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giovedì 27 ottobre 2016

È "difficile" giudicare trenta razzisti, Matteo Renzi?

Al referendum voterò No e non credo neanche sia necessario spiegare il perché - lo faccio da due anni, ormai. Quel che invece sto cercando di fare è purificare le ragioni del mio No: dimostrare, almeno a me stesso, che a farmi votare No sono considerazioni serie, previsioni ponderate, e non un'epidermica insofferenza per Matteo Renzi.

Faccio fatica.

La Repubblica
Un po' senz'altro per colpa mia - ma anche Renzi da parte sua potrebbe applicarsi di più. Quello che gli si chiedeva, di fronte a un fatto banale e inquietante insieme, come la rivolta di Gorino, è una posizione netta, magari anche sbrigativa perché cosa sono dodici o venti posti letto di fronte a un'emergenza nazionale, continentale, mondiale? Non sono niente finché non diventano un simbolo.

Prima che succedesse questa cosa, Renzi avrebbe pur potuto passare davanti alle telecamere e dire: signori, raccontiamoci poche palle. Io forse posso comprendere la "stanchezza" degli italiani di fronte a un'emergenza che non finisce mai, ma nella fattispecie non quella degli abitanti di Gorino, che di profughi non ne hanno mai visti. Se non ne vogliono dodici, qualcun altro comune del ferrarese se ne dovrà sobbarcare: qualche altro onesto cittadino padano dovrà pagare per la "stanchezza" immaginaria dei pescatori di Gorino che lo Stato sovvenziona già così lautamente. Spero di essermi spiegato e che non ci sia bisogno dell'aiuto delle forze dell'ordine per smontare i gazebo e le altre cianfrusaglie che bloccano il traffico a dispetto del codice stradale. E però.

E però Matteo Renzi è in campagna referendaria; è appeso a uno stelo di consensi che ondeggia a ogni refe di vento, e quindi gli è toccato dire che è difficile giudicare la 'stanchezza' di un paesino dove non c'è mai stato un profugo-uno. Ridursi a cercare i voti di Naomo, d'accordo, a un politico può succedere anche questo: ma almeno finirà? Perché la speranza dei renziani è che tutta questa manfrina un bel giorno finirà e Renzi regnerà incontrastato. Quando?

Mettiamo che vincesse al referendum: sarebbe un bel ripulisti per il Pd (ci potrebbe anche essere una scissione) e anche a centrodestra ci sarebbero contraccolpi notevoli, magari positivi per le piccole compagini di Alfano e Verdini. Ma Renzi continuerebbe a essere il capo di un governo di coalizione che continuerebbe a dipendere da Alfano e Verdini. Fino alle elezioni, che lo stesso Renzi non credo vorrebbe disputare prima del 2018 - a questo punto non si sa bene con che sistema elettorale, ma diamo per scontato che dopo una debacle referendaria la sinistra Pd non riesca più a ottenere nulla e si vada con un sistema non troppo dissimile dall'italicum com'è oggi.

Mettiamo che scoppi un'altra Gorino - o altre dieci, cento, mille Gorino. Renzi continuerà a capire la "stanchezza" di chiunque. Non è che abbia molte alternative: o vince o va casa. E non è davvero detto che vinca. Nei tempi lunghi, peraltro, perdiamo tutti.

18 commenti:

  1. In campagna elettorale perenne la politica cessa di esistere.Tutta l'attività del governo e del parlamento sotto ricatto e indirizzata solo a questo e dubito comunque che questo governo sia capace di far politica veramente.

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  2. >> Al referendum voterò No e non credo neanche sia necessario spiegare il perché - lo faccio da due anni, ormai.

    Mi fa piacere trovare finalmente qualcuno che ha delle ragioni razionali per votare No.

