine, fanno anche una dozzina di vittime all'anno! Basterà un sacrificio umano o dovremo aumentare la velocità della centrifuga? E a te non potrebbe fregar di meno. Vagli a spiegare che dodici assassinii all'anno sono largamente sotto la soglia minima prevista. Per contro, c'è una puzza di fumo insostenibile. La casta dei legnaiuoli ha di nuovo preso il potere, è un pattern ricorrente. Hanno distrutto i libri che parlavano di malattie polmonari e altri pericoli connessi al fuoco e hanno ricominciato ad affumicarsi, così, per inerzia. Il guaio del fumo è che se ci nasci dentro non ti accorgi nemmeno di quanto sia faticoso da respirare. Se adesso riuscissimo ad areare gli ambienti (con cosa?) probabilmente impazzirebbero tutti quanti, l'ossigeno puro dà alla testa, devono essere assuefatti a tot millesimi di fuliggine per centimetro cubo. Che casino. Non ti viene in mente nessuna procedura di ripristino che non implichi la terminazione di almeno metà dell'equipaggio. Ti hanno svegliato per salvarli dal terrorismo stragista, non sanno di avere svegliato lo stragista in capo.

"Mio... mio padre è morto rantolando".

Ha parlato l'inserviente, quello col faldone inutile in mano. Gli altri lo guardano sgomenti, non sono cose che si dovrebbero condividere col Profeta.

"Quanti anni aveva?"
"Trentasei anni terrestri. E mia madre tossisce sangue da sempre".
"Bene, allora direi che il terrorismo passa in secondo piano".
"Ma gli Adoratori minacciano il nostro stile di vita!"
"Il vostro stile di vita vi porterà all'estinzione tra due generazioni, e io - scusate - non posso permettervelo. Abbiamo una Missione, una Direzione, e capisco che voi ogni tanto la perdiate di vista, è inevitabile, ma io non posso".
"Grande Padre, essi odiano tutto ciò che è sacro!"
"Ecco, ditemi in breve cos'è sacro per voi, giusto per farmi un'idea".
"La Missione, la Famiglia, la Legge".
"Bel terzetto. Sono in ordine di importanza?"
"Certo".

La famiglia prima della legge, un classico.

"E ogni famiglia ha il suo bel focolare acceso. Gli Adoratori invece in cosa credono?"
"Vogliono distruggere la Famiglia, non rispettono la Legge, non credono nella Missione".
"Ok. Ma in cosa credono? Cosa 'adorano'?"
"Non posso dirlo, è blasfemia".

Oh, signore.

"Sentite, apprezzo la vostra rettitudine, ma se volete che vi aiuti devo capire cosa..."
"Un albero. Adorano un albero".

È di nuovo l'inserviente a parlare. I legnaiuoli cominciano a schiaffeggiarsi le orecchie ritmicamente. Non usa più lacerarsi le tuniche, per fortuna.

"Un albero. Interessante".
"Abominevole!"
"Già, certo, abominevole. Che pianta è? Da frutto?"
"È... era un noce modificato pl-32".
"Quelli giganti".
"Già".
"Che producono le travi".
"Per questo motivo è stato tagliato, settantasei anni fa".
"Non l'hanno presa bene".
"Il culto si è sviluppato intorno al ciocco, dove sono avvenuti diversi miracoli, cioè... loro dicono che sono avvenuti".
"È meta di pellegrinaggi?"
"Le sentinelle lo pattugliano giorno e notte".
"Perché non lo distruggete definitivamente?"
"È il motivo per cui ti abbiamo svegliato, Grande Padre".
"Non vi fidavate a distruggere due radici? Cosa vi aspettate da me?"
"La popolazione crede che porti sfortuna sradicarlo. Che sia connesso con la Scorza della nave, che sia dello stesso materiale primigenio".
"Intendete il metallo".
"Sappiamo che si tratta di superstizioni, ma avevamo bisogno che..."
"Avevate bisogno che il Grande Padre si svegliasse e lo spiegasse all'equipaggio. Tipico. Ma sentite. Avete mai arrestato qualche Adoratore?"
"Diversi".
"Vorrei discutere col prigioniero più importante che avete, il prima possibile".
"Ma Grande Padre, è pericoloso".
"Nulla è veramente pericoloso per me. Lo voglio qui tra... un paio d'ore, si può fare? Ora se scusate devo farmi una doccia e riconfigurare il server..."
"Certo, Grande Padre. Facciamo entrare le ancelle".
"Le cosa? No, no, no, non sono dell'umore (è lunedì mattina)".
"Ma Grande Padre".
"Non so che idee vi siate fatti di me, certe brutte voci evidentemente resistono alla distruzione di tutti i supporti, ma non ho davvero bisogno di ragazzine che..."
"Almeno la Prima Ancella, Grande Padre, non dovresti rifiutarla. È stata nominata dalle rappresentanti femminili dell'equipaggio. Essa rappresenta le aspirazioni di tutte la comunità femminile della nave. Se tu la respingi..."
"Sentite, ci siamo già passati da qui".
"In che senso?"
"Ora cercherete di farmi passare il tempo con una ragazza che, fatalmente, tra qualche settimana sarà in stato interessante. Questo malgrado io sia sterile, lo abbiamo scritto dappertutto, ma ovviamente voi avete perso ogni versione del Manuale".
"Ma Grande Padre".
"Ma che padre e padre. Io sono l'Ufficiale dell'Equipaggio in Animazione Sospesa. Sono il terzo nella linea di comando dopo il Capitano e il primo comandante".
"Non li abbiamo più..."
"Non li avete più da millenni, quindi ogni volta che io mi sveglio - una settimana ogni cento anni, salvo straordinari, io prendo il controllo della nave. Quando succede ho sempre un sacco da fare e non ho tempo per provocare gravidanze miracolose e creare dinastie di millantatori che poi pretendono di governare in mio nome. Facciamo che non succede più. Ho già bevuto il vostro caffè e vi ringrazio, ottimo peraltro, siamo a posto così".
"Non vuoi almeno riceverla, Grande Padre? Le donne si infurieranno se non lo farai".
"Auff. La riceverò stasera, alla cerimonia ufficiale, davanti a tutti gli invitati".
"Quale cerimonia? Non sapevamo..."
"Non importa, improvvisate, organizzatene tutta. Invitate tutti i passeggeri più importanti. È tutto. Lasciatemi solo adesso".

Meno li vedi, meno ti vien voglia di sterminarli.

15 commenti:

  1. Siiiiì. Adoravo questa storia! (da Urania odoroso di crema solare)

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  2. L'odio per il design, la fuga dalla contemporaneità, l'ironico distacco dal layout.
    A questo punto:

    http://www.wonder-tonic.com/geocitiesizer/content.php?theme=3&music=4&url=leonardo.blogspot.com

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    1. Se non stai sfottendo, la tua anima è dannata per l'eternità e sono veramente dispiaciuto.

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  3. wow. mi agosto, direbbero gli ispano ablanti.

    (certo che poveraccio almeno una mezzoretta di ancelle, suvvia... magari nei capitoli a venire..?)

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  4. mi piace quando prendi le sostanze psicotrope e ti metti a scrivere
    non vorrei sembrare adulatoriente (adulatote & insistente), ma non ci avanzavi un romanzo?
    eravamo d'accordo che tu l'avresti scritto e qualcuno di noialtri l'avrebbe comprato...

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  5. Io questo romanzo lo leggerei anche se fosse una decalogia, e ne amdrei pure a vedere l'adattamento cinematografico. È un'idea meravigliosa.

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  6. Daje Leonardo, è un'idea ottima scrivici sto caspita di romanzo così che noi te lo compriamo e vinciamo tutti: il tuo ego, la nostra fedeltà di lettori e lo stato decrepito della fantascienza nostrana.
    - e fallo chiavare sto grande padre che 100 anni in cella criogenica sono troppi per tutti!

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  7. Ancora! Ancora! Se lo pubblichi lo compro! E ne regalo almeno 4 copie ad amici! Lo giuro!

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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Puoi scrivere qualsiasi sciocchezza, ma io posso cancellarla.