    Sfortunatamente però non riesco a trovare niente sul tuo blog. All'etichetta "referendum" trovo l'Italicum, il referendum sul Jobs Act, il referendum sulle trivelle, il perché non credi ai referendum abrogativi, e il perché odi i referendum in generale. Sul referendum costituzionale niente.
    Ho cercato anche su twitter ma niente.
    Ammetto di non seguire tutti i tuoi canali di comunicazione.

    Mi potresti fare una breve sintesi delle vere ragioni per cui votare No? Sto cercando di farmi un'idea.

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  3. "posso comprendere la "stanchezza" degli italiani di fronte a un'emergenza che non finisce mai, ma nella fattispecie non quella degli abitanti di Gorino, che di profughi non ne hanno mai visti" come gli abitanti di Gorino non fossero italiani, e quanti mai dovrebbero vederne per essere anche loro legittimamente stanchi di essere munti da una caterva di parassiti: 10? 100? 1000?

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    1. Proviamo con 12 e vediamo come va. Oppure, a proposito di parassiti, togliamo le sovvenzioni a pesca e turismo, e a quel punto forse a Gorino lo spazio si trova.

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    2. Perché proviamo con 12? Non può esistere l'obbligo di accogliere, soprattutto se la cosa viene imposta dall'esterno. Altrimenti scatta il classico "portali a casa tua".

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    3. Portali a casa di chi?

      Gorino è uno dei pochi centri nel ferrarese che non ha ancora ospitato un migrante. L'ostello è proprietà della provincia. La provincia prende fondi europei per ospitare i migranti.

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    4. Ostello regolarmente affittato a una coppia (di cui lei immigrata) che ci vive e ha campa con con l'attività svolta in quell'ostello, e gli volevano requisire tutto. Di che avrebbe vissuto, di grazia, la coppia? Magari poteva andare a chiedere asilo in qualche paese dell'Africa? O farsi mettere in cinta per avere una storia strappalacrime da raccontare alla tivù?
      Quanto ai fondi europei, dato che l'Europa non è in una dimensione parallela, si tratta di una banale partita di giro di soldi dati dagli italiani all'Europa e da questi restituiti, quindi in soldini paga sempre pantalone per l'ospitalità di gente che in questo Stato non ha mai versato e ami verserà un solo soldo.

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    5. La coppia dunque intendeva "vivere" di chi viene in ostello a Gorino in novembre-dicembre?

      Mi sembra che a venire da una dimensione parallela sia tu (una dimensione più felice in cui Gorino ospita bagnanti in novembre). In tutta Italia vengono usati ostelli per fronteggiare l'emergenza, e se a Gorino (per motivi ridicoli) undici posti letto non si potranno usare, li dovrà fornire qualcun altro.

      Paga sempre Pantalone, dici. Ho la sensazione che tu non abbia esattamente di quanti siano i rifugiati, di quanti siano accolti in altri Paesi dell'UE, di quanto stanzi l'UE. Se sei convinto di essere "Pantalone", la delusione sarà forte e non c'entrano più di tanto gli immigrati. C'entra una falsa sensazione di ricchezza che almeno ai nostri figli non lasceremo.

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    6. Evidentemente, caro Professore, i due nel resto dell'anno vivranno di pane, amore e fantasia, ma quando ritornerà l'estate di che vivranno i nostri due con le camere occupate da 12 impagabili ospiti messi a forza dalle prefetture?
      Comunque, io avrò pure una "falsa sensazione di ricchezza" ma quei soldi che vanno in Europa - e di cui l'Italia è uno dei maggiori contributori - da qualcuno dovranno pure provenire, si vede che verranno tutti dai nostri illustri ospiti

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    7. La requisizione aveva un carattere temporaneo: la prefettura ha chiarito di aver scelto come extrema ratio l'ostello di Gorino proprio perché non stimava un grande afflusso di turisti in inverno.

      Una cosa che forse lei non ha capito è che la UE paga per ciascuno di questi ospiti le spese di vitto e alloggio: quindi quest'inverno i gestori dell'ostello potrebbero guadagnare qualcosa di più rispetto all'anno scorso (in realtà però l'ostello non appartiene a loro, ma alla provincia).

      Quanto alla questione dei soldi che vanno in Europa, i numeri sono alla portata di tutti, guardi pure qui:

      http://europa.eu/european-union/about-eu/money/expenditure_it.

      L'Italia contribuisce al bilancio UE con 14.368 milioni di euro annuali (il bilancio totale è di 128.564; si sente ancora così Pantalone?); la UE spende per l'Italia 10.695 milioni di euro, di cui più di 5000 in agricoltura (non so se c'entri o no la pesca) e più di 3000 in altri fondi regionali. Come dire: i pescatori di Gorino hanno molto più bisogno dell'UE di quanto l'UE abbia bisogno di loro.

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    8. 14.368 > 10.695 diamo più soldi all'Europa di quanti non ne ritornano: quindi sì, paga Pantalone, quello italico, anche l'accoglienza dei clandestini.

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    9. Chiedo scusa, non avevo capito di trovarmi di fronte a un economista.
      Anche in Gran Bretagna hanno avuto la stessa pensata: siccome la voce uscite è superiore a quella entrate, stacchiamoci dall'Ue e vediamo come va.
      Domanda: di fronte a un tipo di propaganda come quella che facevano sugli autobus, 'destiniamo i millanta milioni che diamo alla ue alla sanità nazionale', ci sarebbe cascato? Avrebbe votato brexit?

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  4. L'unico governo in Europa - compresi i tanto decantati socialisti francesi - che non ha adottato una sola misura populista riguardo all'immigrazione, e si va a guardare una frase (mutila) in una puntata di Porta a Porta. Ma va bene, oh, di questi tempi va bene tutto.

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    1. Dici che invece la Merkel è stata populista, e vabbe'.
      Una frase del genere è più che sufficiente per trasformare un cialtrone in un leader popolare, e un paesino minuscolo in un precedente pericoloso.

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  5. La considerazione è giusta, ed è giusto innervosirsi se il Presidente del Consiglio non riesce a prendere una posizione nettamente critica di quanto successo a Goro. Ma questo non c'entra nulla con il referendum nè con il suo contenuto. la personalizzazione di Renzi è servita a lui ma anche ai suoi avversarsi, ed è oggi pieno di persone corrette e razionali e in buonafede che a dicembre voteranno no proprio per un'epidermica insofferenza nei confronti di Renzi. Non lo possono soffrire, punto. Che poi è del tutto legittimo, intendiamoci!

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  6. Buondì,

    il legame tra la posizione morbida di Renzi sulle bestiole di Gorino e il No al refendum non c'è - o non dovrebbe esserci se si volesse votare sul contenuto.

    Detto questo, siccome nei fatti il Sì o il No sono proprio rivolti a Renzi, mi chiedo se una ipotetica sconfitta di quest'ultimo non sia un favorire proprio gli xenofobi e le bestie, vista la qualità umana delle opposizioni all'attuale PdC.

    In altre parole: si può onestamente sostenere che - pur condividendo il fastidio per modi e contenuti della politica di Renzi - ci siano alternative realistiche migliori?

    Saluti

    T.

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    1. Se è molto possibile che alla lunga gli xenofobi vincano le elezioni, l'ultimissima cosa da fare è sbilanciare i poteri di modo ché, una volta vinte, si prendano tutto. Che è purtroppo il senso della riforma Renzi, caldamente voluta da Renzi quando era convinto che avremmo per sempre votato Renzi.

      A me è capitato di votarlo - era il meno peggio - e magari lo rivoterò pure, ma la sua riforma la trovo pericolosa, se non altro perché suggerita da una volontà di potenza che non ha riscontro nei fatti. Renzi non è così popolare, e in generale il centrosinistra deve cercare di mantenere una presa nella società piuttosto che inseguire un'idea plebiscitaria che prima o tardi ci si rivolta contro.

